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Hockey Nl / “Play-in”, pazzo Ambrì: sprofonda, risale, perde, resta in corsa

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Mai si può gioire per una sconfitta; in questo caso, pur nella sconfitta, non si deve disperare. All’andata del secondo turno di “play-in” per l’hockey di National league, fisicamente provatissimo dalla qualificazione rimediata appena 48 ore prima con il folle finale di RapperswilJona (eliminazione aritmetica a 75 secondi dalla terza sirena, ritrovata al 58.46 la via del supplementare, goal miracolistico al 18.44 del prolungamento), l’AmbrìPiotta dimostra di potersi ancora battere per il superamento del turno ossia per l’accesso al “play-off”: lunedì servirà, è vero, una vittoria con lo scarto di almeno due reti sul ghiaccio del Kloten, come dire che potrebbe anche bastare l’arrivo sul “più uno” al termine dei regolamentari perché poi, in materia di specializzazione oltre il 60.o, i biancoblù hanno stabilito “record” su “record” nel corso della stagione. E si afferma che una speranza esiste non in forza di atteggiamento fideistico, ma essendosi constatata una volta ancora l’incredibile capacità di reazione in contesto ormai franoso: minuto 36.54, quattro proiettili di fila nel cuore (21.06, Pontus Aberg; 23.00, Bernd Wolf; 27.30, Pontus Aberg; 36.54, Daniel Audette) e parziale sull’1-4 (dopo 16 secondi dall’apertura della frazione centrale, firma di Tim Heed su assist di Jesse Zgraggen e di Christopher DiDomenico), la scelta di richiamare Janne Juvonen e di rilanciare Gilles Senn a protezione della gabbia; di che pensare che ad ogni modo sia finita, ed invece scatta l’orgoglio da “remuntada” che trascina i leventinesi sino al 4-4 (44.34, Jesse Virtanen; 46.06, Dominik Kubalik; 54.09, Diego Kostner). Delirio, e qui la sbavatura che porrà gli uomini di Luca Cereda in situazione sottostante alla ripresa delle ostilità, fra meno di 48 ore (come da norma del “play-in”, supera il turno chi prevale nella somma dei risultati): penalità minore sul conto di Florian Douay al 58.16, valida resistenza, ma a 20 secondi dalla fine è Axel Simic a trovare uno spiraglio, ed Axel Simic è purtroppo sulla lista dei giocatori del Kloten.

Senza troppi fronzoli: a) il 4-5 è un danno, ma il danno minore se si pensa al quadro generale sul finire del secondo periodo; b) l’Ambrì della terza frazione (13 tiri contro sette) è stato tutt’altro rispetto all’Ambrì dei primi 40 minuti (parziali: cinque tiri contro nove nel primo periodo, nove tiri contro 14 nel secondo); c) fatta eccezione per l’ultima e decisiva rete degli zurighesi, il “penalty-killing” ha funzionato a meraviglia; d) in quanto compagine giunta al grande ballo con l’ultimo dei biglietti disponibili, l’Ambrì è nella condizione di poterci provare; ed il balzo tra le prime otto, ecco, quel balzo sarebbe davvero premio tale da far dire che l’annata ha avuto un valore reale. Perché non crederci, a questo punto?