L’autorità politica di governo locale a Milano, che è come dire il sindaco Giuseppe Sala, ha rinunciato nelle scorse ore a sostenere il disegno di legge – già approvato alla Camera dei deputati, in discussione al Senato – in forza del quale sarebbe stata attivata una semplificazione drastica alle procedure in àmbito edilizio, con il conseguente sblocco di un consistente numero di cantieri. L’improvviso cambio di rotta è conseguente all’arresto – corruzione, frode processuale, depistaggio e falso gli addebiti primari – di un ex-funzionario di lungo corso, al secolo il 69enne Giovanni Oggioni, già direttore dello “Sportello unico edilizia” e già vicepresidente della Commissione paesaggio; secondo indiscrezioni, lo stesso Giovanni Oggioni sarebbe stato fra i principali sostenitori del testo. A protezione di interessi personali, ecco, cioè delle chiappe. Del resto, bastava leggere il titolo del disegno di legge, ma scandendosi diversamente le sillabe: “Salva Milano”. In immagine, il Castello sforzesco di Milano, per sua fortuna bene protetto.