Home CRONACA Relazione tossica, denaro sottratto: condannato un ex-parroco

Relazione tossica, denaro sottratto: condannato un ex-parroco

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Samuele Tamagni, 41 anni, già parroco di Lugano quartiere Cadro dove svolgeva il ministero dal settembre 2014, è stato condannato oggi alla pena di 33 mesi, di cui sei da espiarsi e 27 sospesi per un periodo condizionale di due anni, per una serie di appropriazioni compiute nell’arco di vari anni, per un totale di 863’000 franchi (125’000 dei quali sarebbero già stati rfisarciti). Accolta dunque in sede di Assise criminali a Lugano – Mauro Ermani presidente della corte – la proposta di pena che era stata indicata nel decreto di accusa del procuratore pubblico Daniele Galliano; rito abbreviato, dunque, in cui la parte significativa è venuta dalle ammissioni dell’uomo che doveva rispondere, in origine, di reati quali appropriazione indebita, truffa e riciclaggio.

Il sacerdote, formatosi al seminario diocesano “San Carlo” di Lugano e poi con studi in teologia, era stato ammesso all’ordinazione diaconale nel dicembre 2007 a Lugano quartiere Pregassona, per le mani dall’allora vescovo monsignor Pier Giacomo Grampa. Poi, un ministero in apparenza irreprensibile talché al tempo dell’arresto, avvenuto nel novembre dello scorso anno, grande fu lo sconcerto anche tra i fedeli per quanto improvvisamente emerso circa abitudini personali e voragine finanziaria causata: al fondo del problema, un vero e proprio buco nero in cui il sacerdote era precipitato e che durò di fatto sino al momento dell’autodenuncia in Procura, la relazione tossica con un 27enne italiano che a più riprese gli aveva spillato denaro sino ad azzerarne le disponibilità personali “legittime” e, successivamente, a far cercare soluzioni comode in patrimoni altrui. I genitori – di cui era curatore – soprattutto, una fondazione, un legato parrocchiale, la cassa di una colonia estiva; sino al punto in cui i prelievi divennero impossibili e non vi fu più via per andare a sollecitare la disponibilità dei parrocchiani quale estrema fonte. Samuele Tamagni, ad espiazione conclusa, si trasferirà temporaneamente in Italia per una “verifica” della propria situazione.

Assai dubbia, anzi improbabile al di là di quanto lo stesso Samuele Tamagni creda, la permanenza nello stato sacerdotale. A Lugano quartiere Cadro, nel frattempo, aspettano: servirà un nuovo parroco (“Posizione vacante”, sta scritto sul sito InterNet appena riformulato) in grado di ricucire il rapporto di fiducia, e non solo.