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Hockey Lna / “Play-off”, fine delle ambizioni: fuori anche l’Ambrì

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Gran coraggio, sicuro. Prestazione alla pari con gli avversari, certo. Sfida persino alle probabilità, nel finale, quando per gli ultimi 165 secondi è stato richiamato in panca il portiere Benjamin Conz e la squadra ci ha provato con il “rover” e addirittura con sei attaccanti in contemporanea sul ghiaccio. Non è bastato: sconfitto per 1-2 nel quinto incontro dei quarti di finale, l’AmbrìPiotta esce dal “play-off” dell’hockey di Lega nazionale A regalando il lasciapassare al BielBienne, per alcuni versi meglio attrezzato ma involontariamente beneficiario di qualche vantaggio rivelatosi essenziale. Poi, e magari, i ragazzi di Luca Cereda sarebbero stati ugualmente eliminati; anche a chi alla vigilia della stagione era indicato quale sicuro destinato al “play-out”, tuttavia, piacerebbe un trattamento adeguato cioè congruo, non si guarda in faccia a nessuno, penalità è penalità e fallo è fallo secondo sensato e persino monocorde metro di giudizio.

Della cronaca, molto e poco allo stesso tempo: l’improvvisa fiammata con improvvisazione di Noele Trisconi (1.54, 1-0), la replica di Damien Brunner (4.34, 1-1), il sorpasso quando ancora tanto è il tempo sul tabellone (27.27, Robbie Earl, 1-2). Disciplina e disciplina, dall’una e dall’altra parte: facendosi astrazione da un “due più 10” inflitto a Jannik Fischer al 41.33, quattro minuti a ciascuna formazione e nulla di influente sull’andamento del confronto; sul totale di 27 tiri per i padroni di casa e di 30 per gli ospiti, logico merito dei portieri e rammarico di sponda biancoblù per un palo colto da Jiri Novotny (sarebbe stato ottimo viatico prima del periodo conclusivo). Sulla sirena, senso di liberazione tra i bernesi e nemmen più la forza di prendersela sull’altro fronte, tant’è stato il dispendio di energie. E, pur nel complesso di una speranza che è stata frustrata (quanti tra i tifosi, una volta acquisita la certezza della qualificazione, non hanno sperato in un’annata da pesca miracolosa, tanto di più sulla scia di Dominik Kubalik primatista tra i marcatori?), al popolo biancoblù rimarranno tre certezze: l’essere tornati sul lato importante del campionato dopo anni ed anni di sofferenze sino al “barrage” con la migliore della cadetteria, l’essersi messi dietro il Lugano sia nella fase regolare sia nel “play-off”, l’aver trovato in Luca Cereda quell’allenatore che è nel frattempo “enfant du pays”. Confermarsi non sarà semplice, anzi; ma un mattone è stato messo. Gli altri risultati: Losanna-Scl Tigers 1-5 (serie sul 3-2); Berna-ServetteGinevra 4-3 (al supplementare, serie sul 3-2, primi due goal degli “Orsi” dal bastone del ticinese Daniele Grassi). Zugo già qualificato alle semifinali in virtù del 4-0 nella serie sul Lugano.