A volto coperto ma in modo da non destare sospetti – accade ancora, in effetti, che qualcuno entri in un luogo comunitario indossando la mascherina chirurgica da epoca Covid-19 – avevano assaltato la “Farmacia chimica Fortina” di via Enrico Verjus ad Oleggio (Novara), sabato 5 agosto; l’auto utilizzata era stata tuttavia riconosciuta e, benché su di essa fossero state apposte targhe rubate da un altro veicolo, su di loro le forze dell’ordine sono giunte grazie ad una verifica incrociata. Due malviventi, 44 e 37 anni rispettivamente, entrambi abitanti a Busto Arsizio (Varese), si trovano da ieri in carcere essendo stati riconosciuti come autori della rapina stessa; la “Fiat Panda” usata per il colpo, una volta “depurata” della targa, è risultata essere nelle… disponibilità di uno dei criminali, come dire che l’uomo era andato al lavoro con un mezzo di cui era legittimamente detentore avendone ricevuto la facoltà di utilizzo da una persona sua conoscente. Ai riscontri, condotti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri (Nucleo investigativo del Comando provinciale in Novara), è emersa un’altra curiosità: uno dei due banditi si trovava già agli arresti domiciliari per altro reato, ma dovendo organizzarsi per questa rapina aveva scelto di agire nella fascia oraria quotidiana in cui l’allontanamento da casa gli era consentito in funzione delle ordinarie esigenze quotidiane; anziché fare la spesa al supermercato, per così dire, egli aveva a quel punto scelto di fare un salto in farmacia.
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Gallarate (Varese), pedone investito in piena notte: è gravissimo
Particolarmente gravi, secondo un primo responso dei sanitari, le condizioni del pedone che intorno alle ore 2.08 di oggi è stato investito da una vettura in transito lungo via Raffaello Sanzio a Gallarate (Varese). L’uomo, soccorso da personale sanitario e trasferito d’urgenza (codice rosso, massima priorità) al “Circolo” di Varese, ha riportato traumi sia agli arti superiori sia agli arti inferiori. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Tremezzina (Como), dramma all’alba: turista cade nel Lario e muore
Un turista, 52 anni l’età, a quanto consta cittadino statunitense e da qualche giorno ospite di una struttura ricettiva nella zona, ha perso la vita intorno alle ore 6.30 di oggi per le conseguenze di una caduta nelle acque del Lario a Tremezzina (provincia di Como) frazione Tremezzo, zona antistante l’edificio noto come “Villa Carlotta” in via Regina. Per quanto rapidi nell’intervenire, i soccorritori – operatori dei servizi di ambulanza della “Croce rossa italiana” da Menaggio ed effettivi dei Vigili del fuoco – hanno potuto soltanto constatare l’avvenuto decesso dell’uomo. Accertamenti sulle cause della morte (trauma o annegamento) e sulla dinamica dei fatti (nelle ore precedenti il dramma, per quanto sino ad ora noto, il 52enne avrebbe partecipato ad una festa) sono esperiti da militari dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Tremezzina.
Appiano Gentile (Como), cadavere in una piscina: prima ipotesi, l’incidente
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.50) Nessuna ipotesi da scartarsi, pur prevalendo per logica l’ipotesi del decesso quale conseguenza di una caduta accidentale, nell’inchiesta sulla morte di un uomo il cui cadavere è stato trovato questa mattina in una piscina privata di Appiano Gentile (Como), zona di via Cristoforo Colombo. La vittima, secondo un primo accertamento, abitava nella villetta prossima alla piscina stessa. L’area è stata circoscritta sin dalle ore 10.30 circa; insieme con unità di Carabinieri (ai militari dell’Arma la competenza sulle indagini) sono giunti operatori sanitari con un’ambulanza e due squadre dei Vigili del fuoco.
Colverde (Como): auto fuori strada in piena notte, feriti due giovani
Due giovani, 19 e 24 anni, sono stati trattati per traumi e ferite al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) in séguito all’incidente stradale occorso loro alle ore 3.17 circa lungo via Raimondi a Colverde (Como), frazione Gironico località di Gironico al Monte. A rigore di prima ricostruzione dell’accaduto, la vettura ha sbandato ed è uscita dalla carreggiata andando a svellere una pianta ed arrestandosi sul bordo della strada. Soccorsi portati da effettivi dei Vigili del fuoco e da operatori dei servizi di ambulanza; accertamenti eseguiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Olgiate Comasco (Como).
Oltrona San Mamette (Como), “pusher” perde merce e… negozio
Se puoi prendere lo spacciatore, benissimo; ma va egualmente bene se al malvivente togli il negozio (in questo caso, il bivacco nei boschi) e la merce (non solo in questo caso, la droga e gli strumenti per confezionarla). A nuovo bersaglio, giovedì 17 agosto, gli effettivi dell’Arma dei Carabinieri stazione di Appiano Gentile (Como) che, in concorso con uomini dello squadrone “Cacciatori di Calabria”, hanno sventrato un altro tra i bivacchi strategicamente distribuiti nelle zone boschive del Comasco, qui in prossimità della Strada provinciale numero 23 “Lomazzo-Bizzarone”: il “pusher” è sì riuscito a dileguarsi nella vegetazione – pare che i bivacchi vengano attrezzati e dotati di un’uscita posteriore -, ma dovendo abbandonare i materiali di uso comune per l’attività illecita, dalle parti asportabili della struttura ad un coltello utilizzato presumibilmente per il taglio delle dosi e come arma, e soprattutto il… magazzino delle merci. In un borsello del quale lo spacciatore si era disfatto, forse nella speranza di un successivo recupero, sono stati trovati un bilancino di precisione, eroina per 69 grammi, hascisc per 80 grammi circa e cocaina per 30 grammi. Di più, gli inquirenti sembrano avere idee ben chiare circa l’uomo in fuga, circa il quale viene detto essere stato “individuato un soggetto di origine straniera”. In immagine, i resti di un bivacco abbandonato precipitosamente.
Statale “394” zona frontiera, ancora una frana: blocco, deviazione, disagi
Possono installare le reti paramassi, possono tenere in scacco gli automobilisti con cantieri dalla lunghezza estenuante per allargare il sedime stradale di qualche mezzo metro, possono piazzare cordoli e parapetti; ma quel tratto asfaltato dell’Alto Varesotto da Luino al valico di Dirinella (Gambarogno) in frazione Zenna del Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, per quanto riguarda i rischi di dissesto idrogeologico, è e resta una priorità dalle dimensioni di un “Jumbo”. Ultimo caso stamane, ore 3.55 circa, quando sulle conseguenze di un temporale (temporale: non un tifone, non un sisma) la carreggiata della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” è stata interrotta dal franamento di detriti, massi ed alberi dal costone roccioso, in corrispondenza del chilometro 49.100 ossia a breve distanza dal punto di valico. I materiali si sono riversati su un fronte di vari metri invadendo entrambe le corsie di marcia, con danni ancora in corso di valutazione ma fortunatamente senza colpire veicoli in transito (conseguenze facilmente immaginabili avrebbe avuto un cedimento all’ora di passaggio dei primi frontalieri); altro motivo di parziale consolazione è dato dall’essere tale cedimento avvenuto appena oltre la diramazione per l’abitato di Pino sulla sponda orientale del Lago Maggiore, ora frazione del citato Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, il che consente di disporre di una soluzione alternativa per il transito (dalla frontiera, ascesa sino al nucleo di Pino e rientro dopo la zona della frana.
La valutazione dei danni e della situazione generale – evidente il pericolo di altri distacchi – è in carico ai funzionari “Anas” (servizio strade pubbliche statali). Impegnati sul campo sia effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Luino sia uomini dell’Arma dei Carabinieri sia agenti di Polizia locale. Nella migliore delle ipotesi, il ripristino delle ordinarie condizioni di transito è da prevedersi a fine settimana.
Mozzate (Como): lite tra stranieri in stazione, scatta la denuncia
Percosse, minacce e porto d’armi e di oggetti atti ad offendere gli addebiti mossi nella denuncia a carico di un 42enne, straniero e con precedenti di polizia, che effettivi dell’Arma dei Carabinieri hanno bloccato attorno alle ore 20.15 di ieri nell’area della stazione ferroviaria di Mozzate (Como), interrompendo una lite nel corso della quale lo stesso 42enne aveva minacciato un 18enne con un’arma rivelatasi poi essere una pistola-giocattolo modificata. All’intervento hanno cooperato uomini delle stazioni di Fino Mornasco e di Mozzate e del’Aliquota radiomobile.
Cantù (Como): droga e bilancino in casa, preso spacciatore pregiudicato
Hascisc per 70 grammi, bilancino di precisione e materiali d’uso per il confezionamento delle dosi sono bastati quale prove per corroborare ieri l’arresto di un 49enne nella zona di Cantù (Como). Al soggetto, risultato essere pregiudicato, effettivi della locale stazione dei Carabinieri sono giunti al termine di specifica attività investigativa; lo spacciatore operava da casa, e proprio al suo domicilio sono scattate le manette.
Saronno (Varese): fermata auto in fuga, preso “pusher” marocchino
Un marocchino 25enne, irregolare su suolo italiano, è finito ieri tra le braccia di effettivi dell’Arma dei Carabinieri a Saronno (Varese) al termine di una fuga dalla piazza di spaccio attrezzata nei boschi ad ovest di Uboldo (Varese), sul confine con Rescaldina e con Cerro Maggiore, entrambi Comuni della provincia di Milano: il soggetto è stato bloccato nel tratto terminale di via Novara, trovandosi come passeggero sull’auto guidata da una 29enne italiana ed a bordo della quale viaggiavano altre due persone resesi irreperibili. Nelle disponibilità del nordafricano sia droga (cocaina) sia munizioni (150 cartucce) sia armi, per la precisione due fucili a pompa calibro 12 ed una pistola semiautomatica calibro 9 con il colpo in canna. In immagine, le armi sequestrate.
Luino (Varese): nudo sulla pubblica via, 41enne bloccato e ricoverato
In probabile stato di alterazione psichica l’uomo – trattasi di un 41enne straniero e con precedenti – che poco prima delle ore 17.30 di ieri, martedì 1.o agosto, è stato intercettato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri a Luino (Varese) mentre camminava nudo, o per meglio dire con i pantaloni calati sotto le ginocchia, in prossimità della rotatoria antistante il presidio ospedaliero “Luini Confalonieri”. Una prima comunicazione alle forze dell’ordine era venuta dalla zona di via Fratelli Cairoli. Il soggetto è stato avvicinato con ogni cautela da sanitari della “Padana emergenza” per un primo soccorso; a seguire il trasferimento in struttura ospedaliera.
Vergiate (Varese), dardo di balestra al torace: lui ferito, lei denunciata
Una differenza di vedute tra fidanzati – o tra “ex”, come pare di poter capire – è costata il ricovero in ospedale ad un uomo che ieri mattina, a Vergiate in provincia di Varese, è stato raggiunto al torace dalla freccia di una balestra azionata dalla compagna o ex-compagna che dir si voglia. L’episodio, di cui riferiscono fonti editoriali d’oltreconfine, sarebbe originato non da occasionalità ma da premeditazione, motivo per il quale l’autorità inquirente si sta muovendo ed ha già acquisito l’informativa di reato giunta dal comando compagnia dell’Arma dei Carabinieri in Gallarate. Dell’uomo si sa soltanto che è fuori pericolo; circa la donna, per l’appunto denunciata, il fascicolo è aperto in sede di Procura della Repubblica italiana a Busto Arsizio.
Erba (Como), lite tra marocchino e pakistani in kebabberia: tutti denunciati
Era mezzo ubriaco, voleva un panino, ha provato a non pagarlo e poi si è messo a litigare con tre altri uomini che si trovavano all’interno del locale. Morale: è finito all’ospedale (qualche escoriazione ed un piccolo trauma, nulla di che) a Lecco e si è ritrovato sotto denuncia per lesioni al pari degli altri soggetti, essendo nel frattempo intervenuta sul luogo della rissa una pattuglia dei Carabinieri dalla stazione locale. Protagonista della vicenda, iersera, un marocchino entrato in via brusca nella kebabberia di fronte alla stazione di Erba (Como) e che si è trovato a discutere animatamente con tre pakistani; evoluzione ultima, tre feriti di cui due contusi, 26, 39 e 38 anni le età. Assistenza medica portata da operatori della “LarioSoccorso”. Curiosità collaterale: la rissa tra marocchino e pakistani ha avuto luogo, con buona pace di tutti, in una kebabberia di piazza Padania.
Albiolo (Como): rissa tra giovani in zona “Luna park”, 25enne ferito
Lievi ferite ha riportato un 25enne che intorno alle ore 0.45 di oggi, nella zona di via San Francesco ad Albiolo (Como), è stato coinvolto in una rissa tra giovani sull’uscita dal sedime occupato da un “Luna park”. Ancora poco chiara la dinamica dei fatti; stando a primi riscontri, la lesione sarebbe stata causata da un coltello. Accertamenti in corso a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri.
Cugliate Fabiasco (Varese), auto contro edificio: anziano ferito
Operatori della “Sos Tre valli” da Cunardo chiamati all’intervento, nel pomeriggio di ieri ovvero venerdì 28 luglio, per soccorrere un automobilista 84enne rimasto ferito in séguito alla collisione tra la sua vettura ed il muro esterno di uno stabile lungo via Torino a Cugliate Fabiasco (Varese), nel tratto di collegamento tra Strada provinciale numero 30 “della Valmarchirolo” e Strada statale numero 233 “Varesina”. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. L’anziano è stato trasferito al “Circolo” di Varese con traumi dalla media entità. Rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino (Varese).
Scompare dal “Centro asilanti” a Balerna, ritrovato morto nel Comasco
Ogni ipotesi resta aperta, al momento, circa il decesso di un giovane formalmente ospite del “Centro federale di asilo Pasture” in Comune di Balerna sul confine con Novazzano ed il cui cadavere è stato trovato iersera in territorio comunale di Senna Comasco, provincia di Como, in tratto di terreno boschivo non facilmente percorribile e sovrastante la linea ferroviaria. Il corpo, individuato dal capotreno di un convoglio e recuperato da elementi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Cantù, era in rilevante stato di decomposizione, presumibilmente a causa degli sbalzi di temperatura registrati nelle 24 ore precedenti il ritrovamento del cadavere stesso; l'identificazione da parte di effettivi dell'Arma dei Carabinieri (compagnia di Cantù) ha avuto luogo anche grazie alla presenza di documenti negli abiti dell'uomo, documenti dai quali risulta essere il soggetto un 33enne di nazionalità marocchina. Improbabile uno scambio di persona. Non di facile comprensione il motivo in forza del quale l'asilante si trovava lì, così come non constano notizie utili circa i tempi del suo allontanamento dalla struttura.
Laveno Mombello (Varese): tuffo in notturna, 29enne muore annegato
Un giovane, 29 anni da compiersi, è deceduto la notte scorsa per annegamento nelle acque del Verbano, braccio in corrispondenza del lungolago di Laveno Mombello (Varese). Fatale la decisione di un tuffo intorno alle ore 3.30; nel volgere di una decina di minuti l’allarme; solo a distanza di tempo i sommozzatori fatti giungere da Milano sono riusciti ad individuare il corpo senza vita del 29enne, che si trovava alla profondità di circa cinque metri. Alle operazioni di soccorso hanno preso parte anche effettivi della Guardia costiera del Lago Maggiore, dell’Arma dei Carabinieri in Luino e dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Ispra, oltre ad operatori sanitari compreso l’equipaggio dell’eliambulanza fatta giungere dalla base di Villa Guardia (Como).
Olgiate Comasco (Como), ritrovato il 93enne scomparso ieri sera
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.49) Ritrovato stamane, sano e salvo anche se un po’ scosso e con necessità di un controllo sanitario per ragioni di maggior sicurezza, il 93enne che iersera si era allontanato volontariamente dall’abitazione in Olgiate Comasco (Como). L’anziano, cittadino italiano, residente nella zona di via Gerbo, non aveva più dato notizie di sé; già nella notte le prime ricerche, articolate con l’intervento di effettivi dei Vigili del fuoco e di uomini dell’Arma dei Carabinieri oltre che di vari privati cittadini. Battute anche le aree prossime a macchie boschive ed a corsi d’acqua; proprio lungo il corso del torrente Lura, ed a breve distanza dal domicilio dell’uomo, l’incontro con i soccorritori. Il 93enne si trova ora al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como).
Pigra (Como), auto giù nella scarpata. Ma nessuno si fa un graffio
Decisamente fortunata la giovane conducente di una vettura che nelle prime ore di oggi, nella discesa dalla zona degli alpeggi in territorio comunale di Pigra (Como), è finita fuori dalla carreggiata ed è slittata lungo il ripido pendio per una cinquantina di metri almeno: benché spaventata e scossa dai colpi sofferti, la ragazza è infatti uscita con le proprie forze dall’abitacolo e si è necessariamente incamminata sulla via, trovando infine soccorso. Assistenza è stata prestata da operatori sanitari della “Croce rossa italiana”; il mezzo è stato poi individuato e, sotto coordinamento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri (stazione di Tremezzina), letteralmente “estratto” dalla scarpata.
Erba (Como): tamponamento in zona “bowling”, 83enne ricoverato
Legittima preoccupazione, sia per l’entità delle lesioni riscontrate sia per l’età del soggetto, circa la sorte di un 83enne che questo pomeriggio, lungo l’asse di via Milano ad Erba e meglio nella zona prossima al “Bowling Erba” e ad una stazione di servizio, è rimasto ferito in séguito a tamponamento tra due veicoli. Nell’incidente è stata coinvolta anche una 56enne, che avrebbe riportato soltanto qualche escoriazione. Soccorsi portati da operatori dei servizi locali di ambulanza; sul posto anche unità dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco.
Gazzada Schianno (Varese): scontro nella notte, motociclista ferito
Di media gravità le lesioni riportate da un motociclista 30enne il cui dueruote, poco prima delle ore 2.00 di oggi e mentre era in transito lungo la Strada provinciale numero 57 “della Selvagna” in provincia di Varese e meglio nel territorio comunale di Gazzada Schianno frazione Schianno, è venuto a collisione frontale con un’auto. Illeso il conducente della vettura. Accertamenti esperiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri in Varese.
Como, cadavere affiora dalle acque del Lario. Accertamenti in corso
Il cadavere di un uomo è stato rilevato e recuperato stamane, con operazione condotta a partire dalle ore 8.36 circa, dalle acque del Lario davanti a Como, zona prospiciente i giardini a ridosso del “Tempio voltiano” e meglio nell’area del primo bacino alla diga foranea. Sussiste al momento qualche problema per quanto riguarda l’identificazione ufficiale: si tratterebbe di un 44enne straniero. Sul posto effettivi dei Vigili del fuoco dal comando provinciale, personale sanitario ed agenti di Polizia di Stato e Polizia locale. Accertamenti in corso.
Gemonio (Varese), 41enne muore falciata da un’auto: sospetto omicidio
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.14) Un’ombra inquietante si allunga sulla morte della 41enne Giuseppina “Giusy” Caliandro che intorno alle ore 21.13 di ieri, sabato 1.o luglio, era stata falciata da un’auto in territorio comunale di Gemonio (Varese), nella zona di intersezione tra via Giuseppe Garibaldi e via Rocco Cellina: primi accertamenti ed ancora sommarie ricostruzioni dell’episodio condurrebbero infatti a valutare l’ipotesi di un omicidio volontario, e non di un mero omicidio stradale. La donna, che ad onta della tempestività dei soccorsi e dello sforzo compiuto dai sanitari era deceduta poche ore dopo ii ricovero in codice rosso nel principale nosocomio del capoluogo, sarebbe stata vista scendere dalla stessa vettura, ed all’apice di un litigio con il conducente e/o con un suo altro passeggero, pochi istanti prima della tragedia; in altre parole, l’automobilista avrebbe puntato sulla donna che nel frattempo si stava allontanando a piedi, presumibilmente con l’intenzione di rientrare al domicilio lì vicino. Le forze dell’ordine sono mobilitate ad ampio spettro nella ricerca del veicolo, dileguatosi dopo l’impatto e, come risulta da elementi acquisiti, lasciando tracce del passaggio anche sulla fiancata di un’auto in transito sul punto di accesso a via Trento. Le ricerche sono condotte da effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla compagnia in Luino (Varese) con il supporto di Polizia locale.
Anzano del Parco (Como), fuori pericolo l’operaio caduto da una scala
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.43) Dichiarato fuori pericolo il 43enne che stamane, durante lavori in corso di svolgimento nella zona di via Cavolto ad Anzano del Parco (Como), è caduto da una scala con volo breve – un paio di metri – ma sbattendo sull’asfalto con parti sensibili del corpo. Sul posto effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione di Cantù (Como), operatori di servizi di ambulanza con due mezzi ed un elicottero decollato dalla base di Villa Guardia; una volta stabilizzato, l’uomo è stato trasferito in codice giallo – classificazione dei traumi: media entità – al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia.
Domodossola (Vco): perseguitava la “ex”, nordafricano in manette
In carcere a Verbania (Vco), per esecuzione di provvedimento adottato dall’autorità giudiziaria, è dall’altr’ieri un 45enne nordafricano su cui gravano accuse soprattutto per gli atti persecutori cui l’uomo sottoponeva una “ex” in vari luoghi dell’Ossola, attorno a Domo, di fatto comparendo all’improvviso davanti al domicilio o sul posto di lavoro della donna. Contro il soggetto, oggetto di denuncia nel 2022 da parte della vittima delle vessazioni, di recente era stata sporta una querela a causa dell’irruzione compiuta dal 45enne per l’appunto sul posto di lavoro della donna. Martedì l’ultimo atto della serie: il nordafricano è stato infatti prelevato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Domodossola, mentre ancora stava piantonando l’abitazione della donna ed urlando dall’esterno per farsi aprire.
Varese: Carabinieri in azione, sequestro di droga e due arresti
Marijuana per cinque chilogrammi, hascisc per 600 grammi, una pistola e 70 piante di canapa indiana sono finiti sotto sequestro quali prove di reato nel contesto di un’operazione antidroga portata a compimento nelle scorse ore da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Azzate (Varese), nel capoluogo ed in alcuni Comuni della cintura. Un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e per detenzione abusiva di un’arma da fuoco, due denunciati per la sola detenzione della droga.
Cunardo (Varese), spacciatore e recidivo: marocchino in manette
Nella seconda decade di maggio 2022 era stato arrestato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino (Varese), in quanto colto a spacciare droga; a distanza di otto mesi, ovvero nella seconda decade di gennaio 2023, era stato scarcerato; martedì scorso – solo di oggi la notizia – è finito di nuovo in manette e per lo stesso reato. Un giovane di nazionalità marocchina, con il consueto corollario dell’assenza di fissa dimora e di un “curriculum” criminale già piuttosto denso, si trova ora associato ai “Miogni” di Varese in quanto “titolare” di un’attività di smercio di sostanze stupefacenti, stavolta in territorio comunale di Cunardo (Varese), come sempre con bivacco e tenda in zona boschiva dove di nuovo sono entrati in azione alcuni uomini dell’Arma e con l’appoggio di specialisti della “Squadra cacciatori Sardegna”. Arresto a parte, il bottino: hascisc e cocaina in due panetti, cellulari, bilancini, materiali per il confezionamento delle dosi. Insediamento fatto a pezzi, presidio garantito, e un’altra tacca sul calcio del fucile.
