Home Blog Page 24

Centro Valle Intelvi (Como), la droga era nella lattina: 22enne fermato

0

Ingegnoso ma non perfetto, tanto che gli uomini della Guardia italiana di finanza hanno impiegato assai poco per scoprire il trucco, l’occultamento della droga che uno spacciatore 22enne in trasferta da Monza (provincia di Monza-Brianza) a Centro Valle Intelvi (provincia di Como) si era inventato o aveva “ereditato” da un malvivente suo collega: ma quale cassetto portaoggetti dell’auto, ma quale bracciolo del sedile posteriore, ma quale astuccio per il “cric”, il recesso era stato ricavato con la saldatura di un doppiofondo all’interno di una… lattina di una bevanda, poco o nulla sopra (il giusto per dare l’impressione della presenza dell’aranciata o di quel che fosse) e molto, ben sigillato in sacchettini, sotto. Iersera la fine dell’avventura: i cani antidroga in supporto dal Gruppo Ponte Chiasso in Como hanno fiutato qualcosa di interessante, e dalla lattina sono uscite “ecstasy” ed amfetamine varie per un totale di 26 dosi in cristalli più 18 pasticche più altri circa 24 grammi in polvere. Bottino analogo nella quasi immediata trasferta a Monza, per l’appunto luogo di domicilio del giovane spacciatore nel frattempo fermato: 15 le pasticche, il minimo sindacale in polvere, e cristalli bastanti per una trentina di dosi. In immagine, il provento dei sequestri.

Tremezzina (Como), entra in acqua e picchia la testa: ricoverato

0

Fuori pericolo, benché tuttora ricoverato al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como), il 54enne che attorno alle ore 20.10 di ieri, sabato 13 luglio, è entrato nelle acque del Lario a Tremezzina zona Tremezzo (Como), a quanto pare con l’intenzione di prelevare un tronco d’albero portato lì dalle correnti o da un fiume, ed è caduto riportando un trauma cranico ed altre lesioni dall’entità minore. Una volta soccorso da operatori sanitari della “Croce rossa italiana” da Menaggio (Como), in presenza tra l’altro di effettivi dell’Arma dei Carabinieri giunti sul luogo per quanto di competenza, il soggetto è stato trasferito d’urgenza in sede nosocomiale e sottoposto a prima terapia d’urgenza.

Schänis (Kanton Sankt Gallen): Mann in der Linth untergegangen und nicht mehr auffindbar

0

Heute, kurz nach 14.30 Uhr, hat die Kantonale Notrufzentrale Sankt Gallen die Meldung erhalten, dass eine männliche Person in der Linth untergegangen und nicht mehr auffindbar sei. Im Einsatz steht ein Grossaufgebot von Feuerwehr, Rettungsdienst, Rega, Fliesswasserrettung, Polizeitaucher und diverse Polizeipatrouillen. Gemäss ersten Informationen dürfte es sich beim Vermissten um einen 31-jährigen Rumänen aus dem Kanton Glarus handeln. Die Kantonspolizei Sankt Gallen informiert, sobald sie neue Erkenntnisse haben.

Varese, collisione tra auto e moto: contusa una donna, ferito un uomo

0

Un 60enne è stato trattato in sede nosocomiale a Varese, stamane, con lesioni dalla media gravità, sull’esito dell’incidente avvenuto alle ore 10.55 circa lungo la Strada provinciale numero 1 “del Chiostro di Voltorre”, sezione compresa tra gli abitati di Lissago e di Calcinate del Pesce e meglio in prossimità del campo dell’aviosuperficie “Adele Orsi” dell’omonimo “aeroclub”. Contusioni ha riportato anche una donna. Soccorsi portati sotto regime di codice rosso, con successivo declassamento. Responso tranquillizzante, pur nell’evidenza dei traumi, da parte dei sanitari del “Circolo”.

Olgiate Olona (Varese): schianto nella notte, muore un 39enne

0

Tragedia nella notte in territorio comunale di Olgiate Olona (Varese): a distanza di qualche centinaio di metri da casa è deceduto un 39enne, all’anagrafe Manuel Sampellegrini, sulle conseguenze dello scontro fra due auto in transito lungo via Roma. L’uomo, standosi alle prime evidenze, era rimasto incastrato nella vettura ribaltatasi sull’esito dell’impatto con l’altro veicolo il cui conducente, un 29enne, ha subito lesioni dalla non grave entità. Sotto regime di codice rosso l’intervento dei sanitari che, una volta constatata la gravità della situazione, hanno provveduto al trasferimento di entrambi i soggetti all’“Ospedale nuovo” in Legnano (Milano); qui la dichiarazione dell’avvenuto decesso del 39enne. Manuel Sampellegrini era figura decisamente nota nel territorio, anche in quanto contitolare di un’attività commerciale a Castellanza quartiere Castegnate (Varese). Gli accertamenti sono stati esperiti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri; le operazioni di soccorso sono state condotte con ampio dispiegamento di mezzi dei Vigli del fuoco dalla sede di Busto Arsizio-Gallarate. Nella foto, la scena dell’incidente; nel riquadro in alto, Manuel Sampellegrini; nel riquadro in basso, la vettura ribaltatasi.

Filo di nota / Non si può trovare un titolo per chi ci dà certi titoli

0

Surreale interpretazione (ma credeteci, sta scritto proprio così) di tale Samuel Glasgow Dickson, 77enne noto negli Stati Uniti come avvocato di lungo corso nelle cause a difesa di membri del “Ku klux klan”, nell’intervista pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano “Corriere della sera”. Tema: la segregazione razziale, che ad avviso del citato Samuel Glasgow Dickson è e resta da attuarsi con modalità quali la deportazione degli afroamericani in zone a loro riservate. Non importa quale sia la vostra opinione al proposito, mentre stupisce e stordisce la postilla fornita: si tratterebbe dell’“unica soluzione”, nella forma di “un Cantone per i neri, così come in Svizzera c’è un Canton Ticino per gli italiani”. Scappato il piede dalla frizione, o abissale ignoranza?

Contromano sulla A2 a Bellinzona: speronato e denunciato

0

L’hanno speronato, in ultimo, risolvendo con soli danni materiali ai veicoli una situazione di potenziale pericolo letale per lui e per terzi. Un 38enne svizzero con domicilio in Leventina è sotto denuncia per grave infrazione alla Legge sulla circolazione stradale essendosi reso responsabile, la notte scorsa, del transito prolungato – una decina di chilometri almeno – in contromano sulla A2 cioè percorrendo in direzione sud lungo la carreggiata verso nord, alle ore 4.34 circa il punto terminale a Bellinzona in corrispondenza dell’abitato di Carasso; qui, previa interdizione temporanea della circolazione a scanso di rischi per altri automobilisti e stante l’inottemperanza del 38enne ai “ripetuti avvisi sia acustici sia visivi con i fari e con i lampeggianti” come risulta da una nota-stampa di fonte Polcantonale, la “collisione con la parte posteriore di un veicolo di servizio”, forse il mezzo di una delle pattuglie postesi all’inseguimento (la prima indicazione della presenza della vettura, in corrispondenza dell’abitato di Lodrino, era stata raccolta alle ore 4.25 dagli operatori della “Centrale comune di allarme-Cecal”) o forse una vettura posta a presidio come posto mobile di blocco. Tutti illesi dopo l’impatto. Non si ha notizia di riscontri circa l’eventuale inattitudine alla guida, per alcool o droga, per quanto riguarda il 38enne.

Como, furgone “impazzito” sbatte contro un negozio: nessun ferito

0

Da presumersi un guasto meccanico o un’improvvisa incertezza del guidatore del mezzo nell’incidente avvenuto venerdì pomeriggio in via Borgo Vico a Como, dove un furgone della “FedEx” è andato a collidere quasi frontalmente con le vetrine della “Parafarmacia Valentini” al civico numero 45. I fatti attorno alle ore 15.30; il corriere non ha riportato lesioni e, per mera fortuità, il veicolo si è arrestato senza investire pedoni e senza collidere contro altri veicoli. Nell’immagine, il luogo dell’incidente.

Incendio in via Trevano a Lugano, controlli sanitari per due persone

0

Due persone sono state sottoposte a visita medica direttamente sul luogo per sospetta ed in effetti lieve intossicazione da fumo sulle conseguenze di un incendio sviluppatosi nella tarda mattinata di ieri, sabato 13 luglio, in una palazzina di via Trevano a Lugano. Poco prima delle ore 11.00 l’allarme giunto alla vicina sede dei Pompieri Lugano; il focolaio è stato individuato al primo piano dell’edificio, a quel punto già libero da persone avendo gli inquiini scelto di spostarsi in strada. Il rogo è stato poi domato; dalla breve durata i disagi per i residenti.

Usa: Donald Trump ferito ad un comizio. Due morti, tra loro l’attentatore

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 15.59) Donald Trump, 78 anni, già presidente degli Stati Uniti dal 2017 al 2021 ed in corsa per strappare la Casa Bianca al democratico Joe Biden nel prossimo quadriennio, è sopravvissuto ad un attentato mentre ieri pomeriggio – ore 18.10 locali, le 0.10 di oggi in Svizzera – stava tenendo l’ultimo comizio della campagna pre-investitura al ruolo ufficiale per i Repubblicani. Più colpi (forse una decina) di arma da fuoco sono stati esplosi in direzione del “tycoon” che da circa un quarto d’ora era sul palco in un’area industriale a Butler, centro di circa 14’000 abitanti a 55 chilometri da Pittsburgh in direzione nord, capoluogo dell’omonima contea in Pennsylvania; Donald Trump è stato raggiunto da un proiettile diretto alla sua testa e che gli ha perforato l’orecchio destro; i colpi sono stati invece letali per uno dei suoi sostenitori; altri due uomini nel pubblico sono rimasti feriti in modo grave e le loro condizioni sarebbero critiche.

L’autore dell’attentato è stato individuato ed ucciso appena 42 secondi dopo l’ultimo sparo: si tratta di Thomas Matthew Crooks, 20 anni, cittadino statunitense con residenza e studi – sino al diploma di scuola superiore – a Bethel Park, cittadina distante 65 chilometri da Butler in direzione nord. Il giovane, risultato essere iscritto negli elenchi elettorali dei Repubblicani ma che in un messaggio video lasciato sulle reti sociali aveva dichiarato odio profondo per il Grand old party e per Donald Trump in particolare, ha sparato con un fucile semiautomatico sul modello del noto Ar-15, dalla distanza di meno di 150 metri e stando sdraiato sul tetto piano di un’azienda per l’imbottigliamento di bevande, dunque fuori dal perimetro del comizio ma in posizione inspiegabilmente trascurata durante le ordinarie operazioni di bonifica preventiva dei luoghi; risolutivo l’intervento di un cecchino del “Secret service”. L’identità di un secondo soggetto, trascinato via dalla zona immediatamente prossima al podio, non è stata resa nota; al momento non viene nemmeno esclusa l’ipotesi della presenza di un complice effettivo del “killer”.

L’attentato è stato visto in diretta da decine di migliaia di persone che erano sintonizzate su canali televisivi locali o che seguivano il discorso in “streaming” via InterNet: Donald Trump ha d’improvviso portato la mano destra sullo stesso lato della testa e si è sùbito dopo abbassato di scatto, trovando riparo nella parte inferiore dell’ambone; quando è riemerso, e mentre attorno a lui si affollavano vari membri della sicurezza, il candidato repubblicano aveva ben visibile sulla guancia le striature da perdita di sangue ed è apparso smorto in volto e frastornato ma nel volgere di pochi secondi ha reagito, mostrando un braccio teso e con il pugno chiuso e scandendo per tre volte uno dei suoi “slogan” preferiti (“Fight, fight, fight”, ossia “Lottare, lottare, lottare”) all’indirizzo della folla. Un altro saluto, di nuovo con estensione del braccio sopra il capo, Donald Trump ha rivolto circa 30 secondi più tardi issandosi sul predellino dell’auto appena prima di scomparire all’interno dell’abitacolo sotto protezione delle squadre di sicurezza affiancate da militari in cordone sanitario e da elementi dei Servizi a formare un corridoio umano; a seguire, in regime di massima priorità, il trasferimento verso il locale “Butler memorial hospital” per il primo trattamento sanitario e per i controlli.

Rassicurazioni sullo stato di salute di Donald Trump sono venute sia dai congiunti, sia dal portavoce della campagna elettorale, sia dallo stesso candidato. Molti i messaggi giunti da autorità, da politici e dalla società civile; Joe Biden ha telefonato di persona ed ha dialogato con l’avversario, interrompendo un gelo che durava da anni. Già a toni da codice rosso la polemica sui livello di sicurezza; non a caso, per la “convention” dei Repubblicani che è in calendario da domani e per quattro giorni nel cuore di Milwaukee, Stato del Wisconsin, è già in corso una revisione complessiva del dispositivo di protezione, con l’invio di centinaia di altri agenti a supporto del già consistente gruppo incaricato di gestire l’ordine e la sicurezza sia al “Wisconsin entertainment and sports center” (noto anche come “Fiserv forum”) sia al “Wisconsin center district”, sedi dell’appuntamento, sia nel resto della città.

Biasca: tragica sbandata in zona depuratore, morta una 59enne

0

Una 59enne italiana con domicilio in Riviera ha perso la vita questo pomeriggio, attorno alle ore 15.25, in séguito all’impatto semifrontale della sua auto contro la spalla di un muro di protezione lungo via Chiasso a Biasca, pochi metri prima del punto di accesso agli impianti del “Consorzio depurazione acque”, direzione Riviera frazione Osogna. Nessun esito hanno avuto i tentativi di rianimazione esperiti da operatori della “Tre valli soccorso”, giunti sul posto “in uno” con agenti della Polcantonale ed effettivi dei Pompieri Biasca; sostegno alle persone coinvolte è stato prestato da specialisti del “CareTeam Ticino”. Quanto alla dinamica, da primi riscontri risulta che la vettura abbia sbandato sulla sinistra, invadendo la corsia opposta di marcia ed infine collidendo con lo spigolo del manufatto. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto.

Orsières (Kanton Wallis): Verkehrsunfall fordert zwei Todesopfer

0

Am Freitag, den 12. Juli 2024, hat sich in Chamoille oberhalb von Orsières ein Verkehrsunfall ereignet. Zwei Personen kamen dabei ums Leben.

Gegen 22:45 Uhr fuhr eine Personenwagenlenkerin auf der Strasse von Chamoille nach Orsières vom oberen Dorfteil von Chamoille in Richtung Ebene. In einer scharfen Rechtskurve kam das Fahrzeug aus bisher unbekannten Gründen, von der Fahrbahn ab, fuhr eine Böschung hinunter, überschlug sich und kam auf der Seite liegend zum Stillstand.

Die Fahrerin, eine 83-jährige Schweizerin und ihr Beifahrer, ein 79-jähriger Schweizer, waren auf der Stelle tot. Die Staatsanwaltschaft leitete in Zusammenarbeit mit der Walliser Kantonspolizei eine Untersuchung ein, um die Unfallursache zu ermitteln.

Dieser Einsatz erforderte die Unterstützung verschiedener Partner der Kantonspolizei, darunter Spezialisten der Kantonalen Walliser Rettungsorganisation (KWRO 144), mit einem Helikopter von der Air-Glaciers und dem SMUR. Das CSI des Haut Entremont sowie die Gemeindepolizei des Val de Bagnes waren ebenfalls an dem Einsatz beteiligt.

Con “Jazz in Bess” il piacere di un duo musicale in landa “momò”

0

“Matinée” in cifra jazzistica dall’alto profilo, domani ovvero domenica 14 luglio, nella zona del Mulino del Ghitello in territorio comunale di Morbio Inferiore, area del “Parco Gole della Breggia”: atmosfere e sperimentazioni nella proposta del duo formato da Simone Mauri (clarinetto basso) e da Flaviano Braga (fisarmonica). Commistioni possibili: folclore europeo, musica etnica, tracce dal Sudamerica, tradizione afroamericana. Appuntamento da programma estivo – ed “extra moenia” – di “Jazz in Bess”, inizio ore 10.30.

Bisarca in fiamme sulla A13 a Soazza: salvo il conducente, gravi i danni

0

Ridotte a carcassa quattro delle sei vetture – tutte nuove di fabbrica – trasportate e gravi danni al rimorchio, non volendosi dire delle non ancora pienamente valutate condizioni di un’ampia superficie asfaltata, le conseguenze dell’incendio di una bisarca proveniente dalla Francia ed in transito ieri, poco prima delle ore 14.00, lungo la A13 in corrispondenza dell’abitato di Soazza (Canton Grigioni), direzione Ticino. Dinamica per fatti accertati (ma la ricostruzione dell’accaduto è ancora oggetto di verifiche): a) il conducente dell’autotreno si accorge della presenza di un fumo bianco che sale dalla base del rimorchio; b) appoggio e fermata nella prima zona utile, ovvero l’area del cantiere di Soazza; c) improvvisa fiammata con rapida propagazione del rogo al mezzo. A seguire l’intervento di squadre dei Pompieri dell’Alta Mesolcina e della Bassa Mesolcina; incendio domato solo dopo sforzi considerevoli, tanto che solo attorno alle ore 20.00 la situazione è stata riportata sotto pieno controllo. Il tratto della A13 è stato chiuso per circa sei ore, con deviazione dei mezzi pesanti sulle aree di dosaggio; il traffico veicolare leggero si è riversato invece sulla Cantonale; la riapertura della A13 ha avuto luogo alle ore 20.15.

Colpo di stiletto / Se proprio bisogna felicitarsi, l’indirizzo è un altro

0

Impeccabili, bisogna riconoscerlo, i servizi di contorno al vertice Nato tenutosi in quel di Washington nel corso della settimana (sì, stiamo parlando del luogo in cui l’anfitrione Joe Biden presidente degli Stati Uniti ha presentato Volodymyr Zelenskyi indicandolo come “Putin”; vedasi in altra parte del giornale): ad esempio, ciascun delegato disponeva di una bottiglia di acqua minerale gassata e di una bottiglia di acqua minerale liscia direttamente al suo seggio. Entusiastico un “post” pubblicato su reti sociali a nome di “Us in Italy”, che è il profilo ufficiale dell’Ambasciata italiana negli Usa, sede per l’appunto a Washington: “Per sconfiggere il caldo, la Nato beve italiano”, e lì l’immagine dell’acqua “San Pellegrino” e dell’acqua “Panna”. Entrambi marchi da fonti in Tricoloria, sì, ma di proprietà elvetica; diciamo semmai che la Nato beve svizzero…

Gallarate (Varese): schianto con l’auto sul casello, morto un 54enne

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 16.10) Morto sul colpo, alle ore 8.13 circa di oggi, il conducente di una vettura abbattutasi a piena velocità contro una sezione della barriera autostradale Gallarate-nord della A8 italiana Varese-Milano, in corrispondenza di Gallarate (Varese), direzione sud. La vittima è Pietro Balzarini, 54 anni, dirigente in un’azienda del comparto aeronautico. Sull’esito dell’impatto, presumibilmente con prima collisione contro una delle plance in cemento armato che sono poste a separazione tra i singoli caselli – in questo caso, su una corsia “Telepass” – ed a protezione delle cabine, il mezzo è andato a fuoco e le fiamme si sono rapidamente propagate a buona parte della struttura, causandone il danneggiamento in più punti ed una parziale demolizione. Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto; oltre al personale di servizio alla barriera autostradale, intervenuti effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Busto Arsizio-Gallarate, soccorritori sanitari ed agenti della Polizia stradale.

Per effetto dell’incidente e dell’incendio, alta colonna di fumo e dispersione di idrocarburi. Imposto il blocco della circolazione in via diretta, e ciò sino ad avvenuta conclusione degli accertamenti tecnici con rimozione del veicolo; il traffico direzione Milano è stato progressivamente convogliato sulla “bretella” di collegamento con l’autostrada italiana A26 Genova-Gravellona Toce, mentre per quello a carattere locale è stata consigliata l’uscita allo svincolo per Cavaria con Premezzo (Varese).

Pavimentazioni stradali a Massagno, doppio cantiere a metà settimana

0

Rapido doppio cantiere per la pavimentazione stradale, mercoledì 17 e giovedì 18 luglio e limitatamente alla fascia serale-notturna (ore 20.00-5.30), in territorio comunale di Massagno, sezione tra l’imbocco di via Massagno e di via San Gottardo, in corrispondenza dell’accesso al “Parco Maraini”, e l’imbocco di via Tesserete nella direzione dell’“Ospedale civico”. Anche per ragioni legate alla viabilità nella zona, le opere saranno svolte dapprima in via Massagno (accesso sbarrato, raccomandato il percorso alternativo lungo via Gerso) e poi in via Tesserete (agibilità garantita solo alle auto provenienti dal piazzale fermata bus della stazione Ffs; ai mezzi provenienti dall’incrocio al sottopassaggio Besso cioè via San Gottardo-via Clemente Maraini-via Romeo Manzoni verrà negato il transito verso via Massagno e via Tesserete a partire dall’incrocio del sottopassaggio di Besso). Presidio con segnali ed agenti di sicurezza; possibili variazioni al programma secondo condizioni meteo.

Centovalli, nuova linfa (con credito) alla casa anziani di Intragna

0

Contributo unico equivalente al 50 per cento dei preventivati 3.2 milioni di franchi quale investimento globale, e dunque 1.6 milioni di franchi la cui attribuzione sarà sottoposta al vaglio del Legislativo cantonale, quale investimento globale, secondo messaggio uscito in settimana da Palazzo delle Orsoline sponda Esecutivo, per gli interventi di ampliamento della “Casa anziani regionale San Donato” in Centovalli frazione Intragna, destinataria l’omonima fondazione. Il cantiere riguarderà in effetti una villa (al momento priva di utilizzo) in cui inserire 12 appartamenti protetti per persone anziane sarà inoltre oggetto di risanamento il passaggio esistente e che pone la struttura in connessione diretta con il complesso. Considerate le buoni condizioni generali dell’unità immobiliare, e nel pieno rispetto della sua valenza storica e del suo impianto, dalla scheda di presentazione si evince il fatto che “saranno sfruttati tutti e cinque i livelli, dal seminterrato al sottotetto”, e che avrà luogo una “nuova distribuzione degli spazi interni”, dal che l’estensione dell’offerta di accoglienza a 100 persone (14 nuovi posti-letto). Garantito “un miglioramento dell’offerta rivolta alle persone anziane”, migliori i criteri di efficienza in materia di consumi elettrici (recente l’installazione di un impianto fotovoltaico).

Tragica caduta in un laghetto alpino, muore 27enne comasco

0

Una caduta, forse per inciampo sui sassi a ridosso dello specchio d’acqua; probabilmente un trauma tale da rendere impossibile il ritorno a riva, per quanto da distanza minima; poi ancora, il repentino abbassamento della temperatura corporea. Tale la probabile ricostruzione dei fatti costati la vita, nelle prime ore di ieri ovvero venerdì 12 luglio, a Luca Roderick Ninian Smart iunior, 27enne di Tremezzo (Como) che da qualche giorno si trovava in vacanza sopra Bardonecchia, in provincia di Torino, ospite del “Rifugio Camillo Scarfiotti-Silvia Crosetto” che si trova nell’area delle Grange du Fond (frazione Rochemolles, omonima valle) attorno a quota 2’100 metri; sul mancato rientro del giovane al rifugio erano state infatti attivate ricerche a breve raggio, e proprio nel laghetto in prossimità della struttura ha avuto luogo l’individuazione del corpo esanime da parte dei gestori del rifugio. Inutili i tentativi di rianimazione effettuati da uomini del Corpo Vigili del fuoco giunti dal Distaccamento in Susa (Torino). Luca Roderick Ninian Smart iunior era nipote di Roderick Ninian Smart, accademico scozzese nato in Inghilterra, docenze in vari atenei tra cui l’Uni Lancaster (Regno Unito) e l’Uni California Santa Barbara (Stati Uniti) e figura dalla primaria grandezza nello studio della storia e dei valori delle religioni oltre che autore di oltre 30 libri, e di Libushka Clementina Baruffaldi. In immagine, il rifugio e, nel riquadro, il giovane deceduto.

Cannobio (Vco), strade chiuse e “camping” sgomberato per frane

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 1.41) Lo sgombero forzato del “Camping Valle romantica”, operazione condotta nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 12 luglio, è uno tra i principali provvedimenti di sicurezza pubblica adottati a Cannobio (Verbano-Cusio-Ossola) sulle conseguenze dell’ondata di maltempo da cui è stato interessato un ampio fronte vallerano e con ovvio sconfinamento in territorio ticinese. L’intervento è stato deciso attorno alle ore 18.00 dopo constatazione del prolungarsi di fenomeni franosi nella zona della frazione Traffiume, la prima in lato destro della Strada statale numero 34 “del Lago Maggiore” per chi venga dalla dogana di Brissago; la massa di detriti e di fango è andata a sfiorare il sedime su cui insiste il campeggio, i cui ospiti -. oltre 150 sono stati trasferiti in altre strutture. Danni ad un edificio privato e ad alcuni veicoli posteggiati; nessun ferito. Problemi nella viabilità sono rilevati lungo la Strada statale numero 631 “di Valle Cannobina”, non transitabile in alcuni punti e di fatto interrotta da Cannobio; il dispiegamento di effettivi dei Vigili del fuoco e di operatori della Protezione civile non è sino ad ora bastata per il ripristino della viabilità. Chiusa per alcune ore e poi riaperta, invece, la strada cosiddetta “dell’Orrido”. Allagamenti in zone di sottopassaggio.

Maltempo, grandinata sul Bellinzonese. Da “record” i numeri del diluvio

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.40) Basti un numero, basti una cifra: 37.1 litri di acqua per metro quadrato nello spazio non di un giorno, non di un’ora, ma di 10 minuti; la media annua, per Bellinzona presa come parametro geograficamente più comodo, è inferiore ai 1’300 litri per metro quadrato, ovvero 3.5 litri il giorno. In un immenso autolavaggio, nel tardo pomeriggio di oggi, si è trasformato il Piano di Magadino, area ovviamente esposta e vera e propria corsia di sorpasso per le due ondate temporalesche abbattutesi in realtà su un fronte che comprendeva parte del Locarnese, l’intero Bellinzonese e la propaggine sconfinante in Mesolcina. Impressionanti le testimonianze degli automobilisti sorpresi dalla pioggia battente e quasi urlante, decisamente degna dell’allerta lanciata e ribadita appena una tacca sotto il massimo grado per questa tipologia di fenomeni atmosferici; chi si è trovato in coda per rallentamenti sulla fu T21 e sulla Cantonale, in particolare, ha temuto di ritrovarsi bersaglio fisso della grandinata che in realtà è andata a scaricarsi soprattutto qualche chilometro più in là, ad est di Cadenazzo, colpendo Sant’Antonino e Bellinzona sul lato dei quartieri Camorino e Giubiasco e lasciando uno strato sull’asfalto oltre che danni sulle carrozzerie dei veicoli, sui tetti e sulle pensiline.

Quasi inutile il resoconto circa problemi nella circolazione viaria e difficoltà di accesso ai trasporti pubblici su gomma; sferzate anche le stazioni ferroviarie, come ben testimoniano i filmati amatoriali circolanti in queste ore sulle reti sociali. Bellinzona sotto sferza anche per l’allagamento dei sottopassaggi viari, dall’uscita a margine dei nuovi stabili dell’Amministrazione cantonale alla direttrice verso Camorino al punto di transito verso i quartieri a monte (Ravecchia, Daro ed Artore), idem in piazza Indipendenza dove il sedime stradale si è trasformato in alveo di torrente. Numerosi gli alberi abbattuti dalla furia del vento; una valutazione sull’entità dei danni sarà possibile soltanto nella mattinata di domani, anche se il numero di interventi compiuti dai soli effettivi del Corpo pompieri Bellinzona – si parla di oltre 100 chiamate per allagamenti, cadute di rami, “garage” scoperchiati e lamiere disperse – autorizza a credere che per porre rimedio ai danni non basterà l’intero fine-settimnana. Nella foto, l’imperversare del maltempo in… ‘presa diretta dalla stazione Ffs di Bellinzona.

Erneut: Algerische und Marokkanische Autoeinbrecher erwischt

0

Ein 19-jähriger Marokkaner und ein 17-jähriger Algerier brachen am Freitag, 12.07.2024 zwischen 2.25 Uhr und 2.30 Uhr in zwei Autos ein.

Die betroffenen Autos befanden sich an der Bleichi- und an der Lochstrasse. Die Kantonspolizei St.Gallen konnte die Beschuldigten festnehmen. Ihnen wird in der gleichen Nacht ein weiterer Autoeinbruch zur Last gelegt.

Eine Auskunftsperson meldete der Kantonalen Notrufzentrale St.Gallen, dass zwei Personen in ihr Auto eingebrochen seien. Die zur Fahndung nach den verdächtigen Personen aufgebotenen Patrouillen der Kantonspolizei St.Gallen konnten zwei auf das Signalement passende Männer an der Goldacherstrasse anhalten und festnehmen.

Bei ihnen konnte das mutmassliche Bargeld von 50 Franken in den Schuhen gefunden werden. Bei der Durchsuchung der beiden konnten zudem zwei fremde Mobiltelefone und weiteres Bargeld in der Unterwäsche gefunden werden.

Am Morgen meldete ein weiterer Autobesitzer, dass sein Auto aufgebrochen wurde. Aus diesem wurden über 150 Franken gestohlen. Die beiden festgenommenen Asylbewerber müssen sich vor der Staatsanwaltschaft sowie der Jugendanwaltschaft des Kantons St.Gallen verantworten.

Das Migrationsamt prüft ausländerrechtliche Massnahmen. Es entstand Sachschaden von einigen hundert Franken.

Quelle der Meldung: Kapo SG

Einsturz eines Baugerüsts in Lausanne fordert drei Tote

0

Der Einsturz eines Baugerüsts auf einer Baustelle in Lausanne hat nun ein drittes Todesopfer gefordert. Laut Polizei handelt es sich bei den Verstorbenen um Bauarbeiter. Acht weitere Personen wurden verletzt, von denen einige im Krankenhaus behandelt werden.

Das Unglück ereignete sich kurz vor 9:30 Uhr. Das betroffene Gerüst wurde für den Bau eines 19-stöckigen Wohnturms genutzt. Zeugen berichteten, dass ein Lastenaufzug abgestürzt sei und das Gerüst mitgerissen habe. Am Unfallort türmten sich die Metallteile mehrere Meter hoch.

ValleMaggia, si guarda al “poi”: sgombero in revoca all’alba di domani

0

Contrordine a tempi da primato per quanto l’Alta ValleMaggia e le convalli oggetto di sgomberi forzati per specifiche zone di Lavizzara e di Bavona a partire dalle ore 6.00 di oggi: il provvedimento è infatti da considerarsi revocato da pari momento di domani, sabato 13 luglio, secondo disposizione giunta nel pomeriggio dal portavoce dello Stato maggiore regionale di condotta. La decisione è condizionata solo all’“assenza di eventi particolari” che, a rigore di “meteoradar”, non si profilano né sono da ipotizzarsi. Sempre a dipendenza dell’evolversi della situazione meteorologica e delle possibili conseguenze a carattere idrogeologico, in ogni momento e dunque anche nel corso della notte non sono da escludersi blocchi stradali temporanei o di media durata, al pari della chiusura della ciclopedonale “adattata” di Visletto, in Comune di Cevio, sia al traffico veicolare sia ai pedoni.

Luganese, maltempo chiama maltempo: arriva la pioggia di… “radar”

0

Concentrati sul Luganese i controlli-“radar” in calendario per la settimana tra lunedì 15 e domenica 21 luglio. Così per aree e località: nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona-città, Claro e Monte Carasso; nel Distretto di Blenio, Aquila; nel Distretto di Riviera, Biasca e Cresciano; nel Distretto di Locarno, Muralto, Orselina, Losone, Arcegno, Ascona e Camedo; nel Distretto di Lugano, Roncaccio, Caslano, Banco, Sala Capriasca, Comano, Pezzolo, Magliaso, Vezia, Porza, Manno, Melano, Agno, Sonvico e Lugano-centro; nel Distretto di Mendrisio, Morbio Superiore e Chiasso. Due infine – a Ronco Leventina ed a Genestrerio – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Maltempo, sferzato il Mendrisiotto. Ed è l’“ora X” in ValleMaggia

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.57) In Alta ValleMaggia, sì, i motivi per temere erano molti, per la preannunciata allerta meteo di livello quattro, tanto che era stato predisposto a parametri rigorosi (ieri, su queste pagine, la pubblicazione delle zone interessate) lo sgombero forzato delle aree giudicate a maggior grado di pericolo idrogeologico, dalla Lavizzara alla Bavona, nessuno escluso, a partire dalle ore 6.00; un primo lampo alle ore 5.04 era sembrato dare inizio alla nuova ondata di maltempo, tre le fasi nel corso della giornata secondo quel che era possibile osservare sul “radar”. Pioggia vi è stata (nota di mera cronaca: nulla è scongiurato sino a che sia stato scongiurato, due passaggi con fronti temporaleschi sono da mettersi in conto fra le ore 18.00 e le ore 19.15 e fra le ore 21.50 e le ore 23.15), ma ben poco al confronto con quanto scaricatosi sul Mendrisiotto e sul Basso Ceresio, diciamo pure la fascia da Lugano alle frontiere con Comasco e Varesotto di cintura al capoluogo, dove si inizia solo ora a fare i conti con l’entità delle devastazioni (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”). Non vi sono vittime, non risultano persone ferite, ma i danni e le situazioni documentate sono testimoni della violenza degli elementi: alle precipitazioni, intense e localmente anche battenti, si sono aggiunte le raffiche di vento giunte sino alla velocità di 100 chilometri orari. Qui, per sintesi, i fatti principali.

Strage di alberi – Interi porzioni di bosco sradicate, più casi singoli, da varie realtà di fascia a partire da Brusino Arsizio e sino a Vacallo, con indicazioni specifiche da Melano, Novazzano, Mendrisio, Coldrerio e Stabio (qui blocco temporaneo della via di accesso al valico di Stabio frazione San Pietro sul Varesotto a Clivio frazione omonima); vari i disagi per strappo e caduta di piante – ed è una riedizione dei problemi occorsi meno di due settimane addietro, quando la strada principale fu interrotta da uno smottamento – in Comune di Breggia, tratto stradale fra Bruzella e Caneggio. Proprio nel tratto della A2 fra l’area di servizio a Coldrerio e gli svincoli per Mendrisio e per la “bretella” verso Stabio, una pianta è precipitata sulla carreggiata fermandosi in corsia di emergenza.

Frane e scoscendimenti – Materiali di varia natura, dai sassi ai massi alla semplice terra ma in quantità massiccia, hanno invaso varie strade di collegamento: numerose le squadre all’opera, per esempio nel territorio comunale di Lugano causa evidenze nei quartieri Pregassona, Gandria e Cureggia.

Danni a cose – Nel territorio comunale di Mendrisio almeno due auto hanno subito danni a causa dello sradicamento di un albero e del conseguente impatto di tronco e rami al suolo. Sia a Lugano (zona Lanchetta) sia a Morcote risultano problemi a natanti che, per effetto del moto ondoso e del vento, si sono intraversati e sono andati a sbattere contro i manufatti spondali.

Straripamenti – Fuori dall’alveo, a Mendrisio quartiere Ligornetto e meglio in zona Valera, il Laveggio; dalla breve durata lo spagliamento.

Servizi – Interruzioni sulla linea ferroviaria transfrontaliera Mendrisio-Varese; la copertura della tratta è stata garantita con trasporto su gomma. Vari “black-out” nel Mendrisiotto, da Riva San Vitale a Mendrisio a Breggia, limitatamente ad alcune frazioni.

Balerna, auto prende fuoco in via Sottobisio: soli danni materiali

0

Domato in breve tempo, e senza conseguenze per le persone nonostante la prossimità ad uffici ed area espositiva di un’impresa operante nel comparto posa e fornitura di pavimenti in legno, il rogo scoppiato poco prima delle ore 11.00 in via Sottobisio a Balerna, in prossimità del numero civico 16b; a fuoco un’auto immatricolata in Italia e che si trovava posteggiata. Intervento di effettivi dei Pompieri Mendrisiotto; il veicolo ha riportato gravi danni.

Locarno, “Moon&stars”… conferma: stasera “Krokus” e “Status quo”

0

Nomi di gran peso nella storia della musica, al secolo i “Krokus” (ore 20.00) e gli “Status quo” (ore 21.45), per l’odierna serata all’evento “Moon&stars” in piazza Grande a Locarno; rispettata la programmazione, prevedendo gli organizzatori di poter approfittare – senza danni e senza allarmi – di una “finestra” a condizioni meteo accettabili pur nell’ormai estrema variabilità. Ieri, momento di celebrazione dei 20 anni della manifestazione, esordio con un “pot pourri” italiano grazie ai “Ricchi e poveri”, a “The Kolors” ed al “deejay” Gabriele “Gabry” Ponte.

“Swiss market index” al picco del 2024. E New York rilancia ancora

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.38) Non sulla scia della migliore tra le ispirazioni ma con buon grado di slancio si è confermato oggi lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo, con chiusura al massimo del 2024 su quota 12’365.18 punti ovvero in guadagno pari allo 0.89 per cento; spettro assai ridotto con “Abb limited” capofila (più 2.05 per cento) e “Kühne+Nagel international Sa” (meno 0.65) sulla coda. Magrissima soddisfazione per “Barry Callebaut Ag”, ieri affossata con perdita a doppia cifra ed oggi in recupero insignificante (più 0.28 per cento), nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1,15; Ftse-Mib a Milano, più 0.77; Ftse-100 a Londra, più 0.36; Cac-40 a Parigi, più 1.27; Ibex-35 a Madrid, più 0.72. Margini utili fra l’1.09 e l’1.27 per cento sugli indici di consueto riferimento a New York. Cambi: 97.56 centesimi di franco per un euro, 89.48 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin ascendente al controvalore teorico di 53’057 franchi circa per unità.

