Non sta propriamente incontrando consenso tra gli operatori scolastici la pretesa espressa da Manuele Bertoli, consigliere di Stato e titolare del Dipartimento cantonale educazione-cultura-sport, nell’imporre l’apertura delle scuole dell’obbligo. Oltre alle osservazioni fortemente critiche pervenute da Marco Borradori, sindaco di Lugano, ed alle scelte compiute da non pochi genitori già consapevolmente impegnatisi nel tenere a casa i figli, in ben due realtà comunali (Cadenazzo e Monteceneri) sono scattate oggi decisioni di segno diametralmente opposto. A Monteceneri, da lunedì (all’autorità politica serve un minimo di tempo per dare compiuta informazione alla parte docente nell’alveo dell’“Istituto scolastico Alto Vedeggio”), stabili comunali chiusi e pertanto indisponibilità degli ambienti necessari per lo svolgimento delle lezioni. Per quanto riguarda Cadenazzo, dalla risoluzione del Municipio emerge la sospensione della frequenza obbligatoria da parte degli allievi della Scuola dell’infanzia, per ora almeno sino a venerdì 20 marzo, come dire che saranno regolarmente seguiti dal personale quei bambini i cui genitori o tutori sono impegnati nell’attività lavorativa e dunque non possono garantire un’assistenza adeguata a domicilio. Un invito a tenere i bimbi a casa, di fatto, quello di Marco Bertoli sindaco ed in opposizione a Manuele Bertoli consigliere di Stato.