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Verso le Cantonali / Sinistra, il “Forum” si sgancia dalla morsa a tenaglia

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Se vi siete fissati sui nomi cioè sulle candidature e nemmeno siete disposti ad affrontare la questione della piattaforma comune su programma, strategie ed indirizzo, sapete che c’è? Che vi salutiamo nell’“hic et nunc”, e che il nostro sostegno entra da oggi nella categoria del puro spirito, puff, sparito, dissolto. Guardate bene: questo è il foglio che vi avevamo spedito, questo è l’accendino, questa è la fiamma, frrrr e resta solo cenere. Defezione di peso, nella non poco problematica galassia della Sinistra ticinese, quella che giunge oggi dagli ambienti del “Forum alternativo”: per firma di Giancarlo Perfetti versione Klaus Kinski in “Adiós companeros” ed a nome del Comitato di coordinamento, decade qualsiasi disponibilità al già ventilato e raccomandato “appoggio esterno” sulla lista per il Consiglio di Stato, quella su cui i socialisti hanno deciso di pretendere l’elezione di una persona specifica – che è poi Marina Carobbio Guscetti – affossando qualunque altra pretesa, ché vuolsi poi vedere chi i Verdi saprebbero proporre con ambizioni di equipollenza e di sfida per il primato. Oddio: magari c’entra anche il nome della Mzarina, il cui grado di simpatia è compatibile solo con l’interno di un “freezer”; ma non lì sta il “focus” della vicenda. E del ritiro del sostegno, ritiro deciso (il verbo non è nostro) e, si presume, in via definitiva per quanto alle Cantonali manchino ancora parecchi mesi.

Quale che sia il peso del consenso che può configurarsi e calamitarsi sotto l’ombrello del “Forum alternativo”, la questione è spessa: sul lato mancino del Partito socialista i cui vertici continuano a considerarsi espressione della Sinistra – e questo resta argomento ad alto coefficiente di dubbio – i pianeti e gli asteroidi hanno ormai traiettorie centrifughe, tanto di più dopo la definizione del “due più due più uno” (due candidati del Ps, due candidati dei Verdi, un candidato da cercarsi nella nebulosa della cosiddetta “società civile”). Sostiene il Perfetti Giancarlo: “Avevamo intavolato trattative, l’avevamo anche dichiarato pubblicamente, e le finalità erano note cioè l’andare a strappare alla Destra un seggio nel Consiglio di Stato”, eventualità questa che oggi “sembra meno probabile”. A qualche incontro, pare di capire, i forumisti erano anche arrivati, ma rimediando una manciata di sabbia: volevano “una discussione seria su un programma politico comune”, ed aggiungono che “condicio sine qua non” era la formazione di una lista parimenti comune per il Gran Consiglio, limitatamente ai Verdi ed allo stesso “Forum alternativo”, sussistendo un bisogno – questo il concetto espresso – di riunire “rivendicazioni ecologiche e sociali”. Insomma, tesi nell’interesse comune, no? Da una parte l’aiuto elettorale “da fuori” e quale terza gamba o stampella dell’accordo Ps-Verdi, dall’altro un matrimonio rato e consumato sulla base di idee coincidenti, okay? Okay niente: “Dopo molti tentennamenti i Verdi hanno rifiutato questo approccio” (oh, è la versione di una parte; aspettiamo la replica).

Sicché: niente discussione del programma su un punto, niente lista Verdi-“Forum” sull’altro, carta canta e villan dorme ergo porta sbattuta, nemmeno un augurio di buona fortuna. “Alleingang” in vista, allora, o dispersione dei voti in attesa di tempi migliori? Non proprio: magari non è la migliore “exit strategy”, magari non è un “piano B” da faville, ma al Comitato di coordinamento pensano di andare ad “intavolare trattative” con le “altre forze della Sinistra alternativa”. Con qualche traccia di fiducia: “Insieme con noi, alle Federali 2019 tali forze avevano contributo al clamoroso successo fatto registrare dalla lista “Verdi e Sinistra alternativa”, in proporzione numerica praticamente equivalente a quella dei Verdi”. Un po’ da arzigogolo, un po’ da “wannabe”; ma di sicuro, in questo momento, a passarsela peggio sono gli ormai ex-potenziali alleati…