Home CRONACA Mendrisiotto, doppia notte di “black-out”: esorcizzata anche la paura

Mendrisiotto, doppia notte di “black-out”: esorcizzata anche la paura

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Pareva, sull’annuncio dato mesi or sono, che da Chiasso a Balerna a Morbio Inferiore a Vacallo si sarebbe sprofondati nel pieno dell’era neanderthaliana, le sole torce accese a testimoniare la sussistenza di un consorzio umano; e fra gli spettri affioravano anche scenari da “Gangs of New York” incrociantisi con ambientazioni alla “Distretto 13”, malviventi dal territorio e d’importazione a convergere sull’intersezione fra la A394 e la A2 e pronti a disporre del prossimo e dei suoi beni, la paura ed il terrore già serpeggianti fra i cittadini rimasti inermi ed esposti. Nulla di tutto queste, nelle due notti del “black-out” programmato a causa dei noti lavori urgenti di manutenzione sulla linea principale di adduzione (leggasi con maggior agevolezza: conferimento) dell’elettricità: problemi supplementari a quota zero, gestione coerente con le aspettative, valido il coordinamento fra gli enti di pronto intervento vale a dire Polcantonale, Polcom Mendrisio, Polcom Chiasso, Protezione civile, Guardie di confine, Poltrasporti, “Servizio ambulanza Mendrisiotto”, Pompieri del “Centro soccorso cantonale” in Mendrisio, operatori di sicurezza privata e personale civile attivo in organizzazioni pubbliche e/o di pubblica utilità.

Tutto questo riferiscono dallo Stato maggiore regionale di condotta, sotto guida di Andrea Wehrmüller, pur rilevandosi l’entità dello sforzo compiuto e cioè, per incominciare, con il raddoppio dell’effettivo di agenti di polizia solitamente attivi nella fascia notturna. In auto o a piedi, per loro, impegno ad occhi spalancati per la protezione sia degli abitanti sia delle attività commerciali. Il responso a prima valutazione: nessun incremento di reati, di incidenti e di infortuni che siano ricollegabili alla mancanza di corrente; rilevato, come massimo dei problemi, l’inserimento di qualche impianto di allarme, ma nulla che non si potesse rimettere a posto nel volgere di minuti. Un’esperienza dettata dalle necessità, insomma, ma dal responso significativo ed incoraggiante: a volte i “black-out” di sistema sono prevedibili, a volte no; e per queste ultime ci si deve preparare…