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Covid-19 in Ticino: brusco calo nei contagi, rallentano le vaccinazioni

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.46) Nulla di drammatico, ma i numeri non mentono. La campagna vaccinale anti-“Coronavirus” in Ticino sta rallentando in misura vistosa; il che sarà anche fisiologico stante la stagione estiva, tanto di più sull’evidenza del minor livello di restrizioni e sulla stanchezza generale dei cittadini, ma ci racconta di un progressivo spiaggiamento degli entusiasmi, e forse anche dell’esistenza di un significativo zoccolo di persone che sino ad ora si sono chiamate fuori e che malvolentieri si avvicineranno ai centri di somministrazione, sempre che tale adesione intendano manifestare. Confronto possibile grazie ai dati di riepilogo resi noti stamane e che fotografano la situazione a tutto ieri, giovedì 15 luglio: 160’170 soggetti al traguardo della doppia vaccinazione, per una quota pari al 45.6 per cento sul totale della popolazione avente diritto, e 361’296 le dosi somministrate; a domenica 11 luglio constavano 156’229 soggetti trattati a ciclo completo, per una quota pari al 44.4 per cento sull’universo descritto, ed un totale di 353’307 dosi somministrate.

Qualcosa di meglio, invece, si ricava dalle rilevazioni sul transito da ieri all’alba di oggi: dopo 48 ore caratterizzate dalla media di un contagio ogni meno di 40 minuti, la cresta si interrompe e rileva 17 casi di positività, ergo 5’303 nel contesto della terza ondata (“terminus a quo”: venerdì 5 marzo 2021) e 33’492 dall’inizio della pandemia covidiana. Nessun altro ricovero in strutture nosocomiali; i degenti restano pertanto cinque, quattro dei quali in reparti ordinari ed uno in reparto di terapie intensive. Fermi alla fine di maggio i decessi, 995 in tutto. Consueto quadruplo zero dal sistema delle residenze per anziani.