Home POLITICA Cantonali: Governo da “status quo”, conferma Lega-Udc, frana socialista

Cantonali: Governo da “status quo”, conferma Lega-Udc, frana socialista

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.59) Lega-Udc in conferma quale primo schieramento e su numeri equivalenti, idem “Il Centro” che tuttavia non matura dividendi dall’abbandono dell’abito pipidino, liberali-radicali in lieve flessione; catastrofico, pur nel mantenimento del seggio, l’azzardo di alleanza tra Partito socialista e “Verdi del Ticino”, non premiato dagli elettori in quanto accordo e sventrato dalla scissione degli “avantisti” (“Avanti con Ticino & lavoro”, una fra le novità in campo, felicemente responsabile di una drammatica erosione). Scenario da “status quo”, fermo restando lo scontato subentro della Mzarina rossa – cioè Marina Carobbio Guscetti – a Manuele Bertoli in uscita dall’aula di Palazzo delle Orsoline a Bellinzona dopo 12 anni da granconsigliere ed altrettanti da membro dell’Esecutivo, è quello che spunta dalle Cantonali 2023 versante Consiglio di Stato: nella stanza dei bottoni, come già emerso dalle prime percezioni e poi ribadito sia nelle proiezioni sia nei dati aggregati, su un totale di 49 candidati l’hanno spuntata di nuovo Norman Gobbi e Claudio Zali per Lega dei Ticinesi-Udc, Christian Vitta per il Plr e Raffaele De Rosa per “Il Centro”, oltre alla menzionata Marina Carobbio Guscetti dalle bande della Sinistra di potere; la posizione di Claudio Zali – ma lo si sapeva; l’intera campagna udicina è stata condotta all’attacco del secondo seggio leghista – è stata a lungo minacciata da Piero Marchesi, poi staccato di parecchie migliaia di preferenziali.

I numeri – Lega dei Ticinesi-Udc, 27.6 per cento (meno 0.2); Plrt, 22.9 per cento (meno 1.9); “Il Centro”, 18.3 per cento (più 0.1); Ps-“Verdi del Ticino”, 17.0 per cento (meno 4.4); “Avanti con Ticino & lavoro”, 5.2 per cento (più 5.2); HelvEthica, 2.3 per cento (più 2.3); PiùDonne, 1.9 per cento (parità); Partito comunista-Partito operaio e popolare, 1.7 per cento (più 0.7); Partito verde liberale, 1.5 per cento (più 0.6); Movimento per il socialismo, 1.5 per cento (meno 0.6). Seggi: due a Lega dei Ticinesi-Udc (Norman Gobbi, 64’027 voti; Claudio Zali, 57’224 voti), uno al Plrt (Christian Vitta, 68’288 voti), uno al “Centro” (Raffaele De Rosa, 57’929 voti) ed uno a Partito socialista-“Verdi del Ticino” (Marina Carobbio Guscetti, 42’664 voti). In ascesa le schede senza intestazione (più 3.95 per cento).

Il prodromo – Urne chiuse a mezzogiorno. Tutto secondo programma nel trasferimento degli scatoloni dalle singole sedi comunali a Bellinzona, sotto scorta di agenti della Polcantonale; in calo al 55.99 per cento il tasso di partecipazione (Lugano, dal 53 al 51 per cento; Locarno, dal 51 al 50; Bellinzona, dal 62 al 57; Mendrisio, dal 63 al 59; Chiasso, dal 55 al 53; Biasca, dal 67 al 59); attorno al 90 per cento l’utilizzo del voto per corrispondenza. Com’è noto, da portarsi oggi a termine gli scrutini per il Consiglio di Stato mentre i nomi dei nuovi (e/o dei confermati) granconsiglieri saranno noti a partire da domani, per un totale di 90 nomi dal lotto di 916 candidatisi.

Tra proiezioni… – A due più uno più uno più uno si era, a due più uno più uno più uno si resterà. Prima traccia orientativa: Lega dei Ticinesi-Unione democratica di Centro, 29.20 per cento; Partito liberale-radicale, 23.07; Il Centro (ex-Partito popolare democratico), 17.51; Partito socialista-“Verdi del Ticino”, 17.21; fra le altre formazioni in lizza per il Governo, significativo ancorché largamente insufficiente il 4.53 per cento raccolto da “Avanti con Ticino & lavoro”.

… e dati reali – Da Grancia (ore 14.41) e Ronco sopra Ascona i primi risultati, entrambi assai premianti per Lega-Udc; curiosa, a Grancia, la netta supremazia della neonata formazione “Avanti con Ticino & lavoro” sui socialisti. Già 14 le rilevazioni complete e pubblicate alle ore 15.45; leghisti-udicini davanti quasi in ogni Comune e, sul computo percentuale dei voti di lista, fermatisi solo ad un’incollatura dai Centristi persino a Muralto. A Lumino, dove il 68.90 per cento degli aventi diritto al voto si è effettivamente espresso, scarse soddisfazioni per l’alleanza Ps-“Verdi del Ticino”, con arretramento al 17.56 per cento da un complessivo 21.00 per cento di quattr’anni or sono. Nel Comune di Onsernone, curiosa parità dei voti di lista (794, per il 24.89 per cento dei consensi) tra Lega-Udc e Ps-“Verdi del Ticino” ed a distanza d’un nulla dal Plr (815). Seguiranno limature, prime verifiche, scostamenti, una lunga fase in cui all’interno dello schieramento leghista-udicino pare che Piero Marchesi possa mettere in difficoltà Claudio Zali (“casus belli” rientrato per effetto del progressivo allungo del consigliere di Stato partente ed a questo punto rientrante); poi, con il definirsi del quadro generale, l’evidenza della “débâcle” tra i socialisti, con grave preoccupazione anche dagli alleati verdisti e mentre in casa “Avanti con Ticino & lavoro” regna l’entusiasmo per un risultato senza dubbio brillante.

Gordola chiude – Alle ore 20.41 la conclusione degli scrutini con l’ultima scheda del Comune di Gordola; nelle segreterie dei partiti girano già le prime valutazioni, grande allegrezza in via Monte Boglia a Lugano, serenità ostentata sia tra i vittiani in casa Plrt sia tra i derosiani in casa “Centro”, musi lunghi e primi accenni alla necessità di fare autocritica tra i vertici del Partito socialista in cui a combinare un discreto affare è stata la sola Mzarina. Domani tocca alle schede rosse per il Gran Consiglio: altro “pàthos”, ma tranquilli, alla peggio si perde il seggio.