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Salgono i nuovi contagi e altri due morti. Covid-19, si teme la ripartenza

Due altri decessi (1’281 in totale, 88 nel contesto della sesta ondata) ed un incremento del 13 per cento nel numero dei nuovi contagiati (1’287, ovvero 32’041 nel periodo considerato e 183’098 dall’inizio del computo) restano testimoni di un Covid-19 che in Ticino aggredisce, distrugge, uccide e lascia tracce: a dirlo, nelle cifre prima ancora che nelle riflessioni, il consueto bollettino settimanale pervenuto dall’Ufficio del medico cantonale. Netto anche l’incremento dei posti-letto occupati in strutture nosocomiali: 105, di cui 101 in reparti ordinari e quattro in reparti di terapie intensive. Chiarissimo il messaggio: “Il Coronavirus continua ad essere presente nella popolazione e non si può escludere una nuova ripartenza”. Evidenza, quest’ultima, che forse è già stata anticipata dal sistema delle case per anziani: da qui, nella scansione da lunedì 14 a domenica 20 novembre, giungono entrambe le vittime registrate sul territorio cantonale; da qui risultano poi altri due trasferimenti in ospedali per esigenza di urgente ricovero; a fronte di 31 guarigioni constatate, 57 le nuove positività e, al saldo, 53 oggi i residenti sotto contagio. 12 su 67, infine, le strutture ancora “infiltrate” dal Covid-19.

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