Vogliamo davvero discutere di trasporti ad energia rinnovabile, di vettori a basso o nullo impatto ambientale, di condizioni-quadro per una gestione ecocompatibile ed ecosostenibile della mobilità? Pronti e disponibili, purché si tratti partendo da basi di esperienza acquisita, dalla conoscenza delle tecnologie, dall’indagine sul possibile nell’immediato e sul probabile nel medio periodo, dall’analisi dei costi da sostenersi e, non ultimo, dalla ricerca dei “partner” che abbiano progetti in essere e competenze maturate sul “know-how”. Di più: state sfondando una porta aperta, qui alla “Società navigazione Lago di Lugano-Snl”; porta aperta perché, oltre ad esaminare gli scenari ad essa pertinenti in ispecie per quanto riguarda la propulsione elettrica sui bacini di acque interne, investimenti sono già stati compiuti ed i risultati sono tangibili.
A raccontare questi passi, durante una recente presentazione del tema all’interno dello storico cantiere Snl a Lugano quartiere Castagnola ed in evento organizzato a bordo della motonave “Lugano 1961”, è stato Agostino Ferrazzini, presidente Snl, in presenza di Marco Borradori (sindaco di Lugano), Stefano Colombo (presidente del Consiglio di amministrazione della “Stan2services Sagl”) e Davide Damiani (responsabile delle relazioni esterne per la “Repower Ag”), ciascuno dei quali cointeressato – o come esponente delle istituzioni, o come parte attiva nei progetti – allo sviluppo di soluzioni utili alla gestione del trasporto di passeggeri a crescenti “standard” di qualità, compreso l’aspetto ambientale. Da autentica “case history” è la vicenda della “Vedetta 1908”, emblema Snl perché “unisce i tre pilastri dell’azienda, ovvero tradizione, modernità e responsabilità sociale”: costruito ad Amburgo nel 1908, il battello fa parte della flotta Snl dal 1944 e, dopo lungo periodo in servizio, è stato convertito al sistema di propulsione completamente elettrico su energia acquisita per tramite di pannelli solari; nei fatti, il primo battello svizzero di linea con queste caratteristiche, dopo opera di recupero e di ristrutturazione completata tre anni or sono e funzionalmente anche al valore promozionale per una mobilità alternativa e capace di sfruttare energie rinnovabili.
Non solo: secondo quanto delineato da Agostino Ferrazzini, nei piani Snl l’orizzonte tecnologico-ambientale si estende sino al 2035, con varie tappe tra cui la rimotorizzazione elettrica della motonave “Lugano” e con l’indirizzo dell’intera flotta verso le “emissioni zero”. Sul Ceresio e sul Verbano, quindi, una mobilità ecologica ed integrata con gomma e ferrovia per integrare il servizio offerto dalle linee pubbliche, “come la Porto Ceresio-Lugano”. Ed in servizio, è la promessa, entreranno altri battelli altamente tecnologici. Nella foto, da sinistra verso destra: Marco Borradori, Agostino Ferrazzini, Stefano Colombo e Davide Damiani.