Altro giro di vite allo spaccio nel Comasco, afghano e marocchino in manette
Notizia per i tossici dal Ticino, oltre che per la clientela locale: se per l’approvvigionamento avete sino ad ora fatto perno su Fino Mornasco in provincia di Como, ecco, il chiosco adesso è chiuso ed anzi non troverete nemmen più mattoni e tende e quindi è inutile il fare questo viaggio, anche per via del fatto che i due commessi – pardon, spacciatori – hanno forzosamente cambiato domicilio e trovansi per il momento ospiti del “Bassone” a Como. Giro di parole per dire dell’ennesimo “Blitz” portato a termine giusto ieri in area boschiva, Carabinieri appoggiati da specialisti in forze, presi entrambi i negozianti ossia un afghano di 33 anni ed un marocchino di 25, con arresto dopo il solito e patetico tentativo di fuga da parte dei medesimi. La comprova dell’ampiezza delle attività illecite è data sia dal lungo elenco di nomi e di numeri sui telefoni cellulari sequestrati, sia dalle tipologie del denaro contante (2’000 euro moneta più moneta meno e 150 franchi svizzeri), sia dalla disponibilità di hascisc, eroina e cocaina, con sequestri rispettivamente per 35, 95 e 55 grammi. Il resto sarà ordinaria letteratura per il magistrato.
Somma Lombardo (Varese), grave operaio folgorato da cavo elettrico
Lesioni alla schiena, trauma cranico ed ustioni alle mani per l’operaio 33enne che alle ore 15.37 circa di oggi, mentre a quanto pare stava procedendo alla perforazione del manto stradale con un martello pneumatico in un cantiere edile di via Luigi Briante a Somma Lombardo (Varese), è stato folgorato da una scossa originatasi dal cavidotto sotterraneo. Ricovero in codice rosso al “Circolo” di Varese a cura di operatori del servizio “118”; preoccupante il primo responso dei sanitari. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione di Gallarate.
Castellanza (Varese): caduta da un ponteggio, due operai in ospedale
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.35) Fuori pericolo i due operai, 46 e 54 anni rispettivamente, precipitati questo pomeriggio dall’impalcatura dello stabile di un’azienda con sede in via Col di Lana a Castellanza (Varese). Dopo primo e comprensibile timore, i soccorritori hanno effettivamente riscontrato traumi da schiacciamento e ferite di una certa entità nel caso del 46enne e lesioni meno serie per quanto riguarda il 54enne; entrambi sono stati trasferiti in strutture nosocomiali della zona. Sul posto, oltre a personale dei servizi di ambulanza, una squadra di Vigili del fuoco ed effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla limitrofa Busto Arsizio.
Spaccio nel Comasco, “pusher” marocchino finisce nella rete
Altro colpo alla rete di spaccio nelle zone discoste del Comasco: su azione condotta sabato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Lurago d’Erba (Como) e con il supporto di altre unità, individuato e demolito un altro bivacco in territorio comunale di Lambrugo (Como) con contestuali inseguimento ed arresto di un “pusher” che qualche motivo per tentare di svignarsela in effetti aveva: clandestino dal Marocco, senza fissa dimora, 25 anni l’età dichiarata, non si sa ancora se ricercato in altre province italiane, di certo in possesso di quanto lo incrimina per automatismo. E cioè: eroina per 56 grammi, cocaina per 75, hascisc per 160. solita attrezzatura di servizio (bilancino, materiali per il confezionamento delle dosi, et cetera), telefoni cellulari con i quali tenere i contatti con clienti e “colleghi” nell’attività criminale, denaro contante per circa 3’500 euro. Per il soggetto si sono aperti i cancelli del “Bassone” a Como.
Domaso (Como): surfista rischia la pelle, salvataggio dall’elicottero
Grazie all’intervento di un equipaggio in elicottero, intorno alle ore 20.30 di ieri, il salvataggio di un surfista 24enne che si era messo in situazione di pericolo nelle acque del Lario, braccio antistante l’abitato di Domaso (Como). Soccorsi portati da effettivi dei Vigili del fuoco; il giovane ha riportato qualche conseguenza fisica ed è stato pertanto trasferito in ambulanza al nosocomio “Moriggia Pelascini” di Gravedona (Como). Riscontri di prassi a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Menaggio.
Marnate (Varese): schianto auto-moto, tre feriti, uno è in codice rosso
Ricovero in codice rosso all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano) per uno dei tre giovani feritisi nell’incidente avvenuto alle ore 22.00 circa in territorio comunale di Marnate (Varese), lungo il tratto di viale Alcide De Gasperi che va all’incrocio con via Monte Rosa, a collisione un’auto ed una moto. Non è al momento nota l’identità del soggetto in pericolo di morte. Alla guida della vettura si trovava una 29enne che ha riportato lesioni dalla media gravità; per quanto è dato capire, sul dueruote si trovavano un 17enne ed una 16enne; la terza persona ferita è stata egualmente ricoverata. Sul posto operatori sanitari da tre sedi distinte e squadre dei Vigili del fuoco da Varese, insieme con effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Saronno.
Verbania (Vco), furtaiole dalla Bulgaria a zonzo in auto: fermate
Tutte provenienti dalla Bulgaria ma acclimatatesi in Italia, tutte ladre, tutte alla ricerca di obiettivi – come già taluni dicono, nell’attesa d’un’approvazione prossima dal fronte dei cruscanti – “furtabili”. E tutte fermate da uomini dell’Arma dei Carabinieri, nella giornata di domenica, prima che facessero altri danni in quel di Verbania (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) dove stavano circolando a bordo di una vettura con targhe bulgare; lungo corso Goffredo Mameli in frazione Intra l’individuazione dell’auto che d’acchito aveva destato qualche sospetto, poi trafila che per le passeggere è passata attraverso il buco nero dell’assenza di documenti di identificazione, e da qui la necessità di accertamenti dai quali è per l’appunto emerso qualche precedente del terzetto. Il meglio, cioè il peggio, dalla conducente che invece un documento aveva: dalla verifica sui “database” ecco spuntare una bella serie di pregressi da pregiudicata a carico della donna, 29 anni l’età, ma soprattutto destinataria di invito ad occupare una cella in carcere stanti condanne relativamente fresche per attività illegali, Lombardia e Veneto le aree predilette; da qui la traduzione alla casa circondariale di Vercelli. Per inciso: quale comprova dei sospetti, tra abitacolo e bagagliaio del veicolo sono stati trovati anche attrezzi funzionali allo scasso.
Altro giro di vite allo spaccio nel Comasco: smantellati tre bivacchi
Tre postazioni utilizzate come basi dagli spacciatori di droga sono state smantellate nelle scorse ore da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in due distinte operazioni condotte in aree “sensibili” del Comasco. In territorio comunale di Alzate Brianza, su azione di uomini della stazione di Cantù e con il contributo di operatori di due “Squadroni cacciatori”, individuato un bivacco ancora “caldo” e nel quale erano stati abbandonati eroina (25 grammi), hascisc (sei grammi), cocaina (cinque grammi), armi da taglio e bilancini di precisione. Nel corso di un’altra operazione straordinaria, stavolta in Comune di Bregnano frazione Puginate, rilevati e distrutti due bivacchi; anche in questo caso gli spacciatori si sarebbero dileguati pochi minuti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, come si può dedurre sia dalla presenza di alcuni clienti (identificati) e di oggetti (tra cui una bici da corsa, una bicicletta elettrica e cinque bici da “mountain bike”) dalla quasi certa provenienza furtiva.
Dal Comasco a Sondrio per spacciare, dominicano in manette
La disponibilità di cocaina per il peso di 100 grammi è costata cara, la notte scorsa, ad un cittadino della Repubblica dominicana e residente in località imprecisata della provincia di Como. Insieme con un connazionale risultato poi clandestino su suolo italiano e con una donna abitante in provincia di Sondrio, l’uomo è stato intercettato alle ore 0.20 circa di oggi sul tratto di accesso da ovest al centro di Sondrio, dove effettivi del Nucleo operativo radiomobile dell’Arma dei Carabinieri avevano piazzato un punto di controllo. Esito: tutti in arresto, donna trasferita al “Bassone” di Como e uomini alla casa circondariale di Sondrio, addebiti per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Cermenate (Como): ferisce e rapina una prostituta, individuato e preso
Al termine di indagini sviluppatesi ad ampio raggio e nell’arco di oltre un mese, individuato ed arrestato il responsabile del ferimento e della rapina ad una prostituta 18enne, fatto occorso alle ore 2.30 circa di domenica 30 aprile lungo via Nazionale dei Giovi in territorio comunale di Cermenate (Como). L’autore dell’aggressione è un marocchino, 38 anni, residente a Milano ma con vari altri punti di “appoggio” in Lombardia tant’è che l’arresto è avvenuto nelle scorse ore, previa serie di appostamenti da parte delle forze dell’ordine, in un appartamento di Barzanò (Lecco). Nei fatti, dopo essere giunto in auto nella zona battuta dalla 18enne – rumena per nazionalità, domicilio nel Comasco – ed aver contrattato con lei una prestazione sessuale, il marocchino aveva guidato sino ad una zona isolata, passando poi alle maniere forti per zittire la ragazza che non si sentiva al sicuro e che chiedeva di essere riportata indietro: prima il trascinamento fuori dall’abitacolo, poi l’aggressione con calci, pugni e schiaffi, poi la rapina con strappo della borsetta. A quel punto, la giovane era riuscita a scappare a piedi e poi a chiedere soccorso, ricevendo assistenza medica prima da operatori di un’ambulanza del servizio “118” e poi da personale sanitario del nosocomio di Saronno (Varese); l’auto dell’uomo, anch’egli dileguatosi, era stata nel frattempo intercettata da effettivi dell’Arma dei Carabinieri a distanza d’una quindicina di chilometri direzione est; da lì un inseguimento conclusosi con lo schianto della vettura del 38enne contro un muraglione e con una nuova fuga – questa volta a piedi – da parte del criminale.
Il provento della rapina era stato trovato nell’auto e restituito alla proprietaria; per il 38enne, dopo accertamenti dettati anche da necessità di verifica dei passaggi di proprietà del veicoli, ordinanza di custodia cautelare ad avvenuta identificazione – tra l’altro emergendo pregresse evidenze penali tra reati contro il patrimonio, reati contro la persona e spaccio di sostanze stupefacenti – e ricerche fruttuosamente condotte in porto da elementi della stazione dei Carabinieri in Besana Brianza (provincia di Monza-Brianza). Il marocchino, sul quale gravano addebiti per lesioni personali, resistenza a pubblico ufficiale e rapina aggravata, è ora ospite della casa circondariale in Lecco.
Faggeto Lario (Como): scontro in “Lariana”, motociclista ferito
Lesioni dalla media entità, secondo riscontro dei sanitari al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como), per il motociclista 56enne venuto ieri mattina a collisione con un’auto lungo la Strada statale numero 583 “Lariana” in territorio comunale di Faggeto Lario (Como). L’episodio intorno alle ore 10.52; soccorsi portati da un equipaggio della “Pubblica assistenza Sos” da Canzo; rilevamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri.
Castellanza (Varese), macabra scoperta: cadavere fra le tombe al cimitero
Nessuna ipotesi è esclusa, potendosi tuttavia indirizzare una prima sensazione verso l’atto suicidario, circa la morte di un uomo il cui cadavere è stato individuato ieri mattina al camposanto di via per Olgiate a Castellanza (Varese), poco dopo l’apertura dei cancelli. L’arrivo delle forze dell’ordine e di effettivi dei Vigili del fuoco è valso soltanto a confermare l’avvenuto decesso del soggetto, età sui 50 anni. Accertamenti effettuati da elementi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia della confinante Busto Arsizio.
Comasco, ancora nessuna traccia del carabiniere scomparso
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.35) Nonostante un ampio dispiego di uomini sia per terra sia dall’aria (ieri i primi sorvoli dell’elicottero dei Vigili del fuoco dalla base di Malpensa), ancora nessuna traccia del 56enne Luca Nesti, maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, genovese per nascita, residente nel Comasco ed al momento facente funzioni di comandante alla stazione di Costa Masnaga, in provincia di Lecco. L’uomo, noto anche per la partecipazione in prima linea alle indagini sulla cosiddetta “Strage di Erba”, risulta scomparso da mercoledì 24 maggio, per allontanamento volontario dopo – pare: queste le informazioni di fonte terza – un litigio; da quel momento nessuna indicazione utile. Alle ricerche concorrono elementi dei Carabinieri, specialisti dei Vigili del fuoco, agenti delle Polizie locali e della Polizia di Stato. In immagine, un momento delle ricerche con l’elicottero.
Cairate (Varese): hascisc in moto, hascisc a casa, 28enne in manette
Zaino pieno, ma non di quel che ci si porta dietro per un’escursione in compagnia: lì dentro, infatti, c’era hascisc per il peso di 800 grammi. A casa, hascisc per un altro mezzo chilo e marijuana per 900 grammi. Somme facili, così come semplici sono state le contestazioni mosse da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Fagnano Olona (Varese), ad un 28enne che martedì a tarda ora stava circolando per le vie della vicina Cairate a bordo di una moto. Droga sotto sequestro, giovanotto identificato e trasferito in carcere. In corso di accertamento i percorsi seguiti dal 28enne ed il suo ruolo nella filiera del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Luino (Varese), trovato morto nei boschi il 68enne scomparso da casa
Ritrovato, sì, ma quando per lui non c’era più nulla da farsi. SI sono spente nella tarda mattinata di oggi le speranze di ritrovare in vita il 68enne scomparso dall’abitazione nel Luinese e per il quale, dopo allarme lanciato da alcuni parenti, erano state attivate ricerche ad ampio spettro, referenti per coordinamento gli effettivi dell’Arma dei Carabinieri e con piena disponibilità di sanitari della “Croce rossa italiana”. Il cadavere del 68enne è stato individuato poco prima delle ore 11.00 a ridosso di una zona boschiva in località Paù (“La Palude”), territorio comunale di Luino (Varese), lato verso Dumenza. Le cause del decesso sono al momento ignote; nessuna ipotesi è da escludersi.
Rogo notturno in centro a Luino (Varese): auto a fuoco, ipotesi dolo
Sospetto di matrice dolosa per l’incendio che alle ore 4.45 circa di oggi, nella zona compresa tra via Giuseppe Mazzini e piazza San Francesco a Luino (Varese), ha attaccato una ventina di auto riducendone una a carcassa e causando danni dall’entità minore – in corso le prime valutazioni – ad altri mezzi. Fiamme domate da effettivi dei Vigili del fuoco del Distaccamento locale; indagini condotte da uomini dell’Arma dei Carabinieri.
Olgiate Olona (Varese): accoltella un altro giovane, 20enne in manette
“Futili motivi”, secondo la più comune e comoda interpretazione, all’origine del fatto di sangue occorso alle ore 20.54 circa di ieri, sabato 6 maggio, in via Monginevro ad Olgiate Olona (Varese): qui un 20enne, poi fermato e tratto in arresto (provvisorio addebito: lesioni gravi), non ha esitato nell’estrarre un’arma da taglio per accoltellare un 26enne ora ricoverato all’“Ospedale nuovo” in Legnano (Milano). Nel corso del diverbio ha riportato lesioni – tuttavia dalla minore entità: per lei un trattamento sanitario al presidio ospedaliero di Saronno (Varese) – anche una 32enne, fidanzata del 26enne. Accertamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Busto Arsizio.
Inverigo (Como): rogo nel cuore della notte, tabaccheria in… fumo
Nessun ferito e nessun intossicato, gravi invece i danni materiali in séguito all’incendio divampato alle ore 2.50 circa di oggi, mercoledì 3 maggio, in una tabaccheria di piazza Ugo Foscolo ad Inverigo (Como). Le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Erba, giunti sul posto con due squadre e contestualmente all’arrivo di pattuglie dei Carabinieri.
Gallarate (Varese), tenta la rapina in… notturna: preso alle casse
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.01) Ha forse creduto che quel supermercato, il “Carrefour” aperto 24 ore il giorno, fosse bersaglio poco presidiato. Tutt’altro, come ha potuto scoprire: è finito in manette, nel cuore della notte, il rapinatore solitario che, arma da taglio alla mano destra, si era proteso verso le casse del punto-vendita di via Carlo Noè 6 a Gallarate, provincia di Varese, prima che il suo atto portasse ad un bottino e/o al ferimento di altre persone. Il soggetto, un 40enne marocchino con permesso regolare di soggiorno, è stato neutralizzato da personale di sicurezza e tratto in arresto da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Gallarate. Oggi. in Tribunale a Busto Arsizio (Varese), la convalida in udienza di direttissima: vane le scuse, non spiegata la disponibilità dell’arma, emersi anche vari precedenti penali, constatate anche due evasioni dagli arresti domiciliari; in attesa del processo, che sarà celebrato solo a giugno per il reato di rapina impropria, il marocchino resterà dietro alle sbarre.
Pognana Lario (Como), 72enne precipita dal tetto di casa e muore
Senza esito i soccorsi, inutili i tentativi di rianimazione. È deceduto di fatto sul colpo, a Pognana Lario (provincia di Como), il pensionato 72enne caduto stamane dal tetto di casa avendo perso l’equilibrio durante lavori che l’uomo stesso stava eseguendo. Sul posto anche gli operatori dell’eliambulanza. Della ricostruzione dell’episodio si occupano effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Induno Olona (Varese), dall’area abbandonata spunta un cadavere
È di uno straniero, a quanto pare originario del Continente africano ma con regolare permesso di soggiorno sul territorio italiano ed anzi residente nella vicina Bisuschio, il cadavere scoperto giorni addietro nell’area dell’antica “Villa Castiglioni” di Induno Olona (Varese) e del cui ritrovamento ha dato notizia oggi il quotidiano “La Prealpina” diretto da Silvestro Pascarella. Non chiare le circostanze in cui il corpo è stato individuato e, a breve distanza di tempo, identificato con certezza: sia lo storico edificio – oggetto cinque anni addietro di una vendita all’asta in procedura fallimentare – sia le pertinenze sono in stato di abbandono, da indagarsi restano pertanto i motivi della presenza dell’uomo all’interno del parco. Maggiori certezze giungeranno dall’inchiesta avviata e dall’autopsia disposta.
“Parco Pineta” e “Parco Lura”, doppia operazione anti-spacciatori
Bivacchi smantellati, spacciatori messi in fuga, intere zone bonificate dalla presenza di soggetti che alla cessione di sostanze stupefacenti avevano aggiunto altre attività criminali, dalla ricettazione al riciclaggio: tali gli esiti “a vista” delle due operazioni condotte da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, tra giovedì 13 e venerdì 14 aprile, tra Medio e Basso Varesotto sul lato destro, bersaglio nel primo caso l’area del “Parco Pineta” in Comune di Tradate e nel secondo caso l’area del “Parco Lura” in Comune di Caronno Pertusella. Tre le “stazioni” degli spacciatori di cui è stata individuata la presenza e che sono state demolite (a parte i ruderi di edifici preesistenti); un ordine di allontanamento – con divieto di avvicinamento alla zona boschiva del “Parco Pineta” – è stato intimato a tre persone contestualmente multate per la violazione del divieto di stazionamento; sequestrate modiche quantità di droga.
Domodossola (Vco), grave infortunio sul lavoro: 60enne in ospedale
Ricovero in codice rosso al “San Biagio” di Domodossola (Verbano-Cusio-Ossola) per un operaio infortunatosi alle ore 8.00 circa sulla ripresa dell’attività lavorativa in un’azienda con sede operativa in via Dell’Artigianato. L’uomo, 60 anni circa, è stato soccorso da operatori sanitari del “118”, stabilizzato e trasferito d’urgenza; accertamenti sulla dinamica dell’accaduto sono in corso a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Incidente a Tradate (Varese), motociclista 26enne in gravi condizioni
Sono gravi le condizioni di salute del 26enne che alle ore 9.12 circa di ieri, domenica 8 aprile, mentre in moto si trovava in territorio comunale di Tradate (Varese) e meglio all’incrocio fra via Giotto e la Strada provinciale numero 2 “Strà Pidica” (sezione localmente nota come via Dorligo Albisetti), è stato sbalzato dal sellino in séguito alla collisione con una vettura. Elisoccorso in codice rosso dalla base di Villa Guardia (Como), preoccupante il primo responso dei sanitari. Accertamenti esperiti da elementi dell’Arma dei Carabinieri in Saronno.
Laveno Mombello (Varese): tragico frontale, 57enne muore sul colpo
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.23) Un motociclista 57enne ha perso la vita sul colpo nel frontale occorso alle ore 15.00 circa di ieri, sabato 8 aprile, lungo la Strada provinciale ex-Strada statale numero 394dir “del Verbano orientale” in provincia di Varese, territorio comunale di Laveno Mombello nel tratto localmente denominato “via Varese”, a breve distanza dal passaggio a livello. La vittima è Mauro Nangeroni, imprenditore, contitolare di un’azienda – la “Fbn snc” di via Lavandé a Monvalle (Varese) – operante nel ramo della carpenteria metallica. Ferita anche la 25enne che si trovava al volante dell’utilitaria venuta a collisione con la moto guidata dal 57enne; per la giovane si è reso necessario il trasferimento al “Causa Pia Luvini” nella vicina Cittiglio. Soccorsi portati da operatori sanitari “in uno” con effettivi dei Vigili del fuoco e dell’Arma dei Carabinieri.
Jerago con Orago (Varese): auto contro moto, feriti donna e uomo
Un 43enne ed una 36enne hanno riportato lesioni dalla media entità nella collisione tra auto e moto, stamane, lungo la Strada provinciale numero 26 “dei Castelli dell’Arno” e meglio nel tratto noto come via Per Besnate in territorio comunale di Jerago con Orago (Varese). Alle ore 9.52 la chiamata dei soccorsi; sul posto ambulanza e pattuglia dei Carabinieri da Gallarate; i due feriti sono stati assistiti e poi trasferiti in ospedale.
Cugliate Fabiasco (Varese): scontro sulla “Varesina”, 43enne in ospedale
Un 43enne ha riportato traumi di rilevante entità nella caduta dalla moto, intorno alle ore 7.05 di oggi, lungo la Strada provinciale ex-Strada statale numero 233 “Varesina” in territorio comunale di Cugliate Fabiasco (Varese), causa impatto con una vettura in corrispondenza di una stazione di servizio. Ricovero in codice giallo; assistenza medica con ambulanza da àmbito locale, soccorsi da effettivi dei Vigili del fuoco, rilevamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri da Luino.
