Non che quei soldi non ci fossero, non che l’operazione fosse illecita “in sé”, tutt’altro; gli è che un investimento del genere, sapendosi dell’ormai prossima aggregazione con altre realtà territoriali confluenti dunque nel Comune di Lema, va a potenziale detrimento degli interessi (e delle finanze) dell’entità costituenda; cosa che, tra l’altro, in seno al Consiglio comunale di Bedigliora, ché qui ebbe origine la vicenda, avrebbero douto sapere o prevedere. Ergo, decisione annullata per superno intervento regolatorio in materia, il Consiglio di Stato quale luogo deputato, ed è come se mai fosse stato approvato il credito per quel nuovo posteggio previsto all’ingresso est sul nucleo del paese; i 2’599’000 franchi restano in gioco, ma su di essi sarà da ricostruirsi una parte di “iter”.
Dice del resto, l’articolo 12 capoverso 2 della Legge sulle aggregazioni e sulle separazioni dei Comuni, che esattamente questo può fare l’autorità politica cantonale: “(…) Nella delicata fase che precede l’aggregazione”, intervenire “con provvedimenti volti alla tutela degli interessi preponderanti” del futuro Comune, quale provvedimento di vigilanza. “A tutela degli interessi”: un sommesso rimprovero? Forse e diciamo solo “forse”, perché l’elezione di Esecutivo e Legislativo del nuovo Comune di Lema (concorrono Bedigliora, Astano, Curio, Miglieglia e Novaggio) sono in calendario per domenica 6 aprile e quella decisione del Consiglio comunale di Bedigliora maturò davvero “in extremis”, sei settimane addietro ossia mercoledì 18 dicembre, lodevolissimo invero l’intento di far fermare i veicoli in un autosilo ma quella – così Bellinzona governativa – fu una forzatura. Una questione di causa e di effetti: effetti finanziari, sicuro, ma anche effetti “sull’impiego di tempo e di risorse” a carico del Comune di Lema. Alternativa? Beh, un’alternativa ci sarebbe forse stata – e siamo di nuovo al “forse” – se a premessa del credito, o contestualmente al medesimo, fosse stato definito e ratificato un accordo con i rappresentanti degli altri Comuni; niente protocollo predefinito (ed approvato), niente prodotto finale.