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Federali 2019 / Nazionale: dentro i Verdi, Ppd salvo sul filo, la Lega perde Roberta Pantani

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 23.47) Si parlerà a lungo di “onda verde”, ma il titolo del giorno dovrebbe essere “Greta spinge Greta”: nell’anno di Greta Thunberg giovane ecologista dominante nei “media” è un’ambientalista di lungo corso, al secolo Greta Gysin candidatasi per Verdi e Sinistra alternativa, la vincitrice “tecnica” delle Federali 2019 per quanto riguarda il Ticino. 19’952 voti personali, e l’11.17 per cento più contributi in forma di sottocongiunzione, portano la 36enne di Rovio direttamente a Berna con uno dei due seggi conquistati dalla Sinistra, a fianco di Marina Carobbio-Guscetti (Partito socialista, 22’996 voti) tuttavia ancora in lizza per gli Stati, proprio con il dichiarato apporto di Greta Gysin che invece, per la Camera alta, ha già confermato di chiamarsi fuori dalla competizione e dunque, in sede di ballottaggio, di voler indirizzare i propri consensi sulla collega.

Per una donna che entra, una donna che esce: a perderla è la Lega dei Ticinesi, nella persona di Roberta Pantani, rimasta esclusa – e dignitosissima nel ringraziare elettori e nel congedarsi: “Un onore, per me, l’aver rappresentato il Ticino” – dopo testa-a-testa da “barrage” dapprima con Fabio Regazzi e poi con Marco Romano, entrambi pipidini (nella maxicongiunzione con il Plr) ed entrambi confermati. Numeri individuali: per Roberta Pantani, 21’414 consensi (il suo collega Lorenzo Quadri, riconfermato, stampa un risultato a quota 23’068); per Fabio Regazzi, 24’989; per Marco Romano, 24’520; a contare è in ogni caso il seggio in seconda ripartizione, e qui il quoziente si situa ad 83’157.50 punti per l’alleanza centrista (a Ppd e Plr davano una mano, in congiunzione, sia i “Ticinesi nel mondo” capeggiati da Paolo Grassi e Gian Franco Definti sia i Verdi liberali sotto spinta di Massimo Mobiglia) e ad 82’752.66 punti per lo schieramento di Centrodestra (Lega dei Ticinesi e le quattro articolazioni udicine). In sede di cronaca, doveroso il dire che l’esito della corsa tra Roberta Pantani e Marco Romano si è deciso sulle ultime manciate di schede: fra i quattro Comuni in attesa di comunicazione dello scrutinio c’era tuttavia Mendrisio, roccaforte dell’esponente pipidino. Un ciuffo d’erba, e goal.

Sul lato destro dello schieramento politico, dove gli interrogativi su strategia e soggetti serpeggiavano già settimane addietro, consolante il consenso raccolto da Marco Chiesa (Udc, come noto alla rincorsa del seggio agli Stati; 18’900 schede). Quanto alla squadra Plr, in luogo di Giovanni Merlini andato anch’egli alla ricerca del posto agli Stati, volata facile facile per il neofita Alex Farinelli, granconsigliere, addirittura in poderoso sopravanzamento di Rocco Cattaneo uscente (30’036 consensi contro 26’285). In ultimo, per quel che possano valere in una tornata elettorale caratterizzata da infima partecipazione al voto (49.81 per cento, 110’715 votanti su 222’279 iscritti in catalogo), i dati principali di lista: Plr, 20.53 per cento; Lega dei Ticinesi, 16.93; Ppd, 16.33; Ps, 12.84; Verdi e Sinistra alternativa, 11.17; Udc, 10.24; ma, come sappiamo, congiunzioni e sottocongiunzioni vivono soprattutto degli “zero virgola” raccolti fra le altre 17 liste. Il resto, chiacchiere.

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