Home CRONACA Chiasso, dal bagagliaio spuntano le anguille. Confisca e… niente pranzo

Chiasso, dal bagagliaio spuntano le anguille. Confisca e… niente pranzo

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Okay: di sicuro era al corrente del fatto che non rientra proprio nell’ordinario il portare un “tot” di anguille vive nel bagagliaio dell’auto; improbabile, tuttavia, che egli fosse informato del trovarsi l’anguilla anguilla, nome linneano per l’anguilla che tutti conosciamo, elencata come “criticamente in pericolo” secondo l’appendice numero 2 della “Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione”, e come tale straprotetto ovvero soggetto ad una congerie di autorizzazioni. Certamente deluso, sempre che puro di cuore e cioè – come egli ha sostenuto davanti ai funzionari dell’Amministrazione federale dogane – per nulla intenzionato a far mercimonio di cotal ittico patrimonio una volta giunto a casa, il cittadino italiano abtante in Romandia e fermato giorni addietro per un controllino di “routine” a Chiasso-Brogeda, sull’ingresso dall’Italia in Svizzera: l’intero carico – 16 anguille, gran parte delle quali in perfetta salute cioè talmente vive da poter improvvisare un balletto sotto le pensiline della frontiera – è stato infatti sequestrato e confiscato a causa dell’avvenuta violazione delle normativa in materia. E di più: a carico dell’uomo scatterà anche una sanzione amministrativa. A cavarsela senza danni ed anzi con loro felicità, quindi, soltanto le anguille, per le quali è scattato il provvedimento di… remissione in libertà, e buon viaggio.