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Manno, centro polifunzionale stroncato per mancato consenso

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A distanza di oltre quattro anni dal primo sondaggio effettuato tra i cittadini da parte dell’autorità politica municipale, sul binario morto per mancato consenso popolare finisce il progetto del centro polifunzionale “Bellavista” in territorio comunale di Manno: con margine netto, 338 schede a 243, il “no” alla richiesta di un credito di costruzione da 4’750’000 franchi, come da testo del messaggio municipale numero 10/2020 e come da approvazione in sede di Legislativo nell’ultima seduta prima del Natale dello scroso anno. Al 68.05 per cento la quota di partecipazione da parte degli aventi diritto al voto. In origine, il costo dell’opera – comprendente spazi esterni aggregativi e di incontro, sala multiuso comprensiva di locale per gli “scout” e locale per il preasilo, cucina, biblioteca, ufficio, sala riunioni, cantina, magazzino e locali tecnici – sarebbe dovuto risultare non superiore a 2’800’000 franchi più Iva, tra l’altro nel rispetto di norme stringenti per ciò che riguardava l’inserimento nel perimetro del nucleo storico di Manno; come si ricorderà, per l’elaborazione del progetto era stato indetto anche un concorso, otto i premiati, successo al lavoro denominato “Palinsesto” e realizzato dagli architetti Nicola Baserga e Christian Mozzetti.

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