L’affollamento di eventi ricreativi con finalità promopolitica, cioè di aperitivi elettorali, produce sontuoso tintinnare di cassa in bar e ristoranti (e perdiana, facciamo girare ‘sta economia, ché si vive una volta sola…) e situazioni vagamente esilaranti, sicché a far perno sul locale giusto ma sbagliando giorno – vuoi per disattenzione, vuoi per sovrabbondanza di appuntamenti in agenda e conseguente errore nell’annotare l’inderogabile impegno – si rischia di voler andare a far conoscenza del montagnavivista ecumenico Germano “Chi-vuole-un-lavoro-lo-trova-sempre” Mattei e di ritrovarsi invece nel simpatico abbraccio della leninista compagna Lea “Sovranista-sì-ma-solo-alimentare” Ferrari. Affollamento impone alzata di ingegno, dunque; e c’è chi, nell’approssimarsi della scadenza di domenica 7 aprile, colpisce duro arrivando persino al “triplete” offerto nello stesso giorno, fascia pranzo e fascia pre-cena e fascia post-cena, sia mai che dal pane spezzato venga un ottimo “panachage” e che con il tiramisù voli in alto anche il contingente delle crocette. Da primato è tuttavia quel che taluni (due) si apprestano a proporre a Losone giusto oggi: aperitivo a partire dalle ore 10.30, in pratica lo Spritz come rinforzino del cappuccio per colazione. Cronologia sommaria secondo spirito predittivo: ore 10.30, giro di Prosecco; ore 10.38, momento per il Bellini; ore 10.55, saluti e congedo non senza bicchiere della staffa; ore 11.01, biascichio in risposta all’agente della Polcantonale, occhiatina all’etilometro, e licenza di condurre in viaggio solitario verso Camorinolandia…