Filo di nota / Scambia Zelenskyi per Putin. Sì, Joe Biden è un problema

0

Dopo sciagurata prova nel dibattito contro lo sfidante Donald Trump, Joe Biden presidente degli Stati Uniti ed in corsa per un secondo mandato ha tentato di riacquistare un po’ di credito, la notte scorsa, parlando a margine dell’incontro annuale tra rappresentanti dei Paesi aderenti alla Nato. Prestazioni, come dire?, non felicissima. Partiamo dal fondo: circa il ruolo di suo vicepresidente, in luogo di Kamala Harris egli ha indicato proprio… Donald Trump, che per deduzione lo avrebbe dunque affiancato nell’ultimo quadriennio. Un paio di ore prima, parlando di strategie militari, egli aveva affermato di seguire le indicazioni che gli vengono dal suo “comandante in capo”, cosa problematica essendo lo stesso Joe Biden in tale ruolo. Peggio che mai, ed infine, l’annuncio della presenza di Volodymyr Zelenskyi, presidente dell’Ucraina belligerante: “Vi presento il presidente Putin”, già, proprio quel Vladimir Vladimirovic Putin che da Mosca sta facendo guerra all’Ucraina. Ma no, non ha intenzione di ritirarsi dalla competizione, Joe Biden, che potrebbe serenamente mandare un missile sulla Svizzera confondendola con la Svezia o con la Slovenia, e per fortuna che lo Swaziland ha cambiato nome…

Sul “Flixbus” con gli zaini pieni di tabacco: pakistano fermato al confine

0

In tempi nei quali sono quotidiani – ed allarmanti – i flussi di stupefacenti intercettati ai valichi e/o sui vettori che attraversano l’Europa da un lato all’altro, ad un sorriso induce il tentativo di contrabbando compiuto da un pakistano che, da passeggero a bordo di un “Flixbus” proveniente dal Belgio e diretto in Italia, è incappato l’altr’ieri nei controlli di prammatica alla frontiera di Chiasso-Brogeda: su intervento di uomini della Guardia italiana di finanza e di funzionari dell’“Agenzia dogane-monopoli”, per competenza trattandosi di mezzo in uscita dal territorio elvetico, dalla verifica sul bagaglio dell’uomo è uscito tabacco per il peso di oltre 80 chilogrammi. La merce, ovviamente non dichiarata ai sensi delle norme doganali e pertanto da considerarsi come oggetto di contrabbando, era stipata all’interno di due zaini; stante la quantità poi sottoposta a sequestro, presunta l’intenzione di avviamento dei tabacchi alla cessione commerciale. Il cittadino pakistano, che ha stabile dimora in Italia, è stato denunciato a piede libero; quanto ai tabacchi, confisca e prossima destinazione ad andare in… fumo per imposta distruzione.

Oggiona con Santo Stefano (Varese): rogo nella notte, tutti in salvo

0

Senza conseguenze per le persone, in particolare per i due inquilini al piano terreno dell’edificio, l’ìncendio divampato la notte scorsa in territorio comunale di Oggiona con Santo Stefano (Varese), frazione Oggiona, lungo via San Severo. A fuoco, per cause presumibilmente accidentali, un appartamento; in salvo i residenti, alcuni dei quali controllati sul posto da personale sanitari. Le fiamme sono state domate su intervento di più squadre dei Vigili del fuoco.

Lavizzara e Bavona: torna il maltempo, «via» agli sgomberi forzati

0

L’allerta meteo ha di nuovo quel numero: quattro. “Quattro” che significa mettersi al riparo, “quattro” che vuol dire prima di tutto la sicurezza personale. Su un Ticino che non sa più dove mettere l’acqua, su un Ticino che non ha ancora potuto fare i conti con tutte le evidenze (cinque le vittime accertate. Circa i forse tre, forse quattro dispersi sono state sospese ieri le ricerche), stanno per tornare i temporali e qualsiasi temporale, nella compresente fragilità idrogeologica del territorio, è motivo di allarme e di preoccupazione, in ispecie nelle zone già provate da frane, scoscendimenti e fenomeni alluvionali che hanno modificato anche parte del paesaggio; da qui, con riluttanza ma anche con l’impronta decisionale che si impone nel momento di prendere una decisione dai risvolti soterici, una serie di provvedimenti annunciati dai portavoce dello Stato maggiore regionale di condotta che è operativo nel Sopraceneri centrooccidentale con fulcro di attività sulla ValleMaggia, a monte del già ponte stradale di Visletto in quel di Cevio. Provvedimenti che si risolvono, quale principale capitolo, nella parola “sgombero” almeno funzinalmente alle aree su cui maggiore è l’elemento di incertezza secondo l’analisi dei rischi elaborata e costantemente aggiornata da parte di esperti del Dipartimento cantonale competente. Il criterio a taglio del nodo gordiano: “Prese in considerazione le infrastrutture e le abitazioni già colpite e quelle limitrofe”. Il timore: stanti “le condizioni idrogeologiche, lo stato di avanzamento delle singole messe in sicurezza, il deflusso delle acque in prossimità delle abitazioni e la morfologia del territorio”, è difficilmente prevedibile “la risposta dei bacini idrografici anche a precipitazioni dall’intensità inferiore” rispetto alle drammatiche entità riscontrate e rilevate nella notte tra sabato 29 e domenica 30 giugno.

Con decorrenza dalle ore 6.00 di domani ovvero venerdì 12 luglio, e sempre tenendosi d’occhio nel frattempo il “radar” per la verifica delle possibili evoluzioni, sgombero di residenti ed eventuali ospiti con ovvia operatività via terra per la Valle Lavizzara e via aria (trasporto in elicottero) per quanti si trovino a monte della frana in Comune di Cevio, località Fontana. Queste le zone: Roseto, limitatamente alle abitazioni in prossimità dell’alveo della Bavona; Fontana (Valle Bavona); Piano di Peccia, per parte del nucleo di Sant’Antonio, Rünee Basso e, in sponda destra del fiume di Peccia, zona “Cappellina della neve” e vicinanze del riale proveniente dall’Alpe di Sovenat; Peccia, area del “Grotto Pozzàsc”; località Bola-Croisa in prossimità di Mogno (ri di Röd); nucleo abitato di Prato-Sornico in prossimità del riale Scudau; Broglio, in zona Campàsc. Non sono previste modifiche o chiusure, per quanto riguarda il traffico veicolare, all’interno del territorio conosciuto come Alta ValleMaggia; a parte i noti limiti legati a peso dei veicoli (35 quintali a pieno carico), larghezza dei veicoli (180 centimetri) e velocità di transito (10 chilometri orari il massimo consentito), nessuna restrizione è fissata di massima sia per i mezzi sia per i pedoni lungo la passerella ciclopedonale – ed ora modificata e rinforzata funzionalmente alle esigenze – tra la località Visletto e le propaggini sud dell’abitato di Cevio; va da sé la facoltà di adattamenti temporanei e locali qualora si manifestino situazioni di potenziale pericolo.

Fiducia viene espressa dalle autorità circa la collaborazione da parte dei cittadini: “Chiediamo a tutti di lasciare le zone – è di certo un invito, quello espresso, ma con termini tassativi – in coordinamento con chi di competenza per i Comuni e per gli enti interessati”. Chi non disponga di un alloggio in altra sede e/o non possa appoggiarsi da amici o parenti saranno a disposizione gli alloggi al “Centro protezione civile” in Ascona (necessaria la prenotazione con chiamata al numero di telefono 0848.255555).

Zwei junge Afghanen haben Probleme im Fluss, ein Minderjähriger rettet sich, der 19-Jährige ertrinkt

0

Nach einem Badeunfall am Mittwochabend auf der Werdinsel (Stadt Zürich) ist ein Mann flussabwärts tot geborgen worden. Ein Jugendlicher konnte lebend aus der Strömung gerettet werden.

Um 17.45 Uhr meldeten Personen der Stadtpolizei Zürich, dass bei der Werdinsel zwei Personen in der Limmat in Not geraten sind. Umgehend rückten die Stadtpolizei Zürich, die Kantonspolizei Zürich sowie die Stadtpolizei Dietikon und die Stützpunktfeuerwehr Dietikon an die Limmat aus und hielten nach den beiden verunfallten Männern Ausschau.

Während dessen gelang es Privatpersonen trotz zügiger Strömung den Jugendlichen, einen 16-jährigen Afghanen schwimmend zu erreichen und ans Ufer zu bringen. Für die Suche nach der zweiten Person stand ein Rettungshelikopter der Alpine Air Ambulance im Einsatz und der Polizeihelikopter der Kantonspolizei, welcher Polizeitaucher an die Limmat flog.

Gegen 18.30 Uhr konnte der leblose Körper eines 19-jährigen Afghanen aus dem Rettungshelikopter nach dem Kloster Fahr auf Gemeindegebiet von Schlieren entdeckt und durch Polizeitaucher geborgen werden. Der ebenfalls ausgerückte Rettungsdienst Spital Limmattal sowie ein Notarzt versuchten den Mann zu reanimieren. Der Jugendliche wurde für die medizinische Versorgung in ein Spital gebracht.

Aufgrund erster Erkenntnisse dürfte es sich bei den beiden Verunfallten um ungeübte Schwimmer gehandelt haben. Wieso es zu diesem Unfall kam und wie die beiden ins Wasser gerieten, ist Gegenstand der polizeilichen und staatsanwaltschaftlichen Ermittlungen.

Präventionstipp:

Das Baden in und an Flüssen birgt aufgrund von Strömungen, Wirbeln oder Schwemmholz gewisse Gefahren. Die Kantonspolizei Zürich empfiehlt daher besondere Vorsicht walten zu lassen. Ungeübte Schwimmer oder Nichtschwimmer sollten auch am Ufer achtsam sein, denn ein Sturz ins Wasser kann verheerende Folgen haben

“Rega” findet vermissten Wanderer dank Wärmebildkamera beim Brienzer Grat (Kanton Bern)

0

Gestern Abend, Mittwoch, 10. Juli wurde ein Wanderer beim Brienzer Grat vermisst, nachdem er in ein heftiges Gewitter geraten war. Mit Hilfe der Wärmebildkamera des Rega-Suchhelikopters konnte der Vermisste gegen Mitternacht rund 150 Meter unterhalb des Wanderweges verletzt aufgefunden werden. Anschliessend wurde er mit der Rettungswinde ausgeflogen, medizinisch versorgt und ins nächste geeignete Spital geflogen.

Der Wanderer befand sich gemeinsam mit einem Kollegen auf der Gratwanderung zwischen Harder und dem Brienzer Rothorn, als die beiden gegen 19 Uhr von einem starken Gewitter überrascht wurden. Dabei verloren sie sich aus den Augen, worauf der eine Wanderer nach erfolgloser Suche nach seinem Kollegen alleine weiterging und auf einer Alp Hilfe suchte. Die Kantonspolizei Bern traf erste Abklärungen und bot die Rega für die Suche auf. Ein sofort durchgeführter Suchflug der Helikopter-Crew aus Wilderswil im Gebiet, wo der Vermisste vermutet wurde, blieb erfolglos.

Eingrenzung des Suchgebiets mit Fachspezialisten

Währenddessen bereitete sich ein Fachspezialist Suche der Rega auf der Basis Wilderswil in enger Absprache mit einem Bergretter des Schweizer Alpen-Club SAC sowie der Kantonspolizei Bern auf den Einsatz mit «Rega 11», einem speziell ausgerüsteten Suchhelikopter, vor. Dieser ist mit einem Hightech-Suchsystem ausgerüstet und dauerhaft auf der Basis Wilderswil stationiert. Zur Ausrüstung gehören unter anderem eine hochsensible Wärmebildkamera sowie eine optische Kamera. Das System ermöglicht eine grossflächige und effiziente Suche aus der Luft. Ein leistungsstarker Suchscheinwerfer, der direkt mit dem System verbunden ist, erlaubt das zielgenaue Ausleuchten in der Nacht. Die Involvierten tauschten alle vorhandenen Informationen aus und versuchten, gemeinsam mit dem Kollegen des Vermissten, das Suchgebiet möglichst eng einzugrenzen. Auch mögliche Routen, die der vermisste Wanderer allenfalls hätte nehmen können sowie gefährliche Passagen wurden besprochen.https://www.facebook.com/plugins/video.php?height=314&href=https%3A%2F%2Fwww.facebook.com%2Fpolizeiticker.ch%2Fvideos%2F995674172009065%2F&show_text=false&width=560&t=0

Vermisster war 150 Meter abgestürzt

Gegen 23 Uhr startete die Crew mit dem Suchhelikopter und dem Fachspezialisten Suche sowie dem SAC-Bergretter an Bord in Richtung Brienzer Rothorn. Im Suchgebiet befanden sich viele Steinböcke und andere Wildtiere, was die Suche mit der Wärmebildkamera erschwerte. Trotzdem konnte der Vermisste Wanderer schliesslich mit Hilfe des Wärmebildes gefunden werden. Er war abgestürzt und lag verletzt rund 150 Meter unterhalb des Wanderweges in steilem Gelände. Die anschliessende Rettung mit einem zweiten Rega-Helikopter gestaltete sich aufgrund der Dunkelheit, einer weiteren Gewitterzelle und starken Niederschlägen als sehr herausfordernd und musste zwischenzeitlich kurz unterbrochen werden. Schliesslich konnte der Patient aber ausgeflogen, medizinisch versorgt und ins nächste, geeignete Spital geflogen werden.

Como, occulta l’arma davanti alla sede della Polizia locale: denunciato

0

A che cosa può servire un chiosco non più utilizzato? A fornire una base in cui occultare magari merce trafugata e di sicuro oggetti che un delinquente cerca di non portare addosso se proprio la cosa non gli è necessaria per qualche attività predatoria o di peggior gravità. Non straordinariamente intelligente, tuttavia, il criminale finito ieri nel mirino di agenti della Polizia locale di Como e poi denunciato a piede libero: il piccolo padiglione si trova infatti in viale Innocenzo XI, letteralmente “vis-à-vis” con gli uffici del Comando della stessa Polizia locale, ed i movimenti del soggetto non potevano a questo punto non costituire motivo di interesse; trasferta brevissima, dunque, per gli agenti che nel chiosco hanno trovato hascisc, un martello, strumenti per lo scasso e soprattutto un’arma da taglio. Vari dunque gli addebiti; per la cronaca, l’uomo è un sedicente tunisino, sedicente 28enne, clandestino su suolo italiano e senza fissa dimora.

Cabiate (Como): precipita dalla piattaforma aerea, grave operaio

0

Preoccupanti le condizioni di salute di un operaio 55enne che stamane, durante lavori di manutenzione eseguiti su una piattaforma aerea in territorio comunale di Cabiate (Como), è precipitato nel vuoto da altezza considerevole ed è rimasto esanime al suolo. Assistenza medica portata da operatori Areu con il supporto di effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di Monza (provincia di Monza-Brianza); ricovero sotto regime di codice rosso al “San Gerardo” di Monza.

Valbrona (Como), tragico frontale auto-moto: morto un 18enne

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.40) Deceduto al “Circolo” di Varese, dove era stato trasportato oon un’eliambulanza fatta giungere dalla base di Villa Guardia (Como), il 18enne che stamane era rimasto incastrato con la moto sotto un’auto in territorio comunale di Valbrona (Como), sul tratto dell’omonima Strada provinciale numero 46, causa collisione semifrontale in corrispondenza di un tornante. Come da prima ricostruzione dell’accaduto, il dueruote era in movimento in direzione di Oliveto Lario, frazione Onno. I soccorsi erano stati portati da personale sanitario e da effettivi dei Vigili del fuoco, che avevano provveduto all’estricazione del giovane e del mezzo; poi il volo sino al nosocomio varesino, dove i medici non hanno potuto far altro che il constatare l’avvenuto decesso. Illeso il 55enne che si trovava al volante della vettura.

Vaghi segni vitali, le Borse si danno coraggio. Ma New York è bipolare

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 18.50) “Swiss market index” della Borsa di Zurigo in solida riaffermazione oggi a 12’255.78 punti circa con progresso pari allo 0.86 per cento, ancorché in tendenza a lieve calo rispetto al picco della seduta; “Geberit Ag” il battistrada (più 2.26 per cento), “Swiss life holding Ag” il peggiore (meno 0.32). Allargato sotto il peso di due flessioni dettate da ragioni dalla diversa natura ma dal medesimo effetto: sotto per l’11.94 per cento è “Barry Callebaut Ag” (denunciati l’incremento dei prezzi delle materie prime e disomogeneità nell’approvvigionamento), peggio sta andando a “DocMorris Ag” che lascia sul campo un 16.86 per cento (massima escursione negativa attorno al 20 per cento) su una semestrale tutt’altro che disprezzabile ma che è risultata inferiore alle aspettative di gran parte degli analisti; su quest’ultimo titolo restano tuttavia varie indicazioni “buy” e, soprattutto, la sensazione di una risposta emozionale da parte del mercato. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.69 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 0.03; Ftse-100 a Londra, più 0.36; Cac-40 a Parigi, più 0.70; Ibex-35 a Madrid, più 0.89. New York sotto spinte antitetiche: Nasdaq, meno 1.76 per cento; S&P-500, meno 0.90; “Dow Jones”, più 1.09.Cambi: 97.12 centesimi di franco per un euro, 89.35 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in frenata al controvalore teorico di 51’398 franchi circa per unità.

Alertswiss: Hydrogeologische Warnung

0

Betroffene Region Kanton Tessin Die Kantonspolizei im Einvernehmen mit den technischen Diensten des Landesdepartements, des Gewässeramts und des Naturgefahrenamts aufgrund der von Meteo Schweiz herausgegebenen Warnung der Stufe vier für starke Stürme und der regionalen Warnung für Hochwassergefahr Die vom Bundesamt für Umwelt für Freitag, 12. Juli, ab 6.00 Uhr herausgegebene Mitteilung zu mittleren und kleinen Fließgewässern lädt die Bevölkerung zu besonderer Aufmerksamkeit ein.

“Street art” dell’effimero, Yuri Catania al “Palacongressi” di Lugano

0

Da oggi, giovedì 11 luglio, e sino a domenica 14 luglio, sulla facciata del “Palacongressi” di Lugano, l’opera partecipativa “Lvgaxy astro flowers” ideata e realizzata dall’artista Yuri Catania: il “murale” in cui sono effigiati l’astronauta Claude Nicollier ed i fiori del “Parco Ciani” sarà figurativamente immerso nel Ceresio per la… scoperta del mondo sommerso, come indica l’autore, “in una sorta di parallelo con il mondo spaziale già rappresentato”. Trattandosi di un’opera in modalità assai simile a quella di una “performance” collettiva, chi sia interessato potrà partecipare… contribuendo “con almeno 60 minuti della sua vita” (invito aperto alla popolazione, senza limiti di età), ogni giorno tra le ore 16.00 e le ore 21.30; sufficienti l’iscrizione sul portale www.my.lugano.ch o via “App. MyLugano” ed il presentarsi sul posto. In immagine, l’opera.

Tributo ai “Bon Jovi”, concerto dei “New Jersey” al lido di Agno

0

La magìa degli Anni ’80, ben propagatasi invero sino ad oggi sia per talento degli interpreti sia per la qualità intrinseca della produzione discografica, nell’omaggio che i “New Jersey” porteranno sabato 13 luglio, nel teatro del Lido di Agno, a Jon Bon Jovi ed al gruppo da lui formato ormai oltre 40 anni addietro. Noti come “tribute band” assai fedele al suono ed alla cifra di interpretazione dei “Bon Jovi”, i “New Jersey” (Sandro Casali, Matteo Gattei, Alessio Gattei, Andrea Augelli e Lucio Gorno) hanno esperienza su repertorio di oltre 100 pezzi portati in esibizioni dal vivo in una dozzina di nazioni europee; per loro, tra l’altro, l’appuntamento ticinese costituisce una sorta di “data zero” in vista della “tournée” tra Germania, Austria e Bulgaria. Apertura spazi alle ore 18.00, ingresso libero.

Universalità del linguaggio, la sfida (ri)vinta da “Ticino in danza”

0

Mendrisio e Stabio i territori di una brillante 10.a edizione di “Ticino in danza”, tra martedì 2 e sabato 6 luglio, con la conferma del ruolo trainante dell’evento quale piattaforma di dialogo culturale e di espressione artistica nel segno della rivendicata universalità del linguaggio. Le tappe principali: atto inaugurale alla “Filanda” di Mendrisio con “Danza delicata” del ginevrino Frédéric Gafner, in arte “Foofwa D’Imobilité”; scenari sono stati inoltre il Castello di Stabio (dove le storie locali e le visioni interculturali hanno preso forma in “Ricorda dove il cuore è” di Leung Hoi Yee ed Enrico Frisoni, il “Museo d’arte” di Mendrisio, piazza Baraini a Mendrisio quartiere Genestrerio e il parco di Casvegno (qui, in particolare, gli “Scrigni” proposti da Vittoria Caneva e da Giovanna Rovedo in forma di itinerario nello spazio da esplorarsi come ambiente sensoriale); a chiusura, negli ambienti del “Museo d’arte” di Mendrisio, ecco Patrick Bayha ed Alessia Della Casa a rendere omaggio al pittore Enrico Castellani ed alle sue opere con “Superficie mobile”; infine, momento di partecipazione collettiva con danze etniche in cui è stato coinvolto il pubblico. In immagine, Frédéric Gafner.

Sezione formazione sanitaria-sociale, Pascal Fara futuro direttore

0

Pascal Fara, 48 anni, sino ad oggi direttore del “Centro professionale sociosanitario-Cps” in Mendrisio, sarà da novembre alla guida della Sezione formazione sanitaria-sociale inseno al Dipartimento educazione-cultura-sport, Divisione formazione professionale. La nomina, giunta ieri in sede di Consiglio di Stato, è funzionale a garantire un ordinario trapasso dei poteri e delle funzioni da Claudio Del Don, prossimo alla quiescenza dopo tre lustri in seno all’Amministrazione cantonale e che a tale ruolo era stato chiamato con decorrenza dal gennaio 2022, in subentro all’allora pensionando Roberto Valaperta. Nella foto, Pascal Fara.

Malcantone, cantieri per asfaltature tra Magliaso, Pura e Caslano

0

Sotto egida del Dipartimento cantonale territorio, e nel contesto del “Piano pronto intervento” pertinente al Basso Malcantone, lavori di pavimentazione stradale sono annunciati per il periodo compreso tra lunedì 15 luglio e sabato 28 settembre, in sola fascia serale-notturna (ore 20.00-5.30), nei Comuni di Magliaso, di Caslano e di Pura. Le attività riguarderanno: a) da Magliaso, strada cantonale nel tratto compreso fra la rotatoria “San Giorgio” e l’incrocio con via Stazione a Caslano; b) sempre da Magliaso, strada cantonale in direzione di Pura, fra la rotatoria “Magliasina” e l’accesso a via Piscicoltura. La gestione del traffico sarà affidata a personale di sicurezza, con distribuzione dei flussi veicolari a senso unico alternato.

Carimate (Como): amazzone cade da cavallo, grave ma fuori pericolo

0

Gravi ma non tali da costituire motivo di preoccupazione per rischi esiziali sono le lesioni subite nella mattinata di martedì 9 luglio, a Carimate (Como), da un’amazzone 38enne disarcionata dal cavallo e rimasta a terra. Soccorsi portati in prima battuta da operatori sanitari della “Croce rossa italiana” e, stanti le esigenze di immediato ricovero in idonea struttura nosocomiale con richiesta sotto regime di codice rosso, da una squadra con eliambulanza fatta giungere dalla base di Villa Guardia (Como). In presenza di effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla vicina stazione di Cantù, la donna è stata stabilizzata e trasportata in codice giallo all’“Ospedale nuovo” di Legnano (Milano).

Como, devasta la stazione e manda all’ospedale un agente: arrestato

0

In odore di provvedimento di espulsione post-condanna il sedicente 28enne sedicente marocchino, e sicuro clandestino oltre che senza fissa dimora sul territorio nazionale così come sicuri sono i suoi precedenti per reati contro il patrimonio, che è stato arrestato ieri mattina a Como dopo essersi reso responsabile di fatti quali la devastazione degli arredi interni alla stazione ferroviaria Como-Lago, l’aggressione ad un operatore della sicurezza privata e l’aggressione ad un effettivo della Polizia di Stato, direttamente all’interno dei locali della Questura dove il soggetto era stato tradotto. L’agente è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari per la lesione – fortunatamente rivelatasi non grave – riportata al volto dopo un’improvvisa gomitata rifilatagli dal clandestino. I fatti, per la cronaca, nel volgere della sola mattinata.

Uetikon am See (Kanton Zürich): fünfjähriges Kindtödlich von Auto erfasst

0

Nach einem Verkehrsunfall am Dienstag (09.07.2024) in Uetikon am See ist ein Kind seinen Verletzungen erlegen.

Ein 63-jähriger Mann fuhr am Mittag auf der Lindenstrasse in Richtung Männedorf. Beim Rechtsabbiegen in die Oergelackerstrasse kam es aus noch ungeklärten Gründen zur Kollision mit einem fünfjährigen Mädchen. Dieses wurde so schwer verletzt, dass es trotz Reanimation noch auf der Unfallstelle verstarb. Die genaue Unfallursache wird durch die Kantonspolizei in Zusammenarbeit mit der Staatsanwaltschaft untersucht.

Zusammen mit der Kantonspolizei standen die Kommunalpolizei Region Meilen, die Rega, der Rettungsdienst vom Spital Männedorf, die Feuerwehr Männedorf/Uetikon, Spezialisten des Forensischen Instituts Zürich FOR sowie ein Notfallseelsorger, GVZ Care Zürich und Mitarbeitende von Care Kanton Zürich im Einsatz.

Zwei Algerier und ein Marokkaner berauben und verletzen einen Mann: gefasst

0

Am 10.07.2024, um 02.45 Uhr, wurde an der Gärtnerstrasse beim Klybeckplatz ein 53-jähriger Mann Opfer eines versuchten Raubes. Dabei wurde er leicht verletzt. Die mutmasslichen Täter konnten festgenommen werden.

Die bisherigen Ermittlungen der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft ergaben, dass sich der 53-Jährige nach einem Geschäftsanlass zu Fuss auf dem Weg nach Hause befand. Drei unbekannte Männer sprachen ihn an und forderten Geld. Unvermittelt schlugen sie den Mann zu Boden und versetzten ihm Fusstritte. Während zwei der Täter darauf davon liefen, konnte das Opfer einen Unbekannten zurückhalten.

Die zwischenzeitlich verständigte Polizei konnte die drei Männer festnehmen, einen 18-jährigen Marokkaner, einen 25-jährigen und einen 27-jährigen Algerier. Der 53-Jährige wurde durch die Sanität der Rettung Basel-Stadt in die Notfallstation verbracht.

Zeugenaufruf:

Personen, die sachdienliche Hinweise geben können, werden gebeten, sich mit der Kriminalpolizei der Staatsanwaltschaft, Tel. 061 267 71 11, oder mit der nächsten Polizeiwache in Verbindung zu setzen.

Ricken (Kanton Sankt Gallen): Heftige Frontalkollision fordert ein Todesopfer

0

Am Mittwoch (10.07.2024), kurz nach 5:20 Uhr, kollidierten auf der Uznacherstrasse zwei Autos frontal miteinander. Ein 68-jähriger Autofahrer wurde dabei so schwer verletzt, dass er noch auf der Unfallstelle verstarb.

Ein 37-jähriger Mann fuhr mit seinem Auto auf der Uznacherstrasse von Gommiswald Richtung Ricken. Vor ihm fuhren ein Auto und ein Lastwagen. In einer langgezogenen Linkskurve, Höhe Durschlagen, überholte der 37-Jährige die Fahrzeuge vor ihm. Gleichzeitig fuhr der 68-jährige Autofahrer mit seinem Auto von Ricken Richtung Gommiswald.

Dabei kam es, auf Höhe des Lastwagens, zur Frontalkollision zwischen den beiden Autos. Das Auto des 68-Jährigen wurde in die angrenzende Wiese geschleudert. Auch das Auto des 37-Jährigen schleuderte ins Wiesland. Durch die kollidierenden Autos wurde auch der Lastwagen beschädigt. Dessen 58-jähriger Fahrer blieb unverletzt.

Der 37-jährige Autofahrer wurde unbestimmt verletzt. Er konnte durch andere Verkehrsteilnehmende aus dem Auto geborgen werden. Der Rettungsdienst brachte ihn ins Spital. Der 68-jährige Autofahrer, ein in der Region wohnhafter Schweizer, wurde in seinem Auto eingeklemmt. Er verstarb noch auf der Unfallstelle.

“Gangs of Valceresio”: rissa sventata, 53 identificati, due denunciati

0

Una folle rissa tra giovanissimi, gran parte dei quali minorenni, è stata stroncata sul nascere nella serata di ieri in zona della stazione ferroviaria di Arcisate (Varese), lungo la linea transfrontaliera Mendrisio-Varese. Decisivo l’intervento di agenti della Polizia di Stato che hanno provveduto a identificare 53 soggetti, due dei quali sono stati denunciati per il porto di armi da taglio (in immagine). All’origine dello scontro sventato dalle forze dell’ordine, per quanto è dato sapere, un regolamento di conti in bande, parte da Arcisate, parte dalla limitrofa Induno Olona. Accertamenti in corso anche sulle dinamiche precedenti il fatto.

“Prix montagne” 2024, Onsernone in corsa con un ostello diffuso

0

E chissà che, dopo tanto arare per nulla raccogliere, si arrivi a spuntarla nell’anno buono: due infatti, su un totale di sei, i finalisti dalla Svizzera di lingua italiana al “Prix montagne”, edizione 2024 ovvero la 14.a in ordine di tempo, come da odierna informativa giunta dai membri della giuria di cui è presidente Dario Cologna, già pluricampione di sci di fondo. 40’000 franchi la dotazione del premio che, sotto egida del “Gruppo svizzero regioni montagna” e dell’“Aiuto svizzero alla montagna” sarà consegnato giovedì 5 settembre a Berna, con cerimonia in programma all’“Eventforum”, contestualmente al conferimento del “Premio del pubblico” (20’000 franchi, “sponsor” privato, votazione “online” sul sito InterNet all’indirizzo www.prixmontagne.ch). Come sempre, criterio di merito è il contributo dato, e documentabile, “alla valorizzazione ed alla diversificazione economica delle regioni di montagna”, con una valutazione su tipicità e redditività. 61 in tutto i progetti presentati per il 2024. I finalisti: “Butia Ramosch” a Valsot frazione Ramosch (negozio di paese, Canton Grigioni); “Graines de pays” a Courtételle (vendita diretta di prodotti agricoli, Canton Giura); “Lgs board manufacture” a Le Chenit frazione Le Brassus (produzione di tavole da surf di alto “standard”, Canton Vaud); “Calzoleria New Rada” a Poschiavo frazione Le Prese (riparazione e rigenerazione di scarpe da montagna e da arrampicata, Canton Grigioni); “Wild valley” ad Onsernone frazione Auressio (ostello diffuso, Canton Ticino); “Zauberwald” ad Obervaz frazione Lenzerheide (“festival” con concerti, installazioni luminose ed offerta gastronomica, Canton Grigioni).

Valganna (Varese): bivacco scoperto, spacciatore marocchino arrestato

0

Eroina, cocaina ed hascisc per varie centinaia di grammi e denaro per un totale di circa 1’300 euro dovrebbero costituire prova sufficiente per condanna ed espulsione dal territorio italiano dello spacciatore pluripregiudicato finito in manette giovedì scorso, e il cui arresto è stato convalidato sabato con la conferma della custodia cautelare in carcere, sull’esito di un “Blitz” portato a termine nel territorio comunale di Valganna (Varese), frazione Mondonico, da uomini dell’Arma dei Carabinieri con il supporto dei colleghi dello Squadrone cacciatori “Sicilia”. L’uomo, di nazionalità marocchina e poi risultato titolare di almeno sei “alias”, aveva tentato di sottrarsi alla cattura essendo stato sorpreso – al pari di un complice nel frattempo dileguatosi – a ridosso del bivacco che fungeva da punto di appoggio per le attività di compravendita delle sostanze stupefacenti, trovandosi a breve distanza dalla Strada statale numero 233 “Varesina” e da altra direttrice viaria ad intenso traffico. Nella tenda, insieme con la droga, è stato trovato anche un “machete”. Il nordafricano, la cui attività criminale si era dipanata tra Varesotto, Milanese e Brianza monzese, era tra l’altro destinatario di numerosi provvedimenti di espulsione ed in ragione di ciò, dopo traduzione in aula di tribunale dal carcere dei “Miogni” in Varese e valutazioni dell’autorità giudiziaria, verrà condotto ad un “Centro rimpatri” per quanto di prassi.

Borse: l’Europa reagisce, Zurigo si accoda, New York ci crede

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.20) Per il terzo giorno di fila con prodromo incoraggiante, ma stavolta con una conferma a rafforzamento anziché ad azzeramento dei guadagni, lo “Swiss market index” della Borsa di Zurigo indirizzatosi su un margine utile pari allo 0.95 per cento, ovvero in appoggio a quota 12’151.19 punti, al saldo della seduta di contrattazioni. Da “Swisscom Ag” (più 2.04 per cento) il miglior spunto nel listino primario, per contro appesantito da “Logitech Sa” e da “Alcon incorporated” (meno 3.62 e meno 1.05 rispettivamente). Rimbalzo di “Adecco Sa” (più 2.49) nell’allargato. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.94 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.31; Ftse-100 a Londra, più 0.66; Cac-40 a Parigi, più 0.86; Ibex-35 a Madrid, più 1.59. Ben lanciata anche New York, con incrementi fra lo 0.56 e lo 0.86 per cento sugli indici di consueto riferimento per nuovi aggiornamenti dei massimi. Cambi: 97.35 centesimi di franco per un euro, 89.91 centesimi di franco per un dollaro Usa; in risalita il bitcoin, ora al controvalore teorico di 51’786 franchi circa per unità.

Vedano Olona (Varese), uomo investito sulla Provinciale: è fuori pericolo

0

Fuori pericolo pur nella gravità delle lesioni riportate (ricovero sotto regime di codice giallo, accertamenti in corso, salve le compllicazioni) il 69enne che attorno alle ore 7.10 di oggi, mercoledì 10 luglio, è stato urtato da un veicolo in transito nel territorio comunale di Vedano Olona, lungo la dorsale viaria principale. L’uomo è stato assistito da personale sanitario e trasferito in sede nosocomiale; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a martedì 9 luglio

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 19.48) Due… affluenti in più nel fiume di raccolte-fondi e di erogazioni liberali, sia da enti pubblici sia da privati, in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riepiloghiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori; l’elenco viene aggiornato con cadenza almeno quotidiana e così sarà sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

*****

Comune di Morbio Inferiore – Nel segno della “vicinanza ai Comuni ed alla popolazione della ValleMaggia”, decisa la devoluzione della cifra di 10’000 franchi. Il contributo sarà indirizzato alla raccolta-fondi denominata “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”.

Comune di Massagno – Atto di “concreta solidarietà” con sguardo rivolto ad entrambe le aree martoriate: “A nome del Municipio, del Consiglio comunale, dell’Associazione dei dipendenti comunali e della popolazione tutta”, attenzione sia alla ValleMaggia sia alla Mesolcina. Le risorse finanziarie deputate al soccorso ammontano a 21’250 franchi.

Comune di Collina d’Oro – Equanime la ripartizione delle risorse, 15’000 franchi in tutto, cioè 7’500 franchi in un caso e 7’500 franchi nell’altro, per i due progetti di soccorso denominati “Forza Mesolcina” e “Per Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, “a sostegno delle operazioni di ricostruzione in entrambe le regioni”.
Comune di Losone – All’indirizzo dei Comuni di Cevio e di Lavizzara la solidarietà ed “un’attenzione particolare”. Nel contesto della raccolta-fondi denominata “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, adesione deliberata con un contributo pari a 20’000 franchi.

Banche “Raiffeisen” – Dai vertici delle banche “Raiffeisen”, fedeli al ruolo storico ed al radicamento nel territorio, risorse consistenti già messe a disposizione: 100’000 franchi dalla struttura Losone-Pedemonte-ValleMaggia, che dispone tra l’altro di due sedi tra Bassa ed Alta ValleMaggia (a Maggia ed a Cevio), altri 200’000 franchi in stanziamenti promessi dai responsabili delle realtà consorelle federate per Ticino e Moesano (vedasi articolo più particolareggiato a questo “link”: https://ilgiornaledelticino.ch/tragedia-della-vallemaggia-le-raiffeisen-a-fianco-di-cevio-e-lavizzara).

BancaStato – Quale “gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio” in ValleMaggia lo stanziamento complessivo di 200’000 franchi funzionalmente ad attività legate alla ricostruzione. La donazione è stata conferita alla piattaforma di raccolta-fondi all’indirizzo www.progettiamo.ch e pertinente all’“Associazione Comuni della ValleMaggia-Ascovam). Le risorse in tal modo reperite sono destinate a ripartizione equa “al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Valle Bavona”.

Comune di Biasca – All’insegna di un “Forza ValleMaggia, forza Mesolcina”, e nel segno di “sostegno e vicinanza (…) per le tragiche perdite, umane e materiali” insieme con un “Grazie” alle forze di intervento “che stanno lavorando instancabilmente”, conferito oggi un contributo di solidarietà a favore delle due regioni, nelle misure di 10’000 franchi alla ValleMaggia e di 5’000 franchi alla Regione Moesa.

Diocesi di Lugano – In coincidenza con la visita effettuata ieri nelle zone disastrate da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico dell Diocesi di Lugano, posto in disponibilità uno stanziamento pari a 20’000 franchi (per altre azioni dirette ed indirette vedasi alla successiva voce “Gli appelli”).

Città di Lugano – Con decisione assunta nell’ultima riunione dell’Esecutivo, adesione espressa alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara in risposta alle più immediate necessità della popolazione e quale contributo alla ricostruzione; da qui l’offerta della somma di 40’000 franchi.

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.
Comune di Minusio – Concrete “la vicinanza e la solidarietà” delle autorità municipali di Minusio, in nome dell’intero Comune, con la devoluzione in misura di 20’000 franchi. La somma, come risulta da una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, è indirizzata “a favore delle Valli Bavona e Lavizzara”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”); “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi); Diocesi di Lugano (sollecitazione a versamenti diretti da parte dei fedeli, con esposizione di una locandina e di una polizza di versamento sugli albi parrocchiali; inoltre, lancio di una colletta in tutte le parrocchie del Ticino, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio le date scelte).

Nota a margine – Da oggi, martedì 9 luglio, in altra parte del “Giornale del Ticino”, pubblichiamo anche l’elenco di manifestazioni ed eventi che saranno organizzati specificamente con finalità di raccolta-fondi per le valli martoriate o che erano già in programma e che vengono ora “reindirizzate” a sostegno della ricostruzione. Vale anche in questo caso l’invito a comunicarci le iniziative, non importa quale che di esse siano la dimensione e la portata (“e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch).

Auf unseren Straßen: Bulgargischer Reisebus mit fünf abgenutzten Reifen und Ölverlust angehalten

0

Am Montag (08.07.2024) haben Polizisten in der Stadt Schaffhausen bei einem Reisebus fünf abgefahrene Reifen und beim Chauffeur gravierende Widerhandlungen im Bereich der Lenk- und Ruhezeiten (ARV1) festgestellt.

Um 17.15 Uhr am späteren Montagnachmittag (08.07.2024) kontrollierten Mitarbeiter der Schaffhauser Polizei, anlässlich einer Schwerverkehrskontrolle, im Schwerverkehrskontrollzentrum (SVKZ) in der Stadt Schaffhausen, einen bulgarischen Reisebus mit türkischen Reisegästen.

Bei der technischen Kontrolle stellten sie am Gesellschaftswagen fest, dass fünf von sechs Reifen ungenügendes Reifenprofil aufwiesen. Dabei war der Reifen an der Lenkachse rechts soweit abgefahren, dass die Karkasse bereits zum Vorschein kam. Im Weiteren wurde noch ein Oelverlust am Motor festgestellt.