Cantello (Varese): ultraleggero trancia i cavi e atterra, ferito un 79enne
Tragedia aviatoria sfiorata stamane, poco prima delle ore 11.00, sul confine del Gaggiolo fra Cantello (Varese) e Stabio, a circa 200 metri dal punto doganale: qui il pilota 79enne di un ultraleggero, in fase di rientro al campo di volo “Gac” sul limite territoriale di Cantello verso Clivio, è riuscito fortunosamente a portare a compimento un atterraggio di emergenza sul terreno erboso lungo via Delle Sorgenti nonostante il velivolo stesso avesse riportato danni nella collisione con alcuni cavi dell’elettrodotto in alta tensione e nei ripetuti impatti con le cime degli alberi di una macchia boschiva. Gran parte della frazione Gaggiolo in territorio italiano è rimasta improvvisamente senza luce a causa del tranciamento dei cavi stessi. Per il 79enne è stato necessario il trasferimento in ambulanza al “Circolo” di Varese causa lesioni riportate; le conseguenze fisiche riscontrate, stando ad informazioni di fonte terza, sarebbero di media entità. Sul posto varie unità dell’Arma dei Carabinieri, dei servizi di ambulanza e dei Vigili del fuoco.
Merone (Como): schianto contro uno spartitraffico, ferite tre persone
Un 68enne, la moglie 61enne ed un 61enne amico della coppia, tutti residenti a Monguzzo (Como), hanno riportato gravi lesioni in séguito all’impatto della vettura su cui viaggiavano contro uno spartitraffico in cemento sulla Strada statale numero 36 “del Lago di Como e dello Spluga” (Nuova Valassina) in territorio comunale di Merone (Como). L’incidente alle ore 9.27 circa; l’auto, una “Dacia Lodgy” a bordo della quale si trovavano anche cinque cani nel frattempo messi al sicuro, ha subito danni rilevanti. Sul posto ambulanze della “Croce rossa italiana” da Montorfano e della “Lario soccorso” da Erba oltre all’elicottero dalla base di Villa Guardia, effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione di Cantù e squadre dei Vigili del fuoco; due dei feriti sono stati portati al “Circolo” in Varese, il terzo al “San Gerardo” in Monza.
Olgiate Olona (Varese): collisione auto-bici, 14enne in ospedale
Sarebbero piuttosto gravi – ricovero in codice rosso, nessuna prognosi formulata per il momento – le condizioni di una ciclista 14enne che alle ore 18.41 circa di ieri, sabato 25 marzo, nel transito lungo via Lombardia ad Olgiate Olona (Varese), è venuta a collisione con un’auto. L’episodio all’incrocio con via Milano; dinamica ancora da definirsi (a quanto pare, la ragazza stava procedendo in attraversamento della carreggiata); assistenza medica portata da operatori sanitari del “118” giunti sul luogo insieme con effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla confinante Busto Arsizio; la ragazza è stata trasportata d’urgenza all’“Ospedale nuovo” in Legnano (Milano).
Castellanza (Varese), cocaina “prêt-à-porter”: in arresto 49enne albanese
Dove il tizio stesse andando con quel sacchetto tra le mani per le vie di Castellanza in provincia di Varese, boh. A che cosa servisse il contenuto di quel sacchetto, invece, gli uomini dell’Arma dei Carabinieri in pattugliamento hanno capito sùbito e fors’anche sorprendendosi per la quantità della merce detenuta dal soggetto in questione: cocaina per mezzo chilogrammo, così, come se si trattasse di un panetto di burro o di un filoncino di pane. E non è tutto, anzi, questa è proprio la parte minore dell’operazione condotta venerdì scorso e di cui si è avuta contezza nelle scorse ore: durante la perquisizione al domicilio della persona nel frattempo messa in manette – trattasi di un 49enne albanese – è stata trovata altra cocaina per il peso complessivo di 7.5 chilogrammi e suddivisa in panetti. Nelle disponibilità del 49enne, ora associato alla casa circondariale in Busto Arsizio (Varese), anche 60’000 euro in contanti che si trovavano in una cassaforte; più che quello dello spacciatore, si delinea a questo punto il profilo di un trafficante. Sensazione: un bel filo tirato, un buon punto di partenza per arrivare ad alti livelli nella “lettura” delle organizzazioni operanti sul territorio.
Germignaga (Varese): rogo all’ex-“Stehli”, ferito un vigile del fuoco
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.17) Un vigile del fuoco è stato trattato ambulatorialmente per le lesioni riportate durante l’intervento sul rogo divampato intorno alle ore 1.50 negli ambienti dell’ex-“Setificio Stehli” a Germignaga (Varese), struttura ormai di mera archeologia industriale sita sull’asse tra via Francesco Huber e via Roberto Stehli, in uscita dal nucleo abitato sul raccordo della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”, direzione sud. A rigore di primi riscontri, l’incendio – per lo spegnimento del quale sono stati mobilitati circa 20 effettivi dei Vigili del fuoco da Varese, da Luino e da Laveno Mombello – è stato originato da alcuni “squatter” che utilizzavano i locali quale alloggio. Il rogo è stato circoscritto e domato sulle prime luci del giorno. Sul posto anche unità della “Padana emergenza” da Luino e dell’Arma dei Carabinieri. In immagine, l’avvio dell’intervento.
Besano (Varese): auto fuori strada, ferito il conducente 18enne
Ricovero al “Circolo” di Varese per un automobilista 18enne la cui auto, nel pomeriggio di ieri ovvero sabato 4 marzo, è finita fuori strada lungo l’asse principale di attraversamento dell’abitato di Besano, in provincia di Varese, direttrice dal capoluogo verso il confine da Porto Ceresio su Brusino ArsizIo. L’incidente intorno alle ore 17.43; il giovane è stato assistito da operatori del servizio “118”, questi ultimi con il supporto di una squadra dei Vigili del fuoco. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Alimenti scaduti e non tracciati, maxisequestro in un’azienda del Vco
Carni ed altri prodotti affini, tutte referenze non “tracciate” e/o carenti nelle indicazioni di base su origine, tipologia e date di scadenza, sono stati sottoposti a sequestro per il peso complessivo di circa nove tonnellate al termine di un’ispezione condotta da effettivi dell’Arma dei Carabinieri (Comando provinciale in Verbania e “Nucleo antisofisticazioni sanitarie” in Torino) all’interno di uno stabilimento industriale sito in località non precisata del Verbano-Cusio-Ossola. Un 68enne abitante in provincia di Novara, e che risulta essere rappresentante legale dell’azienda, è stato denunciato a piede libero con addebito principale legato alla detenzione di alimenti pericolosi per la salute pubblica ai fini dell’utilizzo degli alimenti medesimi. Alcuni articoli sono inoltre risultati scaduti da oltre cinque anni. Il controvalore dei prodotti sequestrati è stimabile in 150’000 euro, cui sono da aggiungersi multe per almeno 3’000 euro a causa delle carenze igieniche riscontrate (vedasi in immagine).
Cadegliano Viconago (Varese), anziano trovato morto in un fossato
Caduta fatale, forse a causa di un malore ma per il momento nessuna ipotesi è esclusa, per un 78enne il cui corpo senza vita è stato trovato dai familiari nella serata di ieri, venerdì 3 marzo, in territorio comunale di Cadegliano Viconago (Varese). L’anziano, che era uscito dall’abitazione nel pomeriggio con l’intento di scaricare alcuni pezzi di materiale legnoso in sede opportuna, si trovava riverso in fondo ad un fosso in fregio della macchia boschiva che insiste su un tratto di via Viconago. Inutili i tentativi di rianimazione esperiti da sanitari della “Sos Tre valli” di Cunardo; sul posto anche effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Marchirolo, e dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Luino.
Premeno (Vco): lama alla mano, aggredisce due vicini. Denunciato
Si era costruito un’arma dal notevole grado di pericolosità, montando e saldando una mannaia per uso cucina all’estremità di un tubo metallico, lunghezza totale sui 60 centimetri, e con quello strumento non ha esitato a colpire un vicino quasi suo coetaneo ed il figlio 40enne del medesimo. Per porto abusivo di oggetto atto ad offendere, minacce gravi e lesioni aggravate, più quanto eventualmente gli inquirenti acquisiranno in sede di accertamenti, è sotto denuncia alla magistratura verbanese un 70enne residente nella zona di Premeno (Verbano-Cusio-Ossola) e che nella giornata di martedì 14 febbraio si rese responsabile della duplice aggressione ai confinanti. Il soggetto, che risulta essere da tempo noto alle forze dell’ordine, era in stato di ebbrezza; tra i suoi vicini-bersagli, il primo ha riportato una semplice contusione, mentre il secondo ha riportato una lesione guaribile in non meno di tre settimane. I fatti sono all’attenzione di uomini dell’Arma dei Carabinieri in Premeno. In immagine, l’arma autocostruita ed utilizzata dal 70enne.
Azione interforze nella Bassa Comasca, demoliti i bivacchi dei “pusher”
Quattro bivacchi smantellati nella sola area boschiva che insiste sul territorio comunale di Cadorago (Como), un soggetto denunciato per violazione delle norme sul soggiorno in Italia, due altre persone colpite da foglio di via obbligatorio in quanto socialmente pericolose: tale l’esito di un intervento interforze portato a termine nel pomeriggio di lunedì 27 febbraio per la repressione dello spaccio di droga nella Bassa Comasca, compartecipi agenti della Polizia di Stato e della Polizia locale di Cadorago insieme con effettivi dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza. Quattro delinquenti, una volta resisi conto dell’imminente rischio di arresto, si sono dati alla fuga lungo un torrente, abbandonando i “fortini” dai quali gestivano l’attività criminale e dunque tende e materiali.
Rissa notturna in centro a Como, 28enne ferito da una bottigliata
Trattamento sanitario al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) per il 28enne che ha avuto la peggio in una rissa scoppiata intorno alle ore 2.15 di oggi, sabato 25 febbraio, in piazza Alessandro Volta a Como, ignote le ragioni ammesso che ragioni vi siano, coinvolti vari giovani e giovanissimi. Assistenza medica grazie ad operatori della “Croce rossa italiana” dalla sede prossima al nosocomio; intervento di forze dell’ordine, sul posto vari effettivi dell’Arma dei Carabinieri; già identificati alcuni tra i partecipanti al diverbio trasceso in vie di fatto. Il 28enne, per quanto trasferito all’ospedale in condizione di codice rosso, se l’è cavata con un modesto trauma dal capo e con le conseguenti contusioni.
Verbania, scappa per schivare una minisanzione: condannato
Godrà della sospensione condizionale della pena, d’accordo, ma un’ombra rimarrà sulla sua vita di automobilista e di cittadino: la condanna al carcere per quattro mesi, come da esito del processo celebratosi al Tribunale di Verbania (Verbano-Cusio-Ossola). E per che cosa? Per essersi rifiutato di ottemperare alla richiesta dei Carabinieri dai quali era stato fermato e che, consultando la banca-dati, avevano rilevato essere “giacente” la sospensione della licenza di condurre per… 24 ore, come da atto giudiziario partito a suo tempo dalla Prefettura di Novara e che per motivi ignoti non era andato ad effetto. Guai moltiplicati per… 120, si direbbe sulla scorta della notizia data oggi – e con dovizia di particolari – dai colleghi di Verbano24.it, quelli che ha causato a sé medesimo un 45enne residente nella Val d’Ossola (Vco) e che era stato fermato per un ordinario controllo sulle strade della Val Divedro; dopo risposta a picche all’invito a seguire gli effettivi dell’Arma che erano semplicemente tenuti a notificare l’atto giudiziario, l’uomo è passato agli insulti ed infine ha dato gas ed ha tentato di dileguarsi, con ciò determinando il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Follia su follia, per un nonnulla…
Stresa (Vco): coltello a scatto e droga nelle tasche, 40enne nei guai
Un 40enne che fonti ufficiose indicano come cittadino svizzero, origini non precisate e soggetto senza fissa dimora su suolo italiano, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il possesso di un coltello a scatto – lama da 19 centimetri – la cui presenza è stata rilevata da uomini dell’Arma dei Carabinieri durante un controllo effettuato sabato pomeriggio in prossimità di Stresa (Verbano-Cusio-Ossola), e meglio su una strada sovrastante l’abitato di Brovello-Carpugnino, sul transito di una vettura di grossa cilindrata e con targhe della Slovacchia. A bordo del veicolo si trovavano altre tre persone, tutte cittadine slovacche, quali passeggere. Il conducente, oltre a risultare privo della licenza di condurre, è stato trovato anche in possesso di modiche quantità di hascisc e di cocaina (sanzione amministrativa); per il possesso dell’arma da taglio, invece, si profila la procedura giudiziaria.
Mozzate (Como): banconote false e furto, marocchino denunciato
Una volta gli era andata bene, e di quello si sarebbe dovuto accontentare; ed invece no, a distanza di breve tempo ha tentato per una seconda volta di piazzare le banconote – false – alle casse dello stesso supermercato, il “Conad” di Mozzate (Como). Peccato, per lui, che al suo secondo passaggio fossero presenti anche effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla stazione locale; ad immediate contestazioni, immediate le sue ammissioni. Sotto denuncia in stato di libertà, dalle scorse ore, un 32enne marocchino responsabile dello spaccio di moneta falsa con pezzi da 50 euro che venivano convertiti in singolo piccolo acquisto più contante “spezzato” ed ovviamente legale; il soggetto, che aveva colpito anche in un’altra attività commerciale e con le medesime modalità operative, è risultato pregiudicato. A carico del 32enne anche l’addebito per furto aggravato: durante la perquisizione personale, infatti, sono comparsi anche vari prodotti sottratti nel supermercato…
Lambrugo (Como): rapina a bordo di un treno, preso giovane albanese
Per 15 euro, cioè quanto i due ragazzini davanti a lui si trovavano in tasca, ha estratto un coltello e l’ha brandito a distanza di centimetri dal corpo e dal volto delle vittime designate, incassando il misero bottino e, alla prima sosta del treno, cercando di dileguarsi; ma è stato preso nel volgere di pochi minuti, sull’intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri alla stazione di Lambrugo (Como), ed è stato riconosciuto dagli aggrediti, e dunque è stato messo in manette. L’autore del crimine è un 19enne albanese; l’episodio risale alle ore 14.00 circa di venerdì 17 febbraio, il convoglio – rete “FerrovieNord” – viaggiava da Milano capolinea stazione Cadorna in direzione di Asso. In corso di accertamento gli eventuali precedenti del 19enne.
Sparisce dal Ticino, ritrovata (dopo cinque mesi) vicino a Lodi
Ultima presenza certa su suolo cantonale, giovedì 15 settembre dello scorso anno; da allora, “desaparecida” e senza tracce che permettessero di individuarne i movimenti e la sorte. È invece viva, benché in precarie condizioni tanto che per lei si è reso necessario il ricovero all’ospedale di Codogno (provincia di Lodi), la 59enne Bunyern Pluss riapparsa improvvisamente nella serata dell’altr’ieri, cioè cinque mesi esatti dopo l’ultimo avvistamento: non troppo lontano dal Ticino, e per meglio dire in un bar del Comune di Somaglia, 55 chilometri a sud-est di Milano e 25 a sud-sud-est di Lodi. Cittadina svizzera, origini thailandesi, la donna avrebbe tirato a campare in qualche modo; ad attirare su di lei l’attenzione del gestore dell’esercizio pubblico sarebbero state alcune frasi incoerenti pronunciate dalla donna stessa, di cui è poi stato riscontrato lo stato confusionale; immediato il contatto con uomini dell’Arma dei Carabinieri, che hanno provveduto a far accompagnare la 59enne alla più vicina struttura nosocomiale.
Non semplice, tuttavia, l’identificazione, mancando sia informazioni dirette ed attendibili sia i documenti personali – probabilmente persi o abbandonati durante la peregrinazione tra Svizzera e Norditalia – sia altri elementi (fotografie, un numero telefonico di riferimento, un telefono cellulare o quel che fosse) che potessero permettere di risalire al nome ed al cognome della persona in quel momento già sotto trattamento medico. Fra le varie dichiarazioni, tuttavia, decisiva si è rivelata l’insistenza della 59enne nel sostenere di essere cittadina svizzera; ciò ha portato ad un rapido contatto con l’Ambasciata elvetica da una parte e con i vertici della Polcantonale Ticino dall’altra, essendo nel frattempo condotti i rilevamenti fotodattiloscopici; ieri la conferma dalle autorità elvetiche. Un sospiro di sollievo anche per i familiari della donna: già in fase di organizzazione il rientro su suolo svizzero.
Castelveccana (Varese), uomo morto nel dirupo. Con un proiettile in corpo
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.03) Il corpo senza vita di un giovane, presumibilmente originario del Nordafrica, è stato individuato e recuperato nel pomeriggio di ieri in un canalone sul territorio comunale di Castelveccana, zona Sant’Antonio, a breve distanza dalle Cascate della Froda. Due gli elementi emersi da prima ricognizione sul cadavere: da una parte, evidenti gli effetti di una caduta nel vuoto per dislivello non inferiore a 100 metri; dall’altra, rilevata la presenza di una ferita da pistola nell’area lombare destra; in ragione di quest’ultima, stante il fatto che poche ore prima del ritrovamento la zona era stata battuta dalle forze dell’ordine nel contesto di una complessa azione di contrasto al traffico ed allo spaccio di droga, un sottufficiale dell’Arma dei Carabinieri è ora indagato per omicidio. L’uomo, per quanto è dato sapere, avrebbe in effetti esploso alcuni colpi essendosi trovato a contatto con malviventi armati ed avendo avvertito rischi imminenti per la sua incolumità.
Villadossola (Vco), suicidio sventato “in extremis” dai Carabinieri
Un aspro litigio familiare sarebbe all’origine del tentativo di suicidio inscenato da una donna, nella notte tra sabato e ieri, lungo corso Italia a Villadossola (Verbano-Cusio-Ossola), tentativo sventato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri che avevano scorto una sagoma in appoggio al parapetto del ponte in pietra ed in situazione di precario equilibrio. L’aspirante suicida è stata tratta in salvo nonostante un tentativo di resistenza alla presa; sul posto è stata fatta intervenire un’ambulanza i cui sanitari hanno provveduto a calmare la donna ed a trasferirla al “San Biagio” di Domodossola. In immagine, il punto in cui ha avuto luogo l’intervento dei Carabinieri.
Baveno, ubriaco aggredisce una pattuglia di Carabinieri: arrestato
Alla semplice richiesta dei documenti, istanza al minimo sindacale degli accertamenti trattandosi di persona in apparente stato di alterazione da alcool e ferma a bere – con altro soggetto – davanti ad un bar chiuso, ha reagito in modo veemente ed ha aggredito i due membri delle forze dell’ordine che a lui si erano rivolti. Per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni semplici, più eventuale altro che sarà semmai contestato dopo l’interrogatorio, è stato tratto in arresto la notte scorsa un uomo che intorno alle ore 2.00, in territorio comunale di Baveno e meglio a ridosso della stazione ferroviaria, ha tra l’altro colpito e ferito il carabiniere che stava cercando di ridurlo a più miti consigli. Per inciso: giusta era stata la prima impressione, l’uomo era effettivamente ubriaco.
Mesenzana (Varese): minacce con una roncola, arrivano i Carabinieri
Tempestivo e fors’anche salvifico l’intervento di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri che nel tardo pomeriggio di ieri ha interrotto una discussione trascesa alle minacce, almeno da una delle parti, in territorio comunale di Mesenzana (Varese), zona di via Della Chiesa: qui un uomo, al culmine del diverbio con un confinante o press’a poco, è passato dalle parole ai fatti impugnando l’attrezzo agricolo a lui più vicino, cioè una roncola, e con tale strumento tenendo sotto scacco l’altra persona. Nessuna conseguenza fisica per le persone coinvolte, a quanto pare; eventuali denunzie saranno valutate nei prossimi giorni.
Stresa (Vco), 17 anni e già spacciatore: preso con l’hascisc addosso
Non può guidare un’auto, perché glielo impedisce l’età; per andare a far compere, quelle funzionali al suo progetto di attività commerciale, si spostava infatti in treno. E nel momento in cui iersera è sceso dal treno, alla stazione Fs di Stresa (Verbano-Cusio-Ossola), è stato fermato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri: rapido controllo, ed ecco che dai suoi vestiti sono usciti tre panetti di hascisc, peso 350 grammi complessivi, merce che il soggetto aveva acquistato a Milano e che intendeva piazzare alla clientela del territorio stresiano. Carriera stroncata alle ore 19.30, prossima tappa davanti ad un magistrato per addebiti pertinenti alla detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Ah, dimenticavamo: il tutto avrà luogo al Tribunale dei minori in Torino, ché l’aspirante imprenditore in codesto e specifico ramo della distribuzione moderna, all’anagrafe, risulta avere soltanto 17 anni.
Lonate Pozzolo (Varese), morto in ospedale il 78enne investito da un’auto
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, MARTEDÌ 31 GENNAIO ORE 6.09) È deceduto nella serata di ieri, in sede nosocomiale al “Sant’Antonio abate” di Gallarate, il 78enne che intorno alle ore 18.50 era stato investito da una vettura in transito lungo via Giacomo Matteotti a Lonate Pozzolo (Varese), periferia direzione Busto Arsizio. L’anziano, dopo rapida stabilizzazione, era stato trasferito in codice rosso ma non è sopravvissuto ai traumi riportati. Dinamica dei fatti sotto indagine da parte di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Busto Arsizio.
Casalzuigno (Varese): rapina in un centro massaggi, banditi in fuga
Un centro massaggi lungo la Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”, in territorio comunale di Casalzuigno (Varese), il bersaglio della rapina perpetrata intorno alle ore 21.46 di ieri, sabato 28 gennaio. Bottino: portafogli, collana ed orologio di un cliente, un “tablet”, ed inoltre quanto in possesso di una collaboratrice dell’attività. I malviventi, stando alla ricostruzione disponibile sulla scorta di dichiarazioni dell’uomo, erano mascherati con passamontagna ed armati di pistola. Presumibilmente a bordo di un’auto o di una moto l’allontanamento dei malviventi prima che sul posto potessero intervenire le forze dell’ordine, segnatamente effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla competente stazione in Cuvio.
Rapina e furti nelle farmacie dell’Ossola, identificato il terzo della banda
Un minorenne proveniente dal Nordafrica, senza fissa dimora e con precedenti di giustizia, è stato individuato quale terzo ed ultimo membro di una “gang” che nell’ottobre 2022 aveva preso di mira varie farmacie nel territorio dell’Ossola (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), almeno quattro i colpi di cui tre con “semplice” effrazione ed uno quale atto di rapina. I due complici – anch’essi nordafricani ed anch’essi assai giovani – erano stati sorpresi in flagranza di reato (e dopo lungo inseguimento, dalla stazione ferroviaria di Villadossola sino ad un canale) già domenica 23 ottobre. Sulle tracce del terzo soggetto, con tanto di ordinanza di custodia cautelare, si erano pertanto mosse le forze dell’ordine; la svolta domenica scorsa, quando il nome ed il volto del ragazzo sono comparsi nell’elenco degli arrestati per altro reato e con altri delinquenti, qui su intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri a Vespolate (provincia di Novara); direttamente alla casa circondariale di via Sforzesca a Novara, quindi, il nordafricano è stato raggiunto dalla nuova comunicazione. In immagine, l’interno della “Farmacia Calderara” di Trontano (Verbano-Cusio-Ossola), bersaglio di uno dei furti.
