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Calcio Dna / Lugano, prima la paura poi la valanga: 6-1 all’Yverdon

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Quando vai sotto in avvio contro una con cui, a rigore di effettivi odierni, non ti troveresti a condividere il lato della classifica nemmeno se il campionato dovesse durare tre secoli, e soprattutto quando vai sotto essendo reduce da una sconfitta versione “Siamo venuti come turisti, se volete tiriamo quattro calci con voi”, quelli che prendono possesso della tua mente sono non fantasmi, ma Moloch divoratori: divoratori di energie (devi risalire), divoratori di certezze (possibile che si sia in campo con un modulo inadeguato alla bisogna?), divoratori di lucidità (dovremmo imporre il gioco ed invece ci stanno pestando come polpi). E sarà andata così anche ai giovanotti del Lugano crocitortiano, oggi davanti ai 3’144 di Cornaredo, avversario l’Yverdon di Marco Schällibaum: necessario un quarto d’ora abbondante, e dopo aver rischiato di cappottare sino allo 0-2 (17.o, tiro di Varol Tasar, pezzo di corpo di un difensore e deviazione salvifica), per il riaggancio sull’1-1 (24.o, Jonathan Sabbatini ispirato da Mattia Bottani che si rivelerà poi uomo-partita) in replica al tonitruante Kevin Carlos Omoruyi Benjamin andato a bersaglio dopo otto minuti dal fischio d’inizio, un quarto di merito sul conto dell’attaccante e tre quarti di demerito da dividersi tra difesa in dormienza ed Amir Saipi che a volte pare aver bisogno del traduttore automatico, tali sono le incomprensioni con i compagni.

Ma bon: pur nella calura opprimente, da quel momento i bianconeri hanno ingranato e non ce n’è stato più per nessuno. 4-1 alla pausa, 6-1 alla fine, e si va di sintesi: Shkelqim Vladi al 34.o, di prima intenzione su pensiero stupendo di Jonathan Sabbatini a sviluppo da palla inattiva, e poco prima Mattia Bottani aveva tirato giù un pezzo di traversa con sabongia satellitare; Mattia Bottani al 41.o, qui con cortese collaborazione di Renato Steffen, tellurica reazione del pubblico; il 4-1 del 51.o sarà registrato come autogoal di Anthony Sauthier, eppure l’impressione è che “honoris causa” la marcatura sia davvero da attribuirsi a Yanis Cimignani, 21enne francese figlio d’un corso e di una cittadina del Burkina Faso ma nato a Lione, visto con le giovanili di Marianna, unico limite l’esser forse un po’ leggerino (per metter su muscoli c’è ancora tempo). Cadenzati al ritmo d’un tiro vincente ogni 14 minuti i timbri successivi: 65.o, Milton Valenzuela; 79.o, eh beh, vorrete forse che Renato Steffen non sia della festa?

Conti chiusi, e per le concomitanze ecco che i bianconeri rimbalzano alla piazza d’onore. Avvertenza: non sarà sempre così facile; stanno per andarsene Mohamed El Amine Amoura, il primo (ròb de cióld) probabilmente a quella Royale Union Saint-Gilloise che il Lugano si troverà di fronte in andata e ritorno per superare il turno in Europa league, il secondo (dicono) al Birmingham di Seconda serie inglese.

I risultati – StadeLosannaOuchy-Zurigo 0-3 (ieri); Winterthur-Grasshoppers Zurigo 3-1 (ieri); Servette-San Gallo 1-1 (ieri); Basilea-Losanna 1-2 (oggi); Lucerna-Youngboys 1-1 (oggi); Lugano-Yverdon 6-1 (oggi).

La classifica – Zurigo 10 punti; Lugano 9; Youngboys 8; San Gallo 7; Servette 6; Lucerna 5; Losanna, Grasshoppers Zurigo, Winterthur, Yverdon 4; Basilea 3; StadeLosannaOuchy 1.