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Filo di nota / Drammi, nessuno. Ma quanto ci mancherà quel passaggio

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Un mese esatto, come oggi, dall’avvenuta chiusura dello storico passaggio a livello tra via Clemente Maraini e via Basilea a Lugano (storico; “ab immemorabili”, si direbbe se non si sapesse che la strada ferrata fu posta a sedime in un tempo specifico), a distanza di appena qualche decina di metri dalla stazione Ffs in direzione Paradiso. Motivi legati alla sicurezza e fasi di apertura “non più compatibili con il flusso viario”, fu il concetto di fonte ufficiale a giustificazione dell’intervento in due tempi (prima la rimozione delle barriere mobili del passaggio, a seguire la posa del “guard-rail” definitivo); come dire che la minor frequenza di apertura avrebbe determinato “ricadute non sostenibili sui transiti viari” e cioè un blocco del transito lungo via Clemente Maraini. Sia detto: al momento, stante anche la riduzione dei flussi veicolari “in genere” sulla città per effetto della pandemia coronavirale, non constano drammi sia sugli accessi veicolari sia suglî accessi pedonali. Ma in condizioni ordinarie, cioè quando – ed auspicabilmente – Lugano sarà tornata punto focale delle attività e del turismo, basterà il volume delle soluzioni compensative sulle principali direttrici di traffico da e verso le stazioni (Ffs, come indicato, e Flp)? Da transitanti su gambe, forse, sfruttandosi altre vie e confidando nell’ascensore a fianco della scalinata “Mimosa”; da vetturali, si dubita alquanto, dovendosi mettere in conto anche i lavori – avvio: aprile 2022 – per il nuovo sottopassaggio pedonale nell’area del piazzale dI Besso…

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