(ULTIMO AGGIORNAMENTO, ORE 15.55) Il peggioramento delle cifre nei giorni scorsi in Ticino, fatta salva l’apparente frenata nel numero dei nuovi contagi, era solo un preludio all’ennesima, dolorosa sferzata – e si spera che sia l’acme, punto e basta – che il “Coronavirus” ci impone nel transito da ieri all’alba di oggi. Due vittime in sole 24 si aggiungono alle 17 già registrate nell’ultimo mese, da prendersi quale periodo della cosiddetta “terza ondata” pandemica, per un totale di 977 decessi; ancora pochi i nuovi positivi, 36, effettivi 2’441 da venerdì 5 marzo, 30’630 nel complesso; allarmante è per contro l’evidenza dei degenti in strutture nosocomiali, essendo tornata la tripla cifra a 100 ricoverati per effetto di 10 ingressi contro due sole dimissioni. Salgono inoltre a 15 i pazienti ospiti di reparti di terapie intensive. A riscontri odierni, 560 i soggetti in isolamento e 991 quelli in regime di quarantena; al nove per cento, su riscontri pertinenti a venerdì scorso, l’incidenza degli infetti sul totale dei tamponi effettuati e controllati in laboratorio (800 “test”). Al 7.1 per cento giunge la quota dei vaccinati a ciclo completo, con 71’541 dosi somministrate (dati di ieri, lunedì 5 aprile). Torna a manifestarsi il contagio nelle case per anziani: oltre al caso del residente ricoverato la scorsa settimana, sono rilevati un positivo in più ed un ospedalizzato in più.