Maggia e convalli, richieste di intervento secondo urgenze e priorità

0

Su indicazione dei vertici dello Stato maggiore regionale di condotta, con riferimento alla situazione in essere nella ValleMaggia e nelle valli limitrofe (Lavizzara, Rovana e Bavona), per la presa in carico delle richieste di intervento provenienti da privati, aziende e/o patriziati sono state emanate questo pomeriggio alcune disposizioni, come segue:

Settore primario – Istanze da rivolgersi, per competenza, alla Sezione agricoltura, dal lunedì al venerdì, fra le ore 8.00 e le ore 17.00, con chiamata al numero 078.6770025. Le richieste saranno vagliate secondo criteri di priorità legati anche all’urgenza del fabbisogno (ad esempio: necessità di un intervento entro le 24 ore, fabbisogno particolare sulle 72 ore, eccetera);

Privati, imprese e/o patriziati – Al coordinamento della Protezione civile sono invece affidate le istanze non pertinenti al settore primario e che provengano da privati, imprese e/o patriziati. Identico il criterio legato all’urgenza; le prese in carico, secondo tipologia, avranno luogo da parte dei responsabili della Protezione civile, dell’Esercito e dei volontari messisi a disposizione. Per ragioni organizzative, ovvero al fine di canalizzare i flussi, le richieste saranno da inviarsi ai Comuni di Lavizzara e di Cevio, sempre dal lunedì al venerdì e sempre fra le ore 8.00 e le ore 17.00, con chiamata al numero telefonico 091.7542550.

Saas Grund (Kanton Wallis): Zwei Bergsteigerinnen abgestürzt, ein Todesopfer

0

Am 8. Juli 2024 ist eine Person durch einen Unfall am Lagginhorn ums Leben gekommen. Eine zweite Bergsteigerin wurde schwer verletzt.

Kurz nach 09:30 Uhr befand sich eine Gruppe von acht Bergsteigern unangeseilt auf dem Westgrat des Lagginhorns im Abstieg. Plötzlich stürzten zwei Frauen an derselben Stelle kurz nacheinander mehrere hundert Meter die Westflanke hinunter.

Die von der KWRO 144 engagierten Rettungskräfte, welche sofort mit zwei Helikoptern der Air Zermatt vor Ort waren, konnten nur noch den Tod einer der beiden Frauen feststellen. Die zweite Bergsteigerin wurde vor Ort medizinisch versorgt und anschliessend ins Inselspital nach Bern geflogen.

Bei der Verstorbenen handelt es sich um eine 45-jährige Deutsche. Das schwer verletzte Opfer ist ebenfalls eine deutsche Staatsangehörige im Alter von 61 Jahren. Die Staatsanwaltschaft hat in Zusammenarbeit mit der Kantonspolizei Wallis eine Untersuchung eingeleitet.

Maggia e convalli, revocato il divieto di balneazione su fiume e Verbano

0

Apprezzabile la qualità microbiologica – indicata come “buona” – delle acque, sia nella Maggia sia nel Verbano; ergo, non vi è più bisogno di restrizioni in materia di balneabilità. Dallo Stato maggiore regionale di condotta, questo pomeriggio, il “via libera” alla piena fruizione che, come si ricorderà, era stata limitata per le sponde del fiume e per l’area di golfo in rive di Ascona, Locarno e Minusio. L’indicazione giunge previo consenso giunto dal Laboratorio cantonale. Rimane valida – viene precisato – la raccomandazione generale a “fare il bagno unicamente in acque limpide, evitando(si) quindi acque molto torbide e dove sono presenti grandi quantitativi di materiale galleggiante” (per la cronaca, nelle operazioni di recupero sono stati eliminati resti vegetali e animali detriti di vario genere sino al peso effettivo di 100 tonnellate il giorno). I prelievi e le analisi proseguiranno anche nelle prossime settimane. Nella foto GdT, la carcassa di una vacca nelle acque del Verbano, zona foce Maggia.

Como, clandestino già espulso bivaccava in città: rimpatrio forzato

0

Si trova già al “Centro rimpatri” di Gradisca d’Isonzo, in provincia di Gorizia, il sedicente 22enne tunisino che ieri mattina gli agenti di una pattuglia della Polizia di Stato avevano individuato in un bivacco attrezzato alla bell’e meglio nel territorio comunale di Como, zona Quarto Ponte, in compagnia di una donna risultata poi essere sua connazionale, 21 anni, regolare per presenza in Italia, in attesa di un figlio e come tale già in fase di assegnazione ad una struttura di accoglienza. In assenza di documenti, l’uomo è stato trasferito alla sede della Questura di Como e qui identificato come destinatario di provvedimento di espulsione cui il sedicente 22enne, a parte la conclamata condizione di clandestinità, non aveva ottemperato. Da qui l’accompagnamento sino alla zona di confine est e la prenotazione del volo di sola andata, o – e per meglio dire – di solo ritorno, verso la Tunisia.

ValleMaggia, più transiti (e per più ore) alla passerella di Visletto

0

Un nuovo, piccolo progresso nel lungo cammino verso la prima tappa di “normalità” nella ValleMaggia e nelle convalli (Bavona, Lavizzara, Rovana) lacerate dagli effetti del maltempo dell’ultimo fine-settimana di giugno: con decisione autorizzativa assunta stamane e che ha validità immediata, ampliati i criteri di accesso alla passerella ciclopedonale (ed ora viabile anche da mezzi motorizzati, secondo specifiche categorie e sotto specifiche restrizioni) del Visletto, a monte del territorio comunale di Maggia ed a congiunzione tra i lembi lacerati del territorio comunale di Cevio. Per quanto riguarda i mezzi restano cioè validi i vincoli ormai noti (larghezza massima 180 centimetri, peso a pieno carico non superiore a 35 quintali, velocità massima di transito fissata a 10 chilometri orari, rispetto scrupoloso delle indicazioni da parte degli addetti all’accesso), ma con un’estensione delle fasce orarie di utilizzo del ponte e con ampliamento delle tipologie degli utenti, ovvero: per i soli fornitori, dalle ore 5.00 alle ore 6.00; per i residenti lavoratori, dalle ore 6.00 alle ore 8.00 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00; per i proprietari di case secondarie, dalle ore 9.00 alle ore 10.00 e dalle ore 15.00 alle ore 16.00. Inoltre: come sin dal primo momento, passaggio 24 ore su 24 e con priorità su ogni altro utente per quanto riguarda gli enti di primo intervento; gestione diretta del personale sul posto, dunque con autorizzazioni funzionali alle esigenze, per visite mediche, visite veterinarie, agricoltori, assicuratori, addetti ai lavori e rifornimenti di prima necessità.

Uggiate con Ronago (Como): semifrontale tra auto, tre persone ferite

0

Tre le persone rimaste ferite, a quanto conta con differenti gradi di gravità, nell’incidente semifrontale avvenuto alle ore 9.11 circa di oggi, martedì 9 lugllio, in via Giacomo Matteotti ad Uggiate con Ronago (Como). Per tutti i soggetti coinvolti si è reso necessario il trasferimento al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como). Rilevamenti a cura di operatori della Polizia locale; prima assistenza da personale sanitario e da effettivi dei Vigili del fuoco.

Somma Lombardo (Varese), ciclista 61enne ferito dopo uno scontro

0

Trattamento in regime di codice giallo, stamane, per un ciclista 61enne che alle ore 7.55 circa, mentre era in transito lungo via Giuseppe Mazzini a Somma Lombardo (Varese), è venuto a collisione con un veicolo a motore. Pesante la caduta sull’asfalto; riscontrati traumi; dopo assistenza a cura di sanitari della “Croce rossa italiana” dalla vicina Gallarate (Varese), il trasferimento in sede nosocomiale. Accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri.

Brusio, operaio precipita nel vuoto per cinque metri: è gravissimo

0

Preoccupanti le condizioni di salute di un operaio 56enne che nella tarda mattinata di ieri, durante lavori di costruzione di un muraglione lungo la linea ferroviaria a Brusio (Canton Grigioni), è precipitato nel vuoto della trincea da un’altezza di oltre cinque metri. L’allarme intorno alle ore 11.15; prima assistenza sanitaria da operatori del servizio di ambulanza da Poschiavo; a seguire il trasferimento all’“Ospedale cantonale” in Coira con un elicottero della “Rega”. Aperta l’inchiesta di rito sulle cause dell’episodio.

Borse: Europa pessimista, Zurigo difensiva, New York statica

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.21) In sostanziale fotocopia dell’andamento della seduta precedente, anche per il calo accusato nel finale di giornata sino ad azzeramento del margine utile ad un certo punto ben cumulato, il passo dello “Swiss market index” in una Borsa di Zurigo necessariamente attendistica: ultima evidenza a quota 12’037.36 punti (meno 0.12 per cento), battistrada “Givaudan Sa” (più 1.56), nulla di che anche fra i titoli in flessione (“Holcim limited” il peggiore, meno 0.83). La visita pastorale all’allargato incoccia nel nuovo guadagno di “Meyer Burger technology Ag”(più 7.03), mentre frena di nuovo “Adecco Sa” (meno 4.49). Assai più penalizzate le altre piazze: Dax-40 a Francoforte, meno 1.28; Ftse-Mib a Milano, meno 0.53; Ftse-100 a Londra, ,meno 0.66; Cac-40 a Parigi, meno 1.56; Ibex-35, meno 1.12. New York di nuovo piatta, ossia con scarti irrilevanti sui tre indici di consueto riferimento, stante l’ennesima sospensione del giudizio da parte di Jerome Powell, presidente della “Federal reserve” statunitense, ad avviso del quale serviranno vari dati positivi e concomitanti prima che si possa puntare ad un taglio dei tassi, benché il taglio dei tassi sia obiettivo confermato; in traduzione corrente, tutto rinviato a miglior tempo., Cambi: 97.08 centesimi di franco per un euro, 89.76 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in guadagno attorno all’uno per cento al controvalore teorico di 51’942 franchi circa per unità.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a lunedì 8 luglio

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.51) Altri ed importanti nomi si aggiungono al flusso di raccolte-fondi e di erogazioni liberali, sia da enti pubblici sia da privati, in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riepiloghiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori; l’elenco viene aggiornato con cadenza almeno quotidiana e così sarà sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

*****

Comune di Collina d’Oro – Equanime la ripartizione delle risorse, 15’000 franchi in tutto, cioè 7’500 franchi in un caso e 7’500 franchi nell’altro, per i due progetti di soccorso denominati “Forza Mesolcina” e “Per Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, “a sostegno delle operazioni di ricostruzione in entrambe le regioni”.

Comune di Losone – All’indirizzo dei Comuni di Cevio e di Lavizzara la solidarietà ed “un’attenzione particolare”. Nel contesto della raccolta-fondi denominata “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, adesione deliberata con un contributo pari a 20’000 franchi.

Banche “Raiffeisen” – Dai vertici delle banche “Raiffeisen”, fedeli al ruolo storico ed al radicamento nel territorio, risorse consistenti già messe a disposizione: 100’000 franchi dalla struttura Losone-Pedemonte-ValleMaggia, che dispone tra l’altro di due sedi tra Bassa ed Alta ValleMaggia (a Maggia ed a Cevio), altri 200’000 franchi in stanziamenti promessi dai responsabili delle realtà consorelle federate per Ticino e Moesano (vedasi articolo più particolareggiato a questo “link”: https://ilgiornaledelticino.ch/tragedia-della-vallemaggia-le-raiffeisen-a-fianco-di-cevio-e-lavizzara).

BancaStato – Quale “gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio” in ValleMaggia lo stanziamento complessivo di 200’000 franchi funzionalmente ad attività legate alla ricostruzione. La donazione è stata conferita alla piattaforma di raccolta-fondi all’indirizzo www.progettiamo.ch e pertinente all’“Associazione Comuni della ValleMaggia-Ascovam). Le risorse in tal modo reperite sono destinate a ripartizione equa “al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Valle Bavona”.

Comune di Biasca – All’insegna di un “Forza ValleMaggia, forza Mesolcina”, e nel segno di “sostegno e vicinanza (…) per le tragiche perdite, umane e materiali” insieme con un “Grazie” alle forze di intervento “che stanno lavorando instancabilmente”, conferito oggi un contributo di solidarietà a favore delle due regioni, nelle misure di 10’000 franchi alla ValleMaggia e di 5’000 franchi alla Regione Moesa.

Diocesi di Lugano – In coincidenza con la visita effettuata ieri nelle zone disastrate da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico dell Diocesi di Lugano, posto in disponibilità uno stanziamento pari a 20’000 franchi (per altre azioni dirette ed indirette vedasi alla successiva voce “Gli appelli”).

Città di Lugano – Con decisione assunta nell’ultima riunione dell’Esecutivo, adesione espressa alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara in risposta alle più immediate necessità della popolazione e quale contributo alla ricostruzione; da qui l’offerta della somma di 40’000 franchi.

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.

Comune di Minusio – Concrete “la vicinanza e la solidarietà” delle autorità municipali di Minusio, in nome dell’intero Comune, con la devoluzione in misura di 20’000 franchi. La somma, come risulta da una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, è indirizzata “a favore delle Valli Bavona e Lavizzara”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”); “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi); Diocesi di Lugano (sollecitazione a versamenti diretti da parte dei fedeli, con esposizione di una locandina e di una polizza di versamento sugli albi parrocchiali; inoltre, lancio di una colletta in tutte le parrocchie del Ticino, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio le date scelte).

Nota a margine – Da domani, martedì 9 luglio, daremo anche inizio alla pubblicazione delle manifestazioni e degli eventi che saranno organizzati con finalità di raccolta-fondi per le valli martoriate. Vale anche in questo caso l’invito a comunicarci le iniziative, non importa quale che di esse siano la dimensione e la portata (“e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch).

Tötungsdelikt in Sursee: Frau tot aufgefunden, eine Person verhaftet

0

In Sursee wurde eine Frau tot in ihrer Wohnung aufgefunden. Die Polizei vermutet ein Tötungsdelikt und bittet die Öffentlichkeit um Hinweise.

Am frühen Montagmorgen, den 8. Juli 2024, entdeckte die Luzerner Polizei gegen 5.00 Uhr die Leiche einer Frau in einer Wohnung in Sursee. Die Leiche wird nun vom Institut für Rechtsmedizin der Universität Zürich untersucht. Laut Mitteilung der Luzerner Polizei gehen die Behörden derzeit von einem Tötungsdelikt aus.

Vor Ort wurde der Lebenspartner der Verstorbenen festgenommen. Für ihn gilt die Unschuldsvermutung. Die Ermittlungen werden von der Staatsanwaltschaft Sursee geleitet.

Tödlicher Unfall in Liechtenstein: Mann von Lieferwagen überrollt

0

Heute ereignete sich im liechtensteinischen Triesenberg ein tragischer Vorfall. Ein Mann verlor sein Leben, nachdem er von einem rückwärtsfahrenden Lieferwagen erfasst wurde.

Der Unfall geschah gegen 13.00 Uhr während landwirtschaftlicher Arbeiten. Ein Landwirt fuhr mit seinem Lieferwagen samt Transportanhänger rückwärts, ohne zu bemerken, dass sich hinter dem Fahrzeug eine Person befand. Der Anhänger erfasste den Mann und überrollte ihn.

Trotz sofortiger Erste-Hilfe-Maßnahmen erlag das Unfallopfer kurze Zeit später seinen schweren Verletzungen. Die Polizei hat Ermittlungen zum genauen Unfallhergang aufgenommen.

Dieser Vorfall unterstreicht die Wichtigkeit erhöhter Vorsicht bei Rückwärtsfahrten, insbesondere mit größeren Fahrzeugen und Anhängern. Die Behörden appellieren an alle Fahrzeugführer, sich stets zu vergewissern, dass sich keine Personen im toten Winkel befinden.

Die Gemeinde Triesenberg und die landwirtschaftliche Gemeinschaft Liechtensteins stehen unter Schock. Angehörigen und Freunden des Verstorbenen wird psychologische Unterstützung angeboten.

Vuadens (Kanton Freiburg): 81-jähriger Raymond G. vermisst

0

Seit dem 7. Juli 2024 wird der 81-jährige Raymond G. aus Vuadens (Kanton Freiburg) vermisst. Die Kantonspolizei bittet die Bevölkerung um Hinweise.

Am 8. Juli 2024, gegen 7.50 Uhr, erhielt die Kantonspolizei Freiburg die Meldung über das Verschwinden von Raymond G., geboren am 08.05.1943 und wohnhaft in Vuadens. Er wurde zuletzt am 7. Juli 2024 gegen 21:00 Uhr in seinem Zuhause gesehen.

Signalement:

  • Mann, 81 Jahre
  • 175 cm groß
  • Schlanke Statur
  • Grau-weißes Haar
  • Blaue Augen
  • Trägt eine Brille
  • Bekleidet mit einer braunen Cordhose und Sandalen
  • Spricht Französisch
  • Wahrscheinlich zu Fuß unterwegs

Zeugenaufruf:

Personen, die Hinweise zum Verbleib der vermissten Person geben können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Freiburg unter der Telefonnummer 026 347 01 17 in Verbindung zu setzen.

4o

Giudici di pace, cercansi candidati per due titolari ed un supplente

0

Portarsi avanti per non rimanere indietro, incombendo poi la pausa estiva nell’attività istituzionale: alle ore 18.00 di lunedì 9 settembre è fissato dunque il termine per la presentazione delle proposte di candidatura a tre funzioni pubbliche, ovvero il giudice di pace per il Circolo di Malvaglia, il giudice di pace per il Circolo di Mendrisio ed il giudice supplente di pace per il Circolo di Agno. Documento da presentarsi a mano, preferibilmente dopo aver fissato un appuntamento, in un solo esemplare originale, direttamente nella sede della Cancelleria dello Stato a Bellinzona. A distanza di due settimane esatte, ovvero alle ore 18.00 di lunedì 23 settembre, tali candidature diventeranno definitive; a stretto giro di edizione gli estremi saranno pubblicati sul “Foglio ufficiale”. Il voto avrà luogo domenica 24 novembre.

Merone (Como), vendetta-“boomerang”: incendiario finisce ustionato

0

Viene da fuori provincia di Como ma ha colpito in provincia di Como (a Merone) e lì è stato ricoverato (al “Sant’Anna”, San Fermo della Battaglia) il vincitore dell’ormai imprescindibile “Premio Pane e volpe”, periodo prima decade di luglio 2024: per vendicarsi dell’essere stato licenziato, un 32enne ha creduto fosse suo dovere il dar fuoco ad un veicolo commerciale dell’impresa di cui era stato dipendente ed ha effettivamente proceduto a scassinare il mezzo (colpo secco ad un vetro) e ad inondarne sedili e tappetini con la benzina contenuta in una tanica, ed infine a scatenare l’incendio. Il responsabile dell’atto idiota sarebbe forse riuscito a cavarsela, in assenza di testimoni oculari, se le sue qualità da vandalo e piromane non si fossero rivelate piuttosto scarse: a fuoco l’auto, sì, ma anche… egli stesso per una subitanea fiammata da cui è stato investito, tanto da doversi allontanare precipitosamente; non solo, perché risultandogli insoportabile ii dolore tale tizio è entrato nella prima farmacia trovata sulla strada, a distanza forse d’un paio di chilometri dal luogo dell’atto inconsulto, per acquistare qualche prodotto con cui alleviare il dolore da ustioni. Situazione oltremodo grave, come constatato dal titolare della farmacia; sta di fatto che sul posto è giunta un’ambulanza e che il 32enne, rintracciato da uomini dell’Arma dei Carabinieri della stazione di Lurago d’Erba, è stato ricoverato nella struttura nosocomiale dell’immediata cintura del capoluogo. A riscontro dei sanitari, le ustioni sono di primo e di secondo grado ed hanno coperto un buon 30-35 per cento del corpo. Filotto completo: reato, danni fisici a sé stesso, e denunzia.

Gera Lario (Como): “Blitz” sui bivacchi dello spaccio, ottimo sequestro

0

Droga in varie quantità secondo le tipologie nel “supermarket” allestito in un bivacco che membri della Guardia di finanza hanno individuato e smantellato nel corso della giornata di sabato 6 luglio nelle zone boschive di Gera Lario (Como), a ridosso della Strada statale numero 340dir “Regina”, tratto in corrispondenza della frazione Ponte del Passo. La piattaforma distributiva era stata temporaneamente lasciata incustodita dagli spacciatori. Il bottino: a parte la consueta dotazione tecnica (bilancini, telefoni cellulari, fogli di carta stagnola e di pellicola), uno spinello contenente hascisc, indi hascisc per 500 grammi, cocaina per 108. eroina scura per 156 ed eroina chiara per 64. A tappeto la ricerca di indizi che permettano di risalire ai malviventi.

Alto Varesotto, alberi cadono sulla Statale a Zenna: tragedia sfiorata

0

Tre persone, età e nazionalità non note al momento, hanno rischiato la vita poco prima delle ore 23.00 di ieri quando, nel transito a bordo di un’auto lungo il tratto terminale della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”, e meglio a ridosso dell’abitato di Zenna (Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, provincia di Varese), sul confine italoelvetico con il Gambarogno, la vettura è stata colpita da una o più grosse piante sradicatesi dal costone sul lato destro della carreggiata per quanti viaggino in direzione Svizzera. Il conducente della vettura, il cui cofano anteriore è stato sfondato (pochi centimetri ancora, ed il ramo avrebbe centrato o il tettuccio o, peggio, il vetro parabrezza), è riuscito ad evitare che l’impatto avesse conseguenze drammatiche. Nessun altro mezzo è rimasto coinvolto nell’incidente, né si ha al momento notizia di altri episodi del genere nella zona su cui stava imperversando il maltempo; da primi riscontri condotti a cura di uomini del Corpo Vigili del fuoco in servizio al Distaccameno della vicina Luino, tuttavia, alberi e fronde e residui vegetali si sono dispersi su una sezione di varie centinaia di metri. Accertamenti sono in corso da parte di effettivi dell’Arma dei Carabinieri; la sezione della “394” sino alla frontiera è stata resa pienamente agibile già prima dell’alba, pur permanendo elementi residui di rischio dovuti anche alla consistente massa di acque in scarico sia dai riali sia in dispersione casuale dai boschi.

Maggia e convalli, si riparte. Libero transito per chi abita in Lavizzara

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 8.58) L’avvenuta revoca delle restrizioni sul transito stradale in Valle Lavizzara, limitatamente a domiciliati ed a quanti dispongano di un titolo di legittimazione, come segno di apprezzabile miglioramento del quadro generale nelle zone vallerane ticinesi (AltaMaggia, Lavizzara, Bavona e Rovana i riferimenti di massima) devastate dal maltempo tra sabato 30 giugno e domenica 1.o luglio. Dallo Stato maggiore regionale di condotta la decisione, effettiva dalle ore 6.45, stanti anche i miglioramenti nelle condizioni meteo e, in particolare, le previsioni “sostenibili” per oggi e per i prossimi giorni (a rigore di primo spettro, un ritorno della pioggia è da ipotizzarsi per sabato prossimo); proseguono ovviamente le ricognizioni sul territorio al fine sia di definire l’effettiva percorribilità delle strade – una mappatura dei danni richiede controlli minuziosi, soprattutto lungo le arterie secondarie, e nell’immediato – sia di stabilire criteri di priorità negli interventi di risanamento.

L’Esercito a Visletto – In arrivo stamane da Bremgarten (Canton Argovia) un primo distaccamento del gurppo di 40, forse 50 militari dell’Esercito cui saranno deputate l’installazione e la messa a norma del ponte provvisorio sulla Maggia, tra la località Visletto e la propaggine di Cevio in sponda opposta. Operatività immediata, con il seguente programma: a) rilevamento dello stato dell’arte; b) predisposizione delle opere di genio civile a rinforzo dei punti di appoggio dell’infrastruttura; c) trasferimento progressivo dei materiali necessari sino alla zona di intervento. È il caso di ricordare che, tra progettazione ed esecuzione, a condizioni ordinarie non meno di 20-24 mesi richiederebbero la costruzione ed il collaudo di un nuovo ponte “fisso” a sostituzione di quello parzialmente afflosciatosi nell’alveo del fiume nel corso del tragico fine-settimana a cavallo tra giugno e luglio.

Vittime e dispersi – Nessuna novità, almeno per via ufficiale, circa i quattro soggetti che a tutt’oggi risultano dispersi. Come è noto, nelle frane della Valle Bavona (territorio comunale di Cevio, località Fontana) hanno perso la vita una 76enne e due 73enni, tutte cittadine germaniche (due abituali soggiornanti nei periodi di vacanze, una terza giunta in visita alle amiche) provenienti dal Land Baden-Württemberg; sul greto della Maggia in territorio comunale di Maggia, frazione Riveo, ed a distanza di 24 ore circa fra prima e seconda operazione di recupero ovvero tra martedì 2 e mercoledì 3 luglio, erano stati poi trovati i cadaveri di un 67enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese, ed anch’egli scomparso dalle zone della Valle Bavona, e di una 61enne cittadina svizzera abitante nel Cantone Basilea-campagna.

Sgomberi ultimati – Ripresi stamane, con primo decollo rilevato alle ore 7.36 dalla base provvisoria posta in territorio comunale di Maggia e meglio ai margini della Cantonale, fra la località Ronchini della frazione Aurigeno e la località Antrobio, i sorvoli delle zone disastrate; non meno di cinque i passaggi già rilevati (ultimo riscontro alle ore 8.54). In corso la dislocazione di risorse tecniche e di risorse umane in funzione delle esigenze di servizio, anche per la verifica delle condizioni di stazionamento e dunque per l’assistenza di quanti – trattasi invero di non più d’una diecina di persone – avevano liberamente scelto di non lasciare le abitazioni pur trovandosi all’interno delle zone soggette a sgombero, “nonostanti le azioni di comunicazione e di informazione capillare”. Aspetto interessante, e che ben racconta sia della concreta solidarietà sia della capacità di organizzazione da parte di singoli e famiglie: pur dovendo abbandonare il domicilio con preavviso di poche ore, in quel momento sotto la pressione di un significativo nuovo rischio idrogeologico che sarebbe stato determinato dalla nuova ondata di maltempo (ondata che c’è stata, ma con evidenze ben minori rispetto al temuto, in queste aree), nessuno ha dovuto o voluto fare ricorso agli alloggi temporanei che erano stati messi a disposizione negli ambienti del “Centro Protezione civile” in Ascona.

Transito sulla Maggia – Secondo programma, regolarmente riattivato il passaggio veicolare sulla passerella ciclopedonale tra Visletto e la “zona graniti” in ingresso all’abitato di Cevio, passerella rinforzata e adattata alle prime esigenze. Condizioni: percorrenza ovviamente monodirezionale e limitato ad un veicolo per volta; autorizzato il transito di mezzi dal peso complessivo (compresi animali, persone e merci) pari a 35 quintali, larghezza non superiore a 180 centimetri, e tenendosi una velocità massima di 10 chilometri orari; da rispettarsi in modo scrupoloso sia le indicazioni del personale adibito alla gestione degli accessi sia le fasce di utilizzo (rifornimento beni di prima necessità: ore 5.30-10.30 e 13.30-15.30; enti di primo intervento, ore 0.00-24.00 con precedenza in ogni caso; agricoltori, in caso di comprovata necessità, ore 10.30-12.30). Nessuna novità, al momento, per quanto riguarda l’accesso di veicoli privati in direzione sud-nord.

Assistenza psicologica – Sempre a disposizione, su semplice richiesta, gli operatori del “CareTeam Ticino” per l’assistenza psicologica a quanti siano stati colpiti in modo particolare e personale da quanto accaduto. Per le attività di supporto era stato mobilitato anche lo specifico servizio in seno alla Polcantonale.

Centro ingombranti – Minima questione, ma pur sempre tema pertinente ai servizi. Fno a nuova indicazione, resta chiusa al pubblico la piattaforma deputata alla raccolta degli ingombranti (giorni ordinari di conferimento: venerdì e sabato – in località Visletto, sulla diramazione a destra, in strada a fondo cieco, per chi provenga dalla Bassa ValleMaggia.

Borse, niente sorprese dall’“impasse” francese. New York, il piatto… piange

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.10) Così come dal Regno Unito sul declinare della scorsa settimana (e là il verdetto era stato chiarissimo), nemmeno dai verdetti elettorali in Francia (e qui il responso è tale da suscitare sensazioni di ingovernabilità del Paese) sono giunti oggi riverberi negativi per le Borse europee, motivo questo su cui sarebbe da aprirsi una riflessione a plurimi temi. Sta di fatto che, pur su previsioni di apertura incerta e di navigazione a vista con possibili contraccolpi da mettersi in conto, lo “Swiss market index” è rimasto indirizzato sulla cifra verde, stampando il transito di mezzogiorno a quota 12’067 punti circa ovvero con guadagno pari allo 0.51 per cento e, dopo ancheggiamento sin sopra i 12’100 punti, ad una stabile conferma sui 12’051.66 punti (più 0.38 per cento); solida risposta dagli assicurativi (“Swiss Re Ag” il migliore, più 2.61 per cento e ruolo da capofila); pochi i titoli sotto misura, “Kühne+Nagel international Sa” fuori squadra con perdita superiore al tre per cento. Ormai consueto sussulto – oggi, più 16.37 per cento – di “Meyer Burger technology Ag” nell’allargato. Così nelle altre sedi primarie di contrattazione: Dax-40 a Francoforte, meno 0.02; Ftse-Mib a Milano, più 0.17; Ftse-100 a Londra, meno 0.13; Cac-40 a Parigi, meno 0.63; Ibex-35 a Madrid, meno 0.01. New York in canonica seduta da piattume (scarti da ultima cifra centesimale sui tre indici di riferimento). Cambi: 97.16 centesimi di franco per un euro, 89.69 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in parziale risalita al controvalore teorico di 50’197 franchi circa per unità.

Ferrera (Varese): auto contro muro, 25enne finisce in ospedale

0

Incidente con modeste conseguenze fisiche per un 25enne che la cui auto, intorno alle ore 13.00 di ieri, domenica 7 luglio, è andata a collidere contro un muro in fregio alla Strada provinciale numero 30 “della Valmarchirolo”, in territorio comunale di Ferrera di Varese (provincia di Varese). Nessun altro veicolo è rimasto coinvolto. Il giovane, previa assistenza da parte di effettivi dei Vigili del fuoco dal Distaccamento di Luino (Varese) e di personale della “Croce rossa italiana”, è stato trasferito secondo procedura ordinaria al “Luini Confalonieri” di Luino per i trattamenti del caso

Maltempo sul Varesotto: sgomberi forzati, strade interrotte, allagamenti

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.51) Al pari del Comasco e del Mendrisiotto, vessata oggi dal maltempo anche un’ampia fascia del Varesotto, qui dalla frontiera sino a Tradate sul lato orientale e sino ad oltre Gallarate lungo la direttrice sud-sud-ovest, di fatto a raggio di circa 20 chilometri dal capoluogo. Sin dall’alba gli interventi delle squadre dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Stefano Legnani a Varese causa vetture rimaste bloccate nei sottopassaggi (a Tradate, a Besnate, a Gallarate in particolare) strade rese intransitabili o percorribili solo a senso unico alternato, progressiva e crescente la richiesta di sostegno ai Comandi di altre province, tra cui Milano. A Vergiate frazione Corgeno, varie abitazioni invase dalle acque; idem a Castronno, dove solo domani sarà possibile una prima conta dei danni nella zona industriale per il medesimo motivo si è reso necessario lo sgombero di edifici ad Arsago Seprio.

Nel capoluogo, presumibilmente per concorso tra infiltrazioni dall’alto e dal basso, allagato il livello zero dell’“Ospedale di Circolo”. In materia di viabilità, una frana si è abbattuta su parte di via Peschiera, nastro di circa tre chilometri che prende corpo sull’intersezione con la dorsale via Dalmazia-via Brennero nel rione Valle Olona Capitale e che porta sino alla rotatoria dell’ipermercato, sul punto di incontro con la direttrice da Belforte; la strada è di fatto sbarrata appena oltre il nucleo abitato. A Malnate località Folla (è la prima località per l’appunto in uscita da Varese lato Belforte e Valle Olona capitale), invase dalle acque le aree di via Gorizia e di via Zara, nel primo caso con intervento per trasferire due residenti, nel secondo con sgombero forzato di un’unità immobiliare. Sempre nella cintura immediata del capoluogo, difficoltà sulla Strada provinciale numero 36 “della Val Bossa” ad Azzate; chiusura temporanea di un tratto della Strada provinciale numero 1 “del Chiostro di Voltorre”, dalla propaggine cittadina in via Filippo Corridoni alla rotatoria che si immette su Buguggiate (è l’arteria sudlacuale anche a servizio dell’ingresso sull’autostrada A8 Varese-Milano); problemi vari su tutto l’anello attorno al bacino lacustre.

Colpo di stiletto / Per il nome di quell’aeroporto, un’idea non divisiva…

0

L’aeroporto della Malpensa, dato per milanese ma pertinente alla provincia di Varese ed in sola provincia di Varese, è destinato ad un’intitolazione su cui la politica di Tricoloria si è già divisa: il nome scelto è quello di Silvio Berlusconi, sulla cui storia imprenditoriale e politica non ci si dilungherà ben sapendo che ne sapete già più di noi, e che pertanto si aggiungerà ai vari Leonardo da Vinci (Roma Fiumicino), Cristoforo Colombo (Genova), Karol Wojtyla (Bari, ma anche Cracovia), Fiorello LaGuardia (New York), Indira Gandhi (Nuova Delhi), madre Teresa di Calcutta (Tirana) e non dimentichiamo nemmeno Cristiano Ronaldo, un vivente (Isola di Madeira). Bene tutti, volendosi essere di manica larga; su ogni denominazione, di fatto, ci saranno sempre i “pro” ed i “contra”. Sempre, tranne che in un luogo: se un giorno sarà mai costruita almeno una pista da aerodromo ad Itaca, chi potrà contestare l’intitolazione a… Nessuno?

Castiglione Olona (Varese): ferito un sospetto, fermati due carabinieri

0

Due effettivi dell’Arma dei Carabinieri – non nota, al momento, l’assegnazione territoriale – sono stati sospesi dal servizio e posti in stato di fermo stamane sull’esito di primi accertamenti esperiti circa il caso di un uomo, a quanto pare nordafricano, ricoverato al “Circolo” di Varese attorno alle ore 0.45 di ieri, sabato 6 luglio, per lesioni da arma bianca riportate attorno alla mezzanotte nel territorio comunale di Castiglione Olona (Varese), zona di via Fratelli Rosselli. Il soggetto, presunto spacciatore, ora sotto trattamento sanitario in prognosi riservata dopo essere stato trasportato nella sede nosocomiale sotto regime di codice rosso, sarebbe venuto a colluttazione con uno dei militari o con entrambi; il punto interrogativo, che è poi quello su cui l’autorità inquirente deputata sta lavorando, è legato al fatto che entrambi i carabinieri erano “senza alcun ordine di impiego e liberi dal servizio”, come risulta da una nota della Procura della Repubblica italiana in Varese. Molti i condizionali spesi anche nella ricostruzione dell’episodio: dall’informativa risulta che i due uomini “sarebbero intervenuti” e che nell’area “era in corso una presunta attività di spaccio di stupefacenti”. Fatto singolare: a raccogliere i primi elementi sulla scena sono stati altri effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla Compagnia di Saronno (Varese).

Maltempo sul Comasco frontaliero: frane, straripamenti, un salvataggio

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 15.05) L’azione tempestiva di uomini del Corpo Vigili del fuoco ha portato stamane al salvataggio di tre persone la cui auto si era bloccata lungo la corsia di marcia, sull’improvviso irrompere delle acque a sommersione della carreggiata, in territorio comunale di Uggiate con Ronago, provincia di Como, a due passi dal confine su Novazzano frazione Marcetto; conducente e passeggeri sono in buone condizioni di salute. È, questo, il più rilevante fra gli oltre 40 interventi condotti nell’arco di poche ore, e portati a termine, per mano di operatori della sicurezza nella fascia nord-occidentale del Comasco, dunque a ridosso del Varesotto e del Mendrisiotto, tutti territori martoriati dal maltempo con pioggia battente in quantità al momento stimate nell’ordine d’un ordinario mese medio, ovvero attorno ai 120-130 millimetri per metro quadrato.

Bollettini dello stesso tenore a monte del tratto della Strada statale numero 342 “Briantea” che attraversa il territorio lariano in provenienza dalla Folla di Malnate (Varese), ossia dall’intersezione su Varese rione Valle Olona capitale ed il Belforte e disegnandosi per l’appunto via Malnate, Binago ed Olgiate Comasco; a parte Uggiate con Ronago, dove tra l’altro risulta inondata parte della Valle dei Mulini (zona “Locanda degli eventi”, sul confine di Stato) ed è notevole la colata di terriccio dal costone del colle di Lomazzo (vari gli allagamenti: zona Fornace, zona Croce rossa, via Roma, via Giuseppe Garibaldi), i maggiori problemi constano nei territori comunali di Solbiate con Cagno, Faloppio, Albiolo ed inoltre Lurate Caccivio, con scoscendimenti e forti fenomeni di ruscellamento di fanghiglia stanti anche, ed in vari punti, gli straripamenti del Lura e del Faloppia.

Ancora più ad est, preoccupanti le masse di acqua limacciosa portate dalla Breggia, oltremodo “carica” tra Cernobbio e Maslianico. Dalla minore entità, ma tali da causare disagi e da richiedere una particolare e continua osservazione, le evidenze a Como città, dove il livello del Lario è salito e le acque, per qualche ora, si sono spagliate su un tratto di piazza Camillo Benso conte di Cavour. In ultimo, pessime nuove per chi debba viaggiare sulla Strada statale numero 340 “Regina”: smottamenti e frane, fenomeni questi invero non infrequenti nella zona, si sono abbattuti sulla carreggiata fra il chilometro 16.100 ed il chilometro 17.500, interessando i Comuni di Argegno e di Brienno; come di consueto, arteria chiusa “pro tempore”, squadre di operai al lavoro, riapertura prevista nel corso del pomeriggio e dapprima a senso unico alternato.

Besozzo (Varese): collisione tra due auto, quattro feriti e un contuso

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.49) Non gravi conseguenze, pur dovendo i sanitari prestare cure a quattro delle persone coinvolte, dall’incidente stradale avvenuto alle ore 11.07 circa in territorio comunale di Besozzo (Varese), sul punto di congiunzione tra via Renato Bertolotti e via Michelino da Besozzo, a collisione due auto di cui una dell’Arma dei Carabinieri. Soccorsi sono stati portati ad un 43enne ed a tre giovani dall’età compresa fra i 25 ed i 22 anni; intervento sotto regime di codice giallo, ridefinito in parte verso il codice verde; due dei feriti sono stati indirizzati verso il “Circolo” di Varese, altri due verso il “Causa Pia Luvini” di Cittiglio, un quinto se l’è cavata invece con qualche contusione. Accertamenti esperiti da effettivi dell’Arma dei Carabinieri dalla vicina stazione.

Maltempo sul Mendrisiotto: A2 chiusa per due volte, paesi isolati

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.23) Grandi erano i timori per il Sopraceneri centrooccidentale in lande vallerane, perché alle constatate condizioni di fragilità e di dissesto idrogeologico tra AltaMaggia, Lavizzara, Bavona e Rovana, non volendosi direttamente dire delle aree travolte da frane e fenomeni alluvionali, la pioggia in misura d’un millimetro ne vale tre delle precipitazioni d’una settimana fa, nei termini propri delle probabilità di rischio. Ed invece il maltempo, pur ripresentandosi sin da ieri mattina a nord di Ponte Brolla e con intensità di volta in volta diverse, ha colpito di più e peggio dal Basso Ceresio al Mendrisiotto, sulla fascia orizzontale e con massiccio interessamento di parte del Varesotto e del Comasco (vedasi in altra parte del “Giornale del Ticino”).

