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Stabio, ottimo il Consuntivo 2019. E per il futuro, più pessoismo che pessimismo

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Come archiviare un 2019 a cifre soddisfacenti (quasi straordinarie, rispetto alle ipotesi di partenza: avanzo di esercizio pari ad 1’367’412.88 franchi contro disavanzo a Preventivo stimato in 27’200 franchi), eppure trovarsi nella condizione di dover manifestare prudenza per l’anno corrente, senza che siano stati compiuti passi falsi o più lunghi della gamba. Accade a Stabio, accadrà anche in altri Comuni dalle finanze virtuose, e figurarsi l’ansia da cui saranno già stati colti gli amministratori pubblici di realtà locali la cui sussistenza viaggia sul filo del rasoio; il danno da epidemia covidiana è al momento non stimabile, ma, come fa capire Simone Castelletti sindaco di Stabio, “nei periodi difficili come quello che stiamo vivendo e che vivremo nei prossimi tempi” saranno “utili il risultato positivo del 2019 e le riserve generate negli ultimi anni”. Ferma restando una miglior disponibilità di risorse ed una miglior disposizione d’animo (“Il nostro grado di autofinanziamento è di molto superiore alla media cantonale”, indicatore da cui deriva la possibilità di finanziare con mezzi propri i nuovi investimenti), si sa insomma – e questa è la voce dell’autorità municipale “in corpore” – che “i prossimi anni saranno particolarmente difficili sul fronte economico”, difficoltà da affrontarsi tuttavia “con coraggio, serenità e determinazione” sulla base di “stabilità finanziaria, indicatori finanziari positivi e moltiplicatore politico concorrenziale”.

Da qui al dire che i numeri saranno replicati, ovviamente, corre più acqua di quella che il Gaggiolo ed il Vedeggio possano mettere insieme in un secolo. Crescita dell’imposta alla fonte e maggior valutazione del gettito d’imposta rispetto al preventivo sono voci difficilmente replicabili, allo stato delle cose cioè stante il gravame dei due mesi a motori quasi spenti per pandemia; semplicemente incerta la conferma di maggiori sopravvenienze da imposte degli anni precedenti. Restiamo al presente, sempre con lo spirito di Fernando Pessoa cui pareva che la vanità fosse fiducia nell’effetto del proprio valore, mentre l’orgoglio è fiducia nel proprio valore, o in ultimo prepararsi al peggio confidando nel meglio: l’intero avanzo di esercizio, conseguito pur nel rispetto di investimenti lordi programmati per circa sette milioni di franchi, va in devoluzione al capitale proprio, che sale quindi a 13’366’843.99 franchi (aspetto interessante, tale valore è costantemente al di sopra dei 10 milioni di franchi dal 2007; era a 7.7 milioni di franchi nel 2000); moltiplicatore d’imposta confermato al 65 per cento, così com’è dal 2012.