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Comunali 2021 / Avegno-Gordevio, folle stallo: servirà la monetina

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO E RIEPILOGO, ORE 22.45) Un pareggio, alle elezioni in qualche microComune, è improbabile ma potrebbe anche starci: tre famiglie da una parte, tre famiglie dall’altra, equipollenza di figli, basta che uno manchi e l’“impasse” si materializza. Antitetico ai riscontri storici, alla logica e soprattutto alle statistiche (a questi numeri, c’era di fatto una sola possibilità su 6’970) il pareggio uscito oggi dalle urne di Avegno-Gordevio, realtâ territoriale con cesura geografica alla galleria del Torbeccio e cesura culturale tuttora presente tra le due identità, benché all’aprile 2007 risalga la consultazione aggregativa e dell’aprile 2008 sia stata l’unione formale: a somme dagli 800 votanti sui 1’122 aventi diritto, tra Briéé e Villa e Crös in campo gordeviese così come fra le varie entità di Avegno (di Dentro, di Fuori e Chiesa), una leggera prevalenza in schede della “Nuova Avegno-Gordevio” capitanata dal pluridecennale sindaco Mario Laloli sulla dirompente lista “Insieme” in cui non si ripresentava Jonathan Pozzoni vicesindaco, ma che nell’Esecutivo ultimo scorso era preponderante con tre municipali su cinque (Roberta Iuva, Raffaele Dadò ed il citato Jonathan Pozzoni; sull’altro versante Mario Laloli e Tomaso Bernasconi).

Cifre precise: 315 schede contro 305, in proiezione uno scarto da 230-240 voti di lista. Al contrario, e molto per effetto della naturale ondivaghezza di quanto si insinua nelle schede senza intestazione, ecco il responso stupefacente: 3’485 voti di lista su un fronte, 3’485 sull’altro. Stallo, blocco, meraviglia: a beneficio di tutti, si sappia che il quoziente di seconda ripartizione (cioè quello che avrebbe consentito di assegnare il quinto seggio) era fissato a quota 1’162.00 e che invece sia “La nuova Avegno-Gordevio” sia “Insieme” si sono fermati a quota 1’161.67. A tutti gli effetti sono quindi eletti Mario Laloli (699 preferenziali) e Tomaso Bernasconi (601) da una parte, Roberta Iuva (625) e Raffaele Dadò (581) dall’altra; Simone Zanini il primo non eletto per “La nuova Avegno-Gordevio”, a distanza invero di soli sette preferenziali da Tomaso Bernasconi, e non molto diversa è la situazione di Cesare Cattori per “Insieme” (570, cioè 11 in meno rispetto a Raffaele Dadò). Che cosa sia dato in casi consimili è presto detto: sempre che non sussistano – e non sussistono – contestazioni di altro genere (10 risultano infatti essere state le schede nulle, 1.25 per cento; due quelle “con segni di riconoscimento o espressioni estranee”; addirittura 18 le schede bianche, 2.25 per cento), si andrà al sorteggio.

Monetina, sissignori; e con tanto di diretta “streaming”, domani pomeriggio, per le esigenze di trasparenza che ad Avegno-Gordevio si impongono. In fondo in fondo, un precedente in Ticino c’è, e nientemeno che in àmbito di elezioni federali; ma lì, a battagliare per un seggio alla Camera bassa, erano due della stessa parrocchia… In immagine, Mario Laloli, sindaco uscente e “ad interim”.