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Operazione interforze a bersaglio, Polcantonale Ticino in prima linea

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, MARTEDÌ 16 NOVEMBRE ORE 10.42) Consistente apporto dalla Polcantonale Ticino e da quella dei Grigioni all’operazione interforze condotta sull’asse nord-sud della Svizzera, sotto coordinamento logistico articolato dai colleghi della Polcantonale Obvaldo, e centrata su quattro giorni nell’arco di due settimane. Quasi a riprova dell’esigenza di interventi “a pettine” sul territorio, con presidio sia della rete stradale sia di quella ferroviaria, significativi i numeri messi a referto: intercettati nove soggetti che erano destinatari di ricerca da parte delle forze dell’ordine, sette gli individui posti in stato di fermo; accertate 11 violazioni alla Legge federale sugli stranieri, 13 le persone cui sono stati mossi addebiti per reati afferenti alla Legge federale sugli stupefacenti (infrazione e/o contravvenzione); 15 i casi di infrazione seria alle norme della circolazione, tre le licenze di condurre ritirate; due i sequestri di armi. A carico di un uomo, invece, sono stati avviati accertamenti circa l’eventuale ruolo del medesimo in attività di traffico degli esseri umani. 1’060 in tutto le persone passate al vaglio degli agenti, chiamati anche al controllo su 500 veicoli in transito.

Nel particolare, disponibili ora anche i dati pertinenti all’attività della Polcantonale Ticino: denunciate due persone per furto, due per infrazione alla Legge federale sugli stupefacenti, una per infrazione alla Legge federale sugli stranieri e una per infrazione alla Legge federale sulla circolazione stradale. All’operazione hanno preso parte i citati corpi di Polizia cantonale oltre a quelli dell’intera Svizzera centrale, con l’apporto di Polmilitare, Fedpol, Poltrasporti e Guardie di confine.