Home CRONACA Covid-19, alti i decessi ed i ricoveri. Colpito un ticinese su cinque

Covid-19, alti i decessi ed i ricoveri. Colpito un ticinese su cinque

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.43) Quattro altre vittime da Covid-19 in 24 ore dettano il passo di una pandemia la cui manifestazione quotidiana è lutto e sofferenza e non statistica o mero rilevare l’evidenza di cifre che, tra tempi drammatici e momenti di stasi apparente, ormai ci accompagnano da quasi due anni a questa parte. Quattro i decessi in Ticino nel transito da ieri all’alba di oggi, per un totale di 1’074 dall’inizio della pandemia e di 79 nel contesto della quarta ondata; fatto che si associa ad un altro picco, 1’737 altri contagi, un caso ogni meno di 50 secondi, per totali 37’399 nella fase corrente e con superamento della soglia psicologica di 70’000 residenti (71’180 a cifra precisa) colpiti dal virus; ciò significa, a tutti gli effetti, che un residente su cinque è nella schiera dei sofferenti. Ancora altissimo il livello di occupazione dei posti-letto in realtà nosocomiali: 179 i degenti, di cui 165 in reparti ordinari e 14 in reparti di terapie intensive. Ancora nessuna notizia ufficiale circa l’imposizione di quarantene nel sistema scolastico e circa la sussistenza delle medesime da situazioni pregresse.

Sempre più preoccupante lo stato dell’arte nel sistema delle residenze per anziani: a fronte di una guarigione, ed in assenza sia di decessi sia di ricoveri in strutture nosocomiali, l’enormità di altri 19 contagiati per un totale, ora, di 80 ospiti colpiti dal “Coronavirus” in 15 sedi diverse. Ultima indagine, a valori aggiornati nel corso del pomeriggio, per quanto concerne la campagna vaccinale: 619’795 le dosi somministrate in modo utile, al 71.1 per cento sul totale degli aventi diritto si fissa ora la quota di trattamenti definiti “completi” ed in realtà di mera base (doppia somministrazione o singola somministrazione ad avvenuta guarigione del soggetto); circa le terze dosi (richiami o “booster” che dir si voglia), un terzo degli aventi diritto (33.4 per cento) ha già avuto accesso al servizio, quota che sale al 71.6 per cento tra gli “Over 65”.