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Ticino senza sante Messe, ma la domenica resta densa di sacro

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Prima domenica senza celebrazioni liturgiche in edifici di confessione cattolica, nel rispetto di quanto sancito in sede di Consiglio di Stato fra i provvedimenti utili a contenere la diffusione dell’epidemia da Covid-19, oggi in tutto il territorio del Canton Ticino. Pur in presenza della dispensa dal precetto festivo, così come indicato da monsignor Valerio Lazzeri, vescovo di Lugano, nelle disposizioni date ieri e con l’invito alla celebrazione privata da parte dei sacerdoti, numerosi i fedeli che hanno egualmente dedicato un tempo della giornata alla preghiera negli edifici rimasti aperti. Non sono ovviamente sospese le esequie, tuttavia da limitarsi ad un momento di preghiera sia al cimitero (in caso di sepoltura) sia al tempio (in caso di cremazione); per quanto riguarda il sacramento della riconciliazione, esso è amministrabile in presenza di adeguati spazi. Il blocco delle celebrazioni vale sino a nuovo ordine. In immagine (foto ManBer-“Giornale del Ticino”), il portone della chiesa parrocchiale di Giumaglio (Comune di Maggia) con l’annuncio della “sospensizione (sic, ndr) di tutte le funzioni religiose” a decorrere dalla mezzanotte di ieri.

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