Luino (Varese), sequestri di droga nella notte agitata della “movida”
Droga di vario genere (cocaina, eroina, marijuana ed hascisc) in dosi pronte per il consumo, ed evidentemente gettata da consumatori o da spacciatori, è stata trovata in vari punti del centro di Luino nel corso di un’operazione condotta a sorpresa dalla tarda serata di ieri sino a piena notte, compartecipi effettivi dell’Arma dei Carabinieri ed agenti della Polizia locale per un totale di circa 50 uomini sul campo. Nel corso degli interventi, mirati principalmente al mondo della “movida”, grazie alla presenza di alcuni ispettori del lavoro da Varese sono state rilevate numerose irregolarità circa sicurezza e contratti di lavoro.
Serra per marijuana in Alta Brianza, “Blitz” dei Carabinieri e due arresti
Una maxiserra per la produzione di marijuana (1’300 le piante di canapa indiana già in inflorescenza, altre 1’700 quelle pronte al subentro; 40 i ventilatori, grandi condizionatori, 100 lampade) è stata scoperta e posta sotto sequestro ieri mattina da uomini dell’Arma dei Carabinieri (compagnia di Seregno, provincia di Monza-Brianza) in territorio comunale di Monguzzo (provincia di Como), con un “Blitz” condotto sotto traccia in un capannone sulla Strada statale numero 36 “del Lago di Como e dello Spluga”. Nel corso dell’operazione sono stati neutralizzati due albanesi, 36 e 25 anni rispettivamente, che in apparenza fungevano da custodi: su di loro addebiti sia per la coltivazione illecita di sostanze stupefacenti sia per la detenzione di armi clandestine.
Macugnaga (Vco): “squatter” all’attacco delle baite, denunciata coppietta
Due giovani, uomo e donna, maggiorenne e minorenne rispettivamente, sono sotto denuncia per violazione di domicilio, effrazione, danneggiamento ed altri reati connessi o da definirsi eventualmente in corso di inchiesta per l’occupazione abusiva e reiterata di una baita sull’Alpe Schena, in territorio comunale di Macugnaga (Verbano-Cusio-Ossola). L’edificio è normalmente impresidiato; il proprietario dell’immobile, dopo aver riscontrato per due volte i segni dell’avvenuta presa di possesso da parte di terzi, in una terza situazione è riuscito a rilevare le tracce degli occupanti ed a fornire elementi utili per l’identificazione da parte di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Gravellona Toce.
Erba, si schianta con l’auto: era ubriaco e spatentato. Denuncia secca
Non che si fosse dimenticato la patente a casa; la licenza di condurre esiste, ma da quattro mesi era sotto sequestro per precedenti problemi. Non che non conoscesse le regole; semplicemente, le aveva trasgredite, eccedendo con l’alcool. Infine, non che avesse sbagliato nel salire sull’auto; peccato che, pur potendo farsi trasportare, gli era venuto in mente di mettersi al volante. Danni a sé, al prossimo ed all’auto che stava guidando ha causato, prima dell’alba di domenica 15 gennaio, un automobilista 29enne in improvvido viaggio lungo via San Maurizio ad Erba, in provincia di Como: il giovane, dopo aver perso il controllo della vettura andata quindi a collidere contro un manufatto e lì essendosi arrestata, è uscito dall’abitacolo in condizioni di salute tutt’altro che perfette, e sull’arrivo delle forze dell’ordine si è messo ad inveire ed a tentare di menar le mani, con minacce rivolte ai Carabinieri stessi ed estese poi ai soccorritori. Pare che per ridurre il soggetto a più miti consigli sia stata necessaria una lunga opera di convincimento, opera cui non sono risultate estranee alcune contestazioni di legge; nell’immediato, trattamento in sede nosocomiale; a venire, una fioccata di denunzie.
Olgiate Comasco (Como): auto si ribalta, il conducente resta senza un graffio
Nessuna conseguenza fisica per il 24enne conducente di un’auto finita ruote all’aria, alle ore 13.40 circa di oggi, in territorio comunale di Olgiate Comasco (Como) e meglio lungo via Boscone. Assistenza medica a cura di sanitari della “Croce rossa italiana”; rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Como; soccorsi tecnici portati da squadre dei Vigili del fuoco. Una volta eseguiti i controlli di rito, l’equipaggio dell’ambulanza è rientrato a vuoto.
Plesio (Como): infortunio letale durante la potatura, morto un 58enne
Un 58enne ha perso la vita questo pomeriggio a Plesio (Como) dopo essersi accasciato al suolo durante l’attività di potatura di un albero. L’incidente intorno alle ore 15.00 in località Breglia; in fase di ricostruzione la dinamica dell’episodio (trauma conseguente al cedimento di un ramo secondo una versione raccolta, caduta dell’uomo dall’altezza di vari metri stando ad altra ipotesi). Tempestivi ma inutili i soccorsi. Accertamenti affidati ai Carabinieri della stazione di Menaggio.
Sesto Calende (Varese), ciclista 73enne investita sul “Sempione”
Ricovero in codice giallo con elitrasporto ad idonea struttura nosocomiale in Varese per la 73enne che intorno alle ore 10.52, mentre era in transito lungo la Strada statale numero 33 “del Sempione” in territorio comunale di Sesto Calende (Varese), ha riportato traumi di una certa gravità nella collisione fra la sua bici ed una vettura. L’incidente in corrispondenza della rotatoria con intersezione su via Dell’Agricoltura. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Gallarate.
“Gangs of North Africa”, due feriti in una rissa a Fenegrò (Como)
Un 26enne tunisino ed un 31enne nordafricano di passaporto non precisato ma proveniente dall’area del Maghreb hanno riportato lesioni in una rissa scoppiata mercoledì 4 gennaio a Fenegrò (Como), lungo via Monte Grappa, e le cui evidenze trovano ora rapido riscontro in sede di indagini condotte da uomini dell’Arma dei Carabinieri. Secondo quanto indicato dal 26enne, che nell’immediatezza dei fatti era stato trasportato al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) con ferite dalla media gravità, si sarebbe trattato di un’aggressione compiuta da sette persone contro di lui; almeno uno dei membri del gruppo, sempre stando al racconto della presunta vittima dell’attacco, avrebbe riportato a sua volta traumi sia agli arti superiori sia al volto. Da accertamenti svolti in zona è effettivamente emersa la presenza del 31enne che, a distanza di ore dall’accaduto, era nell’abitacolo dell’auto di proprietà e con il viso tumefatto. Altro intervento dei sanitari, altra trasferta verso sede nosocomiale. Cui altro, non fosse che per esigenze di chiarezza, dovrebbe seguire.
Daverio (Varese), grave un 16enne investito sulla Provinciale
Decisamente serie le lesioni riportate da un 16enne investito intorno alle ore 17.07 sulla Strada provinciale numero 17 “del Buon cammino” – tratto noto localmente come via Cesare Battisti – a Daverio (Varese), sull’incrocio con via Alessandro Manzoni. Per l’assistenza medica sono stati mobilitati mezzi sia da terra sia dall’aria; l’eliambulanza decollata dalla base di Villa Guardia (Como) è stata poi fatta rientrare, potendosi escludere conseguenze esiziali pur nella rilevanza dei traumi constatati; il ragazzo è stato trasferito pertanto in ambulanza al “Circolo” di Varese, Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Cantù (Como), anziana investita da un’auto. Ricovero in codice rosso
Versa in gravi condizioni all’“Ospedale di Circolo” in Varese una 80enne che risulta essere stata investita da un’auto in transito, nella mattinata di ieri, lungo corso Unità d’Italia a Cantù (Como). L’anziana, secondo quanto ricostruito da uomini dell’Arma dei Carabinieri, era appena uscita dalla celebrazione liturgica. Soccorsi portati da operatori dei servizi locali di ambulanza; stante la gravità della situazione riscontrata, fatto intervenire l’elicottero dalla base di Villa Guardia.
Cerano d’Intelvi (Como), in salvo 87enne dopo una notte all’addiaccio
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.48) Positivamente concluse le operazioni di soccorso ad un 87enne scomparso fuori dall’abitato di Cerano d’Intelvi (Como) nel pomeriggio di ieri, domenica 25 dicembre, e del quale non si avevano segni di vita dalla mezzanotte, ovvero quando – a dispositivo già attivato su comunicazione da parte dei familiari – l’anziano era riuscito a mettersi in contatto con una chiamata dal cellulare, tuttavia senza riuscire a fornire indicazioni utili sulla direzione presa: nella tarda mattinata di oggi il ritrovamento dell’uomo, sull’alveo di un canale ed in zona impervia. Alla battuta di ricerca hanno contribuito specialisti del “Soccorso alpino” civile (19.a Delegazione lariana) e del “Soccorso alpino” della Guardia di finanza, effettivi dell’Arma dei Carabinieri, squadre dei Vigili del fuoco; in serata si sono aggiunti due elicotteri, uno del “118” ed uno della Guardia di finanza. Una volta individuato, l’87enne è stato trattato per le prime esigenze di carattere sanitario, indi portato verso una radura e da qui agganciato ed elitrasportato in ospedale.
Piedimulera (Vco), tragico investimento: 60enne muore sul colpo
Violento l’impatto, senza scampo il pedone rimasto schiacciato fra la vettura e un muro. Così ha perso la vita ieri pomeriggio, lungo via Saslsero a Piedimulera (Verbano-Cusio-Ossola), un uomo residente a Baveno, per il quale nulla hanno potuto i soccorritori del servizio “118” e lo stesso conducente dell’auto. La vittima è stata poi identificata in Antono Pirisi, 60 anni. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Verbania.
Varese, tenta il suicidio “en plein air”: 52enne salvato dai Carabinieri
Non colpo di testa ma vera e propria esecuzione di proposito suicidario, ed eclatante perché in piena vista del pubblico, quanto un 52enne ha tentato di attuare intorno alle ore 11.25 di oggi, giovedì 22 dicembre, nella zona antistante la stazione delle “Ferrovie nord Milano” a Varese: con gesto subitaneo, l’uomo ha agganciato una corda alla sezione superiore della ringhiera in fregio ad un sottopassaggio e si è stretto il cappio al collo. Provvidenziale l’intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in presidio sul piazzale e probabilmente richiamati dalle urla di un passante. Il 52enne è stato liberato dalla corda e, nel volgere di pochi minuti, ha ricevuto opportuno trattamento medico dagli operatori sanitari fatti intervenire.
Laveno Mombello (Varese): deragliamento simulato, esercitazione okay
Esercitazione in àmbito di gestione delle emergenze, la notte scorsa, alla galleria ferroviaria di Laveno Mombello (provincia di Varese) sulla linea Gallarate-Luino-Cadenazzo: scenario prefigurato, il deragliamento di un treno passeggeri, gravi i danni materiali, cospicuo il numero dei feriti e dei contusi. Agli interventi, sotto coordinamento della Prefettura di Varese, hanno collaborato 30 effettivi dei Vigili del fuoco, tecnici della società “Rete ferroviaria italiana-Rfi”, forze dell’ordine, funzionari e addetti di enti pubblici oltre ai membri della “Colonna mobile provinciale” della Protezione civile.
Castellanza (Varese), dal furto al ferimento: giovane Rom in manette
Quando il padrone dell’abitazione è comparso, sorprendendola nell’atto del furto con scasso, non si è data alla fuga e nemmeno si è arresa; con lo scalpello che aveva utilizzato per l’effrazione cioè per forzare la serratura della porta d’ingresso, invece, ha deliberatamente minacciato e ferito l’uomo. Una giovane donna di etnia Rom è stata fermata ed arrestata da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, nella tarda serata di martedì, sulla denuncia da parte dello stesso proprietario dell’appartamento in territorio comunale di Castellanza, provincia di Varese. A carico della nomade l’addebito per rapina impropria. La vittima dell’aggressione, ed è questa l’unica buona notizia, guarirà in pochi giorni.
Gravellona Toce (Vco): scontro sulla “229”, due persone in ospedale
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.33) Due i feriti, entrambi con lesioni di una certa gravità, nella collisione tra vetture occorsa poco prima delle ore 8.00 di oggi lungo la Strada statale numero 229 “del Lago d’Orta”, in territorio comunale di Gravellona Toce, provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Il fondo ghiacciato quale presumibile causa dell’impatto avvenuto a qualche decina di metri dalla galleria “Verta”. Sul posto unità dell’Arma dei Carabinieri, dei Vigili del fuoco da Verbania e dal Distaccamento di Omegna ed operatori sanitari. Il tratto stradale è stato temporaneamente chiuso sullo sviluppo di circa tre chilometri.
Domodossola (Vco): non accetta l’“alcooltest”, perde patente e auto
Licenza di condurre in… congelatore per almeno 12 mesi, auto sequestrata e denuncia all’autorità competente. Filotto completo quello piazzato a danno di sé stesso, nella tarda serata di venerdì 2 dicembre, da un 25enne cui effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Domodossola (Vco) avevano intimato di fermarsi per un ordinario controllo: il giovane, nonostante ripetuti avvertimenti circa le conseguenze del suo comportamento, a più riprese si è rifiutato di sottoporsi all’“alcooltest” con l’etilometro, e pertanto è stato sanzionato con un provvedimento automaticamente ai massimi edittali di quanto previsto per la guida in stato di ebbrezza. Non solo: la vettura, una volta confermata la proprietà, è destinata alla confisca.
Leggiuno (Varese): collisione auto-bici, 19enne in gravi condizioni
Assistenza medica in codice rosso ed immediato trasferimento in ospedale, questo pomeriggio, per un ciclista 19enne venuto a collisione con un’auto lungo via Trieste a Leggiuno (provincia di Varese). L’episodio intorno alle ore 17.22; per le operazioni di soccorso è stata fatta intervenire un’eliambulanza. Rilevamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri in Luino.
Ruba un’auto nel Comasco. Preso: era pregiudicato, ubriaco e clandestino
Guida senza licenza di condurre (tra l’altro, mai conseguita), guida in stato di ebbrezza, ricettazione ed immigrazione clandestina fra gli addebiti per i quali sul territorio comunale di Verano Brianza (provincia di Monza-Brianza) è stato tratto l’altr’ieri in arresto un 45enne nordafricano senza fissa dimora e che si trovava a bordo di una vettura rubata la sera precedente a Monguzzo (provincia di Como). Il soggetto, risultato essere pluripregiudicato con precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona ed anche legati al mondo degli stupefacenti, si trovava sul posteggio esterno di un supermercato ed in stato di alterazione da alcool: come rilevato da uomini dell’Arma dei Carabinieri in transito nella zona ed accortisi della presenza del 45enne poi risultato positivo con tasso alcolemico superiore ad 1.6 grammi per litro.
Cantello (Varese): scompare da casa, ricerche estese anche in Ticino
Potrebbe trovarsi su suolo ticinese il 61enne italiano per le cui ricerche si sono attivati elementi dell’Arma dei Carabinieri in Varese stante il mancato rientro al domicilio di Cantello frazione Gaggiolo, e dunque proprio su punto di confine, sin da giovedì 24 novembre. L’uomo, altezza 170 centimetri, peso ignoto ma corporatura sottile, riconoscibile anche per i capelli grigi brizzolati, residenza ufficiale a Varese ma negli ultimi tempi dimorante proprio sulla frazione di confine, non ha lasciato tracce di sé dopo essersi allontanato a bordo di una vettura “Opel Zafira” immatricolata in Italia e di color blu scuro. Stando a fonti ufficiali, la presenza del soggetto sarebbe stata rilevata per l’appunto sei giorni addietro lungo la Strada provinciale numero 29 “dell’Alpe Tedesco”, in territorio comunale di Valganna, lungo via Francesco Comolli.
Fugge dai Carabinieri e si butta oltre confine: arrestato a Stabio
Quando le forze dell’ordine hanno bussato alla sua porta, dovendogli notificare due provvedimenti per distinti reati, si è visto perso o ha creduto semplicemente che il suo domani – e vita natural durante – sarebbe stato da uccel di bosco; per questo si è lanciato fuori dall’abitazione approfittando della porta di servizio, ha iniziato a correre e si è buttato nella macchia boschiva sulla frontiera, dal territorio del Comune di Rodero (Como) nel quale vive alla zona limitrofa del Canton Ticino; e nella zona di Stabio sul lato del valico al Gaggiolo è stato intercettato da agenti della Polcantonale, fine della corsa ed inizio di altri guai. Eggià: il soggetto, un 32enne cittadino italiano, non solo stava scontando in regime di detenzione domiciliare una parte della pesante pena (21 anni e mezzo) per omicidio, non solo stava per ricevere pessime notizie con addebiti per una rapina messa a segno due mesi or sono e per il furto di una bici elettrica, ma anche in Ticino era oggetto di attenzioni. Nello specifico: un atto predatorio commesso a Stabio in ottobre, la violazione (presumibilmente reiterata nel tempo) di un lungo divieto di entrata su suolo svizzero, ed in ultimo la violenza e/o la minaccia contro autorità e funzionari.
Il fermo del criminale, previa attivazione del sistema di cooperazione fra Repubblica italiana e Confederazione elvetica, ha avuto luogo nel volgere di poche ore, per la piena soddisfazione degli operatori della sicurezza pubblica sull’uno e sull’altro fronte. Pratica chiusa, nel frattempo, anche per quanto riguarda l’ultimo punto interrogativo rimasto sulla lista degli effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Varese ed in Olgiate Comasco (Como) che si erano presentati al domicilio del 32enne: nell’abitazione è stata infatti trovata e recuperata la bici elettrica per il cui furto l’uomo era sospettato.
Castelveccana (Varese): testacoda e collisione, anziana in ospedale
Traumi e lesioni di una certa entità per la 79enne la cui auto, alle ore 20.27 circa di ieri, è finita in testacoda, ha colliso con un mezzo in provenienza dalla direzione opposta e si è arrestata ruote all’aria in territorio comunale di Castelveccana (Varese), lungo la Strada provinciale numero 69 “di santa Caterina”. Contuse anche due delle quattro 19enni che viaggiavano a bordo dell’altro veicolo in transito; danni materiali al “guard-rail” contro cui la prima auto avrebbe colliso prima di impennarsi. Sul posto unità dell’Arma dei Carabinieri, operatori della “Croce rossa” Gavirate e della “Padana emergenza” Luino oltre ad effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Luino. L’anziana è stata trasportata in ospedale per i trattamenti del caso.
Carugo (Como), vede i Carabinieri e getta la coca nel forno: pizzaiolo in manette
A che cosa serve un forno per la pizza? Per fare le pizze, la risposta ovvia. Ma mettetevi nella testa di un pizzaiolo che faccia anche lo spacciatore: ecco che il forno a legna, all’occorrenza cioè in emergenza, si trasforma in soluzione per far sparire le prove dell’attività illecita; “soluzione”, s’intenda, sempre che nessuno si accorga del tentativo di elusione dei controlli, come è invece avvenuto nella prima serata di giovedì a Carugo (Como) dove il 28enne egiziano addetto alla produzione nella pizzeria “Il Cairo” di via Luigi Cadorna 21 si è liberato della droga nel momento in cui ha visto avvicinarsi un uomo dell’Arma dei Carabinieri. Il quale effettivo, tuttavia, sapeva benissimo di doversi aspettare una simile manovra, e difatti si è proteso sùbito alla ricerca dei pacchetti che il 28enne aveva gettato nella bocca del forno, contando forse in una rapida distruzione a causa della fiamma e quindi nella dissoluzione materiale della merce incriminante. Questione di attimi: un’occhiata all’interno del forno ed ecco tornare alla base i pacchetti, ri-prelevati con utilizzo della pala da pizzaiolo.
Il bottino: hascisc per 11 dosi, cocaina per 60 e più. La posizione del “pusher” si è immediatamente aggravata per varie cause: all’esterno della pizzeria, fermato un cliente 54enne con dose di cocaina appena acquistata; in successive perquisizioni, una personale ed una domiciliare, sono stati trovati quattro telefoni cellulari, un bilancino di precisione, altra cocaina (sei dosi confezionate) e 2’910 euro in contanti; emerso e riscontrato infine un precedente specifico (arresto nel 2021 per analoga attività di spaccio, la base operativa un’altra pizzeria, la “King” di via Giuseppe Garibaldi a Giussano, in provincia di Milano, dove l’egiziano risulta essere residente). L’egiziano è stato pertanto tratto in arresto ed associato al carcere del “Bassone” in Como.
Caronno Pertusella (Varese): fanno saltare il “Bancomat”, presi
Il colpo, tecnicamente parlandosi, era riuscito. Le procedure di esfiltrazione, invece, sono durate sì e no tre minuti e con il peggiore tra gli esiti possibili per ciascuno dei membri della “batteria”: due di loro sono stati acciuffati proprio davanti all’istituto bancario che era stato bersaglio dell’atto criminale, il terzo si è lanciato alla guida di un furgone ma a distanza di meno di un chilometro si è ritrovato fuori strada causa perdita di controllo del mezzo, e per di più ferito. Chiuso dunque la notte scorsa, ed in tempi ultrarapidi come si è visto, il cerchio intorno ad una delle bande responsabili di vari assalti ai “Bancomat” nel territorio insubre, ultimo bersaglio – ore 4.15 circa – l’apparecchio operante al servizio della filiale “Crédit agricole” all’incrocio tra corso Italia e corso Della Vittoria a Caronno Pertusella (Varese); arresto in flagranza di reato, e la peggio è toccata al 55enne che, nel tentativo di fuggire con la cassa (poi recuperata: era stata estratta a forza dall’alloggiamento nel muro della banca, previo sfondamento delle protezioni e di una vetrata) ed ormai pressato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri provenienti dalla vicina Saronno protesisi al suo inseguimento, è andato a sbattere ed è stato raggiunto e bloccato quand’ancora si trovava nell’abitacolo del mezzo. Acclarate le responsabilità per l’episodio “in sé”, i tre malviventi – nazionalità non resa nota – sono ora oggetto di accertamenti circa eventuali partecipazioni o compartecipazioni ad altri reati dello stesso genere.
Clivio (Varese): colpo di fucile parte per errore, cacciatore perde un braccio
(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.55) Dichiarato fuori pericolo, dopo amputazione del braccio ferito con intervento chirurgico d’urgenza al “Circolo” di Varese, il cacciatore 74enne che intorno alle ore 10.30 di oggi, rientrando in auto dopo aver battuto i boschi nella zona di Clivio (Varese) e dunque a ridosso del confine italo-elvetico, è stato colpito da un proiettile partito per disattenzione dal suo stesso fucile e si è accasciato sul sedile. In codice rosso e con il supporto di un’eliambulanza i soccorsi. Gli accertamenti sono stati condotti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Varese.
