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Metti un filtro in frontiera, e tac: un arresto, due fermi, tre respinti

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Esiti persino sorprendenti dall’operazione di controllo a doppia chiave, ossia in compartecipazione tra forze dell’ordine svizzere (Polcantonale, Guardie di confine, et alii) e colleghi italiani e con l’apporto di operatori di altre realtà (da questa parte del confine: Amministrazione federale delle dogane, ispettorato del lavoro, “Commissione paritetica cantonale”, “Associazione interprofessionale di controllo”), che è stata condotta stamane sui valichi di Chiasso-Brogeda e Chiasso-strada, obiettivi il contrasto alla criminalità transfrontaliera e la lotta al lavoro nero: in particolare, tratto in arresto un cittadino marocchino di età non precisata e sul quale gravavano tre ordini di arresto e due ricerche del luogo di soggiorno, all’attivo furti e violazioni di domicilio quali reati principali perpetrati in vari Cantoni svizzeri (a quanto pare, non in Ticino). Fermato poi un cittadino georgiano per infrazione alla Legge federale sugli stranieri; intercettato e fermato inoltre un cittadino italiano a carico del quale figurava un ordine di arresto per multa commutata (la somma è stata incassata sul “pronti”). Niente accesso al territorio svizzero, con respingimento immediato, per tre cittadini pachistani sprovvisti di documenti e di titolo e che stavano cercando di sgusciare tra le maglie dei controlli.

Non solo: una diecina di persone non residenti in Ticino, ma intenzionate ad entrarvi e provenienti da Paesi iscritti sulla “lista rossa” per l’emergenza-“Coronavirus”, è stata avvertita circa l’obbligo di notifica (ma no, figurarsi se erano al corrente…) e circa l’obbligo di quarantena (ma no, idem…) e circa le conseguenze che può comportare l’eventuale mancato annuncio (vedrem vedremo. A margine, poi ci si sorprende se emergono tre o quattro casi di contagio da Covid-19 in assenza di focolai e dopo che il problema, in Ticino, era stato eradicato). Per la cronaca, i risultati di cui sopra sono stati conseguiti grazie a verifiche su un totale di 104 veicoli e di 184 persone. Cioè, un nulla statistico. Nella foto, un momento dei controlli; altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

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