Home CULTURA Lettura da tutti verso tutti, il secolo di successi della “Bibliomedia”

Lettura da tutti verso tutti, il secolo di successi della “Bibliomedia”

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È un altro tra i “compleanni” finiti per ora sotto silenzio, nel blocco delle attività culturali per causa covidiana. Almeno nell’editoria quotidiana ed almeno in immagini, ieri il secolo di vita della “Bibliomedia Svizzera”, al secolo la “biblioteca delle biblioteche” ed in origine “Biblioteca per tutti”, strutturata al fine di promuovere la lettera e lo sviluppo della rete in cui garantire l’accesso ai libri da parte di ogni fascia della popolazione; giusto riconoscimento ad una modalità operativa che a questo punto si sostanzia in circa 600 strutture di lettura pubblica, 200 unità scolastiche e circa 10’000 docenti. La conferma della validità del messaggio proposto giunge proprio in periodo covidiano, sulla scorta del significativo incremento nel numero di prestiti di libri digitali (solo ad aprile, 13’740 richieste, contro una media di 7’200 prestiti circa nell’arco degli ultimi 12 mesi); per di più, dalla sola metà di marzo ad ora, 11 le strutture i cui responsabili hanno optato per l’iscrizione al sistema “E-bibliomedia”, piattaforma digitale inaugurata nel 2014 e mai giunta a numeri simili in precedenza (oltre 100, ora, le biblioteche utenti); decisamente lungo il percorso compiuto dalle origini, prima dotazione un carico di 30’000 libri provenienti dalla “Biblioteca del soldato” che era gestita sotto egida dell’Esercito svizzero durante la Prima guerra mondiale. Il progetto, per quanto rilevante ai fini della formazione di adulti di sesso maschile ed intenzionati a proseguire gli studi, era a ciclo chiuso; in questo senso la “Biblioteca per tutti” costituì sin dall’inizio un cambio di paradigma.

Ben presto realtà in cui veniva promossa la figura femminile (1928, prime due assunzioni; 1938, prima donna dirigente nella figura di Suzanne Guex quale responsabile della sede di Losanna), l’odierna “Bibliomedia” si consolida su una disponibilità di circa 610’000 titoli in 12 lingue. Sul sentiero del domani, fra gli aspetti in sperimentazione, la promozione di attività legate alla “Cultura maker”, movimento – viene spiegato – promotore di “soluzioni non commerciali a problemi tecnologici” ed i cui aderenti “si organizzano nei “makerspace”, ovvero luoghi in cui possono progettare e realizzare tecnicamente tali progetti”; il supporto è dato per mezzo dell’offerta di quattro “scatole da costruzione” contenenti “tutto ciò che uno spirito creativo può desiderare, dalla macchina da cucire fino al drone”, per giungere alla realizzazione i prodotti in arte, artigianato, elettronica, robotica e audio-video.

Sul fondo, una convinzione: nella lettura risiede ancora “la base fondante dell’istruzione e dell’evoluzione della persona, indipendentemente dai generi o dai supporti scelti”. In immagine, uno scatto dal filmato d’animazione sui primi 100 anni di vita del sistema-“Bibliiomedia” (https://vimeo.com/412341293?fbclid=IwAR2WzRIIq9JulJDw-Y20rMsRpAyhovkAS_QwE3ACDgn_rSFMXJYFeYnHV8Y).

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