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Tremezzina (Como), la conferma: annegamento in una spanna d’acqua

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Una caduta dal muretto su cui si era appoggiato o sdraiato e forse assopito, e la sventura di piombare nel lago a faccia in giù, e di subire un trauma forse per urto su un manufatto a fior di superficie, e di ingoiare acqua senza avere una reazione. Per annegamento a filo di riva, alla profondità di pochi centimetri, è deceduto l’uomo del cui cadavere si erano accorti, intorno alle ore 6.30 di sabato, alcuni passanti nella zona del litorale del Lario a Tremezzina (Como), in corrispondenza di Villa Carlotta: la conferma dall’autopsia eseguita ieri, definito con criterio di massima probabilità anche il contesto in cui l’incidente fatale è maturato. La vittima è stata identificata in Octavio Couto detto “Ratinho”, 52 anni, nato a Rio de Janeiro zona Ipanema, cittadino brasiliano ma titolare anche di passaporto Usa (e per questo, sin dalle prime note in cronaca, si era parlato di un cittadino statunitense); personaggio noto nel mondo dello sport quale insegnante di arti marziali in varie scuole, oltre che cintura nera sesto grado di brazilian ju-jitsu e più volte agli onori internazionali negli anni dell’attività agonistica. Octavio Couto era stato ospite al matrimonio di un amico a Villa del Balbianello, in territorio comunale di Lenno (Como), ed intorno alla mezzanotte si era congedato per rientrare al suo albergo facendosi accompagnare in “taxi-boat”; poi la sosta sul muretto, e quei pochi ma fatali secondi. Disposto il rilascio del corpo; le esequie avranno luogo a Rio de Janeiro, dove la notizia del decesso del pluricampione è stata accolta con grande cordoglio. In immagine, Octavio Couto ai tempi della miglior forma agonistica.