Autostrada A2 – Secondo blocco del traffico, nell’arco di tre ore e sempre a causa degli effetti del maltempo, intorno alle ore 14.30 di oggi sulla A2, dapprima dagli svincoli di Mendrisio (e, quindi, anche dall’interconnessione con la A394 da e verso Stabio zona est) all’uscita per Bissone e Campione d’Italia in direzione nord e poi anche dall’uscita per Melide agli svincoli di Mendrisio in direzione sud. Semafori rossi imposti, con flussi regolati secondo norme di rigore, causa fanghiglia andata ad invadere parte della carreggiata; rischio di slittamento di detriti, in ispecie sul lato direzione nord, al di fuori dalle casse di laminazione; possibili spagliamenti di acque meteoriche; la via è stata riaperta intorno alle ore 16.30. Una prima interruzione dei flussi veicolari era stata imposta sul mezzogiorno, identico motivo, identico tratto, problema manifestatosi in corrispondenza dell’abitato di Capolago in territorio comunale di Mendrisio. Nel senso di marcia verso la frontiera, all’ingresso di Balerna, in riversamento sulla A2 anche parte del traffico indirizzatosi sulla Cantonale sin da Lugano e/o da Melide; ciò ha comportato la formazione di colonne che insistono sul valico di Chiasso-Brogeda.

Zone urbane – Sbarramenti a Chiasso (via Maestri Comacini), a Morbio Inferiore (viale LungoBreggia), a Coldrerio (via Monte Generoso) ed a Novazzano (via Résiga); eguale genere di problemi nelle realtà comunali confinitime. Chiusa per allagamenti sui due lati la dogana di Chiasso frazione Seseglio (Ponte Faloppia); al proposito, altre indicazioni sono riportate nel servizio del GdT sul maltempo in area comasca frontaliera. Due le situazioni dalla particolare rilevanza: in territorio comunale di Breggia, lungo la Valle di Muggio, frana con interruzione del transito veicolare dalla frazione Morbio Superiore alla frazione Muggio; niente accesso nemmeno dalla frazione Casima; appena più ad ovest, frana e dispersione di detriti in significativa quantità nel territorio comunale di Castel San Pietro, frazione Campora, dove constano egualmente l’interruzione della strada sino a Castel San Pietro e l’inaccessibilità di percorsi pedestri a scavalcamento del punto di dissesto. Masse di fango si sono riversate nella Breggia (vedasi egualmente, per altri riscontri, nel servizio del GdT sulla situazione in area comasca frontaliera).

Gli interventi – Massiccio, come d’uopo, il dispiegamento di agenti e di operatori della sicurezza. All’opera elementi della Polcantonale, della Polcom Mendrisio e della Polcom Chiasso; effettivi dei Pompieri Mendrisiotto; sanitari del “Servizio autoambulanza Mendrisiotto”. In Valle di Muggio, intrervenuti gli specialisti del Servizio forestale cantonale, dell’Ufficio del geologo cantonale e dell’Ufficio dei corsi d’acqua. In campo anche uomini della Protezione civile Mendrisiotto; a disposizione anche strutture per l’accoglienza di persone che si trovino in stato di temporanea necessità. Vale, come sempre, l’invito a limitare gli spostamenti nel territorio e ad evitare di recarsi nelle zone particolarmente colpite dal maltempo, qualora ciò non risulti strettamente necessario, al fine di non ostacolare le operazioni in corso.

Gavirate (Varese): principio di incendio in un negozio, due intossicati

0

Due persone sono rimaste intossicate da fumo, e per tale motivo hanno ricevuto assistenza sanitaria da operatori del servizio “118”, in séguito al principio di incendio rilevato attorno alle ore 13.50 di ieri, sabato 6 luglio, nell’edificio del “Centro commerciale Campo dei Fiori” di viale Ticino 82 in Gavirate (Varese). Con riferimento all’accaduto, le condizioni di salute dei soggetti non destano preoccupazione causa principio di incendio nella zona del “freddo” all’interno della piattaforma alimentare “Carrefour”. Il problema, determinato presumibilmente da un cortocircuito, è stato presto individuato in una vasca deputata ad accogliere prodotti surgelati; imposto lo sgombero dell’area; situazione ricondotta all’ordinario grazie all’opera di effettivi del fuoco.

Luino (Varese): precipita dal costone sul lago, salvato dai Vigili del fuoco

0

Incredibilmente con lesioni e traumi dalla modesta entità, secondo prima valutazione degli operatori intervenuti (azione declassata da codice giallo a codice verde), il 62enne che nel primo pomeriggio di ieri, sul tratto della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” in attraversamento dell’abitato di Colmegna frazione di Luino (Varese) e localmente noto come via Delle Vittorie, è caduto dal costone sovrastante la sponda del Lago Maggiore, con impatto probabilmente attutito dalla vegetazione. L’assistenza al ferito ha avuto luogo grazie ad effettivi dei Vigili del fuoco dal locale Distaccamento (con l’appoggio di specialisti del “Nucleo speleoalpinofluviale” dal Comando provinciale in Varese) ed a personale sanitario; problematica l’operazione di recupero, dovendosi risolvere i soccorritori all’utilizzo di una barella ed al successivo trasporto su percorso disagevole. A seguire, ricovero al “Luini-Confalonieri” in Luino.

Calcio / Euro 2024: perfida Albione, la Rossocrociazia fuori ai rigori

0

Nella partita in cui più ha meritato, sull’indecorosa patataia di Düsseldorf, la Rossocrociazia pedatoria esce dagli Europei 2024 – stadio dei quarti di finale – cadendo ai rigori contro la più che mai perfida Albione: perché stavolta nemmeno Yann Sommer detto “il Prodigioso” è riuscito ad opporsi alla serie dal dischetto, cinque su cinque da Cole Palmer, Jude Bellingham, Bukayo Ayoyinka Saka, Ivan Toney e Trent Alexander-Arnold, sul conto dell’altra parte l’errore determinante, proprio al primo colpo, di Manuel Akanji (a segno invece Fabian Schär per l’1-2, Xherdan Shaqiri per il 2-3 e Zeki Amdouni per il 3-4; ovviamente non battuto l’ultimo tiro). In precedenza: primo tempo con unica informativa su una conclusione deviata in calcio d’angolo da Granit Xhaka; due tocchettini (testa, 51.o, e piede, 56.o) di Breel Embolo quale prodromo al vantaggio (75.o, roba molliccia su palla scema filtrante da Dan Ndoye e che passa tra le gambe di un difensore, viene sporcata da un altro ed infine deviata con mezza punta da metri uno); pareggio di Bukayo Ayoyinka all’80.o (per la descrizione vedasi più avanti). Qui di séguito gli spunti di cronaca a modo nostro.

*****

Sinceramente detto: l’“Andiamo a fare la storia” (quasi per ogni commentatore si tratterebbe di andare a “fare la storia”, in questa partita) è una cretinata. Se la disputa di un quarto di finale agli Europei di calcio è “fare la storia”, come la mettiamo con Nicolao della Flüe ed Eulero ed i due Bernouilli e Jean-Jacques Rousseau e Carl Gustav Jung ed Henry Dunant e Le Corbusier e qualche altro che ci intasa la memoria?

Inni nazionali. Siamo alle solite: per la Rossocrociazia canta uno su tre, quelli in bianco fanno invece blocco comune. Si pareggia, invece, in monellaggine dei bimbi costretti ad accompagnare i calciatori sul campo ed a stare lì davanti durante i momenti ufficiali: un salutino alla telecamera per parte.

Minuto nove e secondi 28: Rsi, facci un piacere, spegni ‘sto “color commentator” che intralcia soltanto il sin troppo paziente Armando Ceroni. A noi serve una telecronaca, non il “Kaffeeklatsch”.

Allo scoccare del quarto d’ora, Harry Kane – sarà l’unica apparizione nell’intero primo tempo; si buscherà un giallo a metà ripresa quale altra attestazione dell’esistenza in vita – prova a rivendicare un rigore. L’arbitro Daniele Orsato replica che no, non è fallo il battito eccessivo di ciglia da parte dell’avversario.

Da colleghi a colleghi: si è disposti a sopportare espressioni come “aggredire lo spazio” solo se ci troviamo a bordo dell’astronave “Enterprise” ed il comandante James Kirk si è svegliato con due lune storte e vuol dare una lezione ai Klingon, tanto per farsi passare il malumore.

Giusto perché si sta parlando di questioni siderali: primi 29 minuti di partita, il nulla cosmico.

Traversone di Fabian Schär dalla destra. Gli ecopirla di “Renovate Switzerland” festeggiano: “Il buco dell’ozono è opera dell’uomo, ora ne abbiamo la prova”.

Prove di dialogo sullo stretto tra Remo Freuler e Breel Embolo. Geometria dice però che tu non fai triangolo con due soli lati.

Una nota una di cronaca: al 44.o, incursione di Saka sventata da Xhaka. Che poi balla la haka.

Declan Rice, centrocampista difensivo dei “Tre leoni”, prezzo 120 milioni di franchi più il contratto. Da presidente del Legislativo cantonale, Michele Guerra sta già cercando in Inghilterra un gonzo cui vendere la squadra dei deputati del Gran Consiglio: sai mai che salti fuori qualche soldino per dare una mano alle casse cantonali.

Primo intervento di Jordan Lee Pickford su tiretto di Breel Embolo (citato in prologo di cronaca). A proposito di Jordan Lee Pickford: il portiere degli albionici non è parente naturale di alcun Pickford sulla faccia della Terra a parte suo padre Lee, che ottenne il cambiamento legale del cognome da “Pigford” – traducibile come “guado per i maiali” (similmente ad “Oxford”, inteso come “guado per i buoi”) – per via dei facili soprannomi irriverenti; in verità, Jordan Lee Pickford era nato come Jordan Lee Logan, e difatti suo fratello – Richard Adam, calciatore già professionista con il Darlington ed anche in Svezia e negli Stati Uniti – porta il cognome Logan. Quando passi attraverso varie identità, il carattere si forgia per forza di cose.

63.o, fuori Ruben Vargas e Fabian Rieder, dentro Steven Zuber e Silvan Widmer. Resta la rima, numericamente le lettere restano uguali (cinque più sei e sei più sei contro sei più cinque e sei più sei), per l’equilibrio. Del resto, il selezionatore si chiama Murat Yakin (cinque più cinque. Cinque più diventa anche il voto finale, toh).

Pensiero deferente e quasi affettuoso ad uno stimato ed amato collega di casa Rsi, iperelvetico per fede pedatoria ma con mostruosa passione per il calcio d’Oltremanica: egli sta di sicuro tirando moccoli. Ad entrambe le squadre.

Fallo veniale di Bellingham, centrocampista di Albione. Hey Jude, don’t make it bad.

Sbinocolata in passaggio dalla Rsi alla Rai. Il tempo di sentire tre pronunzie (su tre) fra il bislacco ed il fantasmagorico, non che si pretenda un “bachelor” in lingue ma all’antenna non puoi andare con il certificato di livello “A-meno-1”, e si torna dall’Armando.

Sullo 0-1, dalla panca degli albionici, Gareth Southgate selezionatore va ad inventarsi rimedi e ne cambia tre di colpo. Tipo “poker” del pomeriggio di Santo Stefano, quando sei rimbambito per l’eccessiva crapula ed hai in mano una coppia scrancia e non speri nemmeno, ma tiri ad indovinare.

Uno sbandamento, Bukayo Ayoyinka Saka libero sull’estrema dei 16 metri, diagonale, e come nella banda dei cinque, l’incredibile banda, nessuno obbedisce nessuno comanda, è l’80.o e la palla incoccia sul palo interno e diventa 1-1. Si andrà ai supplementari.

Okay, anche Declan Rice sa fare cose: una botta al 94.o, Yann Sommer dimostra il suo. Ma 120 miliioni di franchi per il sullodato, no.

Harry Kane, impalpabile, si infortuna rovinando addosso al suo allenatore e schiantandosi sulla panca della sua Nazionale. La miglior notizia possibile, nell’immediato, per Gareth Southgate. E persino il cambio forzato con Ivan Toney si rivelerà decisivo.

Messaggi in bottiglia: 116.o, Xherdan Shaqiri centra la traversa direttamente da calcio d’angolo; 118.o, Zeki Amdouni spara una botta e Jordan Lee Pickford sventa; 119.o, deviazione sfortunata di Silvan Widmer. Tre fatti così sono una sentenza: all’ergastolo.

Gareth Southgate va avanti e, nel frattempo, conquista il “Premio Più culo che anima”. A salario viaggia sull’equivalente di oltre cinque milioni di franchi l’anno; per raffronto, il neoinsediato primo ministro del Regno Unito, al secolo Keir Starmer vincitore delle Legislative, riceve attorno all’equivalente di 200’000 franchi l’anno. E Keir Starmer, tra l’altro tifos sfegatato per l’Arsenal, almeno una visione di gioco – gliela riconoscevano quando militava negli Homerton Academicals – ha sempre avuto.

Ottavi di finale, salvato da un goal di Jude Bellingham al minuto 98 (poi supplementari e vittoria). Quarti di finale, salvato da un goal di Bukayo Sala al minuto 80 (poi rigori e vittoria). Per due volte Gareth Southgate è stato richiamato all’Ufficio informazioni dell’aeroporto, quando ormai si trovava già al… cancello sud per il viaggio di ritorno.

Non l’abbiamo con lui, ma Southgate pare sempre avere un ass nella Manica.

Prime, drammatiche conseguenze dell’eliminazione di Yann Sommer e compagni: niente più panino ad un franco, in occasione delle partite della Rossocrociazia, nei “McDonald’s”; e niente più birrino offerto, ad ogni goal della Rossocrociazia, all’“Osteria Al ponte” di Maggia frazione Aurigeno, sulla Cantonale, lato ponte sulla Maggia verso Aurigeno e Moghegno.

Gelöster Anhänger trifft entgegenkommendes Motorrad: ein Todesopfer

0

Während der Fahrt löste sich bei Brugg der Anhänger eines Lieferwagens und traf dabei ein entgegenkommendes Motorrad. Der Motorradfahrer wurde so schwer verletzt, dass er noch auf der Unfallstelle verstarb. Seine Mitfahrerin wurde schwer verletzt ins Spital gebracht.

Der Unfall ereignete sich am Freitag, 5. Juli 2024, um 15.15 Uhr auf der Aarauerstrasse ausserhalb von Brugg. Aus einem Gewerbegebiet mündete ein Lieferwagen mit Anhänger in diese Hauptstrasse ein, um in Richtung Stadtzentrum zu fahren. Nach kurzer Fahrt löste sich der Anhänger aus noch ungeklärten Gründen und geriet auf die Gegenfahrbahn. Dort traf er eine mit zwei Personen besetzte schwere Harley Davidson, die von Brugg kommend in Richtung Schinznach-Bad unterwegs war.

Rettungsdienst und Polizei fanden den Motorradfahrer und seine Mitfahrerin schwer verletzt vor. Die Ambulanz forderte für den Mann einen Rettungshelikopter an. Bevor ihn dieser ins Spital fliegen konnte, erlag der 64-Jährige seinen Verletzungen. Die Ambulanz brachte seine 53-jährige Begleiterin ins Spital. Über deren Zustand liegen noch keine genauen Angaben vor. Die drei Insassen des Lieferwagens kamen mit dem Schrecken davon.

Am Motorrad entstand Totalschaden. Auch der Anhänger wurde beschädigt. Die Kantonspolizei Aargau hat ihre Ermittlungen zur Klärung der Unfallursache aufgenommen. Die Staatsanwaltschaft Brugg-Zurzach eröffnete eine Untersuchung.

Für die Rettungsarbeiten und die polizeiliche Sachverhaltsaufnahme sperrte die Polizei die Strasse. Die Feuerwehr leitet den Verkehr um.

Guttannen: Auto aus Stausee geborgen / Lenker verletzt ins Spital geflogen

0

Am Freitag haben Einsatzkräfte der Kantonspolizei Bern nach einer Meldung zu einem Verkehrsunfall in Guttannen ein Auto im Räterichsbodensee vorgefunden. Der Lenker wurde verletzt ins Spital geflogen, das Auto konnte geborgen werden. Die Unfallursache wird untersucht.

Am Freitagabend, 5. Juli 2024, ging bei der Kantonspolizei Bern kurz nach 18.30 Uhr eine Meldung ein, dass in Guttannen ein Auto in den Stausee gefahren sei. Die ausgerückten Einsatzkräfte fanden daraufhin im Bereich Geissgufer ein Auto im Räterichsbodensee vor.

Gemäss aktuellen Erkenntnissen war das Fahrzeug von Guttannen herkommend in Richtung Grimselpasshöhe unterwegs, als es aus noch zu klärenden Gründen von der Strasse abkam, mit einem Wehrstein kollidierte und schliesslich via Böschung in den Stausee rutschte. Zwei vorbeifahrende Motorradlenkende konnten dem Lenker aus dem langsam sinkenden Fahrzeug helfen.

Der Verunfallte wurde anschliessend verletzt mit einem Helikopter der Rega ins Spital geflogen. Das Auto konnte im Verlauf des Abends mit Unterstützung eines Pneu-Krans aus dem Wasser geborgen werden.

Die Grimselpassstrasse war während der medizinischen Versorgung des verletzten Lenkers sowie der Bergung des Unfallautos gesperrt. Der Verkehr konnte zeitweise wechselseitig geführt werden. Im Einsatz standen Einsatzkräfte und die Seepolizei der Kantonspolizei Bern, die Feuerwehren innert dem Kirchet und Meiringen, ein Abschleppdienst sowie die Rega.

Blevio (Como): si tuffa e non riemerge, 20enne salvato da un amico

0

Salvataggio “in extremis” ieri pomeriggio, poco dopo le ore 17.30, per un 20enne che con alcuni amici era in gita nella zona di Blevio (Como) e, giunto in località Girola, ha mal pensato di tuffarsi nelle acque del Lario da un pontile, in spregio al divieto di accesso lì stabilito. Il giovane, forse a causa del transito di un natante o di un battello, è stato destabilizzato e non è riuscito a risalire in superficie; uno degli amici, con provvidenziale intuizione, si è a quel punto lanciato in acqua ed ha individuato la sagoma del 20enne ormai in condizione di preannegamento. Una volta riportato a riva, il bagnante incauto è stato trattato da sanitari della “Croce azzurra” sotto regime di codice rosso e trasferito al “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia (Como) a norma di codice giallo.

Al “Dimitri” un’ondata di festa sul palco con la “Compagnia due”

0

Di ritorno al “Teatro Dimitri” in Terre di Pedemonte frazione Verscio, lunedì 8 luglio, Andreas Manz e Bernard Stöckli che, appena superato il traguardo del quarto di secolo nella collaborazione sotto ditta comune (la “Compagnia Due”), portano sul palco l’originalità dello spettacolo “!Boom!”, comicità e teatralità e “slapstick” nel segno della clowneria non verbale su testo da 60 minuti senza un secondo di pausa. Poesia e musica a contorno, proposta degna di attenzione quale che sia l’età degli spettatori. Inizio ore 20.00. Replica prevista per giovedì 1.o agosto, ore 18.00, stessi interpreti, stessa sede.

Asse del San Gottardo, code ansiogene in A2: 14 chilometri verso sud

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.36) Sabato tutt’altro che semplice per i vetturali in transito nei due sensi di marcia al San Gottardo autostradale: incolonnamenti sono stati registrati sin dalle prime ore della giornata, da una parte per rientri (ahinoi, anche con significative disdette dei periodi di vacanza in Ticino, per intervenute cause di forza maggiore), dall’altra per la cesura di inizio delle ferie in varie nazioni centroeuropee. Code in dilatazione sino a quattro chilometri al portale sud, tempi di passaggio nell’ordine dei tre quarti d’ora, con il solito carico sin oltre l’area di servizio a Stalvedro, opzione Cupra per quanti rifluiscano sulla viabilità ordinaria a nord dello svincolo di Quinto; chiuso in entrata, sempre con direzione Uri, l’accesso di Airolo. Sul versante opposto solo inviti alla pazienza ed alla resistenza umana: la chiusura dello svincolo di Göschenen-Casinotta direzione Ticino è il meno in una giornata da sferzante attesa, picco a 14 chilometri, tempi sulle due ore e mezzo. Per contro piuttosto tranquilla la situazione lungo la A13, riaperta ieri anche nel tratto mesolcinese ripristinato a tempi da “record” (13 soli giorni), benché a corsia unica per senso di marcia su una lunga sezione, dopo i disastri causati dal maltempo. In immagine, il consueto scenario direzione nord in corrispondenza dell’area di servizio a Stalvedro.

Lomazzo (Como), spazzatrice prende fuoco: illesi personale e passanti

0

Fortunatamente senza conseguenze per gli addetti e per terze persone l’incendio di una macchina spazzatrice che stamane, poco dopo le ore 7.00, era operativa lungo via Volonté a Lomazzo (Como). Il problema, a primo riscontro, è stato originato da un malfunzionamento o dal surriscaldamento di una parte meccanica. Le fiamme sono state domate da effettivi dei Vigili del fuoco da Lomazzo e da Appiano Gentile.

Lavizzara e Bavona, sgomberi agli sgoccioli. Dal cielo soccorsi e pericoli

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.59) Il settimo giorno, Dio si riposò. Ma qui, dove pur con l’invocazione alla Provvidenza e con il suo aiuto i mezzi sono e restano quelli dati dagli uomini agli uomini, il settimo giorno della ValleMaggia e delle convalli piagate dagli effetti del maltempo è né più né meno che un carico in più di fatica e di tamponamento delle disgrazie dell’oggi, nella speranza che si possa iniziare a ricostruzione già da un domani venturo sì, ma prossimo, e prossimo assaissimo: e con ampio anticipo rispetto alle previsioni è da considerarsi concluso il secondo sgombero dalle zone in cui, a rigore di previsioni meteo, piogge intense potrebbero tornare ad abbattersi nelle 24 o nelle 48 o nelle 72 ore, poco proficua l’occhiata al “radar” sul cellulare, gli indici di probabilità dei fenomeni atmosferici dalla gravità conclamata restano una tacca sotto il livello della certezza ma due tacche sopra il livello della stasi, della quiete, del “Nulla accadrà”. Del resto, alla trincea di Moghegno in Comune di Maggia sta piovendo da ben prima dell’alba – acquerugiola, pausa, piovasco, acquicella, nubi basse a coprire la vista sulla distanza dei 300-500 metri dal nucleo verso il costone dei monti oltre i quali sta la gemella Valle Verzasca, e dalle ore 9.35 le spruzzate che passano a scroscio – e dai prati in fregio alla Cantonale, sotto l’Antrobio e prima dei Ronchini di Aurigeno, delle ore 7.44 è stato il decollo del primo elicottero, andata e ritorno, quasi tutti saranno fatti rientrare via terra (questo il programma fissato e rispettato per oggi, da Prato-Sornico e da Mogno e dal Piano di Peccia dove sono registrati i maggiori disagi in materia di flussi relazionali, di contatti e di assistenza) ma con supporto dall’aria, così come esclusivamente per via aerea è stata coperta, cioè resa libera da persone che si sarebbero trovate in situazioni di potenziale pericolo, la Valle Bavona ad esclusione dell’abitato di San Carlo.

Sul campo, risorse umane – una menzione per gli specialisti della “Redog”, giunti già l’altr’ieri a garantire un supplemento di qualità nella ricerca dei dispersi lungo gli argini della Maggia, e ciò grazie uno specialista di localizzazione tecnica ed a due squadre con cinque cani ciascuna – e risorse tecniche e risorse basilari per l’altrui sussistenza, perché a monte della direttrice tra Cevio paese e la località Visletto ha luogo il solo transito di veicoli autorizzati lungo la passerella ciclopedonale adattata e rinforzata: se tutti affluissero lì rivendicando una qualsiasi esigenza appena appena al di sopra del banale, nell’una e nell’altra direzione le colonne risalirebbero sino a Bignasco da un lato ed avrebbero coda a Giumaglio dall’altro. Dallo Stato maggiore regionale di condotta dicono e non dicono; di certo, nell’ondata di richieste di permessi, qualcuno ha provato a far passare un bisogno che bisogno primario non era, o a chiedere che gli venisse concesso il passaggio “modulato” (velocità massima 10 chilometri orari, ogni volta una sola presenza sul ponte) benché il veicolo fosse eccedente per larghezza e/o per peso, considerato il fatto che quella portata da 35 quintali vale a tara compresa. Per le autorità operanti in stretta connessione, ma con ridotto margine di autonomia stanti alcuni ordini prioritari, di certo non facile la gestione dell’esistente: e dev’essere una condizione mentale problematica, per un sindaco e per coloro che lo affiancano, il trovarsi a far conto d’un territorio di competenza nel quale, magari su un tratto a sviluppo su 300 o 400 metri, nel punto “qui” lo stato dell’arte sia a regime e nel punto “là” si debba profilare un intervento urgente ma tale a impegnare cose e persone per lungo tempo. Questo, tra l’altro, dovendosi prestare la massima attenzione al pieno ripristino dei servizi ed al continuo controllo sulla loro efficienza.

Quanto al resto, il resto è purtroppo un velo di tristezza che si fa peso sul cuore: le cinque vittime sono dolore che taglia il corpo, i quattro che mancano all’appello sono un tarlo che assilla il cervello; chissà se, chissà dove.

Cadorago (Como): rogo nei boschi, limitati i danni, dubbi sulle cause

0

In corso di accertamento, nessuna ipotesi potendosi al momento escludere, le cause del rogo divampato attorno alle ore 17.00 di ieri, venerdì 5 luglio, in una zona boschiva del territorio comunale di Cadorago (Como). Le fiamme hanno trovato facile propagazione attaccando il fieno raccolto e già essiccatosi. Grazie al tempestivo intervento di volontari della Protezione civile e di tre squadre dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale nel capoluogo, l’estensione dell’incendio è stata limitata ad una superficie di circa 500 metri quadrati,

Stabio “città dell’energia”, marchio confermato per la terza volta

0

Migliorare i risultati in àmbito energetico e, di volta in volta, alzare l’asticella per quanto riguarda la riduzione del consumo di risorse, la gestione dei rifiuti solidi urbani, la cura del verde pubblico, la protezione e la qualità delle acque, la biodiversità ed altro ancora: su tali propositi tradotti in atto concreto la nuova certificazione – terza consecutiva – del marchio “Città dell’energia” conferito al Comune di Stabio, come da esito di un “audit” svoltosi venerdì 26 aprile ed il cui responso positivo è stato fornito alle autorità locali nel corso dell’ultima settimana. Il titolo, che vale quale quadro di riferimento al fine di ispirare di orientare la politica energetica comunale alla sostenibilità ecologica e sociale, è stato conseguito con un punteggio di 64.8 punti su 100, in progresso chiaro e quasi lineare rispetto ai 54.5 punti su 100 ottenuti nel 2015 (prima certificazione) e rispetto ai 60.1 punti su 100 ottenuti nel 2019 (seconda certificazione). Nell’attesa della data in cui avrà luogo la cerimonia ufficiale di conferimento del marchio, fissato già il prossimo obiettivo: arrivare alla certificazione di tipologia “oro”, soglia fissata a 75 punti su 100; quali strumenti valgano il risanamento di alcuni edifici comunali secondo “standard” di maggiore efficienza, il teleriscaldamento ed il “Piano operativo” di mitigazione e di adattamento alle isole di calore.

A rischi estremi, estremi rimedi: sgomberi forzati in Bavona e in Lavizzara

0

Oggi, venerdì 5 luglio, la Valle Bavona con esclusione del nucleo di San Carlo; domani, sabato 6 luglio, l’abitato di Prato-Sornico in prossimità del riale Scudau; sempre domani, gran parte delle abitazioni al Piano di Peccia, in particolare il nucleo di Sant’Antonio ed il nucleo di San Carlo, in sponda destra del fiume di Peccia nelle vicinanze del riale proveniente dall’Alpe di Sovenat; in pari tempo, la località Bola-Croisa nei pressi di Mogno, zona del ri di Röd. Allo sgombero forzato, in ragione delle piogge previste nei prossimi giorni e della constatata fragilità idrogeologica, allo sgombero forzato quale “extrema ratio” si è giunti, limitatamente alle zone a maggior tasso di rischio nelle valli già colpite dalla sciagura tra sabato e domenica e per le quali vi è da temersi stanti anche le previsioni meteorologiche poco incoraggianti: così i vertici dello Stato maggiore regionale di condotta, decretando il “Via tutti” con elitrasporto in elicottero oggi e via terra domani, con riserva di utilizzo degli elicotteri per eventuali situazioni specifiche.

Elementari nella concretezza i criteri: a) i residenti e quanti si trovino “pro tempore” nelle zone indicate sono invitati perentoriamente ad uscire da tali zone, in coordinamento “con i Comuni interessati e con gli enti di intervento”; b) a sgombero effettuato, interdizione del traffico privato sugli accessi stradali alle zone di cui sopra, e ciò con sbarramenti; c) a quanti non possano appoggiarsi a parenti o amici per la temporanea ospitalità è garantito l’alloggio al “Centro protezione civile” in Ascona (richieste da formularsi con chiamata al numero di telefono 0840.112117). I provvedimenti, è la precisazione, hanno carattere preventivo e sono stati disposti “in base all’analisi dei rischi” condotta da operatori in seno al Dipartimento del territorio, con definizione per l’appunto delle aree da sgomberarsi e delle vie di comunicazione da chiudersi al traffico (in gran parte, e ciò va da sé, si tratta di territori già fortemente interessati dai dissesti idrogeologici nello scorso fine settimana); nello specifico, per la definizione delle zone sono state prese in considerazione le infrastrutture e le abitazioni già colpite e quelle limitrofe che potrebbero risultare interessate da eventuali altri fenomeni intensi: una “particolare prudenza” – tutti i virgolettati giungono dal menzionato Stato maggiore regionale di condotta – è imposta dalle odierne condizioni idrogeologiche, dallo stato di avanzamento delle singole procedure di messa in sicurezza, dal deflusso delle acque in prossimità delle abitazioni e dalla morfologia del territorio “profondamente modfiicatasi”.

Di un fatto è da tenersi conto, e valga questa sintesi: “Risulta ora difficile una previsione sulla risposta dei bacini idrografici anche in presenza di precipitazioni dall’intensità inferiore a quella rilevata la settimana scorsa”. Come dire che piogge per 100 millimetri il metro quadrato nell’oggi potrebbero avere un impatto drammatico quanto 200 millimetri il metro quadrato nell’ieri; e come dire, inoltre, che si procede sul provvisorio, e che gli esperti effettueranno via via altre analisi dello stato contingente dell’arte allo scopo di aggiornare i piani di emergenza.

Auf unseren Straßen: tschechischer Fahrer 17 Stunden pausenlos am Steuer

0

Bei einer Schwerverkehrskontrolle auf der A3/ Glarus, wurden am 04.07.2024 mehrere Verkehrsverstösse festgestellt.

Dabei wurde um 10:45 Uhr ein tschechischer Sattelschlepper angehalten, der von einem 56-jährigen Fahrer gelenkt wurde. Der tschechische Lenker war auf dem Weg zur nächsten Abladestation im Raum Genf.

Bei der Überprüfung der Lenk- und Ruhezeiten wurden erhebliche Verstösse gegen geltende Vorschriften festgestellt. Unter anderem war der Fahrer dieses 40 Tönners während 17 Stunden ohne vorschriftsgemässe Pausen unterwegs.

Als unmittelbare Konsequenz der Kontrolle musste der Fahrer an Ort und Stelle eine ausreichende Ruhezeit einlegen. Zudem wurde ein Bussgeld von mehreren Tausend Franken erhoben.

Brissago, bici contro auto sulla Cantonale: uomo finisce in ospedale

0

Sarebbero da escludersi conseguenze dalla particolare gravità, ferme restando le esigenze di effettivo accertamento clinico in sede nosocomiale, per l’uomo venuto a collisione con un’auto, alle ore 17.30 circa di oggi ovvero venerdì 5 luglio, sulla Cantonale a Brissago. Dinamica dell’episodio non definita, per ora, in via ufficiale. Soccorsi portati da operatori del “Salva” Locarno e da un equipaggio della “Rega”; una volta stabilizzato, il ciclista è stato elitrasportato al “Civico” di Lugano per i trattamenti del caso.

Wallis und Tessin: Armee verlängert ihren Einsatz

0


Die Schweizer Armee verlängert ihren Einsatz der militärischen Katastrophenhilfe in Tessin und Wallis und passt ihn der Gesuchslage an.

Aktuell leisten über 300 Armeeangehörige Unterstützung im Saastal, im Goms und im Val d’Anniviers. Im Tessin unterstützt die Armee nach wie vor mit Leistungen aus der Luft und es laufen weiterhin die Vorbereitungen für den Bau einer Unterstützungsbrücke im Maggiatal.

Die Unterstützung der zivilen Behörden zur Bewältigung der Unwetterschäden vom letzten Juni-Wochenende war bis zum 10. Juli 2024 vorgesehen und wird nun bis zum 21. Juli 2024 verlängert.

Die Armee unterstützt seit Sonntag, 30. Juni 2024, die von den schweren Unwettern heimgesuchten Regionen aus der Luft und seit Montag, 1. Juli 2024, ist sie auch mit Bodentruppen vor Ort.

Dies auf Gesuch der betroffenen Kantone Wallis und Tessin. In der Region Siders und Chippis haben Teile des Katastrophenhilfe-Bereitschaftsbataillons ihre Aufträge erfüllt, die darin bestanden haben, Wassermassen abzupumpen und Verkehrswege freizuräumen.

Die weiteren Tätigkeiten der Truppe, namentlich von Teilen des Geniebataillons 6, verlagerten sich ins Saastal, Goms sowie Val d’Anniviers. Aktuell helfen über 300 Soldatinnen und Soldaten Verkehrsträger freizuräumen und Schuttmaterial abzutragen. Sie setzen dafür auch schwere Mittel wie Bagger ein. Die Arbeiten werden über das Wochenende fortgeführt.

Luftwaffe sagt Vorführungen ab
Die Luftwaffe ist nach wie vor mit einem Super Puma und einem EC-635 zugunsten der Tessiner Behörden für Evakuierungs-, Such- und Rettungsflüge sowie für Lufttransportmissionen im Einsatz.

Zudem hat die Luftwaffe die für heute, 5. Juli 2024, über Locarno vorgesehenen Flugvorführungen der beiden Displayteams Super Puma und PC-7 TEAM aus Ressourcen- und Pietätsgründen abgesagt.

Brückenbau im Tessin steht bevor
Im Kanton Tessin laufen von ziviler Seite die Vorbereitungsarbeiten für den Einbau einer militärischen Hilfsbrücke in der Region Cevio (im Valle Maggia).

Sobald die notwendigen Vorkehrungen für einen sicheren Brückenbau abgeschlossen sind, werden gegen 35 Angehörige des Katastrophenhilfe-Bereitschaftsbataillons voraussichtlich eine Unterstützungsbrücke des Typs Mabey-Johnson erstellen.

Die Armee hält sich bereit, auf Antrag des Kantons weitere Unterstützungsleistungen zu erbringen.

Der Einsatz der Armee zur Behebung der Unwetterschäden erfolgt nach den Grundsätzen für die militärische Katastrophenhilfe im Inland und ist für die Kantone kostenlos.

Oberwil-Lieli (Kanton Aargau): Verunfallter Velofahrer tot

0

Der 76-jährige Schweizer aus der Region erlag am vergangenen Mittwoch im Spital seinen schweren Verletzungen. Diese hatte er als Lenker eines E-Bikes beim Zusammenstoss mit einem jugendlichen Mountainbike-Fahrer erlitten.

Die genauen Umstände der folgenschweren Kollision sind noch nicht geklärt. Die Ermittlungen der Kantonspolizei sind im Gange. Die Staatsanwaltschaft Muri-Bremgarten sowie die Jugendanwaltschaft führen die Untersuchung.

Maggia e convalli, servono mani pronte e capaci: appello ai volontari

0

Un appello all’impegno di volontari, quali che siano le loro competenze, è stato lanciato questo pomeriggio dai vertici dello Stato maggiore regionale di condotta con riferimento alle situazioni problematiche in essere nel territorio della ValleMaggia e delle valli collegate. Un modulo per le dichiarazioni di disponibilità è stato pubblicato sul sito InterNet del Cantone, all’indirizzo www4.ti.ch/di/emergenza-vallemaggia/volontariato/modulo-offerte-volontariato. Al momento è sufficiente la compilazione del formulario da parte degli interessati “cui va tutta la nostra gratitudine”: nel modulo, oltre ai dati personali ed all’attestazione della raggiunta maggiore età, sono da fornirsi indicazioni circa patenti di guida, conoscenze idrauliche, conoscenze in materia di impianti elettrici, capacità di svolgere lavori di pulizia e/o di ripristino, abilità nell’assistenza e nel supporto alla popolazione, oltre ad uno spettro di date ed orari per l’utilizzo.

Controlli “radar”, Lugano e Bellinzona i prossimi bersagli principali

0

Non c’è voglia di sorridere, stavolta e probabilmente lo stesso sarà per gran tempo, nel preannuncio dei controlli “radar” per quanto riguarda la velocità sulle strade del Canton Ticino, settimana compresa tra lunedì 8 e domenica 14 luglio. Così dunque per aree e località: nel Distretto di Blenio, Campra; nel Distretto di Bellinzona, Cadenazzo, Gudo, Giubiasco, Bellinzona-città ed Isone; nel Distretto di Locarno, Tegna e Losone; nel Distretto di Lugano, Pregassona, Massagno, Cassarate, Molino Nuovo, Gentilino, Paradiso, Morcote, Camignolo, Mezzovico e Lugano-centro; nel Distretto di Mendrisio, Chiasso e Morbio Superiore. Quattro infine – a Soresello, a Cugnasco, a Camperio ed a Genestrerio – i controlli previsti con apparecchiature semistazionarie.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a venerdì 5 luglio

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 17.05) Inarrestabile (ed è buona cosa) il flusso di raccolte-fondi e di erogazioni liberali, sia da enti pubblici sia da privati, in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riepiloghiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori; l’elenco viene aggiornato con cadenza almeno quotidiana e così sarà sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

*****

Banche “Raiffeisen” – Dai vertici delle banche “Raiffeisen”, fedeli al ruolo storico ed al radicamento nel territorio, risorse consistenti già messe a disposizione: 100’000 franchi dalla struttura Losone-Pedemonte-ValleMaggia, che dispone tra l’altro di due sedi tra Bassa ed Alta ValleMaggia (a Maggia ed a Cevio), altri 200’000 franchi in stanziamenti promessi dai responsabili delle realtà consorelle federate per Ticino e Moesano (vedasi articolo più particolareggiato a questo “link”: https://ilgiornaledelticino.ch/tragedia-della-vallemaggia-le-raiffeisen-a-fianco-di-cevio-e-lavizzara).

