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Hockey Nl / Lugano facile sull’Ajoie. Ambrì, deragliamento decisivo

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Volevamo raccontarci qualcosa di meraviglioso, stasera? Eccome. Possiamo raccontarci qualcosa che sia positivo, almeno? Eh, dai, cambiamo discorso. O facciamo questo per cui ci pagano, ma alla svelta, dicendo cioè che nel prosieguo della stagione hockeystica di National league troveremo ancora il Lugano in lizza per qualcosa che potrebbe portare lontano (la risalita dal pre-“play-off” è tuttavia non uno scherzo) mentre l’Ambrì, bada ben che bada ben, al 10.o posto ultimo utile non arriverà benché ancora manchi lo sconforto dell’aritmetica. Ma è finita, via, ed era finita un pezzo di tempo addietro, e si tratterà per l’ennesima volta di salvare la ghirba. Storie vecchie, storie su cui Filippo Lombardi presidente della società leventinese sta rimuginando da un po’, conscio com’egli è delle occasioni perse.

Nella serata del turno numero 52, le residue speranze di casa Ambrì si spengono con lieve ma costante arretramento al cospetto del ServetteGinevra, infine impostosi per 5-1 ad onta di una maggior pressione (37 tiri contro 25) dei biancoblù. Un po’ per la fiducia nel neoingaggiato Janne Juvonen in porta, un po’ anche per il piacere di vedere Tommaso De Luca fromboliere degli “Under 20” allo schieramento in quarto blocco con Inti Pestoniì e Dominic Zwerger, in “NuoValascia” si prova ancora a crederci: il vantaggio che Johnny Kneubuehler timbra all’8.39, su assistenza di Dario Bürgler, pare dunque poter corroborare un mezzo sogno di rimonta in graduatoria. Sorry folks, si è parlato troppo presto: situazione rovesciata da due “power-play” a pieno beneficio (14.25, Deniss Smirnovs; 22.30, Valtteri Filppula) e disastro profilantesi a cavallo fra seconda e terza frazione, 1-3 da Richard Tanner (35.18) ed 1-4 ancora da Valtteri Filppula (40.31). Il sigillo è fuso da uno “shorthanded” di Joël Vermin a porta sguarnita (55.25), ed a questo punto non si pretenda altro sangue versato in forma d’inchiostro se non per l’assegnazione di un premio virtuale a Johnny Kneubuehler già citato ed unico capace di salvarsi anche alle statistiche, e c’est tout dit.

In discesa invece e senza patemi (unica emozione: il ritorno di Julien Vauclair alla “Resega” di Porza, non più da giocatore o da dirigente ma da allenatore degli ospiti) il successo del Lugano sull’Ajoie ultimo in graduatoria. Più del 5-1 finale contano i 53 tiri contro 17, dovendosi considerare che in qualche modo i bianconeri andranno avanti, e quindi serve che qualcuno si prenda la responsabilità di far girare le ruote del carro. Uomo del giorno, e di nuovo, Giovanni Morini: 1-0 (3.13) e 2-1 (25.07) sul conto del comasco, di passaggio l’unica manifestazione dei giurassiani (8.50, Daniel Eigenmann), poi registransi i timbri di Mark Arcobello (34.49), Calvin Thürkauf in “power-play” (41.09) e doverosamente Luca Fazzini (56.20). All’esordio Justin Abdelkader: 17 minuti e 24 secondi in pista, tre tiri, incredibilmente negativo il “plus-minus” (Mark Arcobello e Luca Fazzini, per dire, quattro punti aggiunti agli attivi).

I risultati – AmbrìPiotta-ServetteGinevra 1-5; Berna-BielBienne 2-5 (doppietta di Luca Cunti; un goal e tre assist per Damien Brunner; tutte le reti nei primi 18.58 di gioco); FriborgoGottéron-Zugo 6-2 (doppiette di Julian Springer e di Nathan Marchon per i padroni di casa); Losanna-Scl Tigers 8-2 (tre goal e due assist per Jason Fuchs nei primi cinque goal dei lemanici; doppietta di Dario Rohrbach ex-AmbrìPiotta e BiascaTicino Rockets); Lugano-Ajoie 5-1; RapperswilJona Lakers-Zsc Lions 1-4 (Denis Malgin, un goal e un assist).

La classifica per media-punti – FriborgoGottéron 2.136 punti; Zugo 2.044; RapperswilJona Lakers 1.848; BielBienne 1.841; Zsc Lions 1.809; Davos 1.644; ServetteGinevra 1.587; Losanna 1.545; Lugano 1.500; Berna 1.283; AmbrìPiotta 1.065; Scl Tigers 0.761; Ajoie 0.467.

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