Il men che ci si possa aspettare, da lui, è una cura da cavallo per il settore. Nomina spiazzante – non uno dall’interno della struttura, non un professionista di quelli che ci raccontano con piani mirabolanti ciò che gli operatori del ramo conoscono benissimo – ai vertici di “TicinoTurismo”, agenzia generale per il Cantone: dall’esame dei “curricula”, per il subentro ad Elia Frapolli dimessosi mesi or sono in funzione della candidatura (senza effetto tangibile) al Consiglio di Stato, spunta il nome di Angelo Trotta, 54 anni, proveniente dal mondo dell’industria comparto lusso (era “manager” alla “Gucci watches & jewelry” area Spagna), locarnese per nascita, studi all’Uni San Gallo, esperienze anche in casa “Zürich insurance company limited” per stare agli elementi distintivi in una carriera densa e sintetizzata in oltre 25 anni tra “marketing” e vendita di beni di lusso, largo consumo e servizi finanziari. Sei lingue, operatività dimostrata in almeno tre Continenti, Angelo Trotta sarà operativo da lunedì 1.o luglio. A lui tocca il compito di restituire smalto ad un turismo dal passo incerto e che, per solito, passa da un’annata esaltante ad una stagione stagnante e dunque, con metafora mutuata dall’ippica, non sa il giovedì sera se per caso rimarrà al palo il venerdì mattina. L’uomo giusto al posto giusto, sembra sentenziare Aldo Rampazzi, che del Consiglio di amministrazione dell’agenzia è presidente: decisione presa all’unanimità, “Angelo Trotta sarà chiamato a gestire “dossier” importanti, tra cui la digitalizzazione e la sempre maggior attenzione verso lo sviluppo dei prodotti turistici”. Tema pressante, “la collaborazione con tutti gli attori e con tutti i “partner” sul territorio”; e forse il primo, enorme scoglio sta proprio lì. In immagine, il neodirettore.