Laveno Mombello (Varese): volo “spezzato”, parapendista (in)fortunato
Fortunato nella sfortuna il parapendista 23enne che nel pomeriggio di ieri, trovandosi in difficoltà dopo un lancio dalla “piattaforma” del Monte Nudo sopra l’abitato di Laveno Mombello (provincia di Varese), ha probabilmente optato per un atterraggio di emergenza ma è andato a collidere con una macchia di alberi nella zona nota come “Bruciata”. Conseguenze fisiche: probabile distorsione di un ginocchio e di una caviglia, contusioni e lesioni superficiali. Il 23enne è stato recuperato grazie all’intervento di una squadra dell’elisoccorso, con l’apporto di effettivi dei Vigili del fuoco ed in presenza di uomini dell’Arma dei Carabinieri da Luino, e trasportato al “Causa Pia Luvini” di Cittiglio.
Jerago con Orago (Varese): schianto auto-moto, morto un 50enne
Un 50enne residente a Caronno Varesino (Varese), all’anagrafe Alessandro Beccegato, è morto questo pomeriggio al “Circolo” di Varese dove era stato trasportato in codice rosso sull’esito di un incidente stradale avvenuto alle ore 6.25 circa lungo la Strada provinciale numero 26 “dei castelli dell’Arno”, in territorio comunale di Jerago con Orago (Varese). Non è dunque bastato il prodigarsi del personale sanitario (ambulanza ed automedica da Gallarate, operatori del Pronto soccorso nel nosocomio del capoluogo) per salvare la vita all’uomo il cui dueruote, nel tratto localmente denominato come via Besnate, è venuto a collisione con una vettura ed è stato sbalzato sulla carreggiata; secondo una ricostruzione egualmente sommaria, invece, il conducente della moto sarebbe stato travolto dal veicolo dopo una caduta. Accertamenti in corso a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Gallarate (Varese).
Gravellona Toce (Vco), albanese in manette: 14 “alias” e 41 auto intestate
Doppio arresto nel volgere di poche ore, tra la serata di mercoledì e la mattinata di ieri, per un albanese 42enne che ad un ordinario controllo condotto da effettivi dell’Arma dei Carabinieri nel centro di Gravellona Toce (provincia del Verbano-Cusio-Ossola) aveva prodotto patente e carta di identità falsi così come falso era l’autoaccreditamento della persona fermata quale cittadina greca; pretesa, quest’ultima, fatta a pezzi da uno dei carabinieri che, grazie al traduttore automatico sul cellulare, ha rivolto alcuni quesiti al soggetto e senza ottenere risposta. Da rapide verifiche è poi emersa l’apparente presenza di ben 41 veicoli nelle disponibilità del 42enne, che di tali mezzi risulta intestatario, così come l’avvenuto utilizzo di 14 “alias” quali nome e cognome, con riferimento a vari reati commessi e per i quali il 42enne era già stato ripetutamente incarcerato. Ad un primo arresto per i documenti falsi, e siamo per l’appunto alla tarda serata di mercoledì, ecco aggiungersi un altro arresto nella mattinata di giovedì, quando dai “database” è emerso che ad uno degli “alias” corrispondeva il provvedimento restrittivo della libertà per una condanna inflitta a Roma, furto in abitazione l’addebito, verdetto a 18 mesi da espiarsi. Il 42enne è stato associato alla casa circondariale di Verbania (nella foto).
Porto Ceresio (Varese), corpo senza vita affiora dalle acque del lago
Ipotizzato l’atto suicidario – tale, almeno, pare essere l’opinione largamente prevalente fra gli operatori coinvolti – circa il corpo senza vita recuperato nella mattinata di ieri, mercoledì 26 ottobre, dalle acque del Lago di Lugano in riva di Porto Ceresio (Varese). La presenza del cadavere era stata oggetto di comunicazione da parte di alcuni residenti nella zona del lungolago Alessandro Vanni. La vittima è un uomo, età e nazionalità non ancora rese note; l’individuazione del corpo ed il trasferimento a terra sono stati effettuati da specialisti dei Vigili del fuoco giunti dalla sede di Varese; accertamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri; escluso l’intervento di terze persone.
Orsenigo (Como): cade da un ciclomotore, 15enne in gravi condizioni
Non è ancora fuori pericolo il 15enne che alle ore 22.18 circa di ieri, sabato 22 ottobre, è stato sbalzato dal sellino del suo ciclomotore mentre stava transitando lungo via Belvedere ad Orsenigo (Como). Il ragazzo è stato assistito da operatori dei servizi di ambulanza e poi elitrasportato al “Circolo” di Varese; sul posto anche unità dei Carabinieri da Cantù.
Menaggio (Como), il trucco non va: spacciatore stanato dai cani antidroga
Pare che, tra gli accorgimenti adottati, gli involucri imbevuti di olio di oliva godano di una certa popolarità e che di solito essi funzionino alla bisogna, che è poi quella di neutralizzare le ricerche di sostanze stupefacenti; di solito, ma non se nelle vicinanze c’è un cane antidroga addestrato ed al servizio delle forze dell’ordine. “Escamotage” anche brillante ma senza fortuna quello su cui faceva affidamento uno spacciatore – 32 anni l’età, residenza in provincia di Varese – incappato giorni addietro in un posto di controllo nella zona di Tremezzina (Como), operanti in concorso uomini della Guardia italiana di finanza dalla compagnia di Menaggio e dal gruppo di Como frazione Ponte Chiasso oltre che da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Tremezzina: celati tra i capi di abbigliamento il soggetto portava cocaina (64 grammi), eroina (sette grammi) e hascisc (tre grammi), tutta merce pronta per la cessione ai consumatori. Il prodotto era stato per l’appunto suddiviso fra una serie di fogli in materiali resi “odorosi” dall’abbondante sprimacciata di olio di oliva. Denuncia per lo spacciatore, e lo stesso per il conducente della vettura, un altro 32enne, anch’egli abitante in provincia di Varese; a quest’ultimo, causa condizioni di evidente inattitudine alla guida e non è nemmeno il caso di domandare per quali ragioni, è stata tra l’altro ritirata la licenza di condurre.
Cannobio (Vco): al mercato con un coltello in tasca, 32enne svizzero nei guai
Immediata la denuncia, nelle scorse ore il deferimento all’autorità giudiziaria per un 32enne di passaporto svizzero che domenica, durante un pattugliamento nell’area del mercato di Canobbio, effettivi dell’Arma dei Carabinieri hanno sottoposto a controllo sulla scorta di un atteggiamento parso sospetto. Al momento della perquisizione, dalle tasche dell’uomo – risultato essere pregiudicato in Italia per reati contro il patrimonio – è spuntato un coltello a serramanico, tipologia il cui porto, in assenza di autorizzazione, è vietato; lo strumento è stato sottoposto a sequestro.
Vertemate con Minoprio (Como): auto a fuoco, mistero sulle cause del rogo
Ancora ignote – sono in coso rilevamenti da parte delle forze dell’ordine – le cause dell’incendio divampato intorno alle ore 3,45 di oggi in via Del Ri a Vertemate con Minoprio (Como) ed in séguito al quale una vettura è stata distrutta dalle fiamme. Non vi sono né feriti né intossicati. L’area è stata bonificata previo recupero del mezzo. Accertamenti svolti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Baveno (Vco): scappa dopo l’incidente, scoperto e denunciato
Guai grossi in vista per un automobilista 54enne, con residenza nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, individuato dalle forze dell’ordine quale responsabile di un incidente stradale avvenuto la scorsa settimana in territorio comunale di Baveno (Vco): l’uomo, dopo la collisione tra la sua auto ed una moto, si era infatti dileguato facendo perdere le tracce e, soprattutto, non avendo prestato soccorso all’uomo che si trovava in sella al dueruote. Aspetto grave, quest’ultimo, tanto di più perché il motociclista – trattasi di un cittadino italiano con residenza in provincia di Vercelli – era effettivamente rimasto ferito: per lui una prognosi di guarigione in 15 giorni. Indagini condotte da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, investitore individuato ed ora alle prese con un problema serio.
Bellagio (Como): aggressione in centro, 43enne trasferita in ospedale
Lesioni dalla media gravità, stando ad una prima valutazione di fonte sanitaria, per la 43enne aggredita intorno alle ore 23.34 di ieri, domenica 16 ottobre, in piazza Giuseppe Mazzini a Bellagio (provincia di Como). La donna è stata assistita da operatori della “Volontari soccorso Bellagio” e trasferita al “Sacra famiglia” di Erba; intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri; in corso di determinazione la dinamica dell’episodio e le responsabilità di terzi.
Arosio (Como), butta la droga e si lancia dall’auto in corsa: arrestato
È un 19enne marocchino, formalmente residente in provincia di Trento ma effettivamente privo di dimora, pregiudicato per attività di spaccio e con divieto di dimora nella provincia di Monza-Brianza, il soggetto fermato intorno alle ore 0.25 di ieri, sabato 8 ottobre, in territorio comunale di Arosio (Como) dopo lunga fuga in auto a cavallo fra le province di Monza-Brianza e di Como e con le forze dell’ordine alle calcagna. La “Seat Altea” guidata dal giovane, ed a bordo della quale si trovava anche un altro uomo, era stata intercettata da effettivi dell’Arma dei Carabinieri lungo la Strada provinciale numero 32 “Novedratese”; da qui un percorso ad elevata velocità – punte sui 150 chilometri orari – e con forte rischio di incidenti soprattutto nei tratti urbani. Ormai vistosi alle strette, il 19enne ha deciso di lanciare fuori dall’abitacolo un contenitore, indi di rallentare e di buttarsi dall’auto al pari della persona che si trovava a suo fianco; gli uomini della pattuglia dei Carabinieri si sono a quel punto concentrati sul conducente, raggiunto a distanza di poche centinaia di metri. Esiti: identificazione quasi immediata, perquisizione, individuazione di due telefoni cellulari e della somma di 2’030 euro in contanti e presumibile provento delle attività di spaccio; tesi, quest’ultima, corroborata dal contenuto – cocaina già suddivisa in dosi – del barattolo nel frattempo recuperato. Il 19enne dovrà rispondere anche di guida senza patente.
Malnate (Varese): auto si ribalta sulla “Briantea”, feriti due uomini
Due uomini, 43 e 53 anni rispettivamente, sono sotto trattamento sanitario al “Circolo” di Varese sulle conseguenze dell’incidente occorso loro poco dopo le ore 16.20 lungo la Strada statale numero 342 “Briantea” in territorio comunale di Malnate. Stando ad una prima ricostruzione dell’episodio, la vettura ha urtato una sezione della massicciata di protezione sul lato destro della strada e si è ribaltata ruote all’aria. Soccorsi a cura di operatori del servizio “118”, sul posto anche effettivi dei Vigili del fuoco e uomini dell’Arma dei Carabinieri oltre ad agenti della Polizia locale.
Omegna (Vco): sfugge ai Carabinieri e si schianta. Era ubriaco perso
Un 28enne residente nell’area del Cusio è stato deferito all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza e per resistenza a pubblico ufficiale dopo una folle “gimkana” compiuta nella notte tra l’altr’ieri e ieri dalla periferia verso il centro di Omegna (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), avendo in prima battuta ignorato volontariamente l’“alt” ad un punto di controllo attivato da operatori delle forze dell’ordine. Una volta trovatosi con una pattuglia dei Carabinieri alle calcagna, il giovane ha dato gas per vari chilometri; su una svolta, tuttavia, niente strada ma muro e collisione violenta. Il 28enne è rimasto sul posto avendo riportato anche qualche lesione e risultando in stato di ebbrezza (tasso alcoolemico superiore ad un grammo per litro); un’altra persona che si trovava a bordo della vettura, invece, è riuscita a dileguarsi a piedi ed è oggetto di ricerche.
Domodossola (Vco), in cantina una serra di canapa indiana: denunciato
Produzione e detenzione di sostanze stupefacenti e detenzione di armi gli addebiti mossi ad un 47enne pregiudicato e che nelle scorse ore è stato deferito all’autorità giudiziaria da uomini dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Domodossola (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), in quanto promotore di una coltivazione “indoor” di canapa indiana. 24 le piante, tutte di altezza fra i 120 ed i 150 centimetri, individuate in una cantina seminterrata nella periferia di Domodossola; in perfetta efficienza il sistema di ventilazione-irrigazione-illuminazione. Nelle disponibilità del 47enne è stato trovato anche un fucile.
Como, collisione auto-moto in zona Lora: uomo finisce in ospedale
Ferite dall’entità non grave per il motociclista il cui dueruote è venuto a collisione con un’auto, poco prima delle ore 18.30 di ieri, a Como quartiere Lora, lungo via Oltrecolle. L’uomo è stato assistito da operatori della “Croce rossa”, Comitato di Como, sede di Lipomo, e trasferito in ospedale; accertamenti svolti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri. Di fatto illeso il conducente della vettura.
Cuvio (Varese): incidente di caccia nei boschi, grave un 50enne
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.23) Elitrasporto in codice rosso, stamane, per un cacciatore 50enne colpito da proiettile vagante nei boschi sovrastanti l’abitato di Cuvio (provincia di Varese). La gravità delle condizioni di salute dell’uomo è stata confermata da fonti sanitarie. Sul luogo anche operatori sanitari da terra ed effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Luino (SEGUONO AGGIORNAMENTI).
Marnate (Varese), “scooter” contro auto: muore sul colpo un 55enne
Frontale con esiti letali stamane, intorno alle ore 4.43, lungo via Luigi Morelli a Marnate (Varese), frazione Nizzolina: sulle conseguenze della collisione tra uno “scooter” ed una vettura ha perso la vita un 55enne che era alla guida del dueruote, mentre in condizioni piuttosto serie è stato trovato il 37enne conducente dell’auto. Complesse le operazioni di soccorso; sul posto unità dei Vigili del fuoco da Varese, personale sanitario del servizio “118” e uomini dell’Arma dei Carabinieri da Saronno. Il corpo del 45enne è stato recuperato; per il 37enne si è reso necessario il ricovero in ospedale.
Schianto tra moto e furgoncino lungo la “394”, morto un 75enne
Un morto e due feriti nell’incidente avvenuto alle ore 17.18 circa sulla Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”, dirimpetto all’ingresso nell’abitato di Rancio Valcuvia. Coinvolti una moto ed un furgoncino a tre ruote. La vittima è un anziano che viaggiava a bordo del furgoncino e che è successivamente stato identificato nella persona di Enzo Ceron, 75 anni. Le altre due persone hanno riportato traumi e lesioni e sono stati stabilizzati sul posto prima del trasferimento in sedi ospedaliere. Assistenza medica da due equipaggi di ambulanza oltre alle squadre elitrasportate da Como e da Bergamo. Accertamenti svolti da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino.
Malnate (Varese), 82enne investito da un’auto lungo la “Briantea”
Ancora non sciolta la prognosi per l’82enne che alle ore 12.41 circa di oggi, sabato 24 settembre, è stato investito da un’auto in transito lungo la Strada statale numero 342 “Briantea” in territorio comunale di Malnate (Varese), tratto in prossimità di una rotatoria. L’anziano è stato soccorso e trasferito al “Circolo” di Varese. Accertamenti in corso da parte di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Mariano Comense (Como): ambulanza in codice rosso, ma lì erano tutti illesi
Esito più che fortunato, tanto di più considerandosi le premesse cioè le prime informazioni giunte dal posto, per l’ìncidente stradale avvenuto alle ore 22.07 circa di ieri in piazza Roma a Mariano Comense (provincia di Como): usciti in codice rosso – quello di massima emergenza – il veicolo-comando e l’ambulanza della locale “Croce bianca”, sulla notizia dell’avvenuto ribaltamento di una vettura a bordo della quale constavano esservi conducente ed almeno un passeggero, e scena effettivamente coerente con la prima descrizione. In realtà, al momento dell’arrivo dei soccorritori, entrambi i soggetti coinvolti – 39 e 43 anni rispettivamente – sono risultati illesi, tanto che non vi è stato nemmeno bisogno del trasferimento in ospedale per accertamenti di massima. Sul posto anche unità dei Vigili del fuoco ed una pattuglia dei Carabinieri.
Sparatoria di Massagno, mistero risolto: arrestato in Italia un 24enne
All’origine di tutto, un affare non riuscito ed un capitale messo a disposizione e non tornato al proprietario. Dall’Altomilanese giunge la chiusura del cerchio nel caso della sparatoria notturna occorsa nella notte tra domenica 11 e lunedì 12 settembre tra via Nosedo e via Lisino a Massagno, quartiere Bomborozzo: un 24enne è stato infatti messo ieri in manette ad Inveruno (zona dell’Altomilanese al centro del triangolo Novara-Busto Arsizio-Milano) in quanto responsabile del ferimento del 33enne che era stato raggiunto da un proiettile al braccio destro e che per tale motivo aveva dovuto far ricorso alle cure dei sanitari, tra l’altro scoprendo solo a quel punto di averla scampata per una questione di centimetri. L’arresto, su mandato internazionale di cattura articolato su più punti (dall’infrazione alla Legge federale sulle armi alle lesioni al tentato omicidio intenzionale) e firmato dal procuratore pubblico Roberto Ruggeri, ha avuto luogo per mano di effettivi dell’Arma dei Carabinieri della compagnia di Legnano (Milano), direttamente al domicilio del 24enne che poi è stato tradotto in carcere nell’attesa dell’udienza in sede giudiziaria; prevedibili anche tempi brevi per l’estradizione dall’Italia alla Svizzera.
Che cosa sia accaduto, a questo punto, è ragionevolmente chiaro: il 24enne avrebbe fatto affidamento sul 33enne, consegnando a lui una somma (diciamo sull’equivalente di 40’000 franchi al tempo del conferimento e di 35’000 franchi ai giorni nostri) sulla promessa di partecipazione ad un progetto finanziario ovviamente sicuro e dall’alta redditività, e figurarsi, con ogni garanzia verbale sul trovarsi in una botte di ferro quanto a validità dell’investimento. Botte di ferro sì, ma simile a quella in cui, secondo leggenda ma non storia, fu rinchiuso il console romano Marco Attilio Regolo ai tempi delle guerre dell’Urbe con Cartagine; insomma, spuntoni pericolosi e letali all’interno. Al che il 24enne, per quel che è dato sapere, avrebbe dapprima chiesto spiegazioni sull’evolversi della situazione e, in presenza di spiegazioni non convincenti e/o fumose o di non-spiegazioni “tout court”, preteso che gli venisse restituito il denaro. Ma sapete bene: quando si tratta di andare a bussare a denari, tutti pronti a giurare sulla madre; quando si tratta di dar séguito alle promesse e di rispettare i contratti, o si mena il can per l’aia o ci si nega al telefono o si sparisce e basta.
E più o meno così sarebbe andata sull’asse tra Inveruno e Massagno, sino alla sera del “chiarimento” conclusosi nel sangue; assicuratasi la disponibilità di una pistola (non risulta tra l’altro che l’arma sia stata trovata), il 24enne avrebbe congegnato un piano arzigogolatissimo per arrivare a Massagno e, in qualche modo, per ottenere soddisfazione. Cioè: auto non propria ma ottenuta in prestito dalla fidanzata; ingresso da un valico secondario, forse addirittura quello che dalla Valle d’Intelvi dà su Arogno a discendere sulla Val Mara; arrivo all’appuntamento nella zona di Massagno, discussione degenerata nel senso che ciascuno sarebbe rimasto sulle sue posizioni, pistola che improvvisamente compare nella mano destra del giovane, colpo esploso da distanza ravvicinata (forse dal finestrino dell’auto, forse da posizione all’impiedi in prossimità del veicolo), fuga. Il rientro precipitoso in Italia da un punto di valico a Chiasso. La posizione della fidanzata del 24enne è al vaglio degli inquirenti, al pari di quella di una terza persona che sarebbe stata testimone della fase “acuta” della discussione e, forse, della sparatoria. L’abitazione del 24enne è stata nel frattempo perquisita.
Mariano Comense (Como): utilitaria si ribalta, in salvo gli occupanti
Quasi illesi, nonostante la violenza dell’impatto e la situazione in cui si erano trovati all’interno dell’abitacolo, gli occupanti di una vettura di piccola cilindrata che la notte scorsa, lungo via Giacomo Matteotti in territorio comunale di Mariano Comense (Como), è finita ruote all’aria, per buona sorte senza coinvolgimento di persone terze e/o di altri veicoli. I soccorsi sono stati portati da uomini dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Cantù; sul posto anche effettivi dell’Arma dei Carabinieri per gli accertamenti del caso.
Arizzano (Vco), 44enne giù dalla scarpata: ferito, ma se la caverà
Prognosi di medio periodo per il 44enne recuperato nella mattinata di ieri, martedì 13 settembre, sugli esiti di una caduta lungo il declivio a forte pendenza che si trova a ridosso di un ponte in territorio comunale di Arizzano (Verbano-Cusio-Ossola), e meglio lungo la Strada provinciale numero 55 da Verbania frazione Intra a Premeno. L’infortunio, come confermano fonti giornalistiche locali, poco prima delle ore 8.30; assistenza portata da effettivi dei Vigili del fuoco, specialisti del “Soccorso alpino” civile e uomini dell’Arma dei Carabinieri; il 44enne, risultato essere residente nella zona, è stato infine recuperato, stabilizzaito e trasferito al nosocomio di Verbania.
Brusio-confine, cacciatore italiano spara: cervo mancato, svizzero ferito
Gravi le condizioni di un giovane svizzero, originario della Val Poschiavo, che è stato colpito da un proiettile mentre si trovava a caccia lungo la linea del confine tra Svizzera ed Italia in territorio di Brusio (Canton Grigioni). A sparare è stato un altro cacciatore, cittadino italiano, il cui colpo all’indirizzo di un cervo è andato tragicamente fuori bersaglio. Il giovane ferito è stato recuperato da operatori della “Rega” ed elitrasportato al “Civico” di Lugano. La dinamica dell’episodio è al vaglio delle autorità inquirenti di entrambe le nazioni, in ragione dell’essere tale incidente avvenuto per l’appunto sulla linea di confine; gli accertamenti vengono svolti da agenti della Polcantonale Grigioni e da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, comando compagnia di Tirano (Sondrio), anche con l’appoggio di un elicottero civile. In immagine, la zona dell’incidente.
Uboldo (Varese), tragico frontale: muore un motociclista 26enne
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.20) Lo schianto, l’urlo delle sirene, la testa del medico soccorritore che si china e che è segno dell’ineluttabilità. Un motociclista 26enne, Luca Rossi, di Marnate (Varese), è morto intorno alle ore 12.08 di oggi in territorio comunale di Uboldo (Varese), quasi sul confine con i Comuni di Cerro Maggiore e di Rescaldina (Milano), in séguito alla collisione con una vettura lungo via Del Purgante. Illeso il conducente della vettura. Soccorsi a cura di operatori della “Croce rossa” da Saronno ed un elicottero fatto giungere dalla base di Milano; accertamenti a cura di agenti della Polizia locale e di effettivi dei Carabinieri di Saronno.