BancaStato – Quale “gesto immediato e concreto a favore delle comunità duramente colpite dal nubifragio” in ValleMaggia lo stanziamento complessivo di 200’000 franchi funzionalmente ad attività legate alla ricostruzione. La donazione è stata conferita alla piattaforma di raccolta-fondi all’indirizzo www.progettiamo.ch e pertinente all’“Associazione Comuni della ValleMaggia-Ascovam). Le risorse in tal modo reperite sono destinate a ripartizione equa “al Comune di Lavizzara, per le sue comunità di Peccia, Mogno e Prato- Sornico, e al Comune di Cevio, per le sue comunità della Valle Bavona”.

Comune di Biasca – All’insegna di un “Forza ValleMaggia, forza Mesolcina”, e nel segno di “sostegno e vicinanza (…) per le tragiche perdite, umane e materiali” insieme con un “Grazie” alle forze di intervento “che stanno lavorando instancabilmente”, conferito oggi un contributo di solidarietà a favore delle due regioni, nelle misure di 10’000 franchi alla ValleMaggia e di 5’000 franchi alla Regione Moesa.

Diocesi di Lugano – In coincidenza con la visita effettuata ieri nelle zone disastrate da monsignor Alain de Raemy, amministratore apostolico dell Diocesi di Lugano, posto in disponibilità uno stanziamento pari a 20’000 franchi (per altre azioni dirette ed indirette vedasi alla successiva voce “Gli appelli”).

Città di Lugano – Con decisione assunta nella riunione settimanale dell’Esecutivo, adesione espressa alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara in risposta alle più immediate necessità della popolazione e quale contributo alla ricostruzione; da qui l’offerta della somma di 40’000 franchi.

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.

Comune di Minusio – Concrete “la vicinanza e la solidarietà” delle autorità municipali di Minusio, in nome dell’intero Comune, con la devoluzione in misura di 20’000 franchi. La somma, come risulta da una nota-stampa diffusa questo pomeriggio, è indirizzata “a favore delle Valli Bavona e Lavizzara”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”); “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi); Diocesi di Lugano (sollecitazione a versamenti diretti da parte dei fedeli, con esposizione di una locandina e di una polizza di versamento sugli albi parrocchiali; inoltre, lancio di una colletta in tutte le parrocchie del Ticino, sabato 13 luglio e domenica 14 luglio le date scelte). (SEGUONO AGGIORNAMENTI).

Como: scippa il borsello ad un… poliziotto in servizio, preso in un “amen”

0

Un altro, mirabolante mangiatore di pane e volpe si aggiunge alla lista degli autori di reati da sceneggiatura di uno “Scemo più scemo”: 40 anni, polacco, nell’occasione ladro, il soggetto che nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 4 luglio, ha puntato un uomo per andare a sottrargli il borsello e, una volta riuscito nell’intento, si è dileguato. Improbabile che nel borsello stesso si trovasse granché a parte documenti, biro, un “tablet” ed un blocchetto di fogli; sicura invece l’idiozia del malvivente che forse non si è nemmeno reso conto di aver colpito ai danni di un… agente della Polizia locale di Como, regolarmente di pattuglia, regolarmente in divisa, e regolarmente lanciatosi sùbito dopo all’inseguimento del delinquente che dalla zona in intersezione tra viale Fratelli Rosselli e via Fratelli Recchi è riuscito ad esfiltrare, sì, ma finendo quasi sùbito tra le braccia delle forze dell’ordine. Borsello e contenuto sono stati recuperati; il 40enne polacco, in un secondo tempo, è stato tratto in arresto per il tentativo di resistenza a pubblico ufficiale, a fianco della denuncia per inottemperanza a precedente divieto di entrare in città. Morale: notte in cella di sicurezza, processo per direttissima, condanna (con pena sospesa).

Como, Vigili del fuoco da… acrobazie: salvataggio in piena notte

0

Decisamente complesso l’intervento con cui intorno alle ore 1.30 di oggi, venerdì 5 luglio, effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Valleggio in Como hanno sviluppato e portato a termine il salvataggio di un’anziana gravemente infortunatasi in casa, ai piani alti di uno stabile di via San Bernardino da Siena, nel capoluogo. La donna, 90 anni, era bloccata all’interno dell’appartamento e dunque nell’impossibilità di raggiungere la porta chiusa a chiave; i soccorsi sono stati portati per via esterna, cioè mediante utilizzo di un’autoscala che, pur in spazi ristretti, ha consentito agli operatori della sicurezza di raggiungere il terzo piano e di entrare nell’appartamento attraverso il balcone. Per l’anziana si è reso necessario il ricovero in struttura nosocomiale a causa dei traumi riportati.

Tragedia della ValleMaggia, identificate la quarta e la quinta vittima

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.20) Due identificazioni mancavano, due identificazioni sono state portate a termine per quanto riguarda le residuali vittime accertate della sciagura conseguente al maltempo in ValleMaggia e nelle convalli (Lavizzara, Bavona e Rovana le direttrici): come da comunicazioni giunte nel pomeriggio del portavoce della Polcantonale, è di un 67enne cittadino svizzero con domicilio nel Locarnese il cadavere trovato sul greto della Maggia, in frazione Riveo nel Comune di Maggia, nella giornata di martedì 2 luglio, ed è di una 61enne cittadina svizzera abitante nel Cantone Basilea-campagna, invece, il cadavere parimenti rilevato sul greto della Maggia, sempre in frazione Riveo nel Comune di Maggia, nella giornata di mercoledì 3 luglio. In precedenza erano state riconosciute le tre donne – due 73enni ed una 76enne, tutte cittadine germaniche con residenza nel Baden-Württemberg.- uccise dalla frana e dalla massa di detriti in territorio comunale di Cevio, zona Fontana, in Valle Bavona. Come qui indicato ieri, all’appello mancano anche quattro dispersi.

Borse, tensione batte speranza. Bitcoin, il tuffo e poi la risalita

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.22) Niente parametri di riferimento da Wall Street (chiusa ieri per la celebrazione del “Giorno dell’Indipendenza”, oggi tuttavia con tracce positive), incertezze nel quadro geopolitico (oltre ai conflitti militari in corso sui margini del Vecchio Continente, il peso dei risultati elettorali nel Regno Unito ed il probabile, prossimo ribaltamento degli equilibri in Francia) e l’attesa per i dati sull’occupazione negli Stati Uniti (al riscontro giunto nel pomeriggio: tasso dei senzalavorol al 4.1 per cento, in linea con le aspettative) quali elementi in concorso sull’andamento odierno delle piazze borsistiche europee, con evidenza finale in contrasto con la pur tenue cifra verde prevalente sino ad un paio di ore dalla chiusura delle contrattazioni. Per quanto riguarda Zurigo, listino primario compresso fra il “più 1.42” per cento del titolo “Partners group Ag” ed il “meno 1.89” del titolo “Sonova holding Sa”; frustrato il rimbalzo “Roche holding Ag”, che dal margine utile superiore alla figura intera si ritrova a filo di parità (meno 0.04); a sintesi, “Swiss market index” su quota 12’006.14 punti ovvero con perdita pari allo 0.52 per cento. “Ams-Osram Ag” sotto la lente dei cacciatori di affari nell’allargato e dunque in significativo apprezzamento (più 5.32 per cento, dopo aver sfiorato la doppia cifra, con oltre 8.2 milioni di pezzi negoziati per un controvalore di quasi 12 milioni di franchi).

Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.14 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.35; Ftse-100 a Londra, meno 0.45; Cac-40 a Parigi, meno 0.26; Ibex-35 a Madrid, meno 0.39. “Dow Jones” incerto (meno 0.18 per cento), S&P-500 incoraggiante (più 0.31), Nasdaq in posizione di sparo (più 0.75). Cambi: 97.17 centesimi di franco per un euro, 89.72 centesimi di franco per un dollaro Usa; sbandata e poi parziale recupero per il bitcoin, ora al controvalore teorico di 50’692 franchi circa per unità ovvero con perdita ridotta dal cinque al due per cento circa rispetto al prezzo medio di ieri.

Laveno Mombello (Varese): “Blitz” antispaccio, arrestati due marocchini

0

Il bivacco era grosso, a due passi dalla carreggiata della Strada statale numero 394dir “del Verbano orientale”, ed assai ben rifornito; ed anche ben difeso, nel senso che i gestori dell’attività illecita erano pronti e disposti anche a far uso di un “machete”, arma in effetti trovata durante il “Blitz” condotto e portato a termine nel pomeriggio di martedì 2 luglio – delle scorse ore la conferma dei provvedimenti adottati – da effettivi dell’Arma dei Carabinieri e dagli specialisti di uno Squadrone eliportato Carabinieri cacciatori. Due gli spacciatori tratti in arresto nella macchia boschiva trasformata in “supermarket” della droga tra Cittiglio e Laveno Mombello, in provincia di Varese; entrambi i soggetti risultano essere marocchini, uno dei quali affatto ignoto mentre l’altro aveva precedenti ed era a processo, sempre per spaccio di droga, in provincia di Sondrio; sequestrate quantità residue dell’attività della giornata insieme con bilancini, telefoni cellulari e bustine per le dosi. Il bivacco è stato smantellato e bonificato.

Un’auto come ariete, colpo notturno alla “Gioielleria Gerber” di Ascona

0

Forse determinanti, ai fini delle ricerche e dell’individuazione degli autori del colpo, saranno le immagini di videocamere private e dei sistemi di sorveglianza sul traffico ad Ascona, dove la notte scorsa un furto è stato perpetrato ai danni della “Gioielleria Gerber” con sede sull’innesto tra via Borgo 44 e passaggio San Pietro. Sicuramente ingente il bottino con cui alcuni malviventi si sono dileguati un’ora prima dell’alba, peraltro avendo agito secondo piano probabilmente preordinato anche negli obiettivi: la vetrina è stata infatti sfondata con l’utilizzo di una vettura quale ariete, ed a quanto consta i ladri, per poter agire ed esfiltrare con la massima rapidità, si sono limitati al bersaglio più comodo ovvero alla merce in esposizione fronte strada; l’auto utilizzata, e recante targhe ticinesi, è stata peraltro abbandonata sul posto. Il furto, per quel che è dato sapere, è stato scoperto dai proprietari della gioielleria solo alla luce del giorno.

Dramma in Valle Anzasca (Vco): 41enne precipita dalla teleferica e muore

0

Un volo di 100 metri nel vuoto, sopra la frazione Porcareccia pertinente al Comune di Calasca-Castiglione (provincia del Verbano-Cusio-Ossola), è costato ieri mattina la vita ad una donna che era rimasta agganciata per alcuni metri alla linea di una teleferica di proprietà non pubblica ed il cui servizio è principalmente connesso agli approvvigionamenti di cibo e materiali per le baite in quota. La vittima si chiamava Margherita Lega, 41 anni, residente a Fiavé in provincia di Trento, e per quanto è dato sapere procedeva a piedi con il marito e con i due figlioletti verso l’Alpe Drocala, a quota 940 metri; non facilmente spiegabile – in ciò sarà fondamentale la testimonianza del consorte della vittima: l’uomo è stato ascoltato a lungo nella caserma dei Carabinieri a Bannio Anzino – la dinamica dell’episodio, soprattutto per quanto riguarda l’aggancio di Margherita Lega ad una sezione della fune. A rigore di ricostruzione, tra l’altro, la donna avrebbe tentato di rimanere in equilibrio ossia sostenendosi alla fune, salvo mollare la presa a distanza di forse una decina o una quindicina di metri. I soccorsi, portati da effettivi dei Vigili del fuoco e dall’equipaggio di un’eliambulanza oltre che da uomini dell’Arma dei Carabinieri, a nulla sono valsi.

A13 e Cantonale alla riapertura. Resta il “nodo” di Grono-Lostallo

0

Alla riapertura stamane, ore 5.00 precise, la A13 che sarà di nuovo percorribile almeno su una corsia per l’intera Mesolcina, a distanza dunque di due sole settimane dal disastroso nubifragio e dalle conseguenti frane che hanno seminato distruzione e morte. Allo stesso modo, la Cantonale H13 ed il Passo del San Bernardino in territorio comunale di Mesocco saranno transitabili in direzione nord-sud sino allo svincolo per Lostallo; rimane chiuso il tratto della Cantonale stessa fra Lostallo e Grono, dal che l’automatica ridestinazione dei flussi veicolari sulla A1 in corrispondenza del punto di informazione e di controllo che era stato istituito al tempo dei primi provvedimenti post-alluvione. Obiettivo primario delle autorità, in questo senso, è la gestione del traffico in aggiramento della zona-cratere, per l’appunto attorno a Lostallo (si pensi al caso della frazione Sorte, dove tra l’altro sono stati registrati i decessi per il crollo di alcune abitazioni): “Fondamentale è che la maggior quantità possibile di traffico sia tenuta lontana dall’area interessata”, in modo da evitare ostacoli ai lavori di sgombero delle macerie e di ripristino delle condizioni ordinarie di utilizzo delle strutture e dei servizi; la Cantonale resta pertanto “ad esclusiva disposizione del traffico locale oltre che del traffico lento”. Traduzione: hanno diritto di circolare sulla Cantonale quanti viaggino con destinazione tra Lostallo e Grono, ed in particolare chi sia in transito con la prova di una prenotazione; altri casi sono di massima non consentiti.

Luino (Varese): moto tampona “caravan”, gravissimo un 17enne

0

Un 17enne versa in condizioni particolarmente gravi al “Circolo” di Varese in séguito all’incidente occorso poco prima delle ore 19.00 di ieri, giovedì 4 luglio, nella sezione tra Luino e Maccagno con Pino e Veddasca (Varese) della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale”. Secondo un’attendibile ricostruzione dell’accaduto, il giovane era in sella ad un dueruote e non sarebbe riuscito a frenare per tempo andando quindi a tamponare un “caravan” in fase di svolta nel tratto localmente noto come via Angelo Palazzi, frazione Colmegna, territorio comunale di Luino. Primi soccorsi dal servizio della “Croce rossa italiana” in Luino; fatta intervenire l’eliambulanza; il 17enne è stato assistito e ricoverato sotto regime di codice rosso; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri, compagnia di Luino.

Maltempo assassino, un disperso in più nella sciagura di Maggia e convalli

0

Più grevi i numeri, più pesante il cuore. Non tre, ma quattro i dispersi da mettersi in contro oltre alle cinque vittime accertate, nella tragedia della ValleMaggia e delle sue periferiche: l’indicazione, dopo vaglio di oltre 550 comunicazioni ricevute alla “hotline” ed essendo stata trovata risposta per ciascuno dei casi, è stata data questo pomeriggio durante una nuova conferenza-stampa indetta a Locarno ed in presenza di vari tra gli ormai quotidiani referenti, “in primis” alcuni membri dello Stato maggiore regionale di condotta. In linea generale, identificazione compiuta per quattro dei cinque deceduti (tre erano le cittadine germaniche travolte dalle frane in Valle Bavona, territorio comunale di Cevio, località Fontana), mentre per il quinto risulterà necessaria l’analisi del Dna; gli ultimi due cadaveri, come qui riferito, erano stati trovati l’altr’ieri e ieri rispettivamente sul greto della Maggia, in territorio comunale di Maggia frazione Riveo. Tra i dispersi dovrebbe figurare una coppia di residenti nella Svizzera di area renana. Nella foto GdT, il “SuperPuma” T-314 impegnato nelle attività in zona valliva.

Brusio: posto di blocco sfondato, ferito un agente della Polcantonale

0

Un agente della Polcantonale Grigioni, in servizio insieme con un collega durante un intervento su chiamata di privato cittadino, ha riportato lesioni di non grave entità dopo che un’auto cui era stato intimato l’“alt” è piombata sul posto di blocco, intorno alle ore 19.00 di ieri, in territorio comunale di Brusio. Alla guida della vettura un 25enne in stato di presumibile alterazione e che stava procedendo in direzione di Poschiavo. Il veicolo della pattuglia ha riportato danni significativi: entrambi gli agenti, 31 e 51 anni rispettivamente, sono stati trasferiti in ambulanza al “Centro sanitario” in Poschiavo per un controllo, risultando l’uno contuso e l’altro ferito e potendo rientrare a domicilio nel corso della notte. Il 25enne è sotto denuncia alla Procura pubblica dei Grigioni.

Passerella di Visletto, «okay» (con restrizioni) ai primi accessi dei privati

0

Nemmeno 36 ore dopo il collaudo a sua volta conseguente a straordinarie e rapide opere di adeguamento e di implementazione della struttura, e nemmeno 24 ore dopo il “via libera” ai transiti dei primi mezzi di soccorso e dei veicoli prioritari secondo autorizzazione dallo Stato maggiore regionale di condotta, già deciso ed attuato l’ampliamento dei transiti dei veicoli leggeri – anche privati, dunque – sulla passerella provvisoriamente da considerarsi ex-ciclopedonale tra il Visletto e Cevio-paese, unico manufatto ora presente a saldatura tra Bassa ed Alta ValleMaggia dopo il crollo del ponte stradale, nella notte tra sabato e domenica, per le ormai note evidenze da maltempo. Non muta la tipologia dei mezzi ammessi (peso massimo 35 quintali, larghezza non superiore a 180 centimetri, velocità consentita pari a 10 chilometri orari, cadenza limitata ad un solo veicolo per volta); resta l’obbligo di seguire quanto indicheranno gli operatori deputati a disciplinare l’accesso al collegamento. Non si tratta, ovviamente, di un “Liberi tutti”, ma il passo è importante per varie categorie di utenti: fermo restando il fatto che ai mezzi degli enti di primo intervento è garantita la precedenza 24 ore su 24, per il rifornimento dei cosiddetti “beni di prima necessità” valgono le fasce dalle ore 5.30 alle ore 10.30 e dalle ore 13.30 alle ore 15.30; per comprovata necessità, passaggio di veicoli ad uso agricolo dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Inoltre, per i veicoli in sola uscita definitiva dalla sacca dell’Alta ValleMaggia e delle contigue sopra la cesura di Visletto (il rientro non è per ora consentito), fasce dalle ore 7.00 alle ore 10.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.00.

Importante anche l’opzione garantita per il recupero di veicoli che erano stati lasciati nelle zone disastrate: in questo caso è garantita una fascia dalle ore 17.00 alle ore 20.00, anche con utilizzo – in base alle disponibilità, s’intenda – di un servizio di navette; esclusi da tale opzione sono i veicoli posteggiati nell’area del Piano di Peccia a monte delle coordinate 2690257,1140531 e quelli che si trovano in Valle Bavona a monte delle coordinate 2688197,1134499, ciò in ragione del fatto che le strade di accesso a queste aree sono ancora bloccate (aggiornamenti saranno dati in un secondo tempo, sulla scorta delle condizioni di viabilità). L’aumento della disponibilità d’uso, come precisano fonti della Polcantonale, è concessa al fine di permettere l’uscita dei mezzi – soprattutto quelli dei non residenti per i quali è stata approntata e condotta l’operazione di trasferimento a valle con gli elicotteri – dal cosiddetto “settore di impiego”.

Detriti in Maggia e Verbano, scattano i divieti di balneazione

0

Non la miglior notizia per turisti occasionali e villeggianti, dopo il maltempo di un tragico fine-settimana in ValleMaggia e nelle valli collegate, ma la più necessaria ed utile delle notizie per tutti nel lento cammino verso il ritorno alla normalità: a fini precauzionali ossia nel quadro dei provvedimenti di sicurezza e di profilassi, su peraltro ovvia decisione assunta dalle autorità territoriali preposte, con effetto immediato è in vigore il divieto generale di balneazione nell’intero corso della Maggia, sponda destra e sponda sinistra. Inoltre, in presenza di detriti (e, aggiungiamo qui, di materiali organici), lo stesso vale per le sponde del Verbano pertinenti ai Comuni di Tenero-Contra (frazione Tenero), Ascona e Locarno. Prelievi sono stati eseguiti a più riprese e saranno effettuati ancora nelle prossime ore e nei prossimi giorni; come indica una nota per tramite dello Stato maggiore regionale di condotta, la permanenza o la modifica del divieto sarà aggiornata ad avvenuta conclusione delle analisi in sede di Laboratorio cantonale.

Solidarietà alle valli martoriate: l’elenco aggiornato a giovedì 4 luglio

0

(TESTO IN AGGIORNANENTO A CICLO CONTINUO. ULTIMA MODIFICA, ORE 12.06) Si moltiplicano con il trascorrere dei giorni, sia da enti pubblici sia da privati, le aperture di raccolte-fondi e le erogazioni liberali in aiuto e sostegno alle valli ticinesi devastate dal maltempo. Anche al fine di non disperdere le informazioni via via pervenute e/o raccolte, riassumiamo qui – e per sintesi – le iniziative assunte e/o sostenute dai singoli attori. L’elenco sarà aggiornato con cadenza almeno quotidiana (nell’immediato, anche a maggior frequenza) e sino al momento della chiusura delle raccolte-fondi; ogni comunicazione (basta una “e-mail” all’indirizzo redazione@giornaledelticino.ch) sarà oggetto di attenzione.

*****

Comune di Stabio – Devoluzione di 5’000 franchi alla campagna di raccolta-fondi “Bavona e Lavizzara-Ricostruiamo insieme”, per sostegno ai Comuni di Cevio e di Lavizzara. Insieme al denaro e per suo tramite, l’espressione della “vicinanza alle persone che hanno subito gravi danni causati da questo evento che si trovano in grande difficoltà”.

Comune di Paradiso – A triplo spettro l’intervento per confermata “sensibilità agli interventi di soccorso alle popolazioni colpite da catastrofi”: assegno da 10’000 franchi a favore degli abitanti della ValleMaggia, ed insieme con questo un pari contributo in sostegno dei residenti in Mesolcina; stanziato inoltre un conferimento pari a 5’000 franchi a sostegno della popolazione alluvionata nel Canton Vallese.

Gli appelli – Insieme con coloro che offrono denaro e collaborazioni, non pochi coloro che chiamano all’appello “in proprio”. Le indicazioni in via sommaria: “Catena della solidarietà” (aiuto concentrato “sul sostegno alle persone private nelle zone più colpite”) e “Ticino sociale” (supporto principalmente “a privati, associazioni ed enti”. Già raccolta la cifra di 6’000 franchi). (SEGUONO AGGIORNAMENTI).

“Jazz in Bess” va in… trasferta: duo in “matinée” al Mulino del Ghitello

0

Un duo dai riconosciuti talenti individuali ed al primo contatto effettivo con il pubblico, nelle figure di Matteo Rainieri (pianoforte e chitarra) e di Domenico Ceresa (contrabbasso), per l’appuntamento con una “matinée” jazzistica, domenica 7 luglio, negli ambienti naturali del Mulino del Ghitello a Morbio Inferiore. Proposta quale appuntamento estivo di “Jazz in Bess” nella versione “extra moenia”; collaborazione confermata con i responsabili della “Corte del vino Ticino”; inizio ore 10.30; ingresso gratuito. Facoltà di prenotazione per il pranzo.

Borsa di Zurigo, si rianima il listino primario. Bitcoin in tuffo

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 19.41) In parte per rimbalzo degli assicurativi ieri penalizzati, in parte per “sentiment” generalmente non negativo, listino primario della Borsa di Zurigo anche oggi orientato alla cifra verde e con un solo titolo sostanzialmente fuori squadra (“Roche holding Ag”, meno 1.06 per cento); “Swiss market index” in guadagno pari allo 0.42 per cento su quota 12’068.80 punti, da “Sika group Ag” (più 1.84 per cento) il miglior spunto. Allargato ancora nel nome di “DocMorris Ag”, che aggiunge un guadagno superiore al sei per cento al già consistente recupero fatto registrare nella seduta precedente; timida riaffermazione (più 3.40 per cento) da “Meyer Burger technology Ag” tuttavia sotto misura anche rispetto al giorno del “reverse split”. Così nelle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.41; Ftse-Mib a Milano, più 0.77; Ftse-100 a Londra, più 0.86; Cac-40 a Parigi, più 0.83; Ibex-35 a Madrid, più 0.09. New York chiusa per festività. Cambi: 97.28 centesimi di franco per un euro, 89.98 centesimi di franco per un dollaro Usa; schianto per il bitcoin, che lascia sul campo un quattro per cento abbondante slittando al controvalore teorico di 52’364 franchi circa per unità.

Un’altra illusione spezzata: ValleMaggia alluvionata, quinto cadavere

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.52) Ieri, uno. Oggi, un altro. E fanno cinque, cinque croci piantate nel cuore della ValleMaggia e delle sue contigue, cinque storie diverse ma accomunate dall’aver incontrato la mano di Atropo quasi nello stesso momento, e per cause non dissimili in una notte di tregenda, tra sabato e domenica. Un quinto cadavere è stato localizzato e recuperato oggi, dinamiche e fatti dalla quasi sorprendente analogia (dicasi “quasi”: il fiume scorre invero sempre nella stessa direzione, e maggiore è la probabilità di individuare una sagoma “estranea” alle masse spostate e trasportate via via che il volume delle acque si riduce e che i livelli scendono): così come ieri, il corpo senza vita giaceva sul greto a Maggia frazione Riveo, ossia appena sotto la linea di demarcazione tra Alta e Bassa Valle, punto di cesura e di saldatura al tempo stesso il ponte che fu e che sarà, essendo data nell’immediato la sia pur parziale transitabilità veicolare del ponte ciclopedonale e ponendosi quale ipotesi del breve periodo – una settimana dal momento in cui saranno state esperite le ultime verifiche di carattere statico – la posa di un ponte quale più massiccia infrastruttura.

Circa l’accadimento in sé, poco da dirsi: le ricerche – ormai si parla di dispersi per i quali si spera almeno di poter trovare e ricomporre i resti, e ciò varrà anche per le altre tre persone che mancano all’appello – erano riprese alla prima luce del sole, strumento principe la cosiddetta “bonifica” del terreno che è poi un battere le zone palmo a palmo, con l’ausilio sì delle tecnologie ma prima di tutto con l’utilizzo degli occhi e della capacità predittiva (è un modo come un altro per spiegare che, all’interno di uno specifico contesto, in forza delle sue caratteristiche e delle condizioni contestuali un certo oggetto in movimento andrà più probabilmente ad arrestarsi nella zona “A” anziché in una zona “B” e, cosa più importante ai fini del lavoro di chi si trovi in ruolo di speculazione e/o di indagine, ben difficilmente si fermerà in una zona “C” che è pertanto da trascurarsi se non addirittura da escludersi). In campo, come nei giorni scorsi, agenti della Polcantonale, specialisti del “Soccorso alpino svizzero” ed unità cinofile dell’“Alpine rescue team”; una volta acquisite le coordinate della zona in cui si trovava il cadavere, il recupero ha avuto luogo grazie ad un equipaggio della “Rega”. Per l’identificazione, a questo punto, potrebbero bastare pochi giorni. In immagine, specialisti dell’“Alpine rescue team” in azione.

Maggia-Visletto-Cevio, “test” riuscito: sulla passerella si può transitare

0

Rigorosissime le limitazioni, d’obbligo il rispetto delle norme sotto l’occhio del personale addetto a disciplinare l’accesso alla struttura; ma almeno il transito c’è, ed i due lembi della ValleMaggia straziata tornano a ricongiungersi anche nei flussi veicolari, indispensabili a garanzia della sussistenza, degli approvvigionamenti, del trasporto di materiali per quanto serve nell’immediato, della vita sociale e della necessaria ripresa delle attività. Con esclusiva al momento conferita ai mezzi di soccorso ed ai mezzi prioritari autorizzati dai vertici dello Stato maggiore regionale di condotta (nei prossimi giorni giungeranno indicazioni più specifiche per operatori commerciali e persone fisiche), “via libera” da oggi all’utilizzo della passerella ciclopedonale di Visletto, quale percorso anche per i veicoli a motore, stante l’avvenuto e positivo collaudo condotto stamane sotto egida dell’Ufficio servizi manutenzione stradale del Dipartimento cantonale territorio; ai circa 300 metri lineari in stacco dall’oratorio titolato a san Defendente verso il bivio tra via Valmaggina (cioè la Cantonale) e via Strada vecchia, sopravvissuti alla furia degli elementi a differenza di quanto accaduto al ponte principale, sono già state apportate alcune modifiche in funzione della miglior fruibilità alle migliori condizioni di sicurezza. Quanto al traffico da autorizzarsi, rispetto agli ipotizzati 30 quintali già da ieri gli esperti si erano sbilanciati – anche per coerenza con le soglie tipologiche di alcuni veicoli commerciali leggeri – sino alla portata per un peso massimo di 35 quintali; larghezza massima dei mezzi fissata a 180 centimetri; quanto alla velocità, per logica, si dovrà procedere a passo d’uomo, massimo i 10 chilometri orari.

Lostorf (Kanton Solothurn): Vermisst wird Alfons Zumsteg

0

Seit Freitag, 28. Juni 2024, wird der 57-jährige Alfons Zumsteg in Lostorf vermisst. Die Polizei bittet die Bevölkerung um Mithilfe.

Alfons Zumsteg wurde am Sonntag, 30. Juni 2024, von Angehörigen als Vermisst gemeldet. Zuletzt wurde er offenbar am vergangenen Freitag, 28. Juni, in Lostorf gesehen. Die bisherige Suche und die Abklärungen der Polizei ergaben bislang keine Anhaltspunkte über seinen Verbleib. Der Gesuchte erschien auch heute nicht zu einem Termin. Die Polizei bittet nun die Bevölkerung um Mithilfe.

Alfons Zumsteg ist 57 Jahre alt, rund 180 cm gross, schlank und hat einen gebückten Gang. Er hat grauweisse glatte Haare, tragt einen Schnurbart und eine Brille. Bekleidet sein dürfte er mit einer dunklen Hose, einem orangen T-Shirt und hellen Turnschuhen.

Personen, die Angaben über den Verbleib der Gesuchten machen können, werden gebeten, sich mit der Kantonspolizei Solothurn in Verbindung zu setzen (Telefon 032 627 81 17).

Alluvione in Mesolcina, è di Laura Butz il corpo recuperato a Grono

0

Mancava solo l’ufficialità, che è venuta; gli elementi già acquisiti ed i riscontri incrociati, del resto, in tale direzione ed a tale conclusione conducevano. Identificato nella persona di Laura Butz, 53 anni, trasferitasi in febbraio da Bellinzona a Lostallo frazione Sorte, il corpo senza vita recuperato dalle acque della Moesa alle ore 10.25 circa di giovedì 27 giugno, in corrispondenza dell’abitato di Grono. Il decesso della donna, travolta dalla frana e dalle acque che avevano distrutto la sua abitazione, sarebbe avvenuto nell’immediatezza della sciagura climatica abbattutasi sulla Mesolcina nel pomeriggio di venerdì 21 giugno. Proseguono invece le ricerche di Paolo Butz, 57 anni, marito di Laura, anch’egli scomparso nel crollo della casa e presumibilmente portato via dalla corrente; la coppia lascia un figlio di 17 anni ed una figlia di 26. Dell’altra persona deceduta a Lostallo frazione Sorte, al secolo Aldo Bianchi, 83 anni, imprenditore in pensione e già municipale, sono state celebrate sabato scorso le esequie nella chiesa parrocchiale del suo paese.

Como, nel bivacco un deposito di refurtiva: presi due marocchini

0

In guai grossi a Como, su operazione condotta da agenti della Polizia di Stato, due marocchini che, insieme con altri cinque connazionali e con un tunisino, stavano condividendo un bivacco installato abusivamente in fregio ai giardinetti siti nell’area a monte di Villa Geno lungo l’omonimo viale. Nel primo caso trattasi di un 24enne risultato essere clandestino e, come tale, denunciato perché presente su suolo italiano in violazione delle norme sull’immigrazione; in arresto invece il secondo soggetto, un 28enne asilante ovvero richiedente protezione internazionale, stanti gli addebiti per resistenza a pubblico ufficiale e per ricettazione; come rilevato dagli agenti, sostenuti nell’azione da colleghi della Polizia locale, il bivacco fungeva anche da deposito per merci rubate, dai materiali di elettronica agli occhiali di marca alle scarpe; gli articoli, per un controvalore di varie migliaia di euro, sono risultati provento di effrazione da un veicolo posteggiato la notte precedente proprio lungo viale Geno. Il 28enne, identificato come responsabile del reato, ha anche tentato di aggredire ripetutamente uno o più agenti. Circa il gruppo, tutto condotto all’identificazione e di età compresa fra i 20 ed i 28 anni, sono emerse nel complesso sei posizioni da asilanti, uno stato di clandestinità ed una presenza con regolare permesso. In immagine, la zona del bivacco.

Como: ruba uno zaino e scappa, algerino rintracciato e fermato

0

Denuncia per furto aggravato a carico di un ladro che giorni addietro, avventandosi su un passeggino in prossimità della biglietteria posta al servizio della “Navigazione laghi” su LungoLario Trieste a Como, aveva strappato uno zaino e si era dileguato salvo essere individuato da agenti della Polizia di Stato e fermato nella stessa serata in cui il furto era stato commesso. L’uomo, risultato essere cittadino algerino sedicente 34enne ed abitante a Roma e che è poi stato riconosciuto dalla vittima del furto, aveva cercato di occultarsi nella zona dei giardinetti prossimi allo stadio “Sinigaglia”. Dai controlli sono emersi anche precedenti di polizia.

Evasione, fuga e… manette: albanese riconsegnato al valico di Chiasso

0

In riconsegna alle autorità tricolori, per effetto dell’estradizione richiesta alla Svizzera su ordine di carcerazione emesso dal procuratore della Repubblica alla Corte d’appello in Bologna, un criminale albanese 45enne che, dopo cattura su suolo elvetico, è stato affidato ad agenti della Polizia italiana di frontiera al valico di Chiasso su Como quartiere Ponte Chiasso. L’uomo era stato tratto in arresto martedì 18 giugno dopo ricerche condotte sulla scorta di puntuali informazioni: trattavasi infatti di un detenuto giunto a pena residua di poco superiore ai tre anni e, per tale motivo, ammesso a provvedimenti alternativi alla detenzione dietro alle sbarre, nel caso di specie con permessi lavorativi in affidamento ad un’azienda agricola nella Regione Marche; da qui, tuttavia, nel novembre dello scorso anno l’albanese si era dileguato. La pericolosità del soggetto è data dalle condanne per addebiti quali violazione della Legge sull’immigrazione, resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione e soprattutto lesioni personali aggravate e tentato omicidio in concorso.

Induno Olona (Varese): collisione tra auto e dueruote, 77enne ferito

0

Sotto trattamento ospedaliero al “Circolo” di Varese, sulle conseguenze di un incidente stradale occorso alle ore 14.08 circa lungo via Gian Pietro Porro ad Induno Olona (Varese), un 77enne sbalzato dal sellino del suo dueruote motorizzato quale esito dell’impatto con una vettura. Ricovero sotto regime di codice giallo, salve le possibili complicazioni anche in ragione dell’età del ferito. Accertamenti in corso sulla dinamica dell’episodio.

Varese, reagisce al controllo e ferisce un poliziotto: arrestato

0

Arresto, rapido processo e remissione in libertà, pur nella sussistenza dei gravami, per un dominicano 52enne che alle ore 19.30 circa di ieri, martedì 2 luglio, nella centrale e malfamata piazza Della Repubblica a Varese, alla richiesta di declinare le generalità da parte di un agente della Polizia locale ha replicato aggredendo l’interlocutore, ferendolo in modo non grave (da qui l’addebito per lesioni) e tentando di resistere in ogni modo al fermo. Anzi: durante il controllo, originato quest’ultimo da comportamenti inidonei dell’uomo in zona pubblica, il caribico avrebbe anche provato a strappare al poliziotto una bomboletta “spray” contenente sostanze urticanti, forse nel tentativo di evitare la perquisizione personale dalla quale è emerso anche il possesso di un taglierino (e qui l’addebito per porto abusivo di arma impropria). L’agente ferito ha ricevuto solidarietà da parte degli amministratori pubblici del capoluogo.

Assalto banditesco al “Taleda” di Lugano: confermati i quattro arresti

0

Tutti in arresto, come peraltro era da prevedersi, i quattro autori della tentata rapina di ieri mattina all’orologeria-gioielleria “Taleda” in via Pessina a Lugano. Gravami quali principali ipotesi di reato iscritte nel “dossier” di cui è titolare il procuratore pubblico Simone Barca: rapina aggravata, esposizione della vita altrui a pericolo, violenza e minaccia contro funzionari, infrazione alla Legge federale sulle armi, infrazione alla Legge federale sugli stranieri, violazione del bando; da accertarsi parte della dinamica e catena delle responsabilità dei singoli. In carcere sono finiti un 34enne ed un 48enne, sedicenti cittadini serbi con residenza in Serbia, un 46enne sedicente cittadino croato residente in Croazia ed un 34enne dai pari elementi identificativi; nessuna indicazione circa la loro reale dimora e sul luogo in cui il gruppo si era organizzato per l’atto finale della spedizione banditesca; priva di un’apparente spiegazione la specificità della scelta dell’obiettivo; certe invece le intenzioni dei malviventi, pronti anche a sparare (nelle disponibilità due pistole, entrambe cariche) e dalla manifesta carica aggressiva (emblematiche le immagini del fermo di uno dei banditi, appena fuori dalla gioielleria che funge anche da ufficio-cambi: violenta la colluttazione, ripetuti i tentativi dell’uomo di sottrarsi dalla presa dell’agente e poi degli agenti intervenuti).

A margine, per prassi, è stata aperta una procedura di accertamento finalizzata a determinare la sussistenza di eventuali fattispecie penali con riferimento all’utilizzo dell’arma di servizio da parte di un membro della Polcom Lugano (come indicato già in sede di prima ricostruzione dell’accaduto, la rapina è stata sventata grazie ad una pattuglia cosiddetta “ciclomontata” del corpo locale). Delle verifiche si occupa il procuratore generale Andrea Pagani.

Lurate Caccivio (Como), chiama i Carabinieri e li colpisce: denunciata

0

Prima ha chiesto che sul luogo in cui si trovava giungesse immediato aiuto dalle forze dell’ordine, prefigurandosi a suo dire una situazione di estremo pericolo personale; poi, sul rapido intervento di una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri i cui effettivi non avrebbero in realtà riscontrato un reale motivo di allarme, non solo si è rifiutata di farsi identificare ma ha incominciato ad insultare i soccorritori in divisa ed a colpirli. Per i titoli di resistenza a pubblico ufficiale e di oltraggio a pubblico ufficiale è stata denunciata nelle scorse ore una 44enne, cittadina non italiana dal “curriculum” penale forse e senza forse non così lindo e netto, resasi protagonista di tale episodio a Lurate Caccivio, provincia di Como; fatti occorsi in realtà nella notte tra sabato e domenica, in zona prossima ad un bar. A corollario di constatazione, l’unica aggressione di cui si abbia certezza è stata insomma quella compiuta dalla donna ai danni di almeno un carabiniere…

Salvataggio sul viadotto a Como, agenti sventano un suicidio

0

Un contributo – per quanto accessorio, ovvero nella gestione dei flussi veicolari in modo da lasciar campo libero ai colleghi d’oltreconfine – anche dalle forze dell’ordine ticinesi, segnatamente effettivi della Polcantonale a tale opera chiamati, nell’operazione di salvataggio portata felicemente a termine ieri da uomini della Polizia di Stato lungo la A9 italiana, tratto a ridosso della frontiera italosvizzera e meglio sul viadotto del Monte Olimpino, territorio di Como: qui gli agenti, messi in allarme per la presenza di una figura umana in movimento a piedi lungo la carreggiata, una volta scorta la sagoma della donna sono riusciti ad attirare la sua attenzione ed a farla desistere dai propositi suicidari. Una conferma delle intenzioni è venuta, dopo che l’“aggancio” era riuscito e che la donna, risultata poi essere una 52enne residente in provincia di Como, aveva accettato di salire a bordo dell’auto di pattuglia, dal ritrovamento di vari biglietti – forse una spiegazione del gesto, forse un congedo da qualche familiare, qualche disposizione per il “poi” – lasciati all’interno dell’abitacolo della vettura con cui la donna stessa, ora ricoverata al vicino “Sant’Anna” di San Fermo della Battaglia, si era portata in zona.

