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Comunali 2021 / Massagno, maggioranza (sempre) Ppd e socialisti felici

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Quattro Ppd, due sulla sinistra (ossia socialisti e Verdi in alleanza strategica) ed un liberale-radicale nell’Esecutivo prossimo venturo a Massagno, dove le notizie dall’odierna tornata elettorale sono in sostanza due: su un fronte, resta azzurra la maggioranza in Municipio, e si tratta di un indubbio successo di Giovanni Bruschetti sindaco; nel contempo, la compagine si riduce da quattro a tre formazioni, essendo uscita di scena – anche formalmente – la Lega dei Ticinesi. Spiegazione si impone: sotto il capello del movimento in origine bignaschiano, cinque anni or sono, si era presentato Renato Tami, che in corso d’opera si era tuttavia dichiarato udicino ed aveva anzi dato vita alla sezione Udc in paese; separazione confermata in sede di candidature, Udc-Udf con lista propria e Lega dei Ticinesi (più Indipendenti) con pari lista propria. Esito: 5.2 per cento ad Udc-Udf, 9.2 per cento a Lega dei Ticinesi più Indipendenti, qualcuno dovrà interrogarsi sul seggio buttato via (a quoziente di seconda ripartizione, la somma dei consensi sarebbe stata più che sufficiente per la conferma della presenza nella stanza dei bottoni) ed a sorridere sono per l’appunto socialisti e Verdi, trovatisi a raccogliere un raddoppio grazie a non clamoroso incremento nei voti di lista.

Riassunto: 3’256 gli aventi diritto al voto, ma soli 1’762 partecipanti (54.12 per cento); Ppd più “Generazione giovani” più “Verdi liberali” al 44.0 per cento, socialisti più Verdi al 24.1, Plr al 17.5, degli altri si è detto, 339 le schede senza intestazione e stiamo pertanto parlando del 19.7 per cento sul totale. Ai seggi, pipidini e affini con Giovanni Bruschetti (1’282 preferenziali), Giovanni Pozzi (1’027), Sabrina Gendotti (1’001) e Simona Rusconi (975), mentre prima esclusa (930) è Anke van der Mei Lombardi, consorte di Filippo Lombardi già pluriconsigliere agli Stati ed ora in corsa per il Municipio a Lugano, ed alle spalle di Anke van der Mei Lombardi si piazza (911) Alessandra Zumthor Bernasconi, ultima direttrice responsabile del defunto “Giornale del popolo” ed ora responsabile della comunicazione per l’“Orchestra della Svizzera italiana”; sul versante sinistro, conferma per Adriano Venuti municipale uscente, ma alle spalle di Rosario Talarico “new entry” (598 contro 609 preferenziali); i liberali-radicali si rallegrano ma non possono contentarsi di aver trovato un’epigona per Paola Bagutti nella figura di Gabriella Bruschetti-Zürcher, già vista all’opera anche come presidente del Legislativo; a causa dello stretto legame di parentela con Giovanni Bruschetti, infatti, Gabriella Bruschetti-Zürcher dovrà lasciare il seggio ad un collega di partito. In immagine, Giovanni Bruschetti.