Tradate (Varese): scomparso un 25enne, mobilitazione per le ricerche
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.09) Ricerche a tutto campo in corso sul territorio comunale di Tradate (Varese) e nelle zone limitrofe, con afflusso di forze dell’ordine e di varie unità dei Vigili del fuoco anche dal Distaccamento di Saronno, per un 25enne non rientrato al domicilio la notte scorsa. I motivi dell’improvvisa e massiccia mobilitazione non sono noti. In prossimità dell’“Ospedale Luigi Galmarini” è stato organizzato un punto di coordinamento; le attività sono svolte anche per mezzo di droni; coordinamento delle operazioni da parte di uomini dell’Arma dei Carabinieri. In immagine, un momento della fase di coordinamento all’alba di oggi.
Vettura si ribalta, feriti due giovani sulla tangenziale est di Varese
Una 18enne ed un 20enne hanno riportato traumi e lesioni di una certa entità, iersera, in séguito al semiribaltamento della vettura su cui stavano viaggiando lungo la tangenziale est di Varese, in uscita dal capoluogo verso Vedano Olona località Ponte. L’episodio, in cui non sono stati coinvolti altri veicoli, introno alle ore 20.25. Soccorsi a cura di effettivi dei Vigili del fuoco dalla sede di Varese e di operatori sanitari della “Sos Malnate onlus”; accertamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri. Per i feriti si è reso necessario il ricovero in una struttura nosocomiale del capoluogo. In immagine, l’auto in appoggio su una fiancata.
Gerenzano (Varese): scontro bici-auto, la peggio tocca ad un 89enne
Prognosi non ancora definita, stanti sia la presenza di traumi e contusioni sia l’età avanzata (89 anni) del paziente, per il ciclista che stamane è venuto a collisione con un’auto lungo via 20 Settembre a Gerenzano (Varese), a breve distanza dall’innesto su via Bettolino. Assistenza a cura di operatori della “Croce rossa italiana” da Saronno con supporto di veicolo da Como; accertamenti condotti da uomini dell’Arma dei Carabinieri.
Luino (Varese), marocchino e turchi a diverbio: un ferito, due denunciati
Due parole che diventano quattro, quattro parole che diventano insulti, poi qualcuno tira fuori una bottiglia di vetro e la spacca e minaccia gli altri, ma viene sorpreso dagli altri e malmenato. Semplice e non pretenziosa ipotesi di ricostruzione, questa, per l’ennesimo episodio di violenza su suolo pubblico a Luino: nella tarda serata di ieri il ricovero di un 45enne marocchino al “Luini-Confalonieri”, trauma al torace e lesioni al volto a rigore di primo referto, sull’esito di una colluttazione avvenuta davanti al “Carrefour” di via 25 aprile. Il soggetto, a quanto pare già assai noto alle autorità giudiziarie e di polizia, avrebbe provocato due uomini di nazionalità turca, suoi conoscenti e nel frattempo sotto denuncia a piede libero, per questioni al momento non note e che saranno approfondite anche con il supporto di immagini degli impianti di videosorveglianza. Sul posto, oltre ai soccorritori della “Padana emergenza” Luino, uomini della Guardia di finanza e dell’Arma dei Carabinieri.
Brezzo di Bedero (Varese): sbalzato dalla sella, 17enne in ospedale
Sotto osservazione al “Luini Confalonieri” di Luinmo il 17enne che alle ore 1.13 circa di oggi, nel transito lungo la Strada provinciale numero 69 “di santa Caterina” in territorio comunale di Brezzo di Bedero (Varese), è stato sbalzato dal sellino della moto ed è ricaduto pesantemente al suolo. Soccorsi a cura di operatori del “118”, sul posto anche unità dell’Arma dei Carabinieri. Decisamente seri i traumi riportati dal giovane.
Mariano Comense (Como), 73enne e il suo cane travolti e uccisi da una moto
Responsabilità in corso di verifica nel caso dell’anziano che ha perso la vita ieri, intorno alle ore 12.40, durante l’attraversamento della Strada provinciale numero 32 “Novedratese” in territorio comunale di Mariano Comense (Como), è stato investito ed ucciso sul colpo da una moto in transito. Insieme con l’anziano, poi identificato nel 73enne Renato Maffina, ha perso la vita anche un cagnolino; in prognosi riservata al “Circolo” di Varese, e sotto seria preoccupazione dei sanitari, resta Fabio Tilotta, 33 anni, conducente del dueruote.
Sumirago (Varese): banca rapinata, terzo colpo a bersaglio in un anno
Bottino da un paio di migliaia di euro per i rapinatori che alle ore 9.58 circa di ieri, martedì 9 agosto, hanno dato l’assalto alla filiale della “Banca popolare di Milano-Bpm” in via Piave 2 a Sumirago (provincia di Varese). Due gli uomini penetrati negli uffici della filiale; possibile la presenza di un terzo soggetto all’esterno. Primi rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Gallarate. Unica certezza, al momento: si tratta della terza rapina subita dalla stessa sede nell’arco di un anno e pochi giorni, il che dovrebbe indurre almeno a qualche considerazione.
Carugo (Como), rapinatore pigro colpiva solo vicino a casa. Arrestato
E una volta, e due volte, e tre, e quattro, nello spazio di tre mesi scarsi ovvero giovedì 21 aprile, domenica 5 giugno, giovedì 7 luglio e martedì 19 luglio. E sempre per le stesse cifre, banconota più banconota meno, diciamo nella forchetta fra i 500 e gli 800 euro. E sempre allo stesso supermercato, catena “U2” di via Luigi Cadorna a Carugo, provincia di Como. Capite bene che, con simile “modus operandi”, il suo arresto era ormai questione di tempo: e difatti, per addebiti sostanzialmente coincidenti con la rapina aggravata, è finito in manette nelle scorse ore un 51enne, cittadino italiano, residente… beh, residente nella stessa Carugo e cioè in raggio strettissimo dal supermercato suo bersaglio a più riprese. L’arresto ha avuto luogo per mano di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Cantù (Como), dopo attività investigativa curiosamente… convergente a ridosso del luogo rapinato; corroboranti i vari elementi acquisiti in corso di perquisizione domiciliare, dall’abbigliamento alle calzature utilizzate ed in più circostanze finite sotto l’occhio delle telecamere di videosorveglianza.
Cuveglio (Varese): scontro nella notte, motociclista 17enne in ospedale
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 9.44) Fuori pericolo, dopo prime notizie ancorate ad un codice rosso nella fase di trasferimento del giovane verso l’ospedale, il motociclista 17enne venuto la notte scorsa a collisione con un’auto in territorio comunale di Cuveglio (Varese), sull’intersezione fra la Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” e la Strada provinciale numero 45 “del Campo dei Fiori”. L’incidente alle ore 1.34 circa. Accertamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri da Luino; soccorsi con servizio di ambulanza; rapido viaggio verso il Pronto soccorso del “Circolo” nel capoluogo, indi constatazione della minor gravità delle lesioni rispetto a quanto temuto in un primo tempo.
Como zona Tribunale, senzatetto pakistano violenta senzatetto bulgara
Un cittadino pakistano, 40 anni l’età, senzatetto a quanto consta, è stato tratto in arresto la notte scorsa a Como, lungo viale Varese, in quanto gravemente sospettato di una violenza sessuale perpetrata poco prima ai danni di una 58enne bulgara, anch’ella priva di fissa dimora, nella zona del Tribunale e meglio all’inizio di via Adriano Auguadri, in una cabina telefonica nelle prossimità dei giardinetti di piazza Vittoria. Per quanto trovatasi a soccombere sotto la forza dell’uomo e probabilmente sotto la minaccia di una bottiglia di vetro rotta, la vittima designata è riuscita in ultimo a divincolarsi ed a chiamare aiuto; la presenza di sangue sui vestiti, unitamente ad altri elementi probatori nel frattempo raccolti, hanno fatto convergere i sospetti sul pakistano che si era dileguato a piedi già sull’arrivo di alcuni cittadini richiamati dalle urla della donna. La 58enne è stata assistita e poi trasportata al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia; qui i sanitari, pur con tutte le cautele del caso, avrebbero riconosciuto l’evidenza di lesioni proprie dell’abuso sessuale subito. Per parte sua, il 40enne è stato fermato da effettivi dell’Arma dei Carabinieri e temporaneamente associato al carcere del “Bassone”.
Arcisate (Varese): due auto a collisione in centro, ferite due persone
Una 76enne ed un 34enne sono stati assistiti da personale sanitario, intorno alle ore 11.41, causa ferimento in conseguenza di un incidente stradate avvenuto lungo via Giacomo Matteotti ad Arcisate. Uno dei due soggetti coinvolti è stato trasfrerito in ospedale a Varese con ambulanza della “Croce rossa” dal capoluogo; sul posto anche effettivi di Arma dei Carabinieri e della Polizia locale oltre ad una squadra dei Vigili del fuoco per quanto di competenza.
Baveno (Vco): auto ruote all’aria, il conducente resta quasi illeso
Se l’è cavata con il minimo sindacale delle contusioni il conducente di una vettura di piccola cilindrata che sul finire del pomeriggio, lungo la Strada statale numero 33 “del Sempione” e meglio in territorio comunale di Baveno (Verbano-Cusio-Ossola), è finita ruote all’aria dopo essersi sollevata sulla fiancata destra, presumibilmente facendo leva su un muretto e ribaltandosi anziché tornare in assetto. L’incidente in frazione Feriolo, in corrispondenza dei civici 10 e 12 ovvero davanti alla sede del “Cantiere nautico del Verbano”. Sul posto unità dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del fuoco.
Turate, manolesta colpiva nei parcheggi dei supermercati: preso
Se vi occorse qualche volta di far acquisti in un centro commerciale del Varesotto o del Comasco ed al ritorno in auto vi accadde di scoprire d’esser stati depredati cioè che una mano lesta aveva fatto man bassa di denaro ed oggetti di pregio già presenti nell’abitacolo o nel bagagliaio, vi converrà il prendere contatto con una stazione dell’Arma dei Carabinieri, in Italia: potrebb’anch’esser che la refurtiva o parte di essa sia stata recuperata, nelle scorse ore, sull’arresto di un giovane sul quale si era appuntata l’attenzione degli inquirenti, una volta rilevata la continuità delle effrazioni e la congruità del “modus operandi”. Il soggetto – 20 anni, cittadino italiano di origine non precisata, residente nel Saronnese – è stato intercettato e messo in manette da effettivi dei Carabinieri, stazione di Turate (Como), al termine di un ciclo di indagini appuntatesi sull’asse tra Turate e Saronno (Varese); ad avvenuta contestazione degli addebiti, il giovane è stato tradotto al carcere del “Bassone” in Como.
Alto Lario: auto si rovescia su una fiancata, 77enne ferito a Montemezzo
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.47) Sarebbe da considerarsi fuori pericolo, secondo il parere dei sanitari così come esso è stato riportato da fonti terze, l’automobilista 77enne ritrovatosi ruote all’aria sulla fiancata destra, intorno alle ore 9.52 di oggi, lungo la Strada provinciale numero 1 “di Montemezzo” e nell’omonimo Comune, area dell’Alto Lario occidentale. Per recuperare l’anziano dall’abitacolo della vettura, rimasta incastrata contro il muretto di protezione lato bosco, è stata necessaria l’azione congiunta di Vigili del fuoco dai Distaccamenti di Dongo (Como) e di Morbegno (Sondrio); assistenza medica al suolo grazie ad operatori della “LarioSoccorso” di Dongo, appoggiati da una squadra dell’elisocorso da Villa Guardia (Como). Accertamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri in Menaggio (Como).
Verbania, crolla tribuna al torneo di “beach-volley”: ferita una donna
Dramma sfiorato nella serata di ieri, lunedì 1.o agosto, di fatto sulle battute di esordio della parte agonistica all’evento “Beach for babies” in calendario a Verbania frazione Intra sino a tutta domenica 7 agosto: una sezione delle tribune in metallo che erano state erette in fregio al campo di “beach volley” in largo Don Claudio Mariani si è infatti afflosciata di colpo, causando il fuggi-fuggi degli spettatori ed un comprensibile disagio tra organizzatori e pubblico. L’episodio alle ore 21.41 circa; una donna ha riportato lesioni agli arti inferiori, a quanto pare per una caduta durante la fuga precipitosa dalla zona di pericolo; necessario il trasferimento in ospedale per gli esami ricorrenti, escoriazioni e contusioni per altre cinque persone. La manifestazione è stata interrotta; in corso accertamenti tecnici sull’infrastruttura, con il coinvolgimento di effettivi dei Vigili del fuoco, dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
Saronno (Varese), grave una 16enne precipitata dal terzo piano
In gravi condizioni al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) la 16enne precipitata iersera dal bancone al terzo piano di uno stabile nella zona di via Fiume a Saronno (Varese). L’episodio intorno alle 21.30; primi soccorsi con ambulanza e veicolo-comando dalla “Centrale operativa Areu”, a seguire il trasferimento nella sede nosocomiale grazie ad un elicottero atterrato sul terreno già utilizzato come campo per il softball. Accertamenti in corso a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Saronno.
Semifrontale ad Albizzate (Varese), motociclista 52enne in codice rosso
Ricovero in codice rosso e prognosi non ancora sciolta dai medici per il motociclista 52enne che alle ore 16.18 circa di ieri, sabato 30 luglio, venne a collisione semifrontale con un’auto lungo via Daniele Carabelli ad Albizzate (Varese). L’uomo è stato assistito da personale sanitario giunto con un’ambulanza e trasferito d’urgenza al “Circolo” di Varese; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Gallarate.
Frontale a Mozzate (Como), motociclista 29enne perde la vita
Un motociclista 29enne è deceduto nel pomeriggio di ieri al “Circolo” in Varese, nosocomio in cui era giunto intorno alle ore 14.40 sotto condizione di codice rosso e dopo arresto cardiocircolatorio a causa delle lesioni – traumi multipli al bacino, al torace e ad una gamba – riportate poco prima in un frontale lungo la Strada provinciale numero 233 “Varesina” a Mozzate (Como) e meglio sul confine con Carbonate. Inutile il prodigarsi dei soccorritori (sul posto un’ambulanza e l’elicottero giunto dal “Niguarda” di Milano). La dinamica dell’accaduto è al vaglio dei Carabinieri.
Porto (Ceresio) dello spaccio frontaliero: 48enne arrestato in flagranza
Godeva di clientela magari non selezionatissima ma proveniente anche dal Ticino, o con attività professionale al di qua del confine, il 48enne messo in manette nei giorni scorsi da effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Porto Ceresio (Varese) sotto addebito della detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. Nelle disponibilità dell’uomo, più precisamente nel “garage” vicino all’abitazione in Porto Ceresio, è stata trovata cocaina suddivisa in quattro ovuli ed in tre altri involucri, per un peso complessivo di oltre 70 grammi, tutta merce già pronta per la cessione a tossicodipendenti. Insieme con la droga, da una valigia alloggiata nel “garage”, sono emersi denaro contante (parte in euro, parte in franchi svizzeri), un cellulare probabilmente utiizzato per i contatti ed un assegno bancario forse lasciato in pegno da qualche consumatore.
Guanzate (Como): 21enne muore in un incidente, indagato il collega
Sono attesi entro breve gli esiti dell’autopsia ordinata sul cadavere di Greta Curti, 21enne di Guanzate (Como) deceduta domenica sera in ospedale sulle conseguenze di un incidente occorsole poco prima delle ore 4.00 dello stesso giorno lungo via Pedrosi ad Appiano Gentile (Como), a breve distanza dal ristorante “La pinetina” suo luogo di lavoro. La giovane era a bordo di un furgone aziendale alla cui guida si trovava un collega 38enne; a rigore di prima ricostruzione dei fatti, il veicolo è andato a sbattere contro un muro in fregio alla strada. Feriti sia il conducente sia la passeggera, quest’ultima a prima vista in modo non grave – era cosciente, pur lamentando dolori – tanto che il trasferimento al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia ha avuto luogo sotto procedura da codice giallo e non rosso. Le condizioni della giovane sono peggiorate rapidamente; inutili gli sforzi dei medici nella struttura nosocomiale. A carico del 38enne, che ha riportato traumi dall’entità non grave e che è stato dimesso, sarà formalizzata un’accusa per omicidio stradale. Gli accertamenti sono stati curati da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Lurate Caccivio.
Dramma a Cadorago (Como), donna accoltellata a morte dal convivente
Coltellate: all’impazzata, una, due, cinque, forse 10, o forse 26 come vorrebbe una voce circolante in paese. Contesto: il litigio scoppiato mezz’ora prima dell’alba di oggi in un appartamento di via Giacomo Leopardi 9 a Cadorago, provincia di Como, dove il 37enne Marco Campanaro, professione addetto al magazzino e frontaliere in Ticino, non ha avuto pietà della convivente Valentina Di Mauro, 34 anni, uccidendola e straziandone il corpo con una lama d’uso comune in cucina. Sullo sfondo: l’ossessione da sospetto di un tradimento che la compagna avrebbe perpetrato e che invece, con elevato grado di probabilità, era solo nella testa dell’uomo. Poco, meno del tempo in cui la tragedia si è consumata, basta per dire dell’ennesimo fatto di sangue con esito letale all’interno di una coppia.
Valentina Di Mauro, che si guadagnava da vivere come collaboratrice domestica e prestando assistenza ad anziani, era andata a vivere con Marco Campanaro da appena un paio di anni, trasferendosi quindi da Varese. Esistenza tranquilla, più che discrete le condizioni economiche; nella normalità di una coppia gli screzi. Sino a stamane, forse dopo una domenica da musi lunghi e da frasi spezzate; nell’abitazione, urla tali da svegliare e da mettere in allarme altri residenti nel medesimo stabile. E sarebbe stato proprio un inquilino a chiamare le forze dell’ordine; all’arrivo di effettivi dell’Arma dei Carabinieri dal comando compagnia in Cantù, e con loro di un’ambulanza, per Valentina Di Mauro non vi era più nulla da farsi. Marco Campanaro, unica altra persona presente all’interno dell’appartamento ed unico sospettato, è stato posto in stato di fermo. “Dossier” di inchiesta nelle mani di Mariano Fadda, pubblico ministero alla Procura della Repubblica italiana in Como. Nella foto, la vittima.
Busto Arsizio (Varese): schianto sul viale per Borsano, due feriti
Due feriti, uno dei quali ricoverato in codice rosso, nell’incidente avvenuto attorno alle ore 0.20 di oggi a Busto Arsizio (provincia di Varese), sulla parte terminale di viale Giovanni Boccaccio verso il rione Borsano, dove una moto è finita ruote all’aria per cause al momento oggetto di indagine; sarebbe da escludersi la collisione con altro mezzo. Sul posto, oltre ad una pattuglia dei Carabinieri, tre ambulanze ed un veicolo-comando. I due feriti sono stati trasportati l’uno al “Circolo” di Varese e l’altro all’“Ospedale nuovo” di Legnano.
Malnate (Varese): anziana trovata morta in casa, tragico sospetto
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.23) Con il passare delle ore prende sempre maggior consistenza l’ipotesi omicidiaria nel caso della 73enne Carmela Fabozzi, il cui cadavere fu trovato iersera nell’abitazione di via Luigia Sanvito a Malnate. A scoprire il corpo ormai senza vita, stando a prime informazioni, il figlio dell’anziana; in linea di ipotesi, il decesso della donna ebbe luogo a causa di vari traumi alla testa e l’evidenza delle cui lesioni sarebbe compatibile con l’impatto da corpo contundente. Risultando l’appartamento in buon ordine e con la porta d’ingresso chiusa a chiave, da escludersi di massima il movente di una rapina. Accertamenti a campo aperto; indagini sotto coordinamento della Procura della Repubblica italiana in Varese.
Gorla Minore (Varese): uomo investito da un’auto, gravi le lesioni
Gravi i traumi riportati da un 34enne che alle ore 22.28 circa di ieri, in territorio comunale di Gorla Minore (provincia di Varese) e meglio lungo la Strada provinciale numero 19 “della Cerrina” in tale tratto denominata “via Circonvallazione”, fu investito da un’auto in transito. Soccorsi a cura di operatori dei servizi locali di ambulanza. L’uomo è ricoverato al “Circolo” di Varese e viene sottoposto a terapie intensive. Per gli accertamenti sulla dinamica dell’accaduto è competente l’Arma dei Carabinieri, compagnia di Saronno (Varese).
Tentano il colpo in un cantiere: rumeni furtaioli presi nel Varesotto
Erano in due ed è quindi giusto che si siano anche spaventati quel popoino, trovandosi circondati: da una parte agenti della Polizia di Stato, dall’altra uomini dell’Arma dei Carabinieri, ché con la teoria della risposta proporzionale non si va da nessuna parte mentre la forza schiacciante ha pur sempre un suo fondamento. Due, come detto, i malviventi rumeni individuati e tratti in arresto intorno alle ore 2.30 di venerdì scorso – notizia tuttavia diffusasi solo stamane – all’interno di un cantiere edile di Gallarate, zona di via Gorizia; in corso un furto di materiali, sull’esterno dell’area era stato piazzato un furgone con tanto di portellone posteriore aperto. I ladri sono stati fermati in flagranza di reato, e con doppia sorpresa: primo, perché a bordo del veicolo c’era merce appena prelevata e c’erano altri articoli dello stesso genere ma prelevati indebitamente in altre aree del Varesotto; secondo, perché entrambi sono risultati già “gravati da precedenti di polizia”, ossia recidivi per reati non necessariamente specifici. Morale: arresto con l’accusa di furto aggravato, e restituzione dei materiali trafugati ai titolari dei cantieri.
Tragedia di Lavertezzo, morto il 34enne precipitato per 10 metri
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.26) Si è spezzato quasi sùbito, al riscontro delle evidenze durante il trasferimento in elicottero verso l'ospedale a Lugano, il filo delle speranze per il 34enne precipitato ieri pomeriggio per una decina di metri in Valle Verzasca, Comune di Lavertezzo frazione Aquino, durante l'attraversamento del riale Valégg da Cansgèll. L'uomo, Saverio Cirillo come risulta al “Giornale del Ticino”, cittadino italiano residente in provincia di Milano, professionalmente operativo quale carabiniere alla stazione dell'Arma in Legnano (provincia di Milano) con il grado di vicebrigadiere, aveva riportato lesioni gravissime nell'impatto con il suolo; i soccorsi erano stati portati da specialisti della “Rega”, tuttavia con immediata percezione del dramma in corso. Gli accertamenti sono stati eseguiti da agenti della Polcantonale. Nella foto, Saverio Cirillo.