Mesolcina, lento ritorno alla normalità. A13 verso la riapertura

0

A distanza ormai di quasi due settimane dalla sciagura abbattutasi su gran parte della Mesolcina, ed anche sulla scorta della visita effettuata lunedì sera da Marcus Caduff e di Peter Peyer, consiglieri di Stato che in nome dell’intero Esecutivo retico hanno tra l’altro espresso “solidarietà e partecipazione” ad amministratori e residenti nelle aree vallesane e ticinesi parimenti messe a dura prova dal maltempo, da parte dell’autorità costituita in Coira sta prendendo forma un piano di interventi a tamponamento prima ed a risposta poi di quanto le ricognizioni hanno consegnato sotto forma di un autentico bollettino di guerra: tra Mesolcina e Val Calanca sono infatti dichiarati danni ad oltre 220 edifici e, secondo una stima elaborata in seno all’“Assicurazione fabbricati dei Grigioni”, sistemazioni e ricostruzioni impegneranno una cifra fra gli otto ed i 15 milioni di franchi. Salita a 100 ettari almeno la superficie coltivata ed invasa da fanghi, acque e detriti; esistono poi situazioni “miste” e preoccupanti, in ispecie la vicenda della frattura (lunghezza: 120 metri) rilevata in un terreno prossimo al raccordo Mesocco-sud lungo la A13, anche qui senza che sia stata data una parola definitiva (sorveglianza e studio del caso sono affidati ad esperti esterni).

Depositi, dove quello finale? – Gli stoccaggi dei materiali detritici hanno al momento luogo in una diecina di punti; disponibile anche la discarica “Orta”, nel riale Val Grono, per i casi dalla conclamata urgenza; circa un deposito definitivo per grandi quantità di materiali è già stata esperita “una prima valutazione delle ubicazioni”, secondo quanto riferiscono i responsabili del coordinamento soccorsi, e per l’appunto Coira e le autorità locali stanno operando in stretta connessione al fine di “elaborare piani per la variante migliore”; a tale scopo, per decisione venuta dai membri dell’Esecutivo cantonale, la Regione Mesolcina disporrà di un capoprogretto generale per il supporto sia durante i lavori di sgombero sia nel contesto della ricerca di ubicazioni idonee per le discariche.

Servizi e infrastrutture – Detto dell’assenza – per ora – di un’idea definitiva circa la quantificazione dei danni subiti dalle infrastrutture e dall’assetto viario, il “focus” resta legato alla A13 ed ai collegamenti che grazie ad essa vengono generati; se i lavori di sgombero e di costruzione continueranno “bene come fino ad ora”, già a partire da venerdì 5 luglio l’arteria risulterà di nuovo percorribile; probabile la contestuale riapertura della Cantonale, con limitazione tuttavia a Mesocco (resterebbe dunque la chiusura tra Mesocco e Grono). Buone nuove anche dal fronte dei servizi alla collettività: insieme con la garanzia di un totale approvvigionamento di aqua potabile, nuovamente operativo, e con un sistema meramente meccanico, è l’impianto di depurazione delle acque di scarico a Lostallo; in modalità provvisoria, cioè con depurazione meccanica ed immissione diretta delle acque nell’alveo della Moesa, è parimenti stata riattivata la centrale di pompaggio degli scarichi a Lostallo frazione Sorte.

Lugano, fiamme in uno stabile di via Monte Boglia: problema rientrato

0

Via Monte Boglia a Lugano quale teatro, stamane, di un massiccio intervento di effettivi dei Pompieri Lugano causa principio di incendio divampato nella zona del supermercato “Migros”. Il rapido dispiegamento di operatori della sicurezza è valso a scongiurare conseguenze peggiori. Gli accessi alla strada sono stati temporaneamente interdetti alla circolazione veicolare sia dal lato di via Trevano sia da quello di viale Giacomo e Filippo Ciani.

Borse, chi vince e chi pareggia: l’Europa ci crede, Zurigo un po’ meno

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.26) Tre tentativi di decollo senza eccessiva fortuna ed un finale con difesa del leggero margine conquistato nell’odierna seduta borsistica a Zurigo, versante listino primario, con “Swiss market index” in attestazione a 12’018.30 punti per evidenza di un progresso pari allo 0.06 per cento; spinta data da “Lonza group Ag” battistrada (più 2.14 per cento), depressi per contro gli assicurativi (tre su cinque nelle posizioni di retroguardia, “Swiss life holding Ag” il peggiore con perdita nella misura dell’1.12 per cento). Dall’allargato una fiammata di interesse per “DocMorris Ag”, in guadagno pari all’8.76 per cento dopo innalzamento del prezzo-obiettivo da parte degli analisti di casa “Jefferies”. Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 1.16; Ftse-Mib a Milano, più 1.09; Ftse-100 a Londra, più 0.61; Cac-40 a Parigi, più 1.24; Ibex-35 a Madrid, più 1.32. New York stabile per quanto riguarda il “Dow Jones” (meno 0.10) ed in slancio sul Nasdaq (più 0.81). Cambi: 97.25 centesimi di franco per un euro, 90.06 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin di nuovo in frenata ed ora al controvalore teorico di 54’461 franchi circa per unità.

Como: pistola in tasca per le vie del centro, identificato e fermato

0

Quali fossero le intenzioni, non si sa ma la cosa dovrebbe emergere forse già oggi, in aula di processo per direttissima. Di certo singolare la posizione del 48enne – risultato essere anche pregiudicato e con precedenti di polizia – nel cui possesso agenti della Polizia di Stato in Como hanno trovato una pistola automatica calibro 9 “trattata” nella parte dei codici identificativi, vale a dire con matricola limata e resa non rilevabile a prima vista: l’uomo, effettivamente domiciliato nel capoluogo, circolava difatti a piedi con tale arma solo semicelata in una tasca dei pantaloni, come da comunicazione giunta alle forze dell’ordine. La pistola è stata poi scoperta durante una perquisizione all’alloggio utilizzato dal 48enne; nelle disponibilità dell’uomo erano anche varie cartucce. Conseguente il fermo.

Lezzeno (Como): vettura si ribalta sulla “Lariana”, uomo in ospedale

0

Ricovero causa riscontrate lesioni dalla media gravità, nella tarda serata di ieri ovvero martedì 2 luglio, per il conducente di un’auto finita ruote all’aria lungo la Strada provinciale ex-statale numero 583 “Lariana” in territorio comunale di Lezzeno (Como). L’incidente poco prima delle ore 22.00; nessun altro mezzo risulta essere stato coinvolto; assistenza tecnica portata da operatori dei Vigili del fuoco, soccorso sanitario grazie a specialisti del “118”, riscontri effettuati da uomini dell’Arma dei Carabinieri.

Cuasso al Monte (Varese): incidente stradale all’alba, 56enne ricoverato

0

Declassato a codice giallo – lesioni e traumi dalla media entità – l’intervento effettuato da soccorritori via terra e via aria, intorno alle ore 6.00 di oggi, sulla scena dell’incidente avvenuto una diecina di minuti prima a Cuasso al Monte (Varese), lungo via Ca’ Moro in Borgnana, incrocio con via Casamora, ovvero sulla tortuosa dorsale della Strada statale numero 344dir “Porto Ceresio-Luino” (ex-Strada provinciale numero 61 “della Valle del Tresa”). Il ferito è un automobilista 56enne; accertamenti a cura di effettivi dell’Arma dei Carabinieri; assistenza portata da operatori del servizio locale di ambulanza e dall’equipaggio dell’elisoccorso dalla base di Villa Guardia (Como).

Brissago Valtravaglia (Varese): auto contro muro, ferito un 27enne

0

Non ancora chiara la dinamica dell’incidente occorso alle ore 23.00 circa di ieri, martedì 2 luglio, sulla direttrice della Strada statale numero 394 “del Verbano orientale” a Brissago Valtravaglia (Varese), dove un’utilitaria è andata a collidere quasi frontalmente contro un muraglione. Sul posto, dalla confinante Luino, uomini dell’Arma dei Carabinieri, operatori dei Vigili del fuoco e sanitari della “Croce rossa italiana”. Il giovane è stato stabilizzato e trasferito al “Circolo” di Varese sotto regime di codice giallo.

Tragedia della ValleMaggia, parole e opere dalla trincea di Moghegno

0

Alle ore 7.58, oggi, il primo di tanti giri di pale degli elicotteri che per il terzo giorno consecutivo hanno fatto la spola verso nord da Maggia nella sezione compresa tra le pertinenze di Moghegno e quelle di Aurigeno sul lato dei Ronchini, e meglio appena sotto l’Antrobio: qui il campo-base per i sorvoli delle zone disastrate e per ricognizioni che possano fornire riscontri validi – come è accaduto – in funzione degli scopi primari delle ricerche; qui atterraggi e ripartenze, certo, a frequenza calante rispetto a domenica quando non v’era cesura reale fra i velivoli spinti alle operazioni di sgombero dalla Lavizzara, ma il “continuum” è nelle orecchie e nella mente di chi da queste parti abita. Quartier generale e trincea al tempo stesso, il luogo, investito di un ruolo perché è allo slargo della valle ed ha gli spazi di cui altri non dispongono, per i decolli e per gli atterraggi degli elicotteri sui due lati della Cantonale, per l’appoggio degli operatori nella sicurezza e nell’emergenza, per il ricambio delle squadre a fine e ad inizio turno; ma anche, per singolare e non voluta coincidenza, il primo punto su cui l’altr’ieri si erano concentrate le prime notizie attendibili e pubbliche dal fronte del disastro. Semplice la ragione: alla “Gesgiöla”, che di Moghegno è oratorio in campagna nella direzione di Aurigeno per l’appunto, la prima santa Messa festiva nell’intera Bassa ValleMaggia; dunque non pochi, lì attorno, i residenti in cerca di conferme e non pochi gli escursionisti soggiornanti ed ancora ignari dell’accaduto, benché nella notte il vento avesse urlato ed il corso del fiume apparisse impetuoso, tanto che si era diffusa – e qualcuno aveva ripreso e messo per iscritto, senza esercizio del doveroso controllo sui fatti – persino la voce del crollo di un altro ponte, quello a congiunzione con la sponda su su cui insiste Maggia in quanto nucleo, ed invece allo sfaldamento era andata la passerella pedonale dietro ai Ronchini, un chilometro e qualche passo più sotto. No, ad occhio nudo si vedeva che il ponte era stabile e transitabile: un forte motivo di rassicurazione e di consolazione per qualcuno che c’era nel 1978, quando il collegamento fu spazzato via da altro fenomeno alluvionale.

Dalla “Gesgiöla” pertanto, a quell’ora, uscivano già invocazioni e preghiere: “Siamo ancora tutti un po’ scombussolati, dopo quest’ultima notte”, nelle parole del celebrante don Giuseppe Quargnali che sino a fine agosto, data del previsto suo trasferimento per destinazione di ministero sacerdotale in Centovalli, insieme con don Fabrizio Sgariglia resterà coamministratore d’una parrocchia distesa e diffusa, da Avegno in Avegno-Gordevio sino alle spalle del “non più ponte” di Visletto. Preghiere, e forti: “Abbiamo dedicato questa liturgia alle persone coinvolte, nutriamo la speranza, non siamo qui per limitarci all’incertezza”, traendosi così il succo dell’omelia; si era ancora ai prodromi dell’intuizione e del presentimento, si confidava ancora in esiti non drammatici al di là della perdita di beni materiali, quale che di essi potesse poi risultare l’ingenza. Palpabile però, o così era già sembrato, la tensione del pastore di anime: da Cevio in su, come sarebbe poi stato scoperto, altro era lo scenario, e ad acuire la soglia dell’allerta era proprio il mancare le comunicazioni tra parte e parte d’un’identità interparrocchiale in progressivo e costante rafforzamento, da alcuni anni in particolare. “Di là”, in Alta ValleMaggia, era poi una festività liturgicamente rilevantissima: a Menzonio ed a Broglio le sante Messe del precetto consueto, ma in frazione Cavergno e su a Prato sarebbero stati tributati onori particolari, nell’un caso per la festa dell’oratorio di Ritorto, nell’altro per la festa dell’oratorio di Vedlà. Sono cose cui la gente, non necessariamente inclusa ed arruolata tra i praticanti il credo, è affezionata; sono cose cui la gente tiene.

Quella domenica, che è appena l’altr’ieri, si stampa ora a tinte da ciclostile il cui inchiostro sia sempre più tenue per impronta: nella percezione quotidiana si sono dilatati i minuti, sono diventati frenetici i ritmi, il lavoro che si svolge sul campo è funzionale a migliorare le cose, ogni passo diventa importante e quella sua importanza, soprattutto, viene condivisa dalla comunità che nella disgrazia si rinsalda. Si passa a Maggia, sulla piazzetta del “Quadrifoglio” e della “Raiffeisen” e della farmacia e della Posta, per tutti l’indirizzo suona come “Al Croséll”; si passa, si ascolta, ci si infila nei bar e nella “Coop” e nella “Migros” e nel piccolo “Denner” di recente ristrutturato, e si ascolta di tutto ma con una strana, inconsueta, quasi mantrica vocazione al vedere il bicchiere pieno a metà, la prova è difficile ma non c’è altra via che l’uscirne. Non è invito vuoto, allora, quel “Forza ValleMaggia” che furoreggia tra gli “hashtag” su InterNet e che incomincia a comparire, in caratteri rossi e blu disegnati un po’ alla comesipuò su pezzi di lenzuolo, ad ornare qualche balcone, qualche uscio, persino kl cofano di un’auto; è un nuovo, forte e sentito appello all’unità ed alla coesione ed alla resistenza umana, da persone che sanno di poter confidare su chi sta “fuori” ma prima di tutto contano su sé stessa. E lo sforzo, a questa stregua, è l’“idem sentire” che si vorrebbe corroborato da notizie capaci, se non altro, di mettere un punto fermo sul foglio.

Tragedia della ValleMaggia, sul greto del fiume un altro cadavere

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 21.04) Ha restituito al mondo non una vita ma un cadavere, questo pomeriggio, la Maggia; se sia di uno dei dispersi, come si può immaginare e credere, sapremo fra breve, una volta esperite e concluse le procedure di riconoscimento, così come era stato fatto nelle scorse ore per le tre anziane decedute in Valle Bavona. Sotto i sassi erano i corpi senza vita delle donne morte sotto la frana nella zona tra Fontana e Bosco Mondada; sui sassi, sul greto del fiume il cui corso si è ristretto in vari punti pur restando ad ampiezza oltre il mezz’alveo in gran parte del corso basso, la sagoma che per primi gli osservatori di un elicottero militare hanno scorto e individuato, già in territorio di Maggia Comune, frazione Riveo, dunque al di sotto della linea dell’ormai perso ponte di Visletto; se il punto d’origine del tragico viaggio è quel che si pensa di poter credere, immediata l’analogia con un caso d’altro luogo ma non di diverso animo, in Moesa, da Sorte in Comune di Lostallo a Grono, giorni addietro. Il recupero del cadavere ha avuto luogo per tramite e su azione di un equipaggio della “Rega”. Nell’ipotesi più accreditata dovrebbe trattarsi di una delle due altre persone date per disperse in Valle Bavona.

Tragedia della ValleMaggia, le “Raiffeisen” a fianco di Cevio e Lavizzara

0

100’000 franchi già messi sul piatto dai vertici della realtà più direttamente interessata e coinvolta per relazioni economiche promosse ed alimentate, ma anche in termini emozionali, per il diretto condividersi della quotidianità in ogni sua espressione ed in ogni sua dimensione ed in ogni sua sfumatura; altri 200’000 franchi e più, nel frattempo, promessi dai responsabili delle realtà consorelle in quanto istituti federati. In prima linea, sull’effetto di decisioni rapide e strategiche nell’essenzialità, le “Raiffeisen” del Ticino e del Moesano nel duplice ed immediato impegno a sostegno delle popolazioni valmaggesi colpite dalla sciagura climatica dello scorso fine-settimana: soldi pronti “in proprio”, dalle risorse generate e messe sulla posta delle eventualità. Dalla “Raiffeisen” Losone-Pedemonte-ValleMaggia, ancorata in questo lembo del Sopraceneri centrooccidentale con sette unità (Ascona, Verscio in Comune di Terre di Pedemonte, Brissago, Losone, Intragna in Comune di Centovalli, ed ovviamente le identità-perno di Maggia e di Cevio, speculari nella tragedia, in immagine), l’“input” con l’apertura per l’appunto di una linea da 100’000 franchi che, insieme alla somma dei contributi provenienti dalle altre entità della galassia italofona in continuità territoriale, formano supporto tangibile e funzionale alle esigenze di domani nei Comune di Cevio e di Lavizzara, progettualità finalizzata ad opere di ricostruzione nel pubblico e nel privato. Su tale zoccolo duro l’innesto della seconda “tranche” del progetto: un agire di concerto ed in concorso, nelle forme della campagna di raccolta fondi focalizzata in particolare sulla Valle Bavona e sulla Valle Lavizzara, flagellate e sofferenti in misura di cui, tra l’altro, non vi sono ancora piena contezza e totale conoscenza; in sostanza, qui convergeranno anche le donazioni private, con facoltà di accesso per tramite della nota piattaforma “Eroi locali”.

Non è, questa, l’unica chiave della presenza dell’istituto sul territorio martoriato: “Abbiamo le radici nelle aree rurali del Cantone, il nostro sostegno non si limita ad un senso di solidarietà ma è testimonianza di riconoscenza verso queste zone periferiche – è il messaggio -, tanto di più in un momento così difficile e nel quale il pensiero primo va alle vittime, ai loro familiari, a quanti hanno subito gravi danni materiali”, C’è allora il sostegno finanziario, ma ci sono anche i cosiddetti “piccoli gesti” ispirati dalla fiducia e posti in essere per generare fiducia, per raccogliere e per infondere coraggio, per dire che il “Ci siamo” va oltre la mera dichiarazione formale; caso emblematico, ieri, l’avvenuto mantenimento del servizio dell’agenzia di Cevio anche in assenza della rete informatica, di fatto con un ritorno – non voluto, certo, ma necessario – all’identità della banca di immediata prossimità da Anni ’50. Allo stesso modo, la scelta di organizzare un momento di incontro e di allegria nel quale sono stati coinvolti i bambini del paese: qualche ora in cui cacciare e mettere in un angolo le sensazioni di ciò che già gli adulti sono stati costretti ad affrontare con timori, paura, sofferenza e riluttanza, ed allora si immagini lo stato d’animo dei più piccoli. Nemmen da dirsi circa la riconoscenza “ai soccorritori, agli amministratori di ogni livello ed a quanti si stanno prodigando per il bene della comunità”.

In ultimo, il domani: non si ha idea di quanti e quali siano a tutti gli effetti i danni, ma si sa che per la ricostruzione saranno richiesti “tempo e duro lavoro, quel lavoro in cui, passo dopo passo, saremo affiancati alla popolazione”. Una prima decisione tecnica – s’ha da essere prosaici, s’ha da essere previdenti e provvidenti – è stata adottata nell’immediatezza della riapertura degli sportelli: alla “Raiffeisen” Losone-Pedemonte-ValleMaggia saranno in disponibilità un contingente di crediti ipotecari per i privati ed un contingente di prestiti per gli enti pubblici, sempre nella prospettiva della ricostruzione. Il tutto, così garantiscono i responsabili dell’istituto, alle condizioni agevolate che si impongono per etica e, si dica anche, per cuore.

Drei Opfer des Erdrutsches im Maggiatal stammen aus Deutschland

0

Nach dem Erdrutsch im Maggiatal wurden seit Sonntag drei Leichen geborgen. Nun ist bekannt, um wen es sich handelt.

Bei den drei Toten durch die Unwetter im Tessin am Wochenende handelt es sich um deutsche Urlauberinnen. Die Frauen im Alter von 73 und 76 Jahren kamen aus Baden-Württemberg, wie die Polizei mitteilte. Sie wurden nach einem Erdrutsch in Fontana im Maggiatal gefunden. Ein Sprecher erklärte, dass vermutlich mindestens zwei der drei Frauen sich kannten. Es sei jedoch schwer festzustellen, wer in welchem Haus gewohnt habe, da nach dem Erdrutsch nur noch Schuttberge übrig geblieben seien.

Tödlicher Unfall an der Nessli-Alp: Autolenkerin stirbt

0

Am Dienstag, den 2. Juli 2024, kam es an der Lenk (Kanton Bern) zu einem tödlichen Unfall. Eine Autolenkerin verstarb noch an der Unfallstelle.

Am Dienstagmorgen, 2. Juli 2024, um 09.50 Uhr ging bei der Kantonspolizei Bern die Meldung zu einem Verkehrsunfall an der Lenk ein. Gemäss aktuellen Erkenntnissen fuhr eine Autofahrerin von der Nessli-Alp auf dem Bummerenweg talwärts, als sie aus noch zu klärenden Gründen von der Strasse abkam. Das Auto rollte anschliessend zirka 200 Meter den Hang hinunter und kam auf der
darunterliegenden Wiese zum Stehen.

Ein zu Hilfe eilender Motorradfahrer leistete der Frau bis zum Eintreffen eines REGA-Teams umgehend erste Hilfe. Die sofort ausgerückten Einsatzkräfte konnten jedoch nur noch den Tod der 50-Jährigen Schweizerin, wohnhaft im Kanton Bern, feststellen.

Im Einsatz standen neben Spezialdiensten der Kantonspolizei Bern ein Helikopter der Rega, sowie die Feuerwehr Lenk. Die Bergung des Fahrzeugs erfolgt aufgrund der Unfallendposition mit einem Helikopter. Die Kantonspolizei Bern hat Ermittlungen zur Klärung des genauen Unfallhergangs und zu den Umständen aufgenommen.

Quelle der Meldung: Kapo BE

Tragedia della ValleMaggia, tre cittadine tedesche le vittime accertate

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.35) Mentre tutto il Ticino aspetta, prega e spera per la sorte dei dispersi (una coppia ai Piani di Peccia, un singolo o una singola a Peccia o nei dintorni, una coppia in Valle Bavona) sulle evidenze della tragica ondata di maltempo da cui tra sabato e domenica sono state funestate la ValleMaggia e le valli collegate, e purtroppo – vedasi in altra parte del giornale – con un lutto in più da mettersi definitivamente nel conto, una prima certezza ha portato il riconoscimento formale dei tre cadaveri recuperati sotto la frana nella zona tra Fontana e Bosco Mondada in territorio comunale di Cevio, a monte dell’abitato della frazione Cavergno, sulla via per Foroglio e San Carlo. Come da conferma giunta dal portavoce delal Polcantonale, le vittime sono tutte cittadine germaniche, una 76enne e due 73enni, e tutte residenti nel Land Baden-Württemberg. I congiunti sono stati nel frattempo informati.

Elezioni patriziali: candidature entro sette mesi, responso ad aprile

0

Fissata a domenica 6 aprile 2025 la tornata unica delle elezioni patriziali per il rinnovo delle Amministrazioni (organi esecutivi) e dei Consigli patriziali (organi legislativi) su base quadriennale. Quale termine ultimo per il deposito delle candidature ai ruoli di presidente, membri e supplenti di uffici e Consiglio valgono le ore 18.00 di lunedì 3 febbraio; le candidature stesse diventeranno definitive una settimana più tardi, ovvero alle ore 18.00 di lunedì 10 febbraio. Al momento del deposito delle candidature è richiesta soltanto la dichiarazione di accettazione del candidato.

Alluvione in Mesolcina: indennità per lavoro ridotto, già 18 preannunci

0

18 le realtà d’impresa i cui titolari, sulle conseguenze dell’alluvione da cui la Mesolcina è stata colpita in particolare nel corso della giornata di venerdì 21 giugno, hanno richiesto accesso allo strumento dell’indennità per lavoro ridotto; per sei delle istanze, tra l’altro, è già stato garantito il “via libera”. Come indica un portavoce del Governo cantonale in Coira, il diritto è rivendicabile anche in forza di perdite di lavoro dovute a danni naturali (ad esempio, la frana a Lostallo frazione Sorte) e/o in presenza di non eludibili provvedimenti (chiusura di strade, et similia). La documentazione e le informazioni pertinenti sono disponibili sul sito InterNet dell’Amministrazione cantonale grigionese, sezione “Ufficio industria-arti-mestieri-lavoro”, all’indirizzo www.gr.ch/IT/istituzioni/amministrazione/dvs/kiga/Seiten/home.aspx. Per quanto riguarda il settore primario, gli operatori della regione sono già stati contattati per iscritto dai responsabili dell’Ufficio agricoltura-geoinformazione; quale primo provvedimento, per l’anno contributivo 2024 non avranno luogo riduzioni dei pagamenti diretti e non vi saranno rifiuti di sussidi per quanto riguarda le superfici colpite dal maltempo. Da notificarsi alla “Cassa per i danni di natura” (riferimento per la lingua italiana: sito InterNet all’indirizzo esk.gr.ch/it/esk-pagina-iniziale) i problemi e la loro entità con pertinenza alla superficie agricola utile e/o alle colture e/o alle infrastrutture.

Turate (Como), il mortale non fu casualità: denuncia per omicidio stradale

0

Una donna, 45 anni, residente a Cogliate in provincia di Milano e dipendente di un’azienda in qualità di operaia (queste le sole informazioni al momento disponibili), è stata denunciata nelle scorse ore per omicidio stradale sugli sviluppi degli accertamenti esperiti circa l’incidente stradale in cui attorno alle ore 21.30 di mercoledì 26 giugno, nel percorrere via Camillo Benso conte di Cavour a Turate (Como), un motociclista 23enne fu sbalzato dalla sella e morì dopo l’impatto contro un muretto. Significative difformità rispetto alla prima ricostruzione dei fatti sono emerse dall’esame dei filmati delle videocamere e da puntuali riscontri sui mezzi coinvolti: il giovane, all’anagrafe Riccardo Legnani, abitante a Rescaldina (Milano), aveva sì effettuato un sorpasso su altro mezzo, ma la sua caduta – così risulterebbe dalle immagini – sarebbe stata dovuta non ad un errore di manovra o di controllo del dueruote ma all’urto con la vettura al cui volante si trovava per l’appunto la 45enne. L’auto della donna è stata posta sotto sequestro per intervento di effettivi dell’Arma dei Carabinieri in Cantù (Como). In immagine, la vittima dell’incidente.

Lugano, sventata la rapina ad una gioielleria del centro: quattro fermi

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 14.02) Quattro malviventi – a quanto consta, l’intera banda – sono stati fermati in due distinti momenti, a cavallo del mezzogiorno di oggi, per la rapina da loro tentata pochi minuti prima nel centro di Lugano, bersaglio l’orologeria-gioielleria “Taleda” con punto-vendita sotto il porticato di via Pessina. Nel corso di uno dei due interventi compiuti dalle forze dell’ordine, dall’arma di servizio di un agente della Polcom Lugano è partito almeno un colpo: non vi sono feriti. La rapina è stata sventata intorno alle ore 11.40, quando due dei criminali erano già all’interno del punto-vendita ed uno era già in uscita o stava aspettando i complici all’esterno fungendo da palo, sul sopraggiungere di un’unità della Polcom Lugano in servizio a bordo di biciclette per l’ordinario pattugliamento della città e, in modo particolare, delle aree pedonalizzate; in pochi secondi il blocco del gruppetto, in verità con una colluttazione per il fermo dell’uomo che si trovava fuori dal negozio. Un quarto elemento, stante la mala parata, si è dato alla fuga a piedi, risalendo da piazza Cioccaro lungo via Cattedrale, ed inseguito da alcuni poliziotti; proprio a ridosso dell’edificio religioso titolato a san Lorenzo la fine della corsa ed il fermo. In corso l’identificazione dei soggetti ed i primi accertamenti sulla dinamica dell’episodio, a cura di agenti della Polcantonale, con la raccolta delle testimonianze, in particolare quelle del personale dell’orologeria-gioielleria che opera anche come ufficio-cambi.

Maggia, giovedì niente acqua per due ore in frazione Moghegno

0

Blocco dell’erogazione di acqua potabile sulla rete locale, giovedì 4 luglio, nella frazione Moghegno del Comune di Maggia, con sospensione effettiva a partire dalle ore 8.30 alle ore 10.30. Previsti interventi di carattere generale sul sistema di approvvigionamento.

Scontro auto-bus nel centro di Como: soccorse quattro persone

0

Numerose le persone coinvolte, quattro – tra cui un bambino di nove anni – quelle che hanno riportato traumi e/o lesioni nell’incidente stradale occorso stamane, intorno alle ore 9.15, in centro a Como e meglio lungo via Francesco Anzani all’intersezione con via Palestro. A collisione un bus del servizio pubblico urbano e una vettura; dinamica in corso di accertamento. Soccorsi portati da personale sanitario e da effettivi dei Vigili del fuoco dal Comando provinciale di via Valleggio. Le condizioni delle persone ferite sono al momento non note. Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità.

Gallarate (Varese): incidente in piena notte, 35enne ricoverato

0

Incerta la dinamica dei fatti, certe per contro le lesioni riscontrate – sotto codice rosso l’uscita dei soccorritori, in codice giallo il ricovero del soggetto – nell’assistenza medica ad un 35enne che poco prima delle ore 4.30 di oggi, è stato trovato sull’asfalto a Gallarate, zona di via Carlo Noè. In linea generale, e secondo una sommaria ricostruzione, consta che l’uomo è stato investito da una vettura; da inquadrarsi alcuni particolari dell’episodio. Dopo prima assistenza, il 35enne è stato trasferito al nosocomio cittadino.

Borse azzoppate dai vertici Bce, Zurigo marcia male ma recupera qualcosa

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.21) Un’imbarcata degli assicurativi (“Swiss Re Ag” il peggiore, meno 3.96 per cento; “Swiss life holding Ag”, meno 1.34) quale elemento peculiare della già greve seduta borsistica a Zurigo, denunciando il listino primario una formidabile carenza di cifre verdi (in posizione profilata solo “Kühne+Nagel international Sa” e “Partners group Ag”, più 0.96 e più 2.00 rispettivamente) con “Swiss market index” infine al meglio della giornata su perdita pari allo 0.32 per cento – ma era scivolato anche sotto per una figura intera – a quota 12’011.02 punti. Nell’allargato, per ora poco produttiva l’operazione di “reverse split” (raggruppamento azioni: nel caso di specie, 750 pezzi vecchi per uno nuovo) condotta sul titolo “Meyer Burger technology Ag”, negoziato in ultimo sui 5.92 franchi con perdita superiore al 15 per cento (occhio tuttavia al prezzo-obiettivo in doppia cifra). Umori generalmente color nerofumo sulle altre piazze continentali stanti in particolare le nuove perplessità espresse da Christine Lagarde, in nome della “Banca centrale europea”, a proposito del contenimento della possibile risalita dell’inflazione: valgano il “meno 0.69” per cento sul Dax-40 a Francoforte, il “meno 0.30” per cento sul Cac-40 a Parigi, il “meno 1.30” per cento sull’Ibex-35 a Madrid; a Londra, Ftse-100 a “meno 0.56”; a Milano, Ftse-Mib a “meno 0.70”. New York prodiga di incoraggiamenti, con progressi fra lo 0.41 e l’1.01 per cento sui consueti indici di riferimento. Cambi: euro in risalita ed ora a 97.11 centesimi di franco, in apprezzamento anche il dollaro Usa per l’acquisto del quale servono ora 90.39 centesimi di franco; bitcoin in calo al controvalore teorico di 55’922 franchi circa per unità.

Tragedia della ValleMaggia, amara verità: ora i dispersi sono cinque

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 3.20) Tutto passa in second’ordine, tutto – anche la rapida visita di Viola Amherd, presidente della Confederazione, giunta in elicottero – ed in una situazione come questa è cosa grossa, quando alle ore 22.10 si accende la spia sul tavolo di redazione: all’uno che già mancava, Peccia il fulcro delle ricerche ma ogni sussurro da altro luogo può risultare traccia utile, se ne aggiungono quattro. Altri quattro assenti all’appello, nella sciagura di una ValleMaggia che resta tagliata in due dopo il flagello del maltempo nella notte tra sabato e domenica, e di questo si dirà poi; altri quattro per la cui sorte s’ha da temere, essendo pervenute alla Polcantonale altrettante denunzie di scomparsa; dall’ultimo “flash” consta trattarsi di due evidenze distinte, due donne e due uomini, zone di Lavizzara frazione Prato Sornico e Cevio frazione Fontana, luogo quest’ultimo destinato a stamparsi nella memoria. Il tragico dell’aritmetica è che l’aritmetica della quotidianità si fonda su elementi del reale: più del crollo di un ponte, più del dissesto delle strade, più delle comunicazioni interrotte e dei servizi solo ora in corso di ripristino, più di quanto si è perso nel patrimonio pubblico e nelle economie private, più di tutto questo pesa un computo di otto vittime, tre acquisite alla cronaca – si perdoni il tono da contabili: si cerca di cristallizzare le evenienze e di non cedere alla tristezza, visto quel che si è visto e udito quel che è stato raccontato – e cinque che forse sì, forse no, forse sì di nuovo ma con il trascorrere delle ore è un forse no di nuovo, alla voce “Tra di noi”. Quei quattro nomi in più tra l’altro, sono esito di un lavoro di crivello fra le molte chiamate ai punti di contatto delle forze dell’ordine; ogni riga tirata sul foglio è un caso che si risolve, molti gli allarmi rientrati, molti ma non tutti, purtroppo. Vale l’“Andiamo avanti”, valgono il “Guardiamo tutto” ed il “Prestiamo attenzione a tutto” ma conta soprattutto l’andare al bersaglio grosso, alla priorità delle priorità; si spera e si confida, chissà che qualcuno sia soltanto rimasto isolato cioè in luogo non raggiunto ed ovviamente si trovi privo di strumenti per prendere contatto. Può essere; non perdiamo la speranza che così sia, ma dobbiamo anche essere pronti al peggio.

L’orizzonte delle risposte – Ai tre altri quesiti fondamentali che sino a metà pomeriggio – parliamo di metà pomeriggio dal momento che per le ore 17.00 di ieri, lunedì 1.o luglio, era fissato il punto-stampa sullo stato dell’arte – galleggiavano nell’aria, per ora, risposta invece non vi è. Notizie non si hanno, “tout court”, circa il disperso già ancorato alla catena degli accertamenti. Per quanto riguarda i servizi, un passo dopo l’altro, ma si è ancora lontani dalla pienezza del ritorno all’ordinario. Per ciò che concerne la viabilità, idem e con il primo, essenziale nodo del transito da Visletto a Cevio, il ponte crollato è ancora fatto non compreso e psicologicamente non accettato da molti, pur nell’ineluttabilità e nell’irreversibilità dell’accaduto; ma di traverso, a mezz’altezza, più mormorata che espressa ha preso corpo una mezza ipotesi, il provvisorio potenzialmente praticabile a precedere un provvisorio su cui disporremo d’una prima forma la prossima settimana, di massima, o magari giovedì, essendo già stati messi in rete tutti i necessari interlocutori, questo è il problema e si è aperti ad ogni soluzione credibile secondo le vostre risorse, signori. Ecco la forza del Ticino che viene fuori, nel segno di una strategia da “Chi fa che cosa, dove e quando”; altre vie non esistono e, se esistessero, porterebbero solo ad impastoiarsi nel nulla. Qui, pertanto, una sintesi al punto di massimo avanzamento constatato.

Acqua potabile – Sin dal levarsi dei primi elicotteri che ieri avevano fatto la spola per portare a valle quasi 400 persone tra quanti erano rimasti isolati al Piano di Peccia (torneo di calcio ed “Open air” musicale) ed a Mogno (colonia climatica estiva) e che oggi hanno operato anche e soprattutto come vettori per ricognizioni, assistenza e sussistenza, a “pallet” interi il recapito di bottiglie e contenitori di acqua per le esigenze primarie, destinazioni in ordine sparso ma secondo l’elenco dei luoghi in cui le necessità erano maggiori: Cevio paese e le sue frazioni Bignasco e Cavergno disponevano di sola acqua non potabile, e lo stesso risultava per le frazioni Mogno e Fusio in Comune di Lavizzara; qui era indisponibile anche l’acqua non potabile limitatamente alle frazioni Menzonio, Brontallo, Prato Sornico, Peccia, Piano di Peccia e Veglia.

Elettricità – Più complessa la riattivazione dei servizi di erogazione della corrente elettrica. Tenendosi quali riferimenti i centri sopra citati, copertura sin dalle prime ore a Cevio paese e nelle frazioni Bignasco e Cavergno, niente invece a Lavizzara frazioni Mogno e Fusio così come a Menzonio, Brontallo, Prato Sornico, Peccia, Piano di Peccia e Veglia. Informazioni più frammentarie dalle realtà discoste in Bavona e Rovana. Numerose le squadre di tecnici all’opera; fatta eccezione per le citate Bavona e Rovana oltre che per parte del territorio di Lavizzara, ripristino del servizio da considerarsi completato; fondamentale la riattivazione – intorno alle ore 8.30 di oggi sarà possibile un primo riscontro su basi di raggiunta efficienza – delle sottostrutture.

Servizi telefonici – Punto di svolta, nel corso del pomeriggio, la stesura di un nuovo cavo lungo la passerella ciclopedonale tra Visletto e Cevio, sullo sviluppo di circa 400 metri, sotto egida “Swisscom”. Le utenze mobili risultano in gran parte riattivate e raggiungibili; diverso il discorso per quanto riguarda i telefoni fissi. Numeri attendibili sul ripristino delle utenze fisse e mobili giungeranno nella mattinata.

Punti di presidio – Non più necessaria la postazione della Polcantonale a Ponte Brolla, sul confine tra le pertinenze comunali di Locarno e quelle di Terre di Pedemonte: qui, secondo criterio di doverosa informazione, un cartello indica che il transito lungo la Cantonale è limitato al nucleo di Riveo in Comune di Maggia. Già dalla notte scorsa, sotto catena di comando gestita dai referenti dello Stato maggiore regionale di condotta, dalle ricerche e dagli sgomberi la priorità è passata all’accesso alle zone discoste con duplice obiettivo, ovvero la ricognizione sul numero delle persone presenti e l’assistenza alle stesse. I membri di tre pattuglie della Polcantonale, previo elitrasporto in altrettante località del Comune di Lavizzara ovvero Fusio, Peccia e San Carlo, hanno installato postazioni-“hotspot” di collegamento e di comunicazione con lo Stato maggiore regionale di condotta.

