Home CRONACA Zingare truffatrici sui treni, allarme rosso per gli anziani

Zingare truffatrici sui treni, allarme rosso per gli anziani

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Si piazzano alle stazioni e/o salgono sui treni – di preferenza, quelli a percorrenza regionale – in gruppetti di tre o quattro, puntano sui passeggeri isolati ed in prevalenza non giovani, si insediano nei loro spazi vitali cioè a distanza di meno di mezzo metro, e con chiacchiere e moine e frasi spezzacuore e lacrime d’occasione e storie in cui morti feriti ammalati si mescolano in un turbinio di accenti cercano di spillare quattrini. Che è poi il loro mestiere: circuire a scopo di truffa, inventandosi l’inventabile pur di generare una moto del cuore ed una disponibilità (altrui) ad aprire i cordoni della borsa. Alla crescente presenza di tali soggetti, in nota fresca di pubblicazione, fanno riferimento i vertici della Polcantonale, invitando a prestare attenzione ed a diffidare ed a non dare “alcun genere di séguito” alle richieste.

Circa le autrici dei tentativi di truffa, per solito trattasi di “donne originarie dell’Est Europa” (miglior specifica sarebbe tuttavia dovuta, a salvaguardia delle cittadine provenienti da qualche nazione dell’Est europeo e che civilmente convivono sul territorio e che in nessun modo sono da confondersi con simili criminali; trattasi infatti di zingare, per solito residenti in campi nomadi del Norditalia e dunque “frontaliere” non occasionali) e “già note alle forze di polizia”. Eventuali vittime sono pregate di prendere contatto con la Polcantonale chiamando il numero 0848.255555; identica raccomandazione è auspicabile da parte di coloro che, da viaggiatori, sui treni si trovano e vengono bersagliati ma non sempre – anzi, quasi mai – a bordo del convoglio e nelle stazioni trovano qualcuno che possa intervenire tempestivamente.

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