Home CRONACA Mendrisiotto, presi due asilanti criminali. Sotto inchiesta i… poliziotti

Mendrisiotto, presi due asilanti criminali. Sotto inchiesta i… poliziotti

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Una conferma presa alla larghissima, sul tono e sulla linea del “Se le premesse si rivelassero esatte, le decisioni sarebbero conseguenti”, giunge da fonti del Municipio di Chiasso circa l’ipotizzata responsabilità di uno o più agenti della Polcom per l’unilateralmente asserito eccesso nell’uso della forza in coincidenza con un recente fermo di due stranieri, entrambi richiedenti l’asilo ed originari del Maghreb. Sulla questione consta essere stato aperto un fascicolo di inchiesta nel quale, stando a fonti terze, sarebbero stati annotati i nomi di altri otto o nove poliziotti, alcuni in forza alla Polcom di Chiasso ed altri in servizio a Mendrisio, potendosi in realtà presumere che vari tra i soggetti eventualmente coinvolti non avrebbero avuto parte alcuna nella vicenda ma di essa sarebbero soltanto venuti a conoscenza, semmai evitando essi di dar séguito alla notizia – per inconsistenza della medesima o per propria valutazione sulla scorta delle evidenze, ad esempio – e con ciò configurandosi una teorica omissione. Elementi acquisiti, oltre all’esistenza di un “dossier” in fase di formazione, uno solo: ad un agente della Polcom Chiasso, in sede amministrativa, è stata intimata la sospensione dal servizio.

Dal peso assai relativo, almeno secondo quanto è per ora a conoscenza pubblica, le contestazioni in essere, che deriverebbero da un’informativa fatta pervenire da privato cittadino ai vertici della Polcantonale e che da questi sarebbe stata trasmessa al procuratore generale Andrea Pagani; l’episodio sotto la lente risale alla seconda decade di febbraio, quando i due nordafricani – risultati poi già oggetto di attenzioni per precedenti episodi di violazione del Codice penale – erano stati individuati a reato appena commesso ma se l’erano data a gambe, tentando di sfuggire agli accertamenti di rito; la fuga si era conclusa in territorio comunale di Balerna, con atti reiterati di resistenza da parte di uno dei due delinquenti. In linea di massima, e procedendosi secondo criterio di interpolazione fra le poche certezze (i criminali scappano, i poliziotti inseguono, i criminali sono raggiunti, i criminali sono assicurati alla giustizia), l’asserito abuso di potere o l’asserita prevaricazione fisica o l’asserito uso non proporzionale della forza si sarebbe manifestato in questo specifico momento; da verificarsi dunque se “ex post” – ma nell’immediatezza dei fatti così ricostruibili – almeno uno degli asilanti sia stato trattato in sede ospedaliera, o almeno da parte di personale medico, per eventuali conseguenze subite e sempre che esse siano da ricollegarsi all’azione dei poliziotti e non, sempre standosi al campo degli esempi, a danni fisici accidentali – vogliansi pregressi, vogliansi occorsi durante la fuga – o a lesioni autoinflitte.

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