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Dramma in Val Malvaglia, tuffo fatale con la tuta alare per un 36enne

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.14) Un appassionato di volo alare, considerato tra i massimi esperti della disciplina in Svizzera e figura di riferimento dello “Speedflying team Ticino”, ha perso tragicamente la vita oggi in Valle Malvaglia schiantandosi al suolo durante un’esperienza dimostrativa dell’uso della tuta alare. Il dramma si è consumato nel contesto del “Sun Valley festival” in corso a Serravalle frazione Malvaglia. La vittima, come riferito in prima battuta dai colleghi della “Regione”, è un 36enne abitante nel Bellinzonese e professionalmente alle dipendenze delle “Ferrovie federali svizzere” quale macchinista; confermato da controlli incrociati il “curriculum” di competenze dell’uomo, che era giunto al volo alare (o “wingsuit”) passando da altre “arti del cielo” quali il paracadutismo ed il parapendio.

Secondo una prima ricostruzione dell’episodio, il 36enne si era lanciato dall’altezza di circa 3’000 metri, dopo essere giunto a tale quota a bordo di un elicottero utilizzato per i voli panoramici. Gran parte del volo con la tuta alare – ma qui ci si basa sul “de relato”, anche in attesa di informative ufficiali dal portavoce della Polcantonale e/o della Polfederale cui spetta la titolarità dell’inchiesta – sarebbe stato svolto secondo norma ed in buon assetto; poi, a quanto pare, la mancata apertura del paracadute con cui l’uomo si sarebbe trovato a gestire il tratto finale della discesa, puntando sull’area-obiettivo di arrivo. Per quanto attivatisi con la massima celerità, i soccorritori altro non hanno potuto fare se non il constatare l’avvenuto decesso del 36enne.