Home CRONACA 50 colpi almeno tra aziende e rustici: sgominata una “gang”

50 colpi almeno tra aziende e rustici: sgominata una “gang”

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Agire in assenza di chi potesse svolgere una qualsiasi attività di controllo, anzi, meglio ancora laddove si presuma che proprio un presidio non esista. Strategia a basso rischio quella che i tre membri di una banda di giovani criminali, convergenti primariamente su obiettivi nelle valli del Sopraceneri ma provenendo da tre distinte aree geografiche (Bellinzonese, Luganese e Locarnese), avevano sviluppato ed affinato in una cinquantina di colpi nell’arco di 10 mesi, vale a dire tra febbraio e novembre 2019, prendendo di mira soprattutto rustici, capannoni, magazzini e depositi comunali. Gioco facile, se non si lasciano tracce; prima o poi, tuttavia, le evidenze iniziano a coincidere ed il cerchio si stringe. Difatti, nelle scorse ore, gli arresti: in manette un 25enne cittadino della Bosnia-Erzegovina, un 24enne con passaporto svizzero e di origini non precisate da fonte ufficiale, ed ancora un 25enne nelle medesime condizioni del 24enne. Di oltre 200’000 franchi il controvalore stimato della refurtiva, primariamente costituita da attrezzi da giardinaggio (decepugliatori, soffiatori, tosaerba, motoseghe ed accessori; non per una fissazione, ma perché i componenti il terzetto disponevano di un ricettatore in Italia, ed a lui facevano pervenire il materiale sottratto. Il soggetto è nel frattempo stato identificato ed interrogato, provvedimenti dell’autorità giudiziaria tricolore seguiranno); aggiungiamo al pacchetto i circa 30’000 franchi in danni arrecati agli edifici ed alle infrastrutture; sottraiamo tuttavia dal computo quella minima quota di merce che è stata recuperata prima che avesse luogo un ultimo trasporto dal Ticino all’Italia. A tonnellaggio gli addebiti: tra questi, in linea generale, furto aggravato, ripetuto danneggiamento, ripetuta violazione di domicilio.