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Più timori che speranze, Borse europee a passo di gambero. New York in sofferenza

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(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 18.09) Si chiude senza gloria la settimana borsistica a Zurigo, dopo seduta a lungo dettata dalla cifra verde su quasi tutto il listino primario, a riprova di un “sentiment” gravato dai timori più che dalle speranze per via, in primo luogo, degli sconosciuti riflessi della nuova ondata pandemica. Piazza svizzera di fatto in salvo e meglio qualificata dagli operatori rispetto al resto dell’Europa ed agli Stati Uniti, come attesta uno “Swiss market index” appena sotto la parità (meno 0.01 per cento a 12’175.77 punti); fatta eccezione per due situazioni estreme al ribasso (“Logitech Sa”, meno 2.17 per cento; “Partners group Ag”, meno 2.53) e per l’escursione del titolo “Swiss life holding Ag” (più 1.52), rebbi ravvicinati ed al di sotto dello scarto della singola figura in un senso e nell’altro (“Nestlé Sa”, più 0.87, tra l’altro con passaggio da un lato all’altro della schermata; “Ubs group Ag” (meno 0.77). Allargato: in assestamento (meno 4.62) “Vifor pharma group Ag” dopo lo strappo fatto registrare ieri. Nelle altre sedi: Dax-30 a Francoforte, meno 0.61; Ftse-Mib a Milano, meno 0.26; Ftse-100 a Londra, meno 0.10; Cac-40 a Parigi, meno 0.44; Ibex-35 a Madrid, meno 0.71. Pesante il passo a New York: Nasdaq, meno 2.51; S&P-500, meno 1.23; “Dow Jones”, meno 0.57). Ad un nuovo minimo dal 2015 il cambio per un euro, ora sui 103.88 centesimi di franco; 91.86 centesimi di franco per un dollaro Usa; attorno ai 50’304.37 franchi il controvalore teorico per un bitcoin.