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Hockey Nl / Il “derby” è dell’Ambrì, ma anche il Lugano può sperare

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Se a decidere i campionati fossero non già i risultati ma il numero dei minuti giocati, il titolo 2024-2025 nell’hockey di National league andrebbe all’AmbrìPiotta ed il Lugano si ritroverebbe a disputare un “barrage” per la permanenza nella categoria: tale è l’allenamento dei leventinesi a porsi “oltre” i regolamentari che anche il “derby” di stasera era forse destinato ad una coda oltre i 60 minuti. Ce ne sono voluti 65 di ghiaccio da battaglia ed altri 10 secondo esigenze dello “shootout”, vinto dai padroni di casa che vanno al “record” di 20 vinte e 23 perse con un pazzesco 48.84 per cento di partite decisesi al supplementare o ai rigori, 12-9 la statistica. A questa stregua, zero possibilità aveva il Lugano, ora con ruolino di marcia fissato a 17-24 ma con un oltremodo deficitario 0-4 quando si tratta dell’“O dentro o fuori”. Per il 2-1 che fissa l’11.o ed il 12.o posto, prevalenti al momento i biancoblù che rispetto ai bianconeri hanno tuttavia disputato un incontro in più, sono per l’appunto serviti i rigori. Nessuno si offenda: se si ragiona da ticinesi e se si ragiona con logica da aritmetica della speranza, cioè funzionalmente a ritrovare Ambrì e Lugano nell’area del “play-in”, l’esito va e deve andare bene ad entrambe le squadre. Tanto più che là dietro, nel duello in cantina, l’Ajoie ha fatto un regalone liquidando il ServetteGinevra: abbiamo interrogato le rune, non può essere un caso.

Cronaca. Preannunzio di battaglia secondo criteri da “derby” vecchio stile, leventinesi arrembanti tanto da doppiare agevolmente gli ospiti nel numero di conclusioni sin dalla prima occhiata al tabellino; 15 contro sette saranno i tiri alla prima pausa, bravo Janne Juvonen e bravissimo Niklas Schlegel, zero reti per parte ma gran rumore per la carica alla testa che costa la penalità di partita a Mark Arcobello (15.44); un bel danno, a rigore, per il secondo blocco offensivo dei bianconeri. Contro la tendenza dell’incontro arriva lo 0-1, dal rientrante Michael Joly (23.15) l’assist per Marco Müller così in approdo alla doppia cifra personale nella stagione; rimedia Dominik Kubalik prima che il confronto si indirizzi sulla fase discendente (29.22, contributi da Christopher DiDomenico e Philippe Maillet); al rientro negli spogliatoi quel filo di discussione tra Tim Heed e Jiri Sekac, due più due in panca-puniti per entrambi ed amen. Ambrì in chiaro calo e Lugano all’arrembaggio; saldo 4-14 nelle conclusioni, unico danno subito (e superato) la penalità minore sul conto del coraggioso Dario Wüthrich tra i padroni di casa. Supplementare: in cinque minuti i bianconeri non trovano nemmeno uno spiraglio ed i biancoblù lo fanno per tre volte, senza esito. Rigori: da una parte segnano Dario Bürgler e Dominik Kubalik, dall’altra nessuno.

I risultati – AmbrìPiotta-Lugano 2-1 (ai rigori); Berna-BielBienne 4-1; Davos-Kloten 4-1; FriborgoGottéron-Zugo 3-2; ServetteGinevra-Ajoie 2-4; Losanna-Scl Tigers 3-2 (al supplementare); RapperswilJona Lakers-Zsc Lions 4-2.

La classifica – Losanna 84 punti; Zsc Lions, Berna 75; Zugo 74; Davos 69; Kloten 68; FriborgoGottéron 66; Scl Tigers, RapperswilJona Lakers 60; BielBienne. AmbrìPiotta 57; Lugano 55; ServetteGinevra 51; Ajoie 40 (Berna, Kloten 44 partite disputate; Losanna, Zugo, RapperswilJona Lakers, FriborgoGottéron, Scl Tigers, AmbrìPiotta, Ajoie 43; BielBienne, Lugano 42; Davos, ServetteGinevra 41; Zsc Lions 39).