Mesenzana (Varese): caduta dalla moto, coppia soccorsa nella notte
Se la caveranno con una convalescenza di medio termine la 58enne ed il 52enne che intorno alle ore 2.07 di oggi, domenica 17 luglio, si sono ritrovati doloranti sull’asfalto dopo essere stati sbalzati dalla sella della moto con cui stavano percorrendo la Strada provinciale numero 43 “della Margorabbia” in territorio comunale di Mesenzana (Varese), e meglio lungo la dorsale localmente denominata via Agostino Ramelli. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Sul posto elicottero e varie ambulanze per i soccorsi oltre ad unità dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri.
Fagnano Olona (Varese): collisione auto-moto, uomo in ospedale
Un motociclista è rimasto ferito nell’incidente stradale avvenuto intorno alle ore 6.54 di oggi lungo la dorsale di via Opifici in territorio comunale di Fagnano Olona (provincia di Varese). Illeso il conducente della vettura con cui il dueruote è venuto a collisione; dinamica accertata a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, comando di Busto Arsizio. Per il motociclista si è reso necessario il trasferimento al nosocomio di Busto Arsizio.
Cannero Riviera (Vco): fuga di gas, blocco sulla Statale per il confine
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.40) Fuga di gas dalla condotta metanifera, questo pomeriggio, lungo la Strada statale numero 34 “del Lago Maggiore” in territorio comunale di Cannero Riviera (Verbano-Cusio-Ossola) ovvero l’arteria di collegamento con il confine a Brissago, di fatto sull’incrocio con la via principale che conduce alle sponde del Verbano. Il traffico lungo la Statale è stato bloccato dapprima in entrambi i sensi di marcia e poi ripristinato su una sola corsia in forma alternata. All’origine della fuga di gas, per quanto è dato sapere, lo sfondamento della tubatura da parte di un veicolo il cui conducente non si sarebbe poi fermato per accertarsi della situazione. A presidio dell’area unità di Vigili del fuoco, Polizia locale e Carabinieri.
Cassano Magnago (Varese): droga sul furgone e a casa, 30enne in manette
Hascisc per 200 grammi a bordo del furgone du cui l’uomo stava viaggiando; altri 40 a domicilio. Due panetti e mezzo scarso di droga hanno inguaiato iersera un 30enne italiano incappato in controlli dell’Arma dei Carabinieri in territorio comunale di Cassano Magnago (Varese); la presenza degli stupefacenti è emersa nel corso della perquisizione del veicolo. Una volta accompagnato alla sua abitazione in Besnate, a distanza di una diecina di chilometri, il 30enne si è trovato nell’impossibilità di negare la proprietà del residuo. A seguire arresto e deferimento all’autorità giudiziaria in Busto Arsizio per il processo con rito immediato.
Porto Valtravaglia (Varese): auto contro muro, 35enne muore sul colpo
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.31) Senza scampo l’automobilista 35enne, cittadino italiano con residenza a Luino (Varese), all’anagrafe Filippo Luca, schiantatosi intorno alle ore 1.24 di oggi contro un muraglione della Strada provinciale numero 69 “di santa Caterina” in territorio comunale di Porto Valtravaglia (Varese). L’incidente sull’intersezione di via Cesare Battisti, nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Sul posto unità dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Luino, effettivi dell’Arma dei Carabinieri da Luino ed operatori della “Padana emergenza” e del servizio paramedico da Luino.
Fagnano Olona (Varese): auto sbanda e si schianta, morto il conducente
Un 58enne ha perso la vita stamane, poco prima delle ore 6.00, nell’incidente stradale avvenuto nella zona sud-est di Fagnano Olona (provincia di Varese), lungo via Zara, dove l’auto guidata dall’uomo è finita contro un manufatto sul margine della strada. Benché assistito da personale sanitario nell’immediatezza dell’accaduto e trasferito in codice rosso all’ospedale di Busto Arsizio, il 58enne è stato dichiarato morto sull’arrivo al nosocomio.
Busto Arsizio (Varese), lite tra marocchini: uno resta ferito, l’altro fugge
Un 58enne cittadino del Marocco ha riportato lesioni da taglio ad un braccio nella lite scoppiata ieri, martedì 28 giugno, intorno alle ore 12.50, in piazza Volontari della libertà a Busto Arsizio (Varese). Responsabile del ferimento, a quanto consta con una bottiglia rotta, un connazionale datosi poi alla fuga e che, nel dileguarsi, si è lanciato a scavalcamento dei binari nel momento in cui stava sopraggiungendo un treno il cui macchinista è stato costretto a frenare, evitando così l’impatto. Sul posto effettivi dell’Arma dei Carabinieri e soccorritori; il 58enne è stato trasferito in ospedale e trattenuto anche stante la sua alterazione da alcool.
Brebbia (Varese), tunisino ferisce connazionale a colpi di “machete”
Nientemeno che un “machete” l’arma con cui la notte scorsa, a Brebbia (Varese), un giovane tunisino ha inferto fendenti alla testa di un connazionale, ferendolo in modo piuttosto grave. Il fatto di sangue quale conseguenza del litigio scoppiato sulla pubblica piazza e proseguito a distanza di qualche centinaio di metri ovvero lungo la Strada provinciale numero 32 “delle due Pievi”, dove i due si erano spostati insieme con un terzo soggetto; anche quest’ultimo, forse nel suo tentativo di frapporsi tra i contendenti, ha riportato ferite giudicate guaribili in pochi giorni. Il responsabile dell’aggressione è stato tratto in arresto da effettivi dell’Arma dei Carabinieri; lesioni e tentato omicidio gli addebiti principali. Per il tunisino ferito in modo più serio si è reso necessario il trasporto in elicottero al “Circolo” di Varese.
Provinciale 32 del Varesotto, urto tra auto e moto in galleria: tre feriti
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.38) Una persona, 18 anni l’età, sesso e residenza al momento non disponibili, è ricoverata al “Circolo” di Varese sull’esito della collisione occorsa intorno alle ore 0.13 di oggi nella galleria di collegamento tra Laveno Mombello e Sangiano (Varese), lungo la Strada provinciale numero 32 “delle due Pievi”, con il coinvolgimento di un’auto e di una moto. Ignota al momento la prognosi per il soggetto che è stato elitrasportato d’urgenza al “Circolo” di Varese con un velivolo fatto giungere da Como. Feriti in modo lieve anche gli occupanti della vettura; per loro, semplice trattamento ambulatoriale al nosocomio “Causa Pia Luvini” di Cittiglio.
Castelveccana (Varese): motociclista cade, interviene l’elisoccorso
Di una certa gravità è da supporsi il trauma subito da un motociclista 32enne che alle ore 18.57 circa, nel transito lungo la Strada provinciale numero 69 “di santa Caterina” in provincia di Varese e meglio a ridosso della galleria tra Laveno Mombello e Castelveccana, è finito ruote all’aria strisciando per alcuni metri sull’asfalto ed infine arrestandosi a breve distanza dalla parete del manufatto. Per i soccorsi, oltre ad operatori sanitari dei servizi locali di ambulanza, è intervenuto l’elicottero dalla base di Como. Ricostruzione dell’accaduto a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Luino.
Porlezza (Como): collisione tra auto e moto, 15enne ricoverato
Ricoverato al “Moriggia-Pelascini” di Gravedona (Como) il 15enne rimasto ferito iersera in un incidente stradale avvenuto in territorio comunale di Porlezza, sull’impatto tra un’auto ed un dueruote a bordo del quale si trovava per l’appunto il ragazzo. L’episodio intorno alle ore 22.42; assistenza medica a cura di sanitari della “Croce azzurra” di Porlezza, accertamenti esperiti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Menaggio.
Cernobbio (Como): rogo nella notte, varie auto in fiamme, cause ignote
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.41) Cause in corso di accertamento, nessuna pista potendosi escludere, per l’incendio divampato intorno alle ore 1.51 di oggi lungo via Vittorio Veneto a Cernobbio (Como): tre vetture sono state ridotte a carcasse dalla fiamme, dalla minor entità i danni rilevati ad altri mezzi. Il rogo è stato domato da effettivi dei Vigili del fuoco da Como; notte in bianco per un cospicuo numero di abitanti nella zona. Nessun ferito, nessun intossicato. Sul posto anche uomini dell’Arma dei Carabinieri per i rilevamenti del caso.
Valmorea (Como): schianto sulla Provinciale 20, grave motociclista
Gravi le condizioni di un motociclista – 52 anni l’età e nazionalità non note al momento – caduto pesantemente sull’asfalto questa mattina, intorno alle ore 6.55, lungo la Strada provinciale numero 20 “di Valmorea” (Como) in territorio di quest’ultimo Comune. Il dueruote guidato dall’uomo, stando ad una prima e sommaria ricostruzione dell’accaduto, sarebbe venuto a collisione con un’auto in transito nella direzione opposta di marcia. Soccorsi con ambulanza ed elicottero dalla base Como; motociclista trasferito in ospedale con criterio di primaria urgenza; coordinamento e rilevamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Limido Comasco: vicini di casa allo scontro, cinque donne in ospedale
Non sempre, come si suol dire, godono di piena cittadinanza le raccomandazioni all’uso della cortesia nei rapporti di vicinato: a volte ti càpita infatti l’inquilino molesto, a volte hai a che fare con un neoproprietario dalla stupidità pari all’arroganza, a volte le obiezioni scadono in ripicche e dalle ripicche si passa al diverbio ed alle vie di fatto. Quest’ultimo lo scenario dipintosi nel pomeriggio di ieri, domenica 12 giugno, in Comune di Limido Comasco (Como), dove intorno alle ore 16.30 è scoppiata una lite ben presto estesasi a due interi nuclei; a quanto pare, tutto fra donne, ed in effetti gli uomini delle famiglie coinvolte sarebbero intervenuti – così la prima, sommaria ricostruzione dell’accaduto – solo in un secondo tempo. Esito: all’arrivo delle forze dell’ordine, ossia di alcuni membri dell’Arma dei Carabinieri da Cantù, per ben cinque delle donne si è reso necessario il trasferimento in ospedale causa contusioni, escoriazioni e ferite non gravi ma tali da richiedere un trattamento almeno ambulatoriale. Su eventuale denuncia di parte il prosieguo della vicenda in altra sede.
Busto Arsizio (Varese): schianto nella notte, gravissimo un 28enne
Prognosi riservata e grevi preoccupazioni per un 28enne italiano che alle ore 1.27 circa, a Busto Arsizio (Varese), è rimasto ferito nella collisione tra la sua moto ed un’auto lungo la Strada statale numero 336 nel tratto denominato “viale Malpensa”. Il giovane è stato assistito, stabilizzato e trasportato in codice rosso al nosocomio di Legnano (Milano). Sul posto, oltre ai soccorritori, varie unità di Carabinieri e Polizia stradale.
Cernobbio (Como): frontale in galleria, automobilista fugge e poi ci ripensa
Una sola buona notizia, vale a dire l’essere tutti usciti incolumi dall’incidente, nell’episodio occorso poco prima delle ore 4.00 di oggi all’interno della galleria di Cernobbio (Como), a due passi dai valichi di confine su Vacallo e Chiasso: qui, causa invasione della corsia opposta di marcia, un’auto in movimento verso Como ha causato il frontale con un veicolo commerciale rimasto fermo sul posto; non così la vettura, il cui conducente ha scelto di proseguire salvo ripensarci – tale la sensazione – a distanza di qualche chilometro. Il “tunnel” è rimasto chiuso per oltre un’ora; accertamenti a cura di uomini dell’Arma dei Carabinieri; a titolo precauzionale, sul posto anche i sanitari della “Croce rossa italiana” dalla sede operativa di Lipomo.
Schianto sulla “Regina”: 26enne muore sul colpo, grave un coetaneo
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, DOMENICA 5 GIUGNO ORE 12.14) Una 26enne ha perso la vita ed un suo coetaneo versa in condizioni preoccupanti al nosocomio principale di Varese a causa della collisione occorsa alle ore 20.28 circa di ieri in territorio comunale di Carate Urio, in provincia di Como, lungo la Strada statale numero 340 “Regina”. I due giovani, residenti rispettivamente ad Appiano Gentile e ad Olgiate Comasco, erano a bordo di una moto “Suzuki Gsx” venuta ad impatto semifrontale con la vettura guidata da un 78enne rimasto illeso al pari del passeggero 18enne. Sul posto ambulanze, un velivolo dell’elisoccorso ed unità dell’Arma dei Carabinieri da Como. La giovane, poi identificata come Giulia Masiello, risulta essere deceduta all’arrivo in ospedale; il suo compagno di viaggio, oltre che fidanzato, si trova in reparto di terapia intensiva a causa del grave trauma addominale riportato.
Morazzone (Varese): auto ruote all’aria, 47enne in ospedale
Non chiare le cause del ribaltamento di una vettura, intorno alle ore 6.53 di oggi, in territorio comunale di Morazzone (cintura di Varese), lungo via Per Castronno, incidente costato il ricovero in ospedale al 47enne cittadino italiano che si trovava al volante dell’auto stessa. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto. Sul posto operatori dei servizi sanitari, uomini dell’Arma dei Carabinieri ed unità dei Vigili del fuoco per il recupero del veicolo.
Cunardo (Varese), schianto contro un “guard-rail”: quattro feriti
Tre giovanissimi, due ragazze di 15 anni ed un ragazzo di 13, tutti passeggeri, e la conducente 43enne dell’auto sono stati ricoverati nei nosocomi di Varese a causa delle lesioni riportate nell’incidente occorso verso le ore 0.26 di oggi lungo la Strada provinciale numero 30 “della Valmarchirolo”, fra gli abitati di Ferrera di Varese e di Cunardo: qui il veicolo è andato a collidere con violenza contro un “guard-rail”, per ragioni ancora in corso di accertamento, restando bloccato sul bordo della carreggiata. Trauma al torace per la 43enne, madre del 13enne e di una delle 15enni, quest’ultima sofferente anche per lesioni al volto; dalla minor entità i problemi fisici degli altri due ragazzi. Sul posto effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla compagnia di Luino insieme unità dei Vigili del fuoco e con operatori sanitari (mobilitate la “Croce rossa” da Gavirate, la “Padana emergenza” da Luino e la “Sos Tre valli” da Cunardo).
Cairate (Varese), gravissimo pedone 55enne investito da un’auto
Un 55enne versa in condizioni disperate all’“Ospedale di circolo” di Varese a causa dell’incidente occorsogli intorno alle ore 7.11 di oggi lungo via Pietro Nenni a Cairate (Varese), Comune distante una ventina di chilometri dal valico di Bizzarone (Como) su Novazzano frazione Brusata. Stando a fonti terze, l’uomo è stato investito da un veicolo mentre stava percorrendo a piedi via Pietro Nenni. Soccorsi giunti con elicottero dalla base Como oltre che con un’ambulanza; trasferimento in ospedale sotto modalità da codice rosso; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.
Cadorago (Como): 38enne finisce sui binari e muore travolto da un treno
Gesto volontario o infortunio tra le ipotesi all’origine del decesso di un 38enne che intorno alle ore 20.30 di ieri, in prossimità della stazione Fnm di Cadorago (provincia di Como) e meglio nel tratto compreso fra Cadorago e Fino Mornasco, è stato investito ed ucciso sul colpo da un treno in transito. Stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto, il 38enne – persona nota a Como, dove viveva pur senza fissa dimora – sarebbe comparso all’improvviso sul sedime ferroviario dopo essersi aperto la strada in una macchia boschiva. Inutili i tentativi di soccorso portati da sanitari, uomini dell’Arma dei Carabinieri ed effettivi dei Vigili del fuoco. Inevitabili le ripercussioni sul traffico.
Mesenzana (Varese): 44enne uccide figlia e figlio e si toglie la vita
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 13.44) L’ombra di un dissidio ormai insanabile tra ex-marito ed ex-moglie sulla tragedia familiare avvenuta stamane, intorno alle ore 7.00, in un’abitazione di Mesenzana, Comune dell’Alto Varesotto a distanza di otto chilometri dal valico su Tresa frazione Ponte Tresa e ad una ventina dal confine sul Gambarogno in località Dirinella: qui, con un’arma da taglio, il 44enne Andrea Rossin, operaio con attività saltuaria, ha ucciso la figlia Giada, di 13 anni, ed il figlio Alessio, di sette, e si è poi tolto la vita. Il dramma in un’abitazione sita in via Pezza 118, strada che corre parallela alla Provinciale numero 43 “della Margorabbia” sull’immissione da Brissago Valtravaglia verso Grantola e ad intersezione con la Statale numero 394 “del Verbano orientale”. Inutili i tentativi di soccorso portati da operatori sanitari giunti sul luogo con varie ambulanze. La dinamica dell’accaduto è al vaglio di effettivi dell’Arma dei Carabinieri; sempre stando ad una prima valutazione del contesto, pare che i figli si trovassero in condizione di affidamento congiunto sulla separazione legale ormai in corso e che alla madre, stamane, spettasse il diritto di riportarli a casa sua. Sarebbe stata proprio la donna, una 35enne che lavora alle dipendenze di strutture della distribuzione moderna, a scoprire i cadaveri dei figli e, qualche metro più in là all’interno dell’appartamento, il corpo dell’ex-consorte.
Oro rubato, traffico da Asti al Ticino: tre arresti al di qua del confine
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.33) Fa perno su due cittadini italiani, 61 e 31 anni, l’uno di origini torinesi e l’altro con ascendenze calabresi, dimora rispettivamente nel Mendrisiotto e nel Locarnese e identità note alla redazione del “Giornale del Ticino”, oltre che su un 38enne svizzero, residenza nel Luganese, il ramo ticinese dell’inchiesta che nell’arco di pochi giorni ha affondato una banda di zingari di etnia sinti e stanziali ad Asti e specializzatisi nella “gestione” dei proventi di innumerevoli furti sciolti e con scasso, ovvero nel trattare metalli preziosi che, stando alle prime risultanze delle indagini, avrebbero preso la via del Ticino per essere fusi e/o riciclati. Di oggi, dal ministero pubblico in Lugano, la conferma formale dell’arresto provvisorio e la convalida della restrizione della libertà da parte del giudice dei provvedimenti coercitivi, su addebiti che nel “dossier” aperto davanti alla procuratrice pubblica Margherita Lanzillo vanno dal riciclaggio aggravato alla ricettazione aggravata alla falsità in documenti. Il lavoro di costruzione del caso è in realtà e tuttora “in itinere”, nel senso che serve una serie di accertamenti “finalizzati a comprendere – testuale dall’informativa diffusa – se sussistano i presupposti di reati di natura penale con riferimento a possibili attività di riciclaggio e ricettazione”, risultando già emerse “diverse possibili anomalie” ed evidenziandosi quindi l’esigenza di valutare eventuali altri atti istruttori “in base anche all’esito delle verifiche in corso”.
L’inchiesta – Nell’autunno 2021 l’avvio dell’inchiesta, Asti in Piemonte la città su cui convergevano figure e sospetti per una lunga serie di atti predatori compiuti prevalentemente tra Piemonte, Liguria e Lombardia; per dire delle quantità trattate, basti il sapere che nel corso di un singolo sequestro effettuato a San Giusto Canavese, in provincia di Torino, dal bagagliaio di una vettura ferma da tempo in un “garage” è venuto alla luce un carico di oro per 37 chilogrammi, all’incirca un terzo del flusso che sarebbe stato gestito nel volgere di pochi mesi; durante una serie di perquisizioni condotte tra Asti, Pavia, Alessandria, Piacenza e Torino sono stati inoltre recuperati un milione di euro in denaro contante, 15 armi da fuoco (queste ultime all’interno di uno stabile in provincia di Alessandria), 1’500 proiettili, due moto di alto valore ed altro. Chiarita l’esistenza di un’organizzazione piramidale ed agendo tra Lombardia e Piemonte, gli inquirenti hanno identificato ed isolato quattro uomini con posizioni di vertice e per i quali è stato disposto il trasferimento in strutture penitenziarie; un altro uomo ed una donna, Amelio “Ciro” Cena e Luigina “Elena” Proietti, entrambi residenti nel Pavese, si trovano invece ai domiciliari e nella vicenda avrebbero avuto ruoli marginali o fors’anche non congrui; la posizione di un paio di altri soggetti, che per quanto è dato potrebbero anche già trovarsi ristretti in carcere, è al momento incerta. Di certo in manette è finito Renato “Ciccio” Olivieri, 58 anni, cui in verità sarebbe stato addebitato un solo caso (per ricettazione); più significativi i ruoli e più gravi le responsabilità di Giuseppe “Gigante” Lafleur, 48 anni, e di Franco “Provolino” Piramide, 53 anni, entrambi sotto accusa (addebito principale: associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio). Insieme con Giuseppe Lafleur e con Franco Piramide, che negli ambienti della malavita godono anche di altri soprannomi quali “Nana” e “Polifemo” rispettivamente, ha preso la via di una casa circondariale anche Attilio “Ricky” Cena, 51 anni, ufficialmente residente a Correggio in provincia di Reggio Emilia ma abituale frequentatore dei “colleghi” sulla piazza di Asti.
I fatti in Ticino – Venerdì scorso, in Ticino, la svolta con una serie di perquisizioni, di interrogatori e di sequestri di materiali ovvero oro, gioielli e denaro soprattutto. Bersagli principali, gli uffici di alcune società con sedi nel Mendrisiotto e alcune abitazioni nel Luganese e nel Locarnese; coordinamento a cura di inquirenti della Polcantonale, all’opera anche agenti dell’Ufficio federale dogana-sicurezza dei confini per quanto di competenza, ampia la collaborazione di effettivi dei Carabinieri di Asti che, come indicano fonti tricolori, sono stati autorizzati ad operare con pedinamenti e controlli anche al di qua del confine. “Focus” dell’attenzione su una piccola fonderia (qui un “busillis”: in Italia o in Ticino, o si deve pensare a due distinte operazioni atte a cancellare ogni traccia di provenienza della merce?) e su un ufficio-cambi.
Cannobio (Vco): rogo domato, aperta un’inchiesta sulle cause
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 11.59) Indagini dei Carabinieri forestali sulle cause dell’incendio divampato nella prima serata di ieri in territorio comunale di Cannobio (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), località Solivo, e che era giunto a minacciare da vicino il complesso edificato di un’azienda agricola. Colpita un’area boschiva di circa 1’000 metri quadrati. Sul territorio hanno operato 15 volontari e tre squadre dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di Verbania. Bonifica ultimata poco prima di mezzogiorno. Nessuna conseguenza per le persone.
Cantù (Como), rapinatori identificati. Niente manette: erano già in carcere
Sono due marocchini, 21 e 18 anni rispettivamente, i presunti responsabili di una rapina perpetrata sul finire di ottobre 2021 nell’area esterna ad un centro commerciale in territorio di Cantù (provincia di Como): a tali conclusioni hanno portato in queste ultime ore le indaginii condotte da effettivi della Polizia di Stato, che sulla scorta sia di indicazioni ricevute dalla vittima del reato (aggressione con accenno di pestaggio, ribaltamento sull’asfalto, indi prelievo indebito della vettura di proprietà dell’uomo) sia di elementi di comprova sono riusciti a giungere all’identità dei due giovani; di fatto, durante la fuga in direzione di Milano, la coppia di malviventi fu intercettata dagli agenti di una pattuglia e tentò di dileguarsi, causando un incidente stradale ed a quel punto abbandonando il veicolo per sottrarsi alla cattura. Operazione riuscita, con un “ma”: a distanza di sei ore, e cioè nel tardo pomeriggio dello stesso giorno, il 21enne ed il 18enne presero di mira due passeggeri alla stazione ferroviaria di Seveso (provincia di Monza-Brianza) e li rapinarono, in tal caso finendo sùbito con le manette ai polsi sull’intervento di alcuni elementi dell’Arma dei Carabinieri. Esito: nel carcere di Monza, dove i due marocchini si trovano reclusi, la mera comunicazione dei nuovi addebiti.
Morazzone: uccide il figlio, va a cercare l’ex-moglie e la accoltella. Preso sul confine
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.19) Ancora quando sentiva sul collo il fiato delle forze dell’ordine, che lo stavano cercando quale presunto omicida e sicuro autore di un tentato omicidio, ha continuato a credere che per lui terra salvifica e di rifugio sarebbe stato il Ticino; solo a Viggiù (provincia di Varese), mentre si trovava in prossimità di più punti di valico (Clivio su Stabio frazione San Pietro, Saltrio su Mendrisio quartiere Arzo, ma anche l’ordinario Cantello frazione Gaggiolo su Stabio frazione Gaggiolo), è stato infine fermato. Davide Paitoni, 40 anni l’età, cittadino italiano, residenza a Morazzone (provincia di Varese) dove si trovava ristretto agli arresti domiciliari per un fatto di sangue occorso circa un mese fa ovvero il ferimento di un collega di lavoro alla “Colfert SpA” (filiale di Azzate, già sotto denominazione della “Varesina accessori srl”), è in stato di arresto dalle ore 8.27 di oggi nel contesto di un’operazione cui hanno preso parte decine di effettivi dell’Arma dei Carabinieri. Le ricerche erano scattate nella notte sulla notizia dell’accoltellamento di una 36enne – rivelatasi poi essere l’ex-moglie del 40enne – che era stata raggiunta dall’uomo nelle pertinenze dell’abitazione dei suoi genitori, in territorio di Gazzada-Schianno, Comune della cintura del capoluogo, e che lì era stata colpita con più fendenti all’addome, alla schiena ed al volto. Nell’immediatezza dei soccorsi ricevuti o al più tardi una volta giunta in ospedale, la donna – 36 anni, staccatasi circa un anno fa dal consorte e tornata a vivere nell’abitazione dei genitori – aveva riferito agli inquirenti che insieme con l’autore dell’aggressione si trovava per l’appunto il figlioletto di sette anni.
Drammatico l’esito degli accertamenti esperiti durante la perquisizione a casa di Davide Paitoni, in via Cuffia a Morazzone, sull’evidenza del cadavere di un bambino nell’armadio padronale; a rigore di prima indagine, l’ora del decesso del bambino – decesso la cui causa è da attribuirsi alla mano dell’uomo, a quanto pare con una coltellata alla gola – è indicativamente da riportarsi al pomeriggio di ieri, di fatto sull’orario in cui era stata concordata la riconsegna alla madre. La quale, infatti, nulla temendo si era accostata all’ex-consorte all’ora dell’appuntamento. E forse, già sul primo balenare della lama, l’intuizione di quanto la situazione fosse già precipitata; poi la scoperta del corpicino inanimato, l’approntamento di posti di blocco in ogni direzione utile, l’individuazione della vettura – una “Volkswagen Golf” di colore grigio – con cui Davide Paitoni stava tentando di dileguarsi, l’inseguimento, lo sfondamento di una postazione di presidio da parte dell’omicida, l’accerchiamento dell’uomo – ormai costretto alla fuga a piedi – alle pendici del Colle Sant’Elia. Al momento della resa, Davide Paitoni era ancora in possesso di un coltello, presumibilmente quello con cui aveva perpetrato un omicidio ed un tentato omicidio nel volgere di poche ore, e di una dose di cocaina.
Valganna (Varese), cadavere nella radura a fianco della Statale
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.27) Il cadavere di un uomo dell’apparente età di 30-35 anni è stato ritrovato questa mattina, intorno alle ore 9.30, in una zona a metà tra radura e macchia boschiva a margine della Statale numero 233 “Varesina” ed a breve distanza dalle Grotte di Valganna (propaggine del Comune di Induno Olona), 17 chilometri circa a sud del valico di Tresa-Lavena Ponte Tresa. A scoprire il corpo inanimato sono stati due escursionisti. Dell’uomo, accanto al quale sono stati trovati un telefono cellulare ed una torcia, è ignota l’identità; secondo informazioni raccolte dal “Giornale del Ticino” si tratta di un cittadino del Marocco. Sul posto operatori sanitari, ai quali non è rimasto altro che il constatare l’avvenuto decesso, e pattuglie dei Carabinieri.
Ruote all’aria a ridosso del valico al Gaggiolo: 35enne in ospedale
Un automobilista 35enne è stato trasferito d’urgenza al Pronto soccorso dell’“Ospedale di circolo” in Varese, stamane, sull’esito dell’incidente occorsogli nel tratto terminale di via Lugano a Cantello, in immediata prossimità del punto di valico del Gaggiolo. L’episodio un’ora prima dell’alba, quando la vettura ha sbandato e si è ribaltata a ridosso della carreggiata, per puro caso senza coinvolgimento di altri mezzi in transito. Sul posto ambulanza, pattuglia dei Carabinieri ed unità dei Vigili del fuoco per quanto di competenza; l’uomo è stato stabilizzato ed assistito.
Varese, allarme-bomba alle Poste centrali. Ma l’ordigno non c’era
Allarme-bomba senza conseguenze, questo pomeriggio, alla sede principale delle Poste di Varese, lungo la dorsale di viale Milano dirimpetto alla stazione delle “Ferrovie nord Milano”. Artificieri dal Nucleo investigativo in Milano ed effettivi dell’Arma dei Carabinieri di Varese, con l’appoggio di unità cinofile, sono intervenuti intorno alle ore 14.00 ed hanno provveduto ad isolare il quadrilatero formato dallo stabile in appoggio su via Como; di prassi lo sgombero di clienti e personale. La ricerca dell’ordigno non ha portato ad alcun esito.
Verbania: malore in acqua, 41enne milanese perde la vita
Un malore nelle acque del Lago Maggiore è costato la vita, ieri pomeriggio, ad un 41enne milanese salito per l’occasione sino alla spiaggia pubblica detta “del Sasso”, in Comune di Verbania, provincia del Verbano-Cusio-Ossola. L’uomo, Marzio Montanari, era abituale frequentatore del limitrofo “Circolo velico canottieri Intra” ed intorno alle ore 16.54 si era tuffato per il bagno; questione di pochi istanti ed ecco scattare l’allarme con richiesta di intervento al servizio “118” ed alle forze dell’ordine (in copertura dal largo un’unità della Guardia costiera, all’ultima domenica di pattugliamento “mirato” nella stagione estiva 2021-2022; da terra vari effettivi dell’Arma dei Carabinieri). Una volta riportato a riva, Marzio Montanari è stato sottoposto al tentativo di rianimazione, purtroppo senza esito alcuno.
Alta Valle Intelvi (Como): schianto con la moto, 19enne rischia la vita
Codice rosso al momento del ricovero e nessuna prognosi al momento disponibile da fonte sanitaria per il 19enne che alle ore 15.37 circa di oggi, domenica 5 settembre, è stato sbalzato dalla sella della moto con cui era in transito lungo la Strada provinciale numero 13 “della Valle d’Intelvi”, in territorio comunale di Alta Valle Intelvi (provincia di Como) frazione Scaria, sei chilometri a nord-est rispetto al punto di valico italosvizzero della Val Mara verso Arogno. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto; secondo una ricostruzione attendibile, dopo l’impatto con l’asfalto il giovane ha strisciato al suolo per varie decine di metri. Soccorsi da parte di specialisti della “Croce rossa” di Centro Valle Intelvi frazione San Fedele e di colleghi con l’elicottero del “118” dalla base di Bergamo; sul posto unità di Carabinieri da Tremezzina.
Sfondano il posto di blocco: uno in manette, l’altro è uccel di bosco
Un 31enne comasco, risultato poi essere già oggetto di attenzione dell’autorità costituita per reati afferenti al mondo della droga, è stato tratto in arresto intorno alle ore 20.26 di ieri, lunedì 30 agosto, in località Pianbosco (Comune di Venegono Inferiore, Varese) fra Appiano Gentile (Como) e Tradate (Varese), ad interruzione della fuga iniziata meno di mezz’ora prima con sfondamento di un posto di blocco allestito da effettivi della stazione Carabinieri di Olgiate Comasco (Como) appena fuori dall’abitato di Beregazzo con Figliaro (Como). L’uomo, secondo prime evidenze che saranno considerate domattina durante il processo per direttissima, era alla guida di una “Fiat 600” e, alla vista della pattuglia, ha tentato una manovra elusiva con messa in pericolo degli uomini delle forze dell’ordine; da qui l’inseguimento lungo le strade del “Parco pineta” e sino al momento in cui il 31enne non ha più trovato via libera. In fuga a piedi un altro soggetto che viaggiava sul sedile anteriore destro e che è in corso di identificazione. Gli addebiti principali a carico dell’uomo arrestato: ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.
Luino (Varese), grave 19enne investito da un’auto in piena notte
(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.32) Un 19enne è stato ricoverato nella notte all’“Ospedale di circolo” di Varese, dopo elitrasferimento da Luino causa presumibile gravità delle lesioni riportate in un incidente occorso attorno alle ore 2.06 lungo via Della Vittoria, strada del lungolago che è sezione della Statale numero 394 “del Verbano orientale” da Varese al confine di Zenna (Comune di Maccagno con Pino e Veddasca) su Dirinella (Comune di Gambarogno). Stando a primi riscontri, il giovane è stato investito da un’auto in prossimità del posteggio; la vettura, che procedeva da Maccagno con Pino e Veddasca in direzione sud, si è poi allontanata. A distanza di breve tempo, su opera d’indagine condotta da effettivi dei Carabinieri (compagnia di Luino), l’identificazione del conducente: si tratta di un 28enne residente nella zona e che, al di là di ogni altra e prossima constatazione, è ora indagato per omissione di soccorso.
Lonate Pozzolo (Varese), auto investe una donna e la uccide
L’urto, l’urlo, la morte. Una 57enne è deceduta sul colpo questa sera a Lonate Pozzolo (provincia di Varese) causa investimento da parte di un veicolo in transito lungo viale Ticino; feriti ma non gravi anche un 21enne ed una 82enne. Il fatto intorno alle ore 22.18; dinamica dell’accaduto in corso di definizione, ed al momento parrebbe che al volante del mezzo si trovasse per l’appunto il giovane; per quanto prodigatisi, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso della 57enne. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Busto Arsizio.
Mani “audaci” su una ragazzina, locarnese nei guai oltrefrontiera
Avrebbe avvicinato e palpeggiato una 15enne, inseguendola poi sino ad un’abitazione privata davanti alla quale è stato bloccato dalle forze dell’ordinke. Consta essere un 42enne svizzero con domicilio nel Locarnese, secondo fonti d’oltreconfine, l’uomo tratto in arresto ieri, domenica 18 aprile, nel territorio comunale di Premeno (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), località Tornicco, e rimesso in libertà questa mattina dopo udienza davanti al giudice per le indagini preliminari in Verbania e nell’attesa del processo ordinario, provvisoriamente su addebito per violenza sessuale aggravata. Fatti in realtà da definirsi e da chiarirsi nelle sedi opportune, quelli contestati al 42enne che, secondo la ricostruzione fornita da fonti ufficiali e che forma oggetto di attenzione da parte dei Carabinieri di Verbania, nella zona era giunto in bici da Locarno; intorno alle ore 13.00 il “contatto” improprio con la ragazzina, che a quel punto si sarebbe data alla fuga e da un’area privata avrebbe chiamato i genitori. Condizionali d’obbligo circa la ricostruzione; all’indicativo, per contro, il fermo del soggetto che si trovava in effetti a breve distanza dal luogo in cui la 15enne si era rifugiata e nascosta. Dopo una notte in camera di sicurezza nella sede del Comando provinciale Carabinieri a Verbania, la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari e la remissione in libertà.
Dal Ticino a Varese in cerca di… guai. Minorenni seminano il panico: fermati
In auto, dal Ticino a Varese, pur essendo tutti privi della licenza di condurre perché privi anche dell’età minima per conseguirla. E con quella vettura, dopo essere incappati in un posto di controllo, in fuga dalle vie del centro sino ad un rione in periferia, nella convinzione di poter riuscire a sfuggire all’inseguimento delle forze dell’ordine; ed infine, una volta bloccati, ancora a far danni, tanto da ricondursi a più miti consigli solo quando un carabiniere estrae l’arma di ordinanza e spara un colpo a scopo intimidatorio e cioè mirando a terra. Da follia la nottata di quattro ragazzini, 16-17 anni l’età anagrafica, origini non precisate, che tra venerdì e ieri hanno seminato il panico andando infine a sbattere contro le maglie della legge; per almeno uno di loro, anzi, la storia non finisce qui, essendo scattata la denuncia per guida pericolosa, per guida senza patente e per resistenza a pubblico ufficiale.
In tre scene la vicenda. Ore 2.34, Varese, via Magenta che è poi la dorsale in sviluppo dal centro urbano verso l’imbocco dell’autostrada A8: pattuglia dei Carabinieri in ordinaria intercettazione sul lato destro della strada, dove c’è lo slargo di un’ex-stazione di servizio. Arriva un’auto a velocità sostenuta, invito ad accostare, e per contro il conducente accelera e sgasa. Fase due: scatta l’inseguimento, al ponte di via Ennio Flaiano una strambata sulla sinistra e poi a destra per l’immissione su viale Luigi Borri, forse perché lì c’è un cartello che indica “Svizzera” ma solo chi viene da fuori abbocca all’invito a prenderla larga. Altra accelerazione, tre chilometri mangiati in un “amen”, ma distanze che si riducono; e difatti, forse pensando che le strade laterali costituiscano miglior rifugio (ragionamento molto cinematografico, assai poco pratico, quasi mai fruttifero), il guidatore si infila sul fianco dell’abitato di Bizzozero, rione sul limitare dell’area cittadina, e fra i cinque possibili percorsi va di fatto ad infilarsi nell’unico a fondo cieco, strada in discesa, una macchia boschiva a dire che da lì non si passa a meno di avere un “trax” sotto il sedere e di saper maneggiare il “machete” come Indiana Jones ai tempi belli. Fase tre, e si rischia il peggio: uno dei giovanotti scende con atteggiamento a metà tra la sfida e la minaccia e punta verso i carabinieri, che si rendono conto di trovarsi sì alle prese con un gruppo di stupidi, ma pur sempre quattro da fermarsi in un contesto sfavorevole.
I ragazzi si fermano soltanto allo sparo, ed a quel momento ha inizio la resa dei conti. Che si traduce nel trasferimento dei quattro alla caserma dall’altra parte della città, nella ricostruzione dei fatti, nell’accertamento delle identità e nel riscontro, tra l’altro, della disponibilità di sostanze stupefacenti (hascisc, pare; uso personale, secondo dichiarazione ed in ragione della modica quantità) da parte di uno dei giovani. Prime telefonate per la ricerca dei genitori dei ragazzi, ci vorranno ore prima che il quadro sia ricomposto. Denuncia a parte, il 17enne che era al volante dell’auto dovrà anche passare alla cassa come oblatore dell’equivalente di 5’500 e rotti franchi. E la si veda come si vuole, ma a ‘sti ragazzini è già andata bene.
Riccione (Italia), segregava gli anziani in un “Lager”: arrestata
Una 46enne italiana titolare anche di passaporto svizzero – all’anagrafe Fatima Sebastianelli, nata a Richterswil nel Canton Zurigo, residente formalmente a Senigallia (Ancona) ma con domicilio effettivo a Riccione (Rimini) – è stata tratta in arresto nella serata di venerdì 31 luglio e posta ai domiciliari con varie accuse tra cui maltrattamenti, circonvenzione di incapace ed estorsione ai danni di più anziani. Un primo intervento dei Carabinieri della stazione di Riccione aveva avuto luogo già a febbraio, quando due delle vittime di Fatima Sebastianelli – un 80enne ed una 83enne – erano state prelevate e trasferite in strutture idonee; ora la definizione del caso con l’arresto; in corso di valutazione le disponibilità finanziarie acquisite dalla donna. Dall’inchiesta, svolta sotto coordinamento del sostituto procuratore Davide Ercolani, sono emersi sia la strategia criminale (avvicinamento a persone in difficoltà, conquista della loro fiducia, manifestazione della disponibilità ad accudirle, infine controllo sulla loro vita e sulle loro sostanze) adottata dalla 46enne sia la condizione di degrado in cui più anziani sono stati tenuti in un appartamento-“Lager” (muffa, lenzuola sporche, niente acqua calda, niente gas, ed ovviamente preclusa ogni facoltà di contatto con l’esterno) con la collaborazione o almeno con l’acquiescenza di almeno due salariate a lei sottoposte.
Ad uno degli “ospiti”, disabile, ora 60enne, da qualche mese sfuggito alle sue grinfie per intuizione avuta da alcuni familiari, Fatima Sebastianelli avrebbe sottratto oltre 100’000 euro; di un altro, l’80enne, non vedente dalla nascita ma figura noto anche per attività ad alto livello istituzionale, nell’arco di un lustro la donna sarebbe riuscita ad appropriarsi almeno 150’000 euro più beni vari tra cui quadri e libri preziosi, questi ultimi addirittura prelevati in altro domicilio dell’uomo cui veniva consentito di uscire da casa, e sotto stretta sorveglianza, per il solo ritiro della pensione da riversarsi immediatamente nelle tasche della sfruttatrice. Infine, identico trattamento da prigioniera era stato riservato ad una terza persona, 83 anni, affetta da demenza senile, madre della stessa Fatima Sebastianelli.
Ambulanza (e Carabinieri) da Verbania al confine. Per far nascere il bimbo
Ha esercitato un diritto, ed avrà avuto anche i suoi motivi, potendosi escludere di principio la sfiducia verso il sistema sanitario italiano al quale, infatti, ella stessa si era rivolta. Una cittadina svizzera, età e domicilio non noti al momento, è stata protagonista ieri di un episodio inusuale sull’asse tra Verbania e la frontiera a Brissago: in ambulanza (con targa elvetica) a velocità sostenuta, con un bimbo lì lì per venire alla luce, ed in coda la scorta di una pattuglia dei Carabinieri. Agli occhi di uno che si trovasse in quel momento dalle parti di Ghiffa o di Oggebbio o di Cannero Riviera sulla Strada statale numero 34, transito bastevole per un punto di domanda e potendosi di base escludersi un incidente stradale. Trasporto di un detenuto malato, allora? Ambulanza “rapita” da un Diabolik in fuga ed inseguita dalle forze dell’ordine? Operazione sotto copertura? Si sa, poco impiega la fantasia, quando si tratta di passare dalla sosta in scuderia al galoppo.
Spiegazione c’è, e qualcuno l’avrà intuita. La futura mamma era dalle parti di Verbania quando ha accusato dolori un po’ più acuti rispetto a quelli cui era abituata nella condizione propria della gravidanza, insomma, contrazioni più frequenti e sintomi classici; meglio un controllo, non si sa mai, ed ecco l’accesso all’Unità di trattamento iniziale in caso di urgenze e di emergenze del presidio ospedaliero locale. Accettazione, visita e responso: “Signora, sta per arrivare, procediamo?”. Sì, ma a rigor di volontà della… titolare dell’esercizio: la quale titolare preferisce – immaginiamo; ma potrebbe esserci anche qualche ragione superiore a carattere sanitario – che il pargolo trovi primo raggio di sole in Rossocrociazia anziché in Azzurrolandia, meglio Canobbio di Cannobio e meglio Brissago Toscanelli di Brissago Valtravaglia, fosse mai che si ponga un caso d’omonimia. Conseguenze: chiamata al servizio di ambulanza su suolo ticinese, ambulanza che parte, ambulanza che arriva a Verbania, paziente che viene presa in carico e con la massima sollecitudine. Sia all’andata sia al ritorno, lungo la dorsale che costeggia il Verbano, i Carabinieri in assistenza vigile e puntuale.
E ci si augura, com’è ovvio, che al di qua del confine tutto sia andato per il meglio. Ottimo esempio di collaborazione transfrontaliera, ad ogni modo.
Campiglia bei Livorno (Italien): Ausländer tötet Katze und grilliert sie in der Mitte der Strasse
Heute Morgen hat ein Ausländer (im Moment genaue Herkunft noch unbekannt) zuerst eine Katze getötet und dann ein Feuer angezündet um das arme Tier zu verspeisen. Dies alles geschah beim Bahnhof in Campiglia in der Provinz Livorno in Italien. Um den Vorfall zu rekonstruieren, kamen die Carabinieri nach zahlreichen Berichten einiger Bürger vor Ort an. Der Mann wurde somit identifiziert und wegen Tierquälerei angezeigt . Es handelt sich um einen 21-jährigen Mann ausländischer Herkunft. Der Täter ist in Italien obwohl ihm der Flüchtlingsstatus verweigert worden war. In den Bildern, die live auf Facebook gepostet wurden, nähert sich eine Dame dem 21-Jährigen und schlägt auf ihn ein, der sich mit den Worten “er hat kein Geld zum Essen” rechtfertigte. Es gibt aber keine Entschuldigung für eine solche grausame Tat, auch weil der Mann Geld für die Zigaretten hatte und dies konnte die Frau auf dem Video feststellen (Photoquelle: facebook).Campione d’Italia, violano le norme antiCovid-19: quattro denunciati
Li si può anche capire, per carità: in questi giorni di restrizione della libertà individuale, in Ticino ed in Svizzera così come in Italia con sfumature appena appena diverse, tutt’altro che emozionante è l’essere cittadini di Campione d’Italia (“enclave” per di più dotata di punto “ufficiale” di frontiera da gennaio, quando ebbe luogo l’ingresso nello spazio doganale dell’Unione europea). Anche per loro, tuttavia, valgono le disposizioni decretali tricolori con cui è stata imposta la riduzione degli spostamenti al minimo necessario, ed in ogni caso evitandosi gli assembramenti: ed ecco che quattro giovani, tutti residenti a Campione, sono cascati iersera nei controlli che effettivi dell’Arma dei Carabinieri stavano svolgendo in perlustrazione del territorio; conseguente la denuncia per “inosservanza di un provvedimento dell’autorità”, ai sensi delle direttive emanate otto giorni or sono dal presidente del Consiglio dei ministri. Nei guai M.F., P.F., B.C. e C.F., rispettivamente 39, 30, 28 e 29 anni, che per dirla tutta non si stavano propriamente nascondendo: erano in piazzale Milano, proprio sotto le insegne del fu casinò… (in immagine).