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Storia religiosa, prima luce sull’“Annuario” dedicato alla Svizzera italiana

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Contributi da firme eccellenti al primo numero dell’“Annuario di storia religiosa della Svizzera italiana”, periodico in uscita sotto egida della facoltà di Teologia in Lugano (àmbito Usi), conduzione editoriale affidata a René Roux che della facoltà medesima è rettore. Traccia e progetto: “Accogliere ricerche di carattere storico-religioso attinenti alla Svizzera di lingua italiana ed alle regioni ad essa limitrofe”, di fatto con spettro che s’estende dal Piemonte alla Lombardia ai Grigioni alla Svizzera primigenia, ed è come dire la miniera delle miniere da esplorarsi ed in cui scavare. Prima scelta: la pubblicazione degli atti del convegno accolto da Lugano nel febbraio 2020, in coincidenza con i 400 anni dall’istituzione della locale “Confraternita di san Carlo Borromeo”, ed avente quale tema l’attualità di san Carlo nel terzo millennio; per l’oggi e per il domani sono sollecitati i contributi di studenti e ricercatori, purché con materiali originali.

Circa il numero di esordio ci si contenti – si fa per dire: alcune indagini, ad esempio quella condotta da Pietro Montorfani che si è fatto carico anche di produrre una bibliografia sul rapporto tra san Carlo e la Svizzera italiana, sono semplicemente esemplari anche per chiarezza nell’esposizione – di autori quali Antonietta Moretti (cui è spettato l’onore dell’introduzione), Ennio Apeciti, Alexander Balzanella, Marco Navoni, Emanuele Di Marco, Maurice Whitehead, Sophie Andreae, Fabiola Giancotti, Manfred Hauke (approfondimento sulla devozione mariana), Davide Adamoli e Lukasz Zurawka oltre al già citato Pietro Montorfani. Testi prevalentemente in lingua italiana; alcuni “dossier” compaiono in lingua inglese.