Viabilità – La ricognizione sulle arterie principali e secondarie è esercitata metro per metro, con verifiche ripetute circa le condizioni del fondo stradale, delle asfaltature e delle eventuali situazioni di rischio incombente o latente; un’impresa vera e propria, pur dandosi ora condizioni atmosferiche rassicuranti, volendosi cercare di garantire accessibilità in almeno ordinaria sicurezza. Attenzione precipua è dedicata alla constatazione della solidità (o dell’eventuale precarietà) dei manufatti, dai ponti sui riali ai guidovia ai cordoli. Immaginabile il quadro sia in Bavona, tra Bosco Mondada e Fontana in particolare, sia nella zona di Prato-Sornico, dove danni impressionanti hanno subito la pista del ghiaccio ed il deposito dei Pompieri; le ricognizioni si concentrano infine su cabine della distribuzione di energia elettrica, acquedotti, fontane e sorgenti; per una mappatura completa potrebbero servire settimane.

Trasporti pubblici – Lungo la dorsale della ValleMaggia resta operativa la linea 315 delle “Fart”, che da oggi, martedì 2 luglio, si rigenera con sdoppiamento dei servizi: secondo orari ordinari da Locarno sino al terminale provvisorio che da Riveo in Comune di Maggia è stato spostato verso nord ovvero a Visletto, in corrispondenza dell’oratorio titolato a san Defendente, e questa è la copertura “tradizionale” ancorché limitata; lungo la sezione a nord del ponte crollato sono a disposizione altri bus da Cevio frazione Cavergno (terminale ordinario delle corse sulla linea 315) a Visletto lato nord, cioè con nuovo punto di arrivo e di partenza all’incrocio tra la Cantonale, localmente nota come via Valmaggina, e la “strada vecchia” in immissione verso il nucleo di Cevio; anche su questa tratta è garantito l’orario di base, unica ed effettiva modifica data dalla traslazione della fermata Cevio zona Boscioli, in direzione Locarno, direttamente al punto corrispondente lungo la “strada vecchia”; gli utenti si servono dunque della passerella ciclopedonale per passare dall’uno all’altro terminale provvisorio (Visletto zona chiesa, a valle; Visletto lato nord, a monte), con tragitto pedestre della durata di cinque minuti.

Per il ponte, soluzione-ponte – Dall’Esercito, la cui disponibilità è già stata espressa con i “SuperPuma” messi in servizio a fianco degli elicotteri sia privati sia con insegne della “Rega”, è ovviamente attesa una risposta circa la posa di un ponte provvisorio a Visletto: un canonico “Bailey”, o suo simile, per la cui allocazione serve tuttavia una certezza sulla resistenza dei piloni nell’alveo della Maggia, “e la cosa non è per ora possibile – è stato detto in conferenza-stampa – stante l’ancora elevata massa di acqua corrente”. Per quale motivo, allora, a metà pomeriggio qualcuno si è sentito allargare il cuore? Perché sul tema dei collegamenti stradali, in via transitoria e con limitazioni ovvie per il peso ed una volta che siano state esperite le verifiche sulle verifiche, per evitare la cesura tra Visletto e Cevio pare si possa ricorrere al percorso della ciclopedonale anche come ponte ad uso veicolare. Pare: nel senso che la larghezza della piattabanda, metri lineari tre, è bastevole per il passaggio delle auto; nel senso poi che, dandosi un peso massimo a pieno carico a 30 quintali (quale parametro si tenga conto del fatto che un Suv di buona marca arriva a 18, più le persone e le dotazioni a bordo), la ciclopedonale garantirebbe transito e sicurezza. I flussi veicolari sarebbero regolamentati con semafori e personale addetto e, sempre a prima lettura dello scenario, altre limitazioni si imporrebbero forse in determinate fasce orarie; pur di evitare che la frattura nel territorio lasci la Media e l’Alta ValleMaggia prive di connessione viaria con il resto del Ticino, con le nemmeno immaginabili ripercussioni su clima sociale ed imprese e servizi, ogni risorsa disponibile è oro.

Lugano: si barrica nell’appartamento, i Ris lo salvano da sé stesso

0

Estemporanea mobilitazione di agenti della Polcantonale in numero rilevante, e con dispiegamento di effettivi del “Reparto interventi speciali-Ris”, tra pomeriggio e serata di ieri, lunedì 1.o luglio, a Lugano quartiere Molino Nuovo: qui un soggetto di sesso maschile, a quanto consta sotto trattamento medico per problemi personali, è stato infine ridotto all’impotenza per la sua stessa incolumità dopo asserragliamento del medesimo nell’edificio di cui era inquilino. L’intervento, sollecitato dal medico di cui l’uomo è paziente, ha avuto inizio alle ore 17.30 circa, sul posto un negoziatore e forze dell’ordine oltre a personale sanitario; risolutiva l’irruzione di alcuni agenti che, dopo aver raggiunto il tetto dello stabile, hanno lanciato granate fumogene da “flash” e si sono proiettati all’interno dell’appartamento. Intorno alle ore 21.30 la situazione è stata ricondotta sotto pieno controllo.

S-chanf (Kanton Graubünden): Vermisstest Kleinkind gefunden

0

Am Montag wurde im Val Trupchun auf Gemeindegebiet von S-chanf ein Kleinkind als vermisst gemeldet. Es konnte bei einer gross angelegten Suchaktion wohlbehalten aufgefunden werden.

Die Mutter des Kindes war am Montag mit ihrer knapp zweijährigen Tochter im Val Trupchun, nahe der Parkhütte Varusch. Als sie das spielende Kind um 11.00 Uhr einen Moment aus den Augen verlor, entfernte sich dieses. Da sie ihre Tochter bei einer kurzen Suche nicht auffinden konnte, alarmierte sie die Einsatzleitzentrale der Kantonspolizei Graubünden.

Diese setzte grosses Aufgebot an Suchkräften in Gang. Um 13 Uhr konnte das spielende Mädchen bei einer gut 500 Meter vom Abgangsort entfernten Hütte im hohen Gras aufgefunden werden. Wohlbehalten konnte es seiner Mutter übergeben werden.

Einsatzbedingungen und Einsatzkräfte

Der nahe Varuschbach führte eine grössere Menge an Schmelzwasser. An der von der Kantonspolizei Graubünden geleiteten Suchaktion beteiligten sich Bergretter-Teams des Schweizer Alpen-Clubs (SAC) unter anderem mit Suchhundeteams, Parkwächter des Schweizerischen Nationalparks, Gemeindemitarbeiter, eine Rega-Crew und Privatpersonen. Die Anzahl der Einsatzkräfte betrug rund 60 Personen.

Detriti alluvionali sul Verbano, alla “NavigazIone” dicono «stop»

0

Il primo scarico era giunto dal Ticino che aveva raccolto acque della Moesa e dei suoi affluenti, nel rovinare di Lostallo e di parte della Mesolcina sotto la sferza del maltempo; altro è giunto dalla Maggia, in queste ore, per analoghe ragioni anche se in quantità assai meno consistenti. Sta di fatto che, come documentato anche sulla nostra pagina “Facebook” con ampio corredo iconografico, in vari angoli del Lago Maggiore a ridosso delle sponde ticinesi i materiali galleggianti iniziano a costituire motivo di irritazione e di perplessità: per alcuni la rimozione del legname e di quanto trascinato dalla corrente, attività in corso già da lunedì della scorsa settimana sotto responsabilità dei vertici del Consorzio a ciò deputato, è una “non priorità”, per altri si tratterebbe invece di un intervento necessario al fine di garantire la sicurezza ed i diritti dei residenti, dei turisti e dei diportisti, oltre che di un’opera d’obbligo per la preservazione del decoro delle zone rivierasche, dal Gambarogno al Locarnese.

Nelle more di un’azione che risente forse della ridotta disponibilità di mezzi per la pulizia e di personale professionalmente idoneo e disponibile (ma non sarebbe vietato il richiedere una collaborazione sul “pronti” ai vertici di altri enti territoriali, vero?), la presenza dei cosiddetti “detriti alluvionali” ha comportato oggi un primo e drastico provvedimento: soppresse infatti le fermate agli “scali svizzeri” nelle corse numero 205 e numero 230 della “Navigazione Lago Maggiore”, e ciò “stante il perdurare delle condizioni di scarsa navigabilità”. Per quanto riguarda la corsa numero 205, tra l’altro, la stessa decisione varrà anche per la giornata di domani, martedì 2 luglio.

Filo di nota / Aiuto e solidarietà, sì. Ma non siamo i figli della serva

0

I responsabili della “Catena della solidarietà” hanno lanciato questo pomeriggio un appello alle donazioni per il sostegno alle popolazioni colpite dalle “devastanti tempeste” nei Grigioni, in Vallese ed in Ticino. Ogni goccia è ovviamente gradita, e tuttavia: la sciagura in ValleMaggia è della notte tra sabato e ieri, quella della Mesolcina risale a 10 giorni addietro; come mai si ha l’impressione che per altri, al di fuori dal territorio svizzero, la macchina sarebbe stata messa in moto dopo un minuto dal primo refolo di una prima ipotesi di un’eventuale situazione comportante qualche possibile disagio?

Filo di nota / Amici cronisti d’oltreconfine, un po’ di senso del reale

0

Così come da qui a bottega ci si occupa delle questioni d’oltrefrontiera, in prevalenza sulle notizie secche e non di rado sui temi di comune pertinenza, legittima ed in qualche modo gratificante – come dire che il Ticino viene considerato non solo come un datore di lavoro e di lauti salari – è stata l’attenzione posta da parte della stampa italiana ai drammatici fatti d’ieri in ValleMaggia (nota secondaria ancorché non insignificante: assai meno è stata trattata la sciagura da cui era stata colpita la Mesolcina, 10 giorni addietro). Un po’ meno si gradisce quando, vogliasi per la tendenza a generalizzare vogliasi per scarsa o nulla conoscenza del territorio, a qualcuno scappa la frizione e così da un ponte afflosciatosi nella Maggia (uno, importante ma uno; altre situazioni consimili, alla luce del sole, appaiono risolvibili) si passa a “ponti distrutti” e da problemi nei collegamenti si passa a “paesi difficilmente raggiungibili”, come se sin dalla prima mattinata di ieri, cioè poche ore dopo il crollo tra Visletto e Cevio, non fossero stati impegnati elicotteri a ciclo continuo per le ricognizioni sino ad ogni nucleo abitato, laddove le strade non consentissero un transito affidabile. Amici, con grande rispetto: abbiamo i nostri problemi, li stiamo affrontando con metodo, evitate di ingigantire ciò che è già dramma di suo.

L’editoriale / ValleMaggia, l’urgenza di una decisione storica

0

L’alba in ValleMaggia è oggi silenzio, stupore, incredulità. Silenzio, in questo Capodanno della seconda parte del 2024, rotto dai primi transiti – un furgone bianco che slitta da nord verso sud, due turisti infreddoliti che già si affidano al propulsore della “e-bike” – sotto la trincea di Maggia frazione Riveo, dove il “315” della Fart arriva a vuoto carico e sterza a 180 gradi e si rimette sulla via di Locarno, in corrispondenza della pensilina di Riveo-paese il nuovo capolinea imposto dagli eventi. Stupore, di qualcuno che arriva “da fuori” e non sa, o forse ha intraudito ma non ha inquadrato i fatti nello specifico contesto, e pone domande che alle orecchie altrui sembrano stupide, incoerenti, com’è possibile che non si capisca che no, è cambiato tutto, “di là” non si va, “di là” non c’è modo di andare? Incredulità infine, incredulità nel momento in cui si prova a metabolizzare il gravame di morti accertate (tre) e di vittime temute (un disperso su su a Peccia; ma di quanti, in soggiorno temporaneo, non si aveva né si ha dunque contezza?) e si prendfe atto della cesura fisica tra chi sta sotto Cevio ed in un attimo aderisce al più vasto consorzio umano e chi la libertà di movimento e di relazioni, dalla sponda sinistra dell’alveo per chi guardi la cartina ma è la destra secondo il corso delle acque, improvvisamente ha perso, recluso com’è senza un supporto fisico che possa garantirgli il transito verso Visletto, nucleo aggrappato all’altra spalla del ponte crollato e ridottosi a moncone nella notte tra sabato e ieri; già, Visletto, uno dei posti cui per solito si butta un’occhiata distratta tra curva e controcurva, a men che s’abbia da conferirsi qualche inerte alla discarica, tappa obbligata il venerdì e lì il Marino ad accoglierti con il suo vernacolo aspro eppure rotondo e con la sua particolare auto da uso quotidiano; ad aver voglia di cercare, però, proprio addossato alla roccia sta un tempietto in pietra, quattro i nomi ed i cognomi (uno da Orselina, uno da Locarno, uno da Avegno ora parte di Avegno-Gordevio, uno da Solduno che al tempo era ancora Comune autonomo) di persone perite “nei gorghi di questo fiume”; data è il giovedì ultimo d’un secolo e un mese or sono, invero accidentale – l’urto di un camion militare contro un treno-merci che deragliò e precipitò nel vuoto – la causa del dramma; la Maggia, così sta nelle cronache, era in piena e per Luigi Adamina, Francesco Catti, Pierino Zamaroni ed Enrico Maggini, tutti “agenti della Ferrovia” che era poi la “Valmaggina” da Locarno a Bignasco via Ponte Brolla, scampo non vi fu.

D’un fiotto, irrompenti e dirompenti, le sensazioni che prendono corpo al vedersi quel che è ed al confrontarsi ciò con quel che era: perché la dimensione collettiva del territorio – la sua unitarietà geografica, culturale e sociale, potremmo e dovremmo dire – è stata infranta da un solo colpo, secco, nel punto di forza della coesione vallerana che era affidata a quei 300 metri lineari, passaggio quasi nemmen più percepito come tale, sino all’altr’ieri. Ed invece: Bassa e Media ValleMaggia, per volontà non degli uomini ma della Natura, sono tornate ad essere entità distinte, a parte la passerella ciclopedonale che una provvidenziale intuizione condusse a generare sul percorso della fu “Valmaggina”, nell’aprile 2021 l’avvio dei lavori, a fine maggio 2022 la conclusione del cantiere, tre metri tre la larghezza della piattabanda a saldo tra le vie di accesso all’abitato di Cevio, da un lato, ed il Visletto sul fronte dell’oratorio titolato a san Defendente soldato martirizzato, dall’altro. Il filo è sottile, ad esso ci si lega: sino a che i genieri dell’Esercito o taluni in loro vece abbiano trovato una soluzione provvisoria in attraversamento, alternativa non c’è per la valle chiusa. E poi: non potendosi arginare la Maggia nemmeno infossandola come un canalone, non potendosi logicamente generare un diverso percorso stradale in sponda (si scrive “logicamente”: in via tecnica tutto sarebbe possibile, a sovrappasso con viadotti lunghi chilometri e chilometri), quanti, quanti ora si stanno interrogando sui progetti messi in campo e sospesi e riletti e reinterpretati ed abbandonati e ripresi o riorientati o affatto nuovi, da oltre 60 anni a questa parte, finalità il rendere la ValleMaggia accessibile anche da nord: l’avevano forse pensata giusta, Aldo ed Alberto Guscetti fratelli, l’uno architetto e l’altro ingegnere in quel di Quinto frazione Ambrì, prefigurando una galleria stradale da 2’700 metri dalla Val Sambuco all’Alpe di Prato, portale primo a Campo ValleMaggia zona Campo Sotto e portale secondo al Pian Taiou cioè perforandosi la montagna sotto il Passo del Sassello? Era forse da attribuirsi maggior sostegno allo studio di fattibilità di fonte Ustra, anno 2016 con parziale ripresa nel “Masterplan” della ValleMaggia l’anno dopo, in forma e struttura di una galleria stradale da 7’800 metri tra Lavizzara frazione Fusio e Prato Leventina frazione Rodi? E, al tempo in cui fu dato corpo alle tre “famiglie” di soluzioni tecniche per un possibile collegamento tra Alta ValleMaggia e Leventina (o collegamento stradale, o impianto a fune: si parla dell’ultimo lustro), ebbe realmente luogo una valutazione secondo il “What if?” anziché sulla scorta di un’analisi quantitativa dalla quale emerse l’incrollabile determinazione a prospettare la sola variante funiviaria, intesa come “massimo risultato al minimo rischio” (ed alla minor spesa, certo)?

La cronaca dell’altr’ieri ci ha dato una risposta, piaccia o non piaccia, vogliasi o non vogliasi: non la funivia, ma il collegamento con un “tunnel”, valida l’ipotesi da Lavizzara frazione Fusio alla Cantonale su Airolo frazione Nante. Ci si occuperà in altro momento – magari oggi stesso – degli aspetti tecnici e dei particolari progettuali; si dice sin da ora che sì, la ValleMaggia e le sue collegate perdererebbero e perderanno una specificità storica. Davanti ai fatti, ed alla necessità di garantire il presente ed il domani del territorio e di chi sul territorio vive e lavora, possiamo affermare soltanto che sentimento è sentimento, vita è vita. E che dispiace per qualcosa cui si rinuncia, ma di più dispiacerebbe se Visletto si trasformasse nelle Colonne d’Ercole, il Marino messo a presidio come uno Schiller guardiano al carcere dello Spielberg, oltre non si va, e dall’oltre non si viene.

Erlinsbach (Kanton Aargau): Motorradfahrer kollidiert tödlich mit einem Baum

0

Auf der Saalhofstrasse in Erlinsbach ist am Samstag ein Motorradfahrer verunfallt. Aus noch unbekannten Gründen kam er von der Strasse ab. Er verstarb noch auf der Unfallstelle.

Am Samstag, 29. Juni 2024, um 14.45 Uhr fuhr ein 33-jähriger Mann mit seinem Motorrad auf der Saalhofstrasse Richtung Erlinsbach. Aus noch unbekannten Gründen kam der Töfffahrer mit seiner KTM rechts von der Strasse ab und kollidierte mit einem Baum.

Sofort rückten eine Ambulanz und ein Rettungshelikopter auf die Unfallstelle aus. Trotz schneller Hilfe durch die Rettungskräfte verstarb der Mann noch auf der Unfallstelle.

Weshalb der Mann von der Strasse abkam, ist aktuell noch unklar. Zur Rekonstruktion des Unfallhergangs wurde die Unfallgruppe der Kantonspolizei vor Ort aufgeboten. Die Staatsanwaltschaft untersucht, wie es zum Unfall kommen konnte.

Für die Rettungs- und Unfallarbeiten vor Ort musste die Ausserortsstrecke gesperrt werden. Die Feuerwehr richtete eine Umleitung ein. Die Strasse konnte um 19.15 wieder geöffnet werden.

Semestre in discesa, Borse in salita: sorride Zurigo, respira New York

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 20.44) Messo alle spalle un semestre in generale positivo per quanto riguarda il listino primario (guadagno superiore all’otto per cento dall’inizio del 2024) ma dalle tinte contrastanti, la Borsa di Zurigo prova stamane a regalarsi un frammento di autoincoraggiamento con progresso pari allo 0.47 per cento sullo “Swiss market index” ad aggancio di quota 12’049.61 punti; “Ubs group Ag” il capofila (più 2.00 per cento), pochi i titoli sotto la parità (“Sika group Ag” il peggiore, meno 0.81). Dello stesso tenore il passo nell’allargato; in parziale recupero “Sig group Ag”, scivolato al prezzo di 15.88 franchi il pezzo sul finire della seconda decade di giugno (minimo delle 52 settimane; a metà luglio 2023 l’azione era trattata a 25.52 franchi) ed oggi al saldo sui 16.66 franchi (più 1.28 per cento). Dalle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.30 per cento; Ftse-Mib a Milano, più 1.70; Ftse-100 a Londra, più 0.03; Cac-40 a Parigi, più 1.09; Ibex-35 a Madrid, più 1.04. Moderatamente positiva New York; dal Nasdaq (più 0.65) il meglio. Cambi: 96.92 centesimi di franco per un euro, 90.38 centesimi di franco per un dollaro Usa; in ripresa a 57’430 franchi circa il controvalore teorico del bitcoin.

Scontro tra le moto di due fratelli, morto frontaliere comasco

0

Tragedia familiare in un incidente occorso tra Valvestino e Gargnano, provincia di Brescia, vittima il 28enne Luca Guastella, originario di Fino Mornasco (Como), da qualche mese trasferitosi per domicilio nel capoluogo lariano, frontaliere alle dipendenze della “Reglasystem Sa” di Morbio Inferiore: il giovane è infatti deceduto nella mattinata di ieri, domenica 30 giugno, dopo essere precipitato in una scarpata sottostante il lato destro della carreggiata ed in séguito alla collisione tra la sua moto e quella del fratello, che era tra i suoi compagni di escursione nella zona del Lago di Garda. Secondo una prima ricostruzione dell’episodio, i due mezzi sono venuti a collisione ed il 28enne è stato sbalzato dal sellino, ha strisciato o rotolato sull’asfalto per vari metri ed è infine precipitato nel dirupo. A sua volta, il fratello del deceduto ha riportato lesioni e traumi e per tale motivo è stato trattato in idonea struttura nosocomiale; nessuna speranza, invece, per Luca Guastella.

Mindestens vier Tote bei schweren Unwettern im Maggiatal und Wallis

0

Mindestens vier Menschen kamen bei Unwettern im Wallis und Tessin ums Leben. Im Tessin wurde das Maggiatal schwer getroffen.Im Wallis ist vor allem das Dorf Saas-Grund betroffen. Erneut zogen schwere Unwetter über die Schweiz. Besonders hart traf es am Samstag und in der Nacht auf Sonntag Teile der Kantone Wallis und Tessin. Mindestens vier Menschen verloren ihr Leben: drei im Tessin und eine Person im Kanton Wallis. In beiden Kantonen wurde noch nach jeweils einer vermissten Person gesucht. Die Behörden schlossen am Sonntag nicht aus, dass es weitere Opfer geben könnte. Diese wiederholten katastrophalen Ereignisse berühren zutiefst, erklärte Bundesrat Ignazio Cassis am Sonntag bei einer Medienkonferenz in Locarno. Er versicherte die Unterstützung des Bundesrates für die betroffene Bevölkerung und die Behörden. Vor gut einer Woche hatten Unwetter im Misox bereits gewaltige Schäden angerichtet.

Klosters: Niederländer stirbt bei Absturz am Silvrettahorn

0

Am Freitagnachmittag ist am Silvrettahorn ein Alpinist beim Traversieren einer Schneeflanke abgestürzt.

Dieser zog sich dabei tödliche Verletzungen zu.

Zwei niederländische Alpinisten, 60- und 69-jährig, haben am Freitag eine Bergtour von Österreich aus in Richtung Silvrettahorn unternommen.

Nachdem sie zur Mittagszeit auf dem Gipfel angekommen waren, entschlossen sie sich weiter in Richtung Schneeglocke zu traversieren. Um 13.30 Uhr haben sie ein Geländehindernis umlaufen, wobei der 69-jährige Berggänger ausrutschte, anschliessend über ein Schneefeld zu Tiefe glitt und letztlich über eine Felswand rund 200 Meter abstürzte. Sein Bergkamerad avisierte in der Folge unverzüglich Hilfe.

Der abgestürzte Alpinist erlitt tödliche Verletzungen und musste mittels einer Windenaktion geborgen werden. Im Einsatz standen eine Rega-Crew, ein Rettungsspezialist Helikopter des SAC, ein Care-Team sowie Angehörige der Alpinpolizei.

Gsäss (Kanton Nidwalden): Berggänger stürzt am Pilatus ab und stirbt

0

Am Samstag, 29. Juni 2024, hat sich auf dem Pilatus, im Bereich Gsäss ein tödlicher Bergunfall ereignet.

Ein 56-jähriger Berggänger ist im steilen Gelände abgestürzt und hat sich dabei tödliche Verletzungen zugezogen.

Am Samstag, den 29. Juni 2024, kurz vor 16.00 Uhr, erhielt die Kantonspolizei Nidwalden die Meldung, wonach im Bereich Gsäss am Pilatus eine Person über einen steilen Abhang abgerutscht sei.

Die Aufgebotene REGA konnte den 56-jährigen Schweizer rasch lokalisieren und aus dem steilen Gelände bergen.

Der Verunglückte war mit einer weiteren Person auf dem Abstieg vom Pilatus. Im Bereich Gsäss kam er aus noch ungeklärten Gründen vom Weg ab und stürzte rund 40 Meter über steiles Gelände ab, wobei er sich tödliche Verletzungen zugezogen hat.

Der genaue Unfallhergang wird durch die Staatsanwaltschaft Nidwalden zusammen mit Spezialisten der Kantonspolizei Nidwalden untersucht.

Im Einsatz standen nebst der Kantonspolizei Nidwalden, die Staatsanwaltschaft Nidwalden, die REGA sowie das Care Team Luzern.

Biel (Kanton Bern): Bei Raub mit einer Machete bedroht

0

In der Nacht von Samstag auf Sonntag wurden in Biel zwei Männer von mehreren Unbekannten angegriffen und ausgeraubt. Dabei wurde eines der Opfer verletzt. Die mutmasslichen Täter flüchteten in der Folge mit einem Auto in unbekannte Richtung. Die Kantonspolizei Bern ermittelt und sucht Zeugen.

Am Sonntag, 30. Juni 2024, kurz nach 3.45 Uhr, wurde der Kantonspolizei Bern gemeldet, dass es an der Bubenbergstrasse in Biel soeben zu einem Raub gekommen sei.

Gemäss bisherigen Erkenntnissen waren zwei Männer auf der Bubenbergstrasse zu Fuss unterwegs, als sie von drei Unbekannten aus einem Auto nach Zigaretten gefragt wurden, was diese verneinten. Das Auto mit den drei Unbekannten fuhr daraufhin weiter und parkierte in der Ernst-Schüler-Strasse. Zwei Unbekannte verliessen das Auto und begaben sich erneut zu den beiden Männern auf der Bubenbergstrasse.

Einer der Männer wurde in der Folge von einem Unbekannten mit einem Baseballschläger angegriffen und verletzt. Der andere wurde vom zweiten Unbekannten mit einer Machete bedroht und blieb unverletzt. Die beiden Täter behändigten eine Armbanduhr, einen Rucksack, zwei Portemonnaies sowie Schuhe und flüchteten zurück zum parkierten Auto an der Ernst-Schüler-Strasse. Das Auto fuhr anschliessend in unbekannte Richtung fort.

Der verletzte Mann, der mit einem Baseballschläger angegriffen wurde, musste mit der Ambulanz ins Spital gefahren werden. Der zweite Mann wurde für weitere Abklärungen auf eine Polizeiwache gebracht.

Die zwei mutmasslichen Täter werden wie folgt beschrieben: Beide waren schwarz maskiert, sind von schmaler Statur und zirka 170 Zentimeter gross. Der eine ist dunkelhäutig, der andere hellhäutig. Die beiden flüchteten mit einem dunklen SUV mit einem Berner Kontrollschild.

Zeugenaufruf:

Im Rahmen der Ermittlungen unter der Leitung der regionalen Staatsanwaltschaft Berner Jura-Seeland sucht die Kantonspolizei Bern Zeugen. Personen, die Angaben zum Vorfall oder zur Täterschaft machen können, werden gebeten sich unter der Telefonnummer +41 32 324 85 31 zu melden.

Terre di Pedemonte, scompare un 22enne: lanciato l’avviso di ricerca

0

Seri motivi di preoccupazione, e da qui anche l’avviso di ricerca diffuso dal portavoce della Polcantonale, per la scomparsa del 22enne Sven Dalessi, cittadino svizzero con domicilio in Terre di Pedemonte frazione Verscio, la data ed il luogo del cui ultimo avvistamento non sono stati resi noti. Carnagione bianca, età apparente fra i 20 ed i 25 anni, corporatura media, altezza 174 centimetri e peso attorno ai 60 chilogrammi, il giovane ha viso ovale-rotondo, capelli castani chiari lisci e portati corti ed occhi castani e si esprime in lingua italiana. Segni particolari: orecchino al lobo sinistro, cicatrice addominale lunga circa 30 centimetri in fascia ombelicale, altra cicatrice addominale al basso ventre e sulla destra. Abbigliamento: maglietta bianca corta, pantaloni neri lunghi, scarpe bianche e marroni, mantellina tipo “K-way” giallo chiara. Valgono i consueti riferimenti in caso di contatto.

La foto del giorno / Nelle acque del Verbano, il Segno del dolore

0

Lì sono arrivate, via Moesa e Ticino, le acque dalla Mesolcina disastrata; lì arrivano, senza mediazione alcuna, le acque dalla Maggia devastata. Nel Verbano, in prossimità d’una sponda a Rivapiana di Minusio, abbandonata semigalleggia una Croce. La nostra.

Maltempo nel Verbano-Cusio-Ossola: paesi isolati, sgomberi forzati

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 17.34) Ha colpito duro, il maltempo, la notte scorsa, nel Verbano-Cusio-Ossola; ed ha colpito come e quanto nelle valli ticinesi, unica notizia consolante data dall’assenza di vittime. Dei danni e dei problemi, al momento, piena contezza non si ha ancora: vari i centri rimasti isolati per frane, scoscendimenti, smottamenti, infossamenti di arterie stradali, impraticabilità dei percorsi veicolari; di ora in ora gli aggiornamenti che fanno perno sulla sala della Protezione civile regionale, in raccordo con il prefetto del Verbano-Cusio-Ossola (e, per analoga situazione su altro lato del territorio piemontese, con il prefetto di Torino). A Macugnaga, straripati il canalone Horlovono ed il torrente Tambach, “tagliata” la strada di accesso già a partire dalla frazione Staffa, gravi disservizi nell’erogazione di energia elettrica, massiccio il dispiegamento di uomini del “Soccorso alpino” civile e di effettivi dei Vigili del fuoco; sull’intervento di specialisti dello Speleoalpinofluviale da Verbania, in atto lo sgombero di numerosi nuclei familiari per un totale di 90 persone; in località Pestarena, devastata dalle acque del torrente Anza una parte del posteggio pubblico. Per oltre 100 persone (123 ad un riscontro attendibile) che dopo le frane in Varzo frazione San Domenico erano rimaste isolate in più punti sull’Alpe Veglia, in Val Cairasca, pertinenza comunale di Trasquera e di Varzo, è stato attivato l’elitrasporto a valle grazie all’impegno di un elicottero dalla base del Reparto volo Malpensa, in provincia di Varese, cooperanti efettivi dei Vigili del fuoco dai Distaccamenti di Domodossola e di Varzo; la piattaforma di arrivo e di assistenza per eventuali necessità è stata posta al campo sportivo comunale di Varzo, in frazione Riva.

ValleMaggia, maltempo tragico: tre morti in Bavona, un disperso, giù il ponte a Visletto

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 21.11) Una settimana fa, la Mesolcina. Oggi, la ValleMaggia e le valli in prosecuzione a nord (Lavizzara) ed in derivazione verso ovest (Bavona, Rovana e Campo). Gli stessi fatti, la stessa furia degli elementi, le stesse conseguenze: distruzione, paura, morti; là, nel Grigioni italofono e fratello, con due vittime recuperate ed una che allo stesso modo è certa; qui, nel Ticino incretato a rocce, speroni e guglie, ora con l’evidenza di tre morti in Val Bavona che è territorio comunale di Cevio, zona Fontana; di sicuro anche un disperso, in Valle Lavizzara ed ora le ricerche sono concentrate attorno all’abitato di Peccia, ma resta un dubbio sul numero delle persone non ancora rintracciate: in parole semplici e dure, come percepito a margine della conferenza-stampa tenutasi nel pomeriggio al “Centro pronto intervento” in zona Morettina a Locarno, non sono da escludersi altre vittime. Devastante l’enorme frana abbattutasi nel territorio comunale di Lavizzara, frazione Prato-Sornico, ed ecco balenare nella mente le immagini del dramma di Lostallo in zona Sorte.

Sommersi dalle acque – Un film appena visto, nella sceneggiatura e nelle tinte, ed i cui titoli di coda non sono nemmeno scorsi: così come la Mesolcina nell’immediatezza del dramma, la ValleMaggia risulta spezzata in due, a partire dalle ore 1.30 circa, a causa dello sradicamento e del conseguente crollo del ponte stradale in località Visletto, sul lato meridionale del Comune di Cevio, punto obbligato di passaggio lungo la Cantonale con il taglio dalla sponda destra a quella sinistra nel tratto localmente noto come via Valmaggina ed appena oltre l’oratorio titolato a san Defendente; ciò significa che da terra, con mezzi ordinari, sono per l’appunto irraggiungibili la stessa Cevio ed ogni altra località a monte, mentre è ancora possibile il transito – che viene regolato con presenza di addetti – lungo la passerella pedonale, rimasta intatta. La dimensione dell’accaduto è del resto nelle cifre: nel volgere di poche ore, sulla Media e sull’Alta ValleMaggia si sono abbattute piogge sino ad oltre 200 millimetri per metro quadrato; alle ore 1.20, la portata della Maggia a Cevio frazione Bignasco è risultata pari a 719 metri cubici il secondo, quasi 100 volte il minimo delle 24 ore (7.3 metri cubici il secondo), ed a quel momento la centralina di controllo ha smesso di trasmettere dati per un guasto, mentre all’idrometro di Locarno quartiere Solduno è stato registrato un massimo di 1’803 metri cubici il secondo nel corso della notte, con successivo calo a 473 metri cubici il secondo (misurazione delle ore 8.50) quand’invece nelle 24 ore il minimo si era fissato a 23 metri cubici il secondo.

Distruzione e cadaveri – I resoconti giungono ancora frammentari dalle singole zone, dove primarie sono le esigenze di computo dei residenti e degli ospiti al fine di indirizzare le ricerche di quanti manchino all’appello. A ciò si aggiungono le difficoltà nelle comunicazioni, cause il dissesto e/o la parziale ostruzione di alcune strade secondarie (vari i sorvoli per l’identificazione dei punti critici), e le difficoltà di connessione sulle reti InterNet in coincidenza con vari “black-out” da cui sono interessate anche aree al di fuori della ValleMaggia (qui, dal nucleo di Visletto sino al fondo della valle stessa; in Comune di Verzasca, dalla frazione Sonogno alla frazione Brione Verzasca; in Comune di Onsernone, nell’intera Valle di Vergeletto; in Comune di Centovalli, nella frazione Calezzo ed in parte della frazione Intragna). Sull’azione di specialisti della “Rega” (dapprima due – uno dalla base di Locarno-Gambarogno frazione Magadino e l’altro dalla base di Samedan, nel Canton Grigioni – ed ora quattro quelli che continuano a fare la spola in costanti ricognizione ed assistenza), tra la citata zona Fontana e la zona Bosco Mondada in Valle Bavona, l’individuazione ed il recupero dapprima di due e poi di un terzo corpo senza vita: prime evidenze indicano trattarsi di due donne, forse domiciliate nella Svizzera tedesca o forse – e più probabilmente – cittadine germaniche qui per vacanza in una loro seconda casa, a quanto pare, esistenze entrambe frantumate dalla frana in sponda sinistra della Bavona, lungo il corso del Ri di Larechia che scende dal Pizzo di Brünesc; del ritrovamento della terza persona, anch’ella investita dai detriti in smottamento per un volume stimabile in decine di metri cubici, è giunta notizia nel pomeriggio, ed anche in questo caso si tratterebbe di una donna, parimenti o svizzero-tedesca o germanica; l’identificazione formale delle vittime è in corso. Altre 12 persone sono state nel frattempo prelevate ed elitrasportate, sane e salve, fuori dalla zona di pericolo.

Danni, tanti ed in ogni dove – A causa della forza delle acque e delle frane risultano essere state rase al suolo almeno tre abitazioni in territorio comunale di Cevio. Divelta anche la passerella pedonale che da Maggia frazione Aurigeno zona Ronchini portava sul lato opposto del fiume, direzione nucleo Aurigeno; un presidio di forze di polizia è stato imposto sull’intersezione tra Cantonale e strada al servizio dell’istituto scolastico oltre che al centro sportivo del “Tennis club ValleMaggia”. A Maggia, chiuso per ragioni di sicurezza il ponte pedonale che dalla zona del “Croséll” (blocco del centro commerciale, lato a valle della filiale della “Banca Raiffeisen”) permette di raggiungere Moghegno sulla dorsale della strada vecchia per Lodano. Vari “camping” lungo il corso del fiume sono stati fatti sgomberare con interventi susseguitisi per l’intera notte, in una valle flagellata per ore ed ore dalla pioggia e nella quale all’urlo assordante del vento si sono via via aggiunti i rumori degli elicotteri; più persone, anche al di fuori dalle aree più direttamente colpite, sono rimaste sveglie ed in vigile attesa; impressionante, e udito a distanza di vari chilometri in entrambe le direzioni, il clangore dal crollo del ponte a Visletto; per una prima ancorché sommaria soluzione al problema – la cesura del territorio, in una valle geograficamente senza sbocchi viari, è fonte di disagio per residenti e turisti e danno economico per ogni genere di attività economica – sono già stati interpellati gli interlocutori tecnici dell’Esercito. In corso una valutazione sugli altri manufatti ad attraversamento della Maggia (ad esempio il ponte che dalla Cantonale, sulla propaggine meridionale di Maggia in quanto borgo, dà verso le frazioni Moghegno ed Aurigeno. In apparenza nessun problema sia per questa struttura sia per il ponte che costituiva punto di passaggio da Aurigeno a Moghegno, a monte della zona Ciapài e verso la zona Valéscia). Devastato, per contro, il luogo-simbolo dell’hockey vallerano, ovvero la pista di Prato-Sornico su cui fanno perno Hockey club ValleMaggia, un ramo delle giovanili Rivers (realtà consociata tra ValleMaggia, ValleVerzasca ed Ascona) e la storica “Società pattinaggio Lavizzara”; preoccupante, sempre a Prato-Sornico, anche la prima ricognizione sul deposito del Corpo Pompieri Lavizzara.

Dall’isolamento allo sgombero – L’acqua è stata dichiarata non potabile, e dunque sono da seguirsi le ordinarie prescrizioni prima dell’uso, a Cevio, in Val Rovana, in Valle Bavona ed in Valle Lavizzara; idem dicasi in parte del Comune di Maggia, dove a causa di problemi al sistema di approvvigionamento il divieto di utilizzo senza precauzioni è imposto in frazione Aurigeno ed in località Ronchini di Aurigeno. Per quanto riguarda il Comune di Lavizzara, allerta di grado elevato sul Piano di Peccia, luogo in cui tra l’altro erano rimasti bloccati circa 300 fra i partecipanti – atleti, personale di servizio e pubblico – al tradizionale torneo di calcio che si sarebbe concluso oggi; fonti della Polcantonale indicano che nessuno ha subito conseguenze e che tutti sono stati infine riportati a valle con gli elicotteri, così come non vi sarebbero feriti in frazione Mogno, dove circa 70 tra educatori e ragazzi stavano svolgendo le attività di una colonia climatica estiva (entrambi gli sgomberi sono stati condotti a tappe, l’uno completato in prima serata e l’altro già ultimato intorno alle ore 14.30, a Maggia frazione Moghegno la piattaforma individuata come punto terminale di raccolta e di assistenza). Resta l’allarme in frazione Prato-Sornico per possibili fenomeni alluvionali, constando in questo caso la raccomandazione a tenersi lontani dalle zone prossime ai corsi d’acqua e, se possibile, a mettersi in condizioni di primaria sicurezza. Un cenno ai servizi di trasporto pubblico: la linea numero 315 Fart, con ordinaria destinazione a Cevio frazione Cavergno, è regolarmente attiva da Locarno sino alla fermata di Maggia frazione Riveo (palina Riveo paese); gli accessi veicolari – mezzi privati – alla ValleMaggia da sud vengono limitati ai domiciliati ed agli ospiti, purché in possesso di idonea attestazione del soggiorno, con posto di blocco della Polcantonale già appena oltre il passaggio ferroviario della “Centovallina” in località Ponte Brolla, di fatto a ridosso della strada di accesso alla località Vattagne, sul confine tra Locarno e Terre di Pedemonte. Le condizioni meteo restano incerte.

Aggiornamenti in continua – Operativo sin dal cuore della notte uno Stato maggiore regionale di condotta per il coordinamento degli enti di primo intervento; agli abitanti viene chiesto di non recarsi nelle località colpite e di ridurre al minimo gli spostamenti in modo da non intralciare l’opera dei soccorritori. Un primo resoconto attendibile e con ragionevole copertura dell’intero territorio colpito è giunto poco prima di mezzogiorno dall’“infopoint” organizzato a cura dei vertici della Polcantonale al “Centro istruzione regionale” della Protezione civile in piazza Castello a Locarno; notizie purtroppo ancora non conclusive dal secondo incontro, durante il quale sono state almeno fornite informazioni circa le attività condotte dagli operatori degli enti di primo intervento (a parlare Antonio Ciocco per la Polcantonale, Federico Chiesa per la Sezione militare-protezione popolazione e Stefano Daverio nel ruolo di geologo cantonale; oltre ai quattro elicotteri della “Rega”, sul campo risultano una ventina di effettivi dei Pompieri e 15 pattuglie delle varie Polizie oltre a 17 figure professionali – due in appoggio a Maggia frazione Aurigeno e 15 in appoggio a Cevio – del servizio “144”). Attivato un centralino di emergenza (numero 0840.112117) con linea funzionale alla raccolta di informazioni da parenti o amici di persone che possano trovarsi nelle zone colpite dal maltempo, obiettivo il fornire notizie utili, e di prima mano, a quanti stanno svolgendo ricerche; vale pertanto la raccomandazione a non sovraccaricare i centralino stesso per richieste generiche sull’accaduto, e lo stesso dicasi per i numeri di riferimento generale alla “Centrale comune di allarme” ed agli enti di primo soccorso. Al servizio delle persone temporaneamente fatte esfiltrare dalle zone di pericolo sono stati posti vari ambienti comunitari, dall’Istituto scolastico in Maggia frazione Aurigeno zona Ronchini al “Centro sportivo nazionale” in Tenero-Contra frazione Tenero alla Protezione civile in Ascona.

Nella foto GdT, il ponte stradale crollato. Altre immagini sulla nostra pagina “Facebook”.

Airolo: frana in zona Lüina, straripano due riali, danni alle strade

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.38) Danni consistenti e per la cui precisa valutazione occorreranno alcuni giorni, anche in Leventina, all’evidenza dell’alba di oggi dopo la notte di maltempo sferzante e le cui conseguenze più gravi sono state registrate in ValleMaggia, in Valle Lavizzara e nelle valli laterali (Campo, Rovana e Bavona; vedasi in altra parte del giornale): numerose le frane, vari gli ingrossamenti di riali in territorio comunale di Airolo (Ri Secco e Ri d’Airolo in particolare). Problemi significativi constano in Val Canaria, la cui strada di transito ha ceduto parzialmente su alcuni tratti; chiusa la sezione di via Quinto, in corrispondenza del sottopassaggio Ffs diventato intransitabile per accumulo di acqua e di fango dal citato Ri Secco. Frana significativa in zona Lüina su straripamento del Ri d’Airolo; da informazione di fonte terza consta anche il distacco di alcuni massi andati poi ad arrestarsi sulla carreggiata. Travolti e semisommersi alcuni veicoli posteggiati; nessuna conseguenza per le persone. A carattere prudenziale e provvisorio lo sgombero di alcune abitazioni in prossimità di corsi d’acqua o sotto potenziale minaccia di scoscendimenti.

Sangiano (Varese): auto e moto a collisione, 32enne in codice rosso

0

Assistenza e ricovero sotto regime di codice rosso, ieri mattina, per una 32enne rimasta ferita nell’impatto tra un’auto ed una moto lungo via Giuseppe Mazzini a Sangiano (Varese), lungo la Strada provinciale numero 32 “delle Due pievi”. L’episodio attorno alle ore 10.30; fatta intervenire l’eliambulanza dalla base di Villa Guardia (Como) dopo primo intervento di operatori sanitari a terra. Accertamenti esperiti da uomini dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Luino (Varese).

Frana in Vallese, chiuso sino a nuovo ordine il Passo del Sempione

0

Non buone nuove sul fronte della transitabilità lungo la dorsale alpina, qui nel transito dal Verbano-Cusio-Ossola verso il Vallese e viceversa. Il Passo del Sempione è difatti stato chiuso al traffico nel pomeriggio di ieri, sabato 29 giugno, in séguito ad una frana abbattutasi nella zona della galleria “Engi” attorno alle ore 16.20; di fatto, e sino a nuovo ordine, nessun passaggio è autorizzato anche sul percorso tra Ried e Briga. Oltre all’evidenza della colata detritica, problemi continuano a dare le piogge intense e che potrebbero proseguire anche nella mattinata di oggi; preoccupa l’ipotesi di danni alla struttura della galleria. Tecnici ed agenti di Polizia restano in allerta.

Calcio / Euro 2024: Tricoloria non pervenuta, Rossocrociazia ai quarti

0

Alle ore 19.53 di sabato 29 giugno, Tricoloria fuori dagli Europei di calcio 2024 ad opera della Rossocrociazia; l’inconsistente pattuglia affidata a Luciano Spalletti naufraga nel mare della sua nullità strategica, Murat Yakin ha buon gioco nell’approfittare per un 2-0 declinato fra il 37.o (Remo Freuler) ed il 46.o scarso (Ruben Vargas su una coisina messa lì così e capitalizzata cosà). Con buona pace dei colleghi e dei tifosi (gli unici meritevoli in una spedizione pedatoria alla Armata Brancaleone), il cielo non è più azzurro sopra Berlino. Rossocrociazia pertanto qualificata ai quarti di finale, prossima avversaria o l’Inghilterra o la Slovacchia. Qui di séguito gli spunti di cronaca a modo nostro.

*****

Solo per quelli che l’hanno menata da giorni e giorni: Rossocrociazia contro Tricoloria non è un “derby”. Non lo è nemmeno Vacallo-Maslianico, per capirci.

Nella Tricoloria manca Federico Di Marco. Non è una buona notizia per la Rossocrociazia.

Luciano Spalletti, selezionatore degli Azzurri, si presenta in maniche di camicia. Perlomeno ci sarà risparmiata quella sua ridicola giacchetta da ospite in un carcere di media sicurezza nel North Dakota.

Se siete pratici di scommesse clandestine, “Nicolò Fagioli se la gioca” è espressione che induce all’equivoco.

13 minuti e, quale massima espressione d’attacco, una punizione di marca rossocrociata e senza pretese. Messa così, si andrà diritti ai rigori.

Breel Embolo tenta l’esterno ad aggirare Gigio Donnarumma. Minuto 23, panico difesa azzurra. A Murat Yakin, iersera, Luciano Spalletti avrebbe potuto fare una telefonata, almeno per informarlo della sua intenzione di schierare 11 tronchi zavorrati in plinti di cemento.

In catodo il secondo commentatore Rai: “Il problema è che non la teniamo”. Per la “toilette”, come sempre, in fondo a destra.

Al confronto con la Tricoloria della prima mezz’ora, si direbbe che persino il Joe Biden del dibattito con Donald Trump sia un tipo sveglio.

Lo schema della Tricoloria è dichiarato come 4-3-3 ma è in realtà un 4-3; di quelli davanti, tracce soltanto per rilevato consumo di ossigeno. La Rossocrociazia, per contro, applica “Tutti avanti, tutti indietro, tutti con il metronomo”: è una specie di 5-5-5 sulla falsariga della Longobarda di Oronzo Canà.

Avanti 8-1 nei tentativi di conclusione, al nono tiro la Rossocrociazia timbra (37.o) con Remo Freuler che vede un pertugio di mezzo metro scarso sulla destra di Gigio Donnarumma e lo uccella. Otto minuti più tardi, Fabian Rieder picchia dentro un calcio d’angolo direttamente su Gigio Donnarumma e quasi lo stende (salvataggio manona-palo). Nel baseball farebbero chiudere baracca e burattini per manifesta superiorità.

32 secondi dopo l’intervallo. Ruben Vargas a giro dall’interno dell’area, 2-0 pennellato. Vale, anche se la Tricoloria è ancora negli spogliatoi.

Su contestata rimessa laterale, un azzurro impreca aprendo la crisi diplomatica fra Roma e Santa Sede. Era già accaduto, in altra partita, per voce di un tale che si chiama Cristante: a dimostrazione dell’assunto secondo cui non c’è più religione, stavolta il tizio si chiama Chiesa.

51.o, palla a stamparsi sul palo alla sinistra di Yann Sommer causa errato alleggerimento. Insomma, rischio frittata con salsa Schaer.

All’ora di gioco, Tricoloria a zero dicansi zero conclusioni proprie nello specchio della porta avversaria. Data tale premessa, suggerisce un amico matematico, probabilità di riaggancio quotate meno di un Emmanuel Macron vincitore delle Legislative di domani in Francia. Il primo tiro (uno strozzato da tenore leggero che abbia subito tre mazzate sulla carotide) giungerà al 72.o, dal neoentrato Mateo Retegui.

Murat Yakin, di grazia: perché Leonidas Stergiou come cambio? Che cosa ti abbiamo fatto di male? Perché ci stai odiando così? Hai fatto una scommessa con Nicolò Fagioli (vedasi sopra)?

Primo buco nella difesa, Gianluca Scamacca tocca di esterno destro e lascia una lacrima sul palo (73.o). Andata di lusso.

91.o, Renato Steffen per Michel Aebischer. Apoteosi Lugano.

Lunghe disfide a colpi di cartelli “culinari” sugli spalti, ma alla fine è fonDue a zero.

Yann Sommer sorride, anche se sa di essere stato il peggiore dei suoi: non lo si è praticamente mai visto all’opera.

Amriswil (Kanton Thurgau): Deutscher bedroht Jugendliche mit einer Waffe

0

Ein Mann bedrohte am Freitagabend in Amriswil eine Gruppe Jugendlicher in seiner Nachbarschaft mit einer Waffe.

Kurz vor 22.00 Uhr meldete ein Jugendlicher der Kantonalen Notrufzentrale, dass er und zwei weitere Jugendliche auf einem Sitzplatz eines Mehrfamilienhauses an der Weinfelderstrasse von einem Nachbarn mit einer Pistole bedroht worden seien. Die drei Jugendlichen konnten vor dem Mann fliehen und brachten sich in Sicherheit.

Die ausgerückten Einsatzkräfte fanden den 54-jährigen Deutschen an seinem Wohnort vor. Gegenüber den Einsatzkräften der Kantonspolizei Thurgau gab er an, die Jugendlichen aufgrund einer Ruhestörung bedroht zu haben. Beim Mann wurde eine Schreckschusspistole sichergestellt, er wurde festgenommen. Die Staatsanwaltschaft hat eine Strafuntersuchung eröffnet.

Lenk im Simmental: Vermisste Frau nach Suchaktion tot geborgen

0

Die Frau, die seit 22.06.2024 im Iffigbach an der Lenk im Simmental vermisst wurde, ist am Samstagmorgen tot geborgen worden.

Am vergangenen Samstag, 22. Juni 2024, ist eine Frau auf einem Spaziergang an der Lenk im Simmental in den Iffigbach gestürzt. Seither wurde umfangreich nach der Vermissten gesucht. Am Samstagmorgen, 29. Juni 2024, konnte im Rahmen der Suche eine leblose Person durch die Einsatzkräfte im Iffigbach gesichtet werden. Die eingebundenen Suchdienste und ein Helikopter der Rega konnten die Person aus dem Wasser bergen, jedoch nur noch deren Tod feststellen.

Gemäss bisherigen Abklärungen dürfte es sich bei der verstorbenen Person um die seit Samstag, 22. Juni 2024, vermisste Frau handeln. Es bestehen konkrete Hinweise auf ihre Identität, die formelle Identifikation steht indes noch aus. Im Einsatz standen verschiedene Dienste der Kantonspolizei Bern, eine Rega-Crew und mehrere Angehörige der Alpinen Rettung Schweiz.

Gewaltdelikt in Aesch: 15-jähriger Schweizer erstochen

0

In der Nacht von Freitag auf Samstag, dem 29. Juni 2024, ereignete sich in der Baselbieter Gemeinde Aesch ein tragisches Gewaltdelikt. Ein 15-jähriger Schweizer wurde im Bereich des Neumattschulhauses von einer unbekannten Person mit einer Stichwaffe angegriffen und dabei so schwer verletzt, dass er noch vor Ort verstarb.

Der mutmaßliche Täter, ein 18-jähriger Schweizer mit Migrationshintergrund, wurde bereits verhaftet. Die genauen Umstände der Tat sind Gegenstand laufender Ermittlungen.

Die Staatsanwaltschaft Basel-Landschaft hat ein Strafverfahren eingeleitet.

Calcio / Amichevole a Caslano, Lugano bam-bam allo StadeNyonnais

0

Primo assaggio del campo, questo pomeriggio, per il Lugano in versione cantiere e nella fase di accensione dei motori in vista della stagione 2024-2025 nel calcio di Divisione nazionale A. Sul terreno di Caslano, previa opportunissima scelta di anticipare le ostilità stante la coincidenza con gli ottavi di finale degli Europei, successo per 2-0 sullo StadeNyonnais militante in cadetteria ed anch’esso al lavoro da pochi giorni. Difficile l’abituarsi d’acchito ai nuovi nomi e, come si suol dire, a quel che manca già, per cuore e per dedizione; in porta, assente Amir Saipi, 45 minuti a testa per Sebastian Osigwe e per Fotis Pseftis, quest’ultimo in disponibilità dalla terza serie; ovviamente in altra sede Zan Celar e Renato Steffen; in goal Hicham Mahou (21.o) ed Ignacio Aliseda (87.o; l’attaccante era stato inserito al 60.o in subentro a Yannis Ryter, 19enne solettese di Olten e giunto sulle rive del Ceresio a fine marzo, dal Basilea, con contratto sino a giugno 2028; nel computo anche un paio di legni, il primo colto da Franck Koré (StadeNyonnais, 35.o) ed il secondo centrato da Milton Valenzuela (Lugano, 42.o).

Collina d’Oro, frontale su un sorpasso: sei persone ferite, una è grave

0

Un sorpasso dalla dinamica non ancora ben chiara ed il conseguente frontale con due veicoli provenienti dalla direzione opposta all’origine del grave incidente occorso poco prima di mezzogiorno sulla Cantonale tra Collina d’Oro ed Agno, tre per l’appunto i mezzi coinvolti, sei i feriti di cui uno in condizioni gravi. Ad avere la peggio il 33enne svizzero, e con domicilio nel Bellinzonese, che stava guidando in corsia di marcia non ordinaria sull’uscita dal territorio di Collina d’Oro. Dalla minor rilevanza, ma in ogni caso tali da far raccomandare il trasferimento dei feriti a distinte sedi nosocomiali, le lesioni subite dagli altri cinque soggetti coinvolti; seri i danni alle auto. Il tratto stradale è stato interdetto al traffico sino a metà pomeriggio. Imponente il dispiegamento di forze dell’ordine (agenti di Polintercom Ceresio-sud, Polintercom Malcantone-ovest, Polcom Lugano e Polcantonale), Pompieri (da Lugano) e soccorritori (“Salva” da Locarno, “Croce verde” da Bellinzona e “Croce verde” da Bellinzona).

Muore in cella un detenuto alla “Stampa”. Ipotesi: atto volontario

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.45) L’hanno trovato in stato di incoscienza, ed a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione posti in atto sia dal personale della struttura sia da parte di operatori sanitari fatti intervenire. Un detenuto alla “Stampa” di Lugano quartiere Cadro, 59 anni l’età, è morto nel pomeriggio di ieri all’interno della cella, formalmente ignote le cause (disposta l’autopsia, ma trattasi di atto suicidario; sin dalle prime indicazioni di fonte ufficiale, e sulla scorta degli accertamenti sino a quel momento condotti ed esperiti, era da escludersiun intervento da parte di terzi). Attorno alle ore 13.50 la scoperta del corpo esanime; da successive acquisizioni è emerso trattarsi del soggetto che nell’agosto dello scorso anno, trovandosi ospite della Clinica psichiatrica in Mendrisio, si era scagliato su un’infermiera tentando di strangolarla e che per tale motivo era stato condotto alla sbarra mercoledì 12 giugno, risultando tuttavia non processabile in forza delle sue patologie. La detenzione alla “Stampa” era dunque da considerarsi ora come fase di passaggio verso altra modalità di reclusione. I familiari del soggetto sono già stati informati. “Dossier” nelle mani della procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis.

Tutela della Valle Bavona, dal Cantone un credito per il quadriennio

0

Ammonta a 360’000 franchi il credito complessivo disponibile per il quadriennio 2025-2028, con risorse stanziate nei giorni scorsi in sede di Consiglio di Stato, a favore della “Fondazione Valle Bavona” ovvero per attività pertinenti al territorio. La cifra equivale al 28 per cento degli investimenti previsti nel periodo, con suddivisione equitativa per 70’000 franchi l’anno sul capitolo della gestione ordinaria e per 20’000 franchi l’anno da destinarsi al “Laboratorio paesaggio”. Il sostegno alla fondazione, come indicano fonti del Governo cantonale, è indispensabile alla conservazione dei valori della Valle Bavona e risulta “coerente con gli obiettivi del programma di legislatura 2023-2027 e con il relativo Piano finanziario”; si tratta in effetti di un contributo finanziario destinato a beneficio sia del paesaggio costruito e naturalistico, sia della vita socioculturale ed economica nella zona; dal momento che tutti locali sono i soggetti coinvolti (cioè le imprese) e che grazie al calendario di attività didattiche, di accompagnamento e di volontariato si genera un “un valore aggiunto in termini sia della formazione di qualità sia dello sviluppo di legami duraturi con la valle”.

Bregnano (Como), uomo ferito e scaricato davanti ad un bar: è grave

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 10.27) In condizioni gravi, non potendosi escludere conseguenze esiziali, l’uomo che alle ore 17.30 circa di ieri, venerdì 28 giugno, è stato scaricato davanti ad un esercizio pubblico a ridosso di via Giuseppe Mazzini in Bregnano (Como), risultando poi sul suo corpo alcune lesioni da colpi d’arma da fuoco. Sotto codice rosso, per intervento di operatori sanitari della “Croce azzurra”, il trasferimento in sede nosocomiale. Indagini a tutto campo – del caso si occupano effettivi dell’Arma dei Carabinieri, stazione di Cantù (Como) – a partirsi dalle testimonianze e da eventuali precedenti del soggetto, età attorno ai 40 anni e nazionalità al momento ignota, forse coinvolto in questioni di spaccio.

Sapessi com’è strano, per via del “radar” andare piano a Cadepiano

0

Ingresso nel secondo semestre 2024 con ampia offerta di controlli mobili della velocità, come da elenco diffuso stasera, per quanto riguarda sette degli otto Distretti del Canton Ticino nella settimana compresa tra lunedì 1.o luglio e domenica 7 luglio; esente solo il Distretto di ValleMaggia, che si rifà tuttavia con una sontuosa “Irina” piazzata sulla Cantonale (altre postazioni fisse a Cugnasco, a Stabio ed a Soresello). Così per aree e località: nel Distretto di Blenio, Corzoneso Piano; nel Distretto di Leventina, Pollegio; nel Distretto di Riviera, Osogna e Biasca; nel Distretto di Bellinzona, Bellinzona-città; nel Distretto di Locarno, Locarno-città, Magadino, Riazzino, Gordola, Brissago ed Ascona; nel Distretto di Lugano, Aldesago, Castagnola, Pregassona, Carabbia, Cadepiano, Campagnora, Tesserete, Cureglia, Roveredo Capriasca, Savosa, Massagno, Madonna del Piano, Magliaso e Caslano; nel Distretto di Mendrisio, Mendrisio-città, Castel San Pietro, Coldrerio, Chiasso-città, Pedrinate e Balerna.

Rüti bei Riggisberg (Kanton Bern): Motorradlenker nach schwerem Unfall verstorben

0

Gestern kam es in Rüti bei Riggisberg zu einem schweren Unfall. Ein Motorradlenker verstarb noch auf der Unfallstelle.

Bei der Kantonspolizei Bern ging am Donnerstag, 27. Juni 2024, kurz vor 20.50 Uhr, die Meldung zu einem Motorradunfall in Rüti bei Riggisberg (Gemeinde Riggisberg) ein. Gemäss ersten Erkenntnissen kollidierte der Motorradlenker, der auf der Strasse «Plötsch» von Rüti bei Riggisberg in Richtung Plötsch fuhr, aus noch zu klärenden Gründen in einer Kurve kurz vor Plötsch mit der Leitplanke. Trotz umgehend eingeleiteten Rettungsmassnahmen der ausgerückten Einsatzkräfte verstarb der Lenker des Motorrads noch auf der Unfallstelle.

Beim Verstorbenen handelt es sich um einen 24-jährigen im Kanton Bern wohnhaften Syrer. Während den Unfallarbeiten wurde der Strassenabschnitt während mehreren Stunden komplett gesperrt. Eine Umleitung wurde durch die Feuerwehr eingerichtet. Neben den Spezialdiensten der Kantonspolizei Bern standen auch eine Ambulanz, ein Helikopter der Rega, die Feuerwehr Riggisberg, das Care Team Kanton Bern und das Institut für Rechtsmedizin der Universität Bern im Einsatz. Ermittlungen zum Unfallhergang wurden aufgenommen.

Regionale Staatsanwaltschaft Bern-Mittelland

Rund 20 Kälber und Kühe nach Brand nur noch tot geborgen

0

Am Freitagvormittag ist in Eggiwil (Kanton Bern) eine Scheune komplett niedergebrannt. Mehrere Kälber und Kühe konnten nur noch tot geborgen werden.

Der Kantonspolizei Bern wurde am Freitag, 28. Juni 2024, kurz nach 11.20 Uhr, ein Brand in einer Scheune im Bläuetschwendi in Eggiwil gemeldet.

Als die ausgerückten Einsatzkräfte vor Ort eintrafen, stand die Scheune bereits in Vollbrand. Die Angehörigen der Feuerwehren Eggiwil, Regio Langnau und Röthenbach i.E. konnten das Feuer unter Kontrolle bringen und den Brand schlussendlich löschen. Im Anschluss an die Löscharbeiten wurde eine Brandwache gestellt.

Zum Zeitpunkt des Brandausbruches befanden sich Kälber und Kühe in der Scheune. Rund 20 Tiere konnten nur noch tot geborgen werden. Personen wurden keine verletzt. Ein Ambulanzteam war jedoch vorsorglich vor Ort. Zudem stand das Care Team Kanton Bern im Einsatz.

Die Kantonspolizei Bern hat Ermittlungen zur Brandursache und zur Höhe des Sachschadens aufgenommen.

Kind in Basel von Lastwagen erfasst: gestorben

0

Bei einem Unfall am Freitag, 28. Juni 2024, wurde ein Kind im Bereich des Fussgängerstreifens von einem Lastwagen erfasst und überrollt.

Am Freitag, 28. Juni 2024, kurz nach 12 Uhr kam es an der Verzweigung Elsässerstrasse/ Hüningerstrasse zu einem Verkehrsunfall. Ein Kind wurde im Bereich des Fussgängerstreifens von einem Lastwagen erfasst. Es erlag noch an der Unfallstelle seinen Verletzungen.

Nach den bisherigen Erkenntnissen der Verkehrspolizei überquerte das Kind die Hüningerstrasse im Bereich des Fussgängerstreifens. Dabei wurde es von einem Lastwagen erfasst und überrollt. Die Unfallaufnahme ist noch im Gange. Daher ist die Elsässer- und Hüningerstrasse für den motorisierten Individual- und Tramverkehr nach wie vor gesperrt. Der Tramverkehr musste umgeleitet werden.

Neben der Kantonspolizei standen die Sanität und die Berufsfeuerwehr der Rettung Basel-Stadt und Mitarbeitende der Staatsanwaltschaft Basel-Stadt im Einsatz. Ein Care-Team sowie Mitarbeitende der Sanität der Rettung Basel-Stadt betreute Beteiligte sowie Zeuginnen und Zeugen. Personen, welche Angaben zum Unfallhergang machen können, werden gebeten, sich bei der Verkehrspolizei unter Tel. 061 208 06 00 oder über KapoVrk.VLZ@jsd.bs.ch zu melden.

Kapo BL

Scomparsi in Ticino, quei sette nomi (recenti) su cui resta il mistero

0

Oltre 24 ore dopo l’avvenuto riconoscimento e dopo l’informativa ad esso pertinente, con nota-stampa dai vertici della Polcantonale è stato formalmente revocato l’avviso di ricerca per la 38enne Chieu Vu Nguyen, cittadina statunitense di origini vietnamite, residente in Giappone e soggiornante a Gravesano, il cui corpo senza vita era stato ritrovato sabato mattina – ossia a distanza di sei giorni dalla scomparsa – sotto la “Via Malvaglia” in Valle di Blenio. Nell’elenco “ufficiale” degli scomparsi in Ticino, per quanto riguarda il decennio in corso, restano dunque sette nomi: Aliyn Segundo Andrade, cittadina filippina in Dubai (Emirati arabi uniti) e soggiornante a Porza, da domenica 23 giugno 2024; Annalisa Mambretti, cittadina italiana in Mendrisio quartiere Ligornetto, da martedì 22 agosto 2023; Andreas Regli, cittadino svizzero in Zurigo, da martedì 15 novembre 2022; Giuseppe Brioschi, cittadino svizzero in Bellinzona, da venerdì 1.o luglio 2022; Feven Samuel Abrha, cittadina eritrea in Bellinzona, da giovedì 26 agosto 2021; Giusep Casutt, cittadino svizzero in Collina d’Oro quartiere Montagnola, da martedì 17 agosto 2021; Filmon Tekle, cittadino eritreo in Bellinzona quartiere Giubiasco, da lunedì 3 maggio 2021. Le posizioni dei due cittadini eritrei sono in realtà da considerarsi incerte, potendosi anche ipotizzare un loro trasferimento in altro Paese.

Como, clandestino sorpreso a rubare aggredisce i poliziotti: arrestato

0

Anziché rassegnarsi all’evidenza dell’essere un ladro scarso e piuttosto stupido, in quanto presentatosi sul… posto di lavoro mentre si trovava in stato di alterazione psicofisica, una volta scoperto ha aggredito l’addetto alla sicurezza del supermercato (ancora un “Carrefour”, stavolta quello di viale Giulio Cesare) e, all’arrivo di una pattuglia della Polizia di Stato, si è scagliato contro gli agenti. In manette a Como dalla serata dell’altr’ieri, mercoledì 26 giugno, un 25enne ecuadoriano nel contempo clandestino ma risultato dimorante nel capoluogo oltre che titolare di un “curriculum” criminale rilevante – reati contro il patrimonio, reati contro la persona, violazioni della normativa sull’immigrazione, reati contro la pubblica amministrazione – oltre che abitudinario nel fornire generalità diverse ad ogni contatto con le forze dell’ordine. Resistenza a pubblico ufficiale, violenza contro pubblico ufficiale e rapina gli addebiti mossi.

Passo del Lucomagno: moto contro “camper”, grave un 75enne

0

Sono gravi, a rigore di prima valutazione dei sanitari, le condizioni del motociclista 75enne il cui dueruote è andato questo pomeriggio a collidere con la fiancata di un “camper” in movimento nella direzione opposta lungo la strada per il Passo del Lucomagno. L’episodio alle ore 13.55 circa in territorio comunale di Blenio, alle porte di Acquacalda ovvero a valle del nucleo; moto in transito verso l’anziano, risultato essere cittadino svizzero con domicilio nel Mendrisiotto, è stato sbalzato sull’asfalto, forse avendo riportato un primo danno fisico nell’impatto con l’altro veicolo. Soccorsi portati da specialisti della “Rega” per l’elitrasporto della persona ferita verso idonea struttura nosocomiale; sul posto anche agenti della Polcantonale; nessuna conseguenza avrebbe riportato il conducente del “camper”.

Semestre agli archivi, lo “Swiss market index” perde quota 12’000

0

(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 23.10) Obiettivo minimo, non fosse che per il poter dare agli investitori un punto solido di appoggio, pareva essere oggi il consolidamento sopra la soglia dei 12’000 punti per l’ultima seduta di contrattazioni nel semestre borsistico a Zurigo; ipotesi invece non consolidatasi, stante lo “Swiss market index” all’ancoraggio finale su quota 11’993.83 punti con limatura pari allo 0.09 per cento; distanza via via in allargamento fra rebbio di sinistra (“Partners group Ag”, più 1.45 per cento) e rebbio di destra (“Givaudan Sa”, meno 2.09). Nell’allargato, ancora in slancio (più 2.80) è “Meyer Burger technology Sa”, al momento un “penny stock” da guadagno attorno al 40 per cento nella settimana ancorché a meno d’un ventesimo dal prezzo del luglio 2023. Così sulle altre piazze: Dax-40 a Francoforte, più 0.14 per cento; Ftse-Mib a Milano, meno 0.10; Ftse-100 a Londra, meno 0.19; Cac-40 a Parigi, meno 0.68; Ibex-35 a Madrid, meno 0.07. New York ameboide ed in retromarcia: Nasdaq, meno 0.71; S&P-500, meno 0.41; “Dow Jones”, meno 0.12. Cambi: 96.26 centesimi di franco per un euro, 89.87 centesimi di franco per un dollaro Usa; bitcoin in apparente stasi al controvalore teorico di 54’109 franchi circa per unità.

Terre di Pedemonte, collisione auto-“scooter”: uomo in ospedale

0

Sotto trattamento sanitario alla “Carità” di Locarno, dopo prima assistenza sul posto a cura di personale del “Salva” Locarno-valli, il conducente dello “scooter” venuto stamane a collisione con un’auto in Comune di Terre di Pedemonte, frazione Cavigliano, ore 7.30 circa. L’impatto lungo via Ponte dei Cavalli, in uscita verso Locarno la vettura, nella direzione opposta il dueruote. L’uomo è caduto sull’asfalto ed ha riportato lesioni e traumi in corso di valutazione. Inevitabili le ripercussioni sulla viabilità.

“Cinema open air”, Paradiso conferma una felice tradizione

0

Di ritorno al “Parco Guidino” di Paradiso, con cinque appuntamenti nel corso del mese di luglio, la rassegna “Cinema open air”, imperniata – come da ormai più di 20 anni a questa parte – sulla proposta di film recenti e dalla primaria rilevanza per qualità e/o per valutazione della critica e/o per consenso del pubblico. L’ingresso resta gratuito, trattandosi di iniziativa sotto egida del Comune di Paradiso; a disposizione un servizio-navetta, parimenti gratuito, per il tragitto di andata (corse ogni 10 minuti a partire dalle ore 20.30, fermata davanti al “Novotel” di viale San Salvatore 11); rinvio delle proiezioni a nuove date nell’eventualità di condizioni meteo avverse. Le date ed i titoli: mercoledì 3 luglio, “Prendi il volo” (genere animazione); mercoledì 10 luglio, “Bob Marley: one love” (genere biografico); mercoledì 17 luglio: “Assassinio a Venezia” (genere “thriller”); mercoledì 24 luglio, “Bonjour Ticino” (genere commedia); mercoledì 31 luglio, “C’è ancora domani” (genere drammatico).

Il Surrealismo visto da… Solduno, speciale visita guidata alla “Arp”

0

Confermate per domani, sabato 29 giugno, le speciali visite guidate alla sede della “Fondazione Marguerite Arp” in Locarno quartiere Solduno (riferimento per il ritrovo: via Alle Vigne 44), con accesso alla mostra “Le Surréalisme chez-soi” che è stata allestita al pianterreno della casa-“atelier”, ossia in ambienti ai quali normalmente l’ingresso è vietato. Sotto gli occhi degli ospiti scorreranno libri e lavori legati al Surrealismo, con una scelta “editoriale” – questo dovrebbe essere, del resto, un canone se non “il” canone delle esposizioni non permanenti – che prende spunto da una ricorrenza, ovvero la pubblicazione del “Manifesto del Surrealismo” ad opera di André Breton, un secolo fa, e porta tale ricorrenza ad incrociarsi con l’atto finale della catalogazione della biblioteca storica in seno alla “Fondazione Marguerite Arp”; da qui anche il nuovo allestimento degli spazi.- ha fornito lo spunto per riallestire gli spazi al pianterreno della casa-atelier al Ronco dei Fiori con una piccola e preziosa mostra. Appuntamento fissato per le ore 15.00; durata 45 minuti; iscrizione, prenotazione e condizioni di accesso sul sito InterNet dedicato; nella circostanza, tra le ore 14.00 e le ore 17.00, facoltà di visita anche alla mostra “Arp, Taeuber-Arp, Bill. Alleanze”.

Ascona, con Daniel Levy le ispirazioni… “commentate” al pianoforte

0

Le ispirazioni di Johann Sebastian Bach, di Franz Schubert, di Fryderyk Chopin, di Johannes Brahms e di Robert Schumann quali matrici e tracce del “concerto commentato” – musica e dialogo diretto con il pubblico – che il pianista Daniel Levy terrà domani, sabato 29 giugno, alla “Sala Balint” del Monte Verità in Ascona, seconda data dell’“Ascona music festival” 2024. “Approfondimento esperienziale”, come indica Daniel Levy, come dire la trasposizione di testo (il racconto, anche con traduzione simultanea in lingua tedesca) ed immagini (le esecuzioni). Inizio ore 20.00.

Turate (Como), tragica caduta con la moto: 23enne perde la vita

0

È deceduto nelle scorse ore al “Circolo” di Varese, dove era stato elitrasportato sotto regime di codice rosso, il giovane motociclista vittima dell’incidente stradale avvenuto mercoledì in via Camillo Benso conte di Cavour a Turate (Como) e le cui cause sono in corso di accertamento. Le condizioni del dueruotista, all’anagrafe Riccardo Legnani, 23 anni, residente a Rescaldina (Milano) e già studente a Busto Arsizio (Varese), erano parse gravissime sin dal primo arrivo dei soccorritori sul luogo.

“Gustate Paradiso” 2024, sapori e colori battono anche la pioggia

0

Significativa partecipazione di pubblico – la qualità della proposta era già nelle cose – nell’appuntamento di sabato 22 giugno con “Gustate Paradiso”, rive del Ceresio invase dall’ormai tradizionale “street food” etnico per una 12.a edizione in cui sapori, colori e profumi hanno saputo sconfiggere anche il maltempo, pagando dazio soltanto nelle battute conclusive. 15 i padiglioni multiculturali proposti, insieme con il mercatino estivo; a corollario, concerto dal vivo e palco con “deejay”. In immagine, un momento di “Gustate Paradiso”.

Maturità svizzera, l’“en plein” del Liceo diocesano di Lugano

0

Emma Agustoni, Anna Bernasconi, Vittoria Guia Bernasconi, Virginia Berra, Vasco Bianchi, Anastasia Biffi, Sebastiano Bordin, Thérèse Cattaneo, Maria Clericetti, Tommaso Crestetto, Giorgia D’Alessandro, Carla De Gennaro, Paolo De Luca, Mattia Ferrari, Alessandra Filippini, Riccardo Galdi, Santeen Golja, Enea Laureti, Chloé Mahfouz, Niccolò Mansueto, Luigi Moccetti, Andrin Mohseni, Elena Polloni, Ester Scanga, Giovanna Schmidt, Samantha Scopinich, Sherylin Scopinich, Michele Sellick, Maria Grazia Toti, Marco Vasconi ed Olivia Zufferey: questi i 31 diplomati – su 31 candidati, dunque “en plein” – per la maturità svizzera (già maturità federale) del Liceo diocesano di Lugano, sessione 2024. Nel corso della cerimonia di felicitazioni agli ormai ex-allievi e di congedo dai medesimi, consegnato il “Premio monsignor Eugenio Corecco” ai quattro migliori secondo media: Luigi Moccetti (primo, 5.50); Olivia Zufferey (seconda, 5.22); Maria Clericetti e Andrin Mohseni (terzi “ex aequo”, 5.20). Il riconoscimento per la migliore maturità artistica è andato a Samantha Scopinich; Luigi Moccetti, Olivia Zufferey, Vittoria Bernasconi e Paolo De Luca i vincitori per la categoria “Migliori lavori di maturità”. In immagine, i neodeiplomati del Liceo diocesano.

Faido: sospetta fuga di sostanze chimiche, controlli alla casa anziani

0

Tre persone sottoposte immediatamente a visita medica, controlli sull’intera area, messa in sicurezza e verifica ultima delle condizioni del locale, il tutto a risolversi nel volgere di un paio di ore: tali i fatti occorsi nella tarda mattinata di oggi all’“Istituto leventinese per anziani Santa Croce” di via Cantonale 10 in Faido, dove era scattato l’allarme per una presunta fuga di sostanze chimiche. A prestare assistenza medica sono stati operatori della “Tre valli soccorso”; sul posto effettivi dei Pompieri Biasca e dei Pompieri Faido; la zona è stata temporaneamente interdetta all’accesso.

Winterthur: Zwei Ukraine griffen Polizisten tätlich an

0

Heute, 27.06.2024, wurden in Winterthur zwei Personen nach einem Streit und tätlichem Angriff auf Polizeibeamte festgenommen.

Am Donnerstagmorgen, kurz vor nach 0.30 Uhr ging bei der Einsatzzentrale der Stadtpolizei Winterthur die Meldung über einen Streit zwischen mehreren Personen in einem Lokal ein. Die sofort ausgerückte Patrouille traf vor Ort auf zwei am Streit beteiligte, verletzte Personen. Diese zogen sich leichte Verletzungen zu, als die beiden, streitenden Frauen mit Gläsern um sich warfen. Vor dem Eintreffen der Polizei hatten sich diese aber bereits von der Örtlichkeit entfernt.

Aufgrund einer Nachbereichsfahndung konnte eine der beteiligten Damen, eine 27-jährige Ukrainerin, angetroffen werden. Bei der Kontrolle wurde diese zunehmend aggressiv und renitent gegenüber den Einsatzkräften und musste in der Folge verhaftet werden. Gegen sie wird wegen Gewalt und Drohung gegen Behörden und Beamte rapportiert. Ein am ganzen Geschehen unbeteiligter 33-jähriger Ukrainer störte die Polizeikontrolle massiv, griff die Polizisten tätlich an und wurde folglich ebenfalls verhaftet. Auch er wird dementsprechend zu Anzeige gebracht.