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Borse europee in retromarcia, tutti in attesa del tassodramma Bce

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.29) In affossamento sotto la soglia psicologica dei 12’000 punti, ovvero a distanza di oltre 1’200 punti dalla cresta a 13’199.05 punti ad inizio marzo e sotto misura sia nel periodo delle 52 settimane (meno 0.84 per cento) sia sul ciclo delle quattro settimane (meno 3.40 per cento), lo “Swiss market index” che conferma al saldo la perdita già esposta a metà seduta ossia nell’ordine dello 0.40 per cento ad 11’959.47 punti, mal soffrendo con “Ubs group Ag” (meno 2.44 per cento; alla flessione non è estraneo lo scandalo del furto – e della pubblicazione sul “web” – di migliaia di informazioni sensibili dalla banca-dati di una società operante in esterna per conto del colosso del credito) e difendendosi grazie a “Swisscom Ag” (più 1.17) e “Sonova holding Ag” (più 0.61) soprattutto. Scatto (più 3.81) di “Implenia Ag” nell’allargato. Dalle altre piazze, dove pare che tutti restino in attesa di nuove decisioni sui tassi di riferimento da parte dei vertici della “Banca centrale europea”, e non dovrebbero: Dax-40 a Francoforte, meno 0.49 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.07; Ftse-100 a Londra, più 0.10; Cac-40 a Parigi, meno 0.36; Ibex-35 a Madrid, più 0.08. New York in orientamento positivo: Nasdaq, più 0.35; S&P-500, più 0.11; “Dow Jones”, più 0.25. Cambi: 94.04 centesimi di franco per un euro, 81.77 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin stabile sul controvalore teorico di 85’279 franchi circa per unità.