Home CRONACA Bellinzona, “rapiscono” un coetaneo e lo rapinano. Presi tutti e tre

Bellinzona, “rapiscono” un coetaneo e lo rapinano. Presi tutti e tre

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Non è Scampia a Napoli, non è piazzale Corvetto a Milano, non è il Marais a Parigi. Nossignori: è Bellinzona, zona stazione Ffs, e parliamo proprio di un posto in cui gli occhi umani e quelli elettronici hanno mille motivi per occuparsi di quel che sta all’intorno. In questo luogo, appena l’altr’ieri e meglio intorno alle ore 17.07, la rapina ai danni di un giovane da parte di tre soggetti all’incirca suoi coetanei; a poca distanza dal luogo, nel volgere di brevissimo tempo e grazie al dispositivo di ricerca attivato con il supporto di agenti della Poltrasporti, il fermo degli autori di un atto criminale nel quale entrano in gioco anche aspetti quali la coercizione, una sorta di rapimento, le minacce ed ovviamente la rapina in quanto tale. I fatti, circa i quali si utilizza il condizionale solo perché manca ancora una confessione piena da parte dei malviventi: un tizio viene preso di mira, probabilmente accerchiato, di sicuro posto in condizione di soggiacenza psicologica, dunque intimidito e pressato da vicino; a farsi sotto sono un 19enne svizzero di origini non precisate, un 17enne svizzero parimenti di origini non precisate ed un 16enne portoghese, sodali tutti tra di loro, residenze nel Sopraceneri. Chi materialmente urli in faccia alla vittima designata di tirar fuori i soldi ancora non si sa, essendo in corso di definizione i ruoli e le responsabilità dei singoli; sta di fatto che il giovane non ha soldi con sé, o non ne ha nella misura desiderata e pretesa dai suoi aguzzini. Come farsi consegnare denaro? Ma grazie alla provvidenzialissima tessera del “Bancomat”, via: inserire, prelevare, consegnare; e magari rifare una seconda ed una terza volta.

Ottenuto quel che era negli intenti, e vabbè, il terzetto dei giovani criminali si dissolve magicamente. Dura poco: il 19enne, il 17enne ed il 16 si ritroveranno in serata nello stesso corridoio, inutili ospiti delle forze dell’ordine. Sulle ipotesi di reato, come detto, si parte dalla rapina e si vedrà fra un po’ il resto. Coordinamento dell’inchiesta nelle mani del procuratore pubblico Zaccaria Akbas e del magistrato dei minorenni.