Home IN EVIDENZA Italiano, quo vadis? / Raccomandazioni antiladri. Ma anche antilingua…

Italiano, quo vadis? / Raccomandazioni antiladri. Ma anche antilingua…

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Lodevole, come ad ogni anno, la campagna di contrasto dei furti in abitazione, campagna che sarà inaugurata lunedì (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”) con distribuzione di “dépliant” e volantini e con postazioni informative anche in varie località del Cantone. I materiali, purtroppo, partono da lontano ed arrivano qui già prodotti e stampati per mano di qualcuno dalle acclarabili incertezze logiche e linguistiche; ad esempio, sono da chiudersi “a chiave” le finestre; si invita inoltre a rendere più difficile “il compito dei ladri” (per quanto l’espressione goda di qualche ricorrenza, l’uso di “compito” in questo contesto è deprecabile e persino cretina, almeno quanto quella di chi confonda un buffetto con una sberla); è suggerito inoltre di “non lasciare gli oggetti a portata di mano” (eh, beh, no: gli oggetti sono semmai da non lasciarsi a portata di mano altrui). Quanto all’uso di “addottare” in luogo di “adottare”, dubitandosi del riferimento agli arcaismi della tiraboschiana “Storia della letteratura italiana” in stampa nel 1823 e poi forse nessuno più se non chi si studia qualche frasuccia letta sui vocabolari “online” e poi si atteggia a linguista buono solo per il bar, trattasi di strafalcione inguardabile. Una raccomandazione, quindi, viene da noi: almeno per il prossimo anno, fate elaborare i testi in italiano a qualcuno della Polcantonale ticinese, via…