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Rumeno drogato ruba auto, si schianta, scappa in bici e va al bar: preso

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Al volante non si avrebbe dovuto mettersi nemmeno se l’auto fosse stata sua, tale era lo stato di inattitudine alla guida (addebito in effetti mosso); e, difatti, è presunto reo anche per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti e per contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti (contestazioni numero due e numero tre). Danni mica male, e già è andata bene che non ci sia finito di mezzo qualche tizio sulla strada, causò ieri un 30enne rumeno con residenza in Romania ma curiosamente trovatosi nei panni del delinquente in lande sopracenerine: partendosi dal fondo della storia, esattamente quel soggetto che agenti della Polcantonale con il supporto di colleghi della Polcom Locarno hanno individuato e fermato alle ore 19.35 circa in un esercizio pubblico nel Comune di Lavizzara, atto ultimo – dal punto di vista cronistico: a venire l’“iter” che porterà alla condanna del malvivente in questione – di una vicenda nata attorno alle ore 16.30 in territorio di Losone.

Tappe della storia: 1) furto della vettura ad opera del 30enne, ben capace di puntare un mezzo lasciato aperto – qualche minuto, si sarà detto il proprietario; che volete che sia? – in prossimità di un “camping”; 2) rapido allontanamento del ladro con l’auto, direzione Solduno indi Ponte Brolla sull’angolo delle Terre di Pedemonte e da lì è tutta ValleMaggia; 3) contestuale scoperta del furto da parte del padrone dell’auto ed immediata presa di contatto con il centralino della Polcantonale; 4) ladro in “fuga ignorante” nella valle più chiusa che uno possa trovare e, si direbbe, anche con nulla conoscenza delle insidie date dal tracciato della Cantonale, sicché all’arrivo in Comune di Lavizzara, e meglio sul transito in frazione Broglio e quasi sul punto di incrocio con la strada per la frazione Menzonio, ecco il botto con schianto e strisciata d’una diecina di metri sul “guard-rail”; 5) auto priva di controllo si arresta infine fuori dalla carreggiata ed in precario equilibrio; 6) ladro esce dall’abitacolo e si dà alla fuga a piedi, indi entra in una proprietà privata, adocchia una bicicletta e replica su due ruote il furto perpetrato su quattro; 7) altro tentativo di fuga, indi sosta in un bar del Comune di Lavizzara, distanza d’una quarantina di chilometri dal luogo in cui era stata scritta la prima riga del racconto, obiettivi possibili boh meno meno; 8) a delineare il futuro del 30enne sono a questo punto le forze dell’ordine, malvivente individuato malvivente fermato, figurarsi se non spiccava all’interno di un bar.

A tre ipotesi di reato si è già fatto cenno; aggiungiamo ora addebiti quali il furto, la logica violazione di domicilio, l’infrazione alle norme della circolazione stradale, il furto d’uso di un veicolo. E anche la guida senza autorizzazione, già: come se non bastasse, il rumeno era privo della licenza di condurre.