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Calcio Dna / Lugano spietato e felice: vittoria uguale piazza d’onore

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100 fortunati spettatori in quel di Cornaredo per assistere stasera al 10.o successo (23.o risultato utile: pas mal; ritorno alla piazza d’onore, méj amò) del Lugano nella stagione 2020-2021: strategia e cuore nel 2-0 inflitto al San Gallo, ora alle prese con questioni di retrovia dal momento che nel contempo il Vaduz, quello che sino ad un mese fa si candidava al titolo di derelitto dell’anno, un punticino stava nel frattempo strappando al Basilea, e bon, non sarà vendemmia copiosa ma ciascuno fa vino con l’uva che ha, e nel Principato si contentano. Non si vuol pensare a quel che in coda accadrebbe se domani, per dire, il Sion andasse a vincere sul campo del Servette; ma possiamo anche pensarci, se abbiamo tempo per le speculazioni stupide, trattandosi per una volta di questioni altrui.

Spremitura a freddo – Nemmeno il tempo di scaldare gli alluci dei piedi sinistri e Lugano avanti: discesa torrentizia a doppio cursore sul lato sinistro, azione che sembra destinata a perdersi sul fondo, palla a rientrare in diagonale da Asumah Abubakar verso il centro dell’area, traiettoria miracolosamente rettilinea in una selva di gambe, irrompe quello che nel basket d’un tempo era detto “terzo entrante” e tac, Numa Lavanchy la piazza di giustezza a fil di palo e rasoterra, va dentro nove volte su 10 e non è questo il giorno dell’eccezione. Minuto 2, bianconeri in vantaggio, sangallesi già fuori dalla grazia di Dio tanto da diventare martellanti nella prima frazione, con massiccio controllo del campo – possesso-palla oltre il 60 per cento – e tentativi a raffica ma con nullo esito (al 5.o la migliore opportunità, palla recuperata a centrocampo da Lukas Görtler che vede il portiere Sebastian Osigwe fuori posizione, o almeno è ciò che egli pensa, e tenta l’opera di uccellagione. Au contraire, comoda raccolta del pallone ad una mano).

Concretezza e fortuna – Tendenza in conferma nella ripresa: velleitaria la conclusione di Basil Stillhart al 50.o (boh, che cos’era? Un tiro, un appoggio, una palombella speranzosa?), spinta non discontinua ma infruttifera. Quando poi il San Gallo prova a partire da dietro, la fortuna e l’audacia scelgono di schierarsi dalla parte del Lugano: impostazione degli ospiti, lancio intercettato da Jonathan Sabbatini appena oltre la metà campo, è più che altro un rinvio spezzaritmo ma Joaquín Ardaiz interpreta questo come un suggerimento e parte in sgroppata sul filo del fuorigioco, presi d’infilata i due difensori, due tocchi per spingere la sfera ed interno destro a scavalcamento del portiere su un’uscita non propriamente da manuale. Seguono cambi a raffica, invenzioni, consolidamenti della trincea; il San Gallo chiuderà con statistiche tutte a suo favore, tranne che nel risultato, e saluti alla cuoca.

I risultati – Lugano-San Gallo 2-0 (oggi); Lucerna-Losanna 1-0 (oggi); Vaduz-Basilea 1-1 (oggi); Servette-Sion (domani); Zurigo-Youngboys (domani).

La classifica – Youngboys 66 punti; Lugano, Basilea 43; Servette 41; Losanna 40; Lucerna 36; Zurigo 35; San Gallo 34; Vaduz 33; Sion 27 (Youngboys, Servette, Zurigo, Sion una partita in meno).

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