Home CRONACA Rientra dal Ticino con il carico che “scotta”: fermato un 26enne

Rientra dal Ticino con il carico che “scotta”: fermato un 26enne

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22 borse, 18 cinture, 30 paia di calzature; e d’accordo, già quel carico nell’auto risultava contraddittorio rispetto alle dichiarazioni dell’uomo che si trovava al volante del veicolo e che, a precisa domanda, aveva dichiarato di non aver nulla da dichiararsi. Ma non quello del controvalore – peraltro stimabile attorno ai 25’000 franchi, centesimo più centesimo meno, in presenza di un marchio del comparto lusso in fascia alta – era il problema più grave: parte della merce, come facilmente constatato da effettivi della Guardia italiana di finanza (gruppo Ponte Chiasso, operatività sul valico da Novazzano su Uggiate con Ronago), era stata realizzata con pelli di animali rari e protetti ossia sotto la tutela della “Convenzione di Washington”, ad esempio l’alligatore del Mississippi, il birmano pitone delle rocce, il pitone reticolato ed il coccodrillo del Nilo. Per varietà e specificità, di che far perdere la testa ad una veterinaria, o ad un etologo, o ad entrambi.

Ubriacante il percorso seguito dalla merce: il soggetto è infatti un 26enne cittadino italiano con residenza in Svizzera, i prodotti “griffati” Svizzera erano stati oggetto di pratiche doganali poche ore prima per l’esportazione dall’Italia verso la Svizzera, gli stessi articoli con identità svizzera erano in fase di rientro dalla Svizzera verso l’Italia ed anzi in Italia erano già giunti, la documentazione di accompagnamento era valida per la Svizzera, la documentazione di accompagnamento non era per l’Italia; il tutto, si direbbe a sensazione, quale modalità adottata per finalizzare un’evasione dell’Imposta sul valore aggiunto e per aggirare le norme circa i pellami ricavati da animali protetti a causa del rischio di estinzione (domanda accessoria: ma poi, a chi rivendere tali pezzi, in assenza di certificazione? O forse si vorrebbe affermare che ci sono compratori disposti a chiudere un occhio, o addirittura che esistono persone che tali articoli richiedono? No, via, proprio ma proprio impossibile). Un guazzabuglio risolto alle brevi: carico sequestrato, trasportatore denunciato.