Home CRONACA Chiasso: no, non fu un infarto. Srilankese in manette per uxoricidio

Chiasso: no, non fu un infarto. Srilankese in manette per uxoricidio

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La donna morì; il marito, nel chiamare tardivamente i soccorsi (tardivamente, “et pour cause”, si scoprirà), disse che si era trattato di un malore, di un infarto, o forse di un colpo apoplettico, fatto inatteso e fatto letale. Ed invece, come rivelato stasera dalla Rsi, questo è stato un omicidio; peggio, un assassinio, perpetrato da lui (circa 40 anni, passaporto dello Sri Lanka) su lei (più o meno coetanea, stessa nazionalità). Forse in presenza di un figlio o di una figlia, tra l’altro; di sicuro in quello stesso appartamento che i due condividevano a Chiasso e che era diventato troppo stretto per una convivenza, nel senso che tra i due regnavano ormai dissapori tendenti all’insanabile. Di che giustificare una separazione, d’altro genere, tuttavia. Ed invece.

Ed invece, mercoledì 11 settembre, la vita di una donna fu spenta. Con quali strumenti, con quali modalità, con quali atti preparatori, per ora non il caso di approfondire: già molto il fatto che giovedì scorso, chiamato dagli inquirenti a fornire alcune delucidazioni ed in quel momento la sua posizione era propria del soggetto solo “informato sui fatti”, l’uomo sia stato colto in qualche contraddizione ed abbia poi reso piena confessione, presente la sua legale avvocata Fiammetta Marcellini. Verbale denso, sul posto l’arresto. Molti i tasselli da collocarsi ancora in un mosaico tragico: ora del decesso, comportamenti, ideazione di quello che al momento è considerato quale delitto “tout court”, movente effettivo. Il “dossier” è nelle mani della procuratrice pubblica Chiara Buzzi.