Home ECONOMIA Parola di Fed: «Inflazione primo nemico da abbattere». E le Borse franano

Parola di Fed: «Inflazione primo nemico da abbattere». E le Borse franano

260
0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.28) Ieri pompiere, oggi incendiario, Jerome Powell presidente della “Federal reserve” statunitense ha messo oggi in ginocchio le Borse europee – e sulla stessa tendenza si sta muovendo New York, che pure aveva aperto con sguardo positivo – dichiarando l’intenzione di combattere l’inflazione con ogni strumento e nel breve, ad iniziarsi da un rialzo dei tassi di interesse con provvedimento che potrebbe giungere già nel mese di marzo. Concetto non sconvolgente di per sé, e nel solco di messaggi già pervenuti, ma che agli operatori è parso come affermazione di principio (un canonico “Whatever it takes”) e prioritaria al punto da negare rilevanza agli altri elementi distonici sulla scena internazionale, dal conflitto bellico in Ucraina agli aumenti dei prezzi delle materie prime ai rischi di rallentamento nella ripresa dell’economia dopo il biennio “acuto” della pandemia da Covid-19. Morale: dopo aver completato intorno alle ore 15.00 una faticosa rimonta sino alla riconquista della parità, vari indici europei si sono infilati in discesa a linea continua sino a determinare perdite vistose; caso emblematico quello di Zurigo, il cui “Swiss market index” si è infine attestato ad 11’675.70 punti con cedimento pari all’1.65 per cento; peggio hanno fatto Francoforte (Dax-30, meno 2.16), Milano (Ftse-Mib, meno 2.35), Londra (Ftse-100, meno 2.57), Parigi (Cac-40, meno 1.84) e Madrid (Ibex-35, meno 3.72). In campo domestico, con riferimento al listino primario, tre soli titoli a difendersi in cifra verde ovvero “Sika group Ag” (più 0.95 per cento), “Swisscom Ag” (più 0.61) e “Givaudan Sa” (più 0.03); in difficoltà i finanziari (“Ubs group Ag”, meno 2.86) ed il lusso “in genere”; “Partners group Ag” sulla coda (meno 5.57).

Nell’allargato, interesse sul valore “Walter Meier Sa” meglio noto quale “Meier Tobler Sa” (più 9.64 su ritorno alle cifre nere e notevole lavoro svolto). Cedimento secco per “SoftwareOne holding Ag”, che sul campo ha pagato caro un consuntivo 2021 a cifre compresse; il “meno 26.13” per cento finale costituisce tuttavia eccesso di irritazione da una parte degli investitori che per contro, ai prezzi del momento, hanno tra le mani un’occasione per margini significativi tanto nel breve quanto nel medio periodo. Nell’attesa di evoluzioni da New York, dove ad un Nasdaq in flessione pari allo 0.56 per cento si oppone il “Dow Jones” appena sopra la linea (più 0.34 per cento), fronte caldissimo resta quello dei cambi: 101.68 centesimi di franco per un euro, 92.07 centesimi di franco per un dollaro Usa; in caduta improvvisa il bitcoin, ora al controvalore teorico di 39’043.14 franchi per unità dai 40’492.37 franchi per unità delle ore 14.00.

.