Home CRONACA Covid-19, il 2023 non porta conforto: altre cinque vittime in Ticino

Covid-19, il 2023 non porta conforto: altre cinque vittime in Ticino

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Cinque decessi si aggiungono ai 26 già registrati nel contesto della settima ondata ed ai 1’307 considerati nel complesso – dunque, con nuovo totale a 1’312 unità – nella tragica statistica delle vittime da Covid-19 in Ticino o, per meglio dire, vittime riconosciute per causa coronavirale: a confermarlo il bollettino settimanale dall’Ufficio del medico cantonale, questa volta in riscontro dall’attendibilità dichiaratamente limitata stanti il periodo delle festività e la conseguente presenza di una serie di fattori (partenze per le vacanze, minor propensione all’accesso alle strutture sanitarie, sottovalutazione di un’improvvisa condizione sanitaria non ideale) che inficiano le statistiche in misura anche considerevole. Scarso è del resto il credito conferibile all’improvviso crollo nel numero dei nuovi contagi, 551 in una settimana, meno 24 per cento rispetto all’omologo periodo precedente le cui cifre erano già state viziate da condizioni non dissimili; nel complesso si giunge ad 8’502 nuovi positivi nel contesto della settima fase ed a 191’600 positivi in totale, al netto dei mancati annunci ed al lordo delle reinfezioni. Preoccupante, anche perché attendibile, l’evidenza dei posti-letto occupati per Covid-19: 106 i pazienti ricoverati, 100 dei quali in reparti ordinari mentre sei versano in reparti di terapie intensive.

Benché sfalsati cioè sempre in ritardo di tre giorni rispetto alla statistica cantonale (e meglio, per ragioni di confronto e di sovrapponibilità dei dati, sarebbe un raccordo), indicativo è del resto lo stato dell’arte fotografato in seno al microcosmo delle case anziani: sul periodo tra lunedì 26 dicembre e domenica 1.o gennaio constano tre decessi (432 in totale), tre ricoveri (210), 56 ospiti guariti ma 65 nuovi positivi, con saldo di presenze che sale a quota 38. Ancora 12 le strutture permeate dal virus: semplicemente inammissibile.