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Violenze post-“derby” di hockey, raffica di arresti e di altre denunzie

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Troppo stupidi per essere veri i soggetti, sei adulti ed un minorenne, tutti domiciliati nel Luganese, che si trovano da alcune ore dietro alle sbarre essendo stati indivdiuali quali compartecipi alla rissa scoppiata venerdì 11 ottobre, a Monteceneri frazione Rivera e meglio sull’esterno di un locale pubblico in prossimità della stazione Ffs, tra pseudotifosi di Lugano ed AmbrìPiotta dopo la disputa del noto “derby” hockeystico da cui partì tra l’altro una catena di sventure per l’una e per l’altra squadra. Sette arresti in un colpo solo, a chiusura di una “tranche” delle indagini, a gonfiare il “dossier” di cui sono titolari la procuratrice pubblica Valentina Tuoni e, per quanto riguarda il citato caso, il magistrato dei minorenni. Notizia fresca, a sovrabbondanza, è l’avvenuta iscrizione di alcuni nomi (numero imprecisato; più di due persone, per quanto consta) nell’elenco degli indagati, tuttavia senza provvedimento restrittivo a carico. E non è tutto: con riferimento al lancio di un razzo che andò a colpire l’area dei servizi radiotelevisivi Rsi fuori dalla “NuoValascia” di Quinto, oltre al 27enne tratto in arresto tre settimane addietro figurano ora agli atti – persone indagate, di massima quali fiancheggiatrici – due altre persone, entrambe prossime per relazioni al 27enne; una di esse o forse entrambe sarebbero state presenti ai fatti e, in tempi successivi, avrebbero agito in qualche modo al fine di sgravare la posizione del giovane.