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Coca che va, coca che viene. E in frontiera risuona il “clic” delle manette

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Doppietta di successi nel volgere di 48 ore, sui confini del Ticino in proiezione comasca, per gli operatori dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini in collaborazione con uomini della Polcantonale, denominatore comune il traffico di sostanze stupefacenti che segue ogni via possibile ma prima o poi, da qualche valico, deve pur passare, e lì si aspetta.

Primo risultato messo agli archivi: lunedì 6 giugno, vettura con targhe italiane in fase di ingresso via Chiasso-Brogeda, alla guida del mezzo un 29enne albanese residente in Albania; perquisizione personale, spunta cocaina per circa 150 grammi; arresto, addebito stampato al paragrafo dell’infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, affare della magistratura nel nome della procuratrice pubblica Chiara Buzzi. Più rilevante l’operazione portata a compimento mercoledì: stavolta il veicolo, sempre con targhe italiane, è in uscita via dogana di Novazzano frazione Marcetto; gli effettivi dell’Ufficio federale dogana-sicurezza confini vanno di intuito e di esperienza, il conducente – un 53enne olandese con residenza in Belgio – viene invitato a posteggiare sulla destra, giro di controllo sul veicolo, a volte si chiude un finestrino e si apre un portone, nevvero?, ed ecco che da un cassetto nascosto spuntano tre pacchetti, e se apri i pacchetti spuntano i panetti, ed i panetti sembrano argilla pressata ed invece trattasi di cocaina anche in questo caso; mentre sotto i piedi del trafficante si disegna la strada per la detenzione preventiva, secondo prassi ha luogo la pesatura della merce ed il computo complessivo è pari a 3’630 grammi ovvero 1’200 nel primo plico, 1’210 nel secondo e 1’220 nel terzo, equilibrio quasi perfetto se qualcuno vorrà consolarsi con le statistiche guardando nel frattempo il sole a scacchi.

Al dispositivo di arresto del 53enne, sotto coordinamento della Polcantonale, hanno collaborato agenti della Polcom Mendrisio e della Polcom Chiasso; insieme con l’infrazione aggravata alla Legge federale sugli stupefacenti, sull’uomo gravano anche addebiti per infrazione alle norme della circolazione e guida senza autorizzazione. Nell’immagine (fonte: Udsc), la droga sequestrata durante il